La guerra?
“Cos’è la guerra? Chi la vuole? Perchè ci deve essere una guerra?”
– Non lo so, non so rispondere a nessuna di queste domande. Nasce dall’idea di conquistare pezzi di terra chiamati confini, per espandere sempre più il proprio potere socio economico. Quindi, più sei grande in termini di territorio, più sei temuto dalle nazioni che ti circondano perchè sei potente.
” Ma questa di cui parliamo che storia è?”
– Non lo so, è una storia che esiste da sempre, e che è cambiata geograficamente, attraverso guerre atroci.
” Che senso ha ripeterla?”
– Nessun senso, ma l’uomo è quell’elemento che cerca sempre di stravolgere gli equilibri per avere sempre di più.
La guerra che la Russia ha scatenato all’Ucraina, è una guerra fredda che da anni si cela dietro compromessi economici, accordi con e verso l’Europa, regole tra stati facente parte all’Unione Europea. La Russia di Putin, non vuole perdere la nazione che garantisce la chiusura e l’accesso diretto dell’Unione europea, così fa guerra all’indipendenza del popolo Ucraino.
Raccontato così può sembrare un semplice scontro, ma le armi non sono mai semplici.
La popolazione ucraina è in fuga per salvarsi la vita, è rinchiusa nei sotterranei della città. I cittadini Ucraini sono in fila per passare il confine e andare in Polonia. Bambini e mamme che camminano inseguendo la speranza. La città e le periferie sono bombardate, la vita di ogni cittadino è crollata, le sirene risuonano per la minaccia degli attacchi terra e aria.
E’ tornato quel maledetto nome, quel maledetto ricordo, quel maledetto senso di soffio che trattiene la vita tra gli spari della “dittatura”.
Così una notte del 24 Febbraio cadono come fuochi d’artificio missili che distruggono la tante voluta pace tra gli Stati.
E’ la storia del funambolo, in bilico su un filo, scorre lentamente trattenendo l’equilibrio per non cadere nel vuoto. In questi anni l’Ucraina è stata il funambolo del compromesso dell’unione europea e del silenzio tra Stati Uniti e Russia.
E mentre in Italia scorre la pubblicità di un bambino che piange perchè vuole tornare sulla nave crociera dove ha fatto la vacanza con i suoi genitori, nel nord dell’Europa orientale nascono bambini rinchiusi nei sotterranei con la paura di morire ancor prima di aver visto il mondo. Famiglie che si nascondono per non morire in guerra, padri che non vogliono lasciare le proprie famiglie, madri che piangono figli al fronte. Una grande e immensa follia voluta dall’uomo per accentrare l’antagonismo degli Stati.
E così caro Diario comprendi che il mondo è fatto a fasce, quelli che sono fortunati e non combattono mai perchè la vita da più di quello che dev’essere e quelli che nella vita per vivere devono lottare. E con una grande frase qualunquista e popolare dico che: “Nascere con la camicia”, dovrebbe essere un diritto per l’umanità. Poter scegliere dovrebbe essere una virtù, poter appartenere ad un luogo dovrebbe essere democrazia.
E allora penso a come può essere la paura di alzarsi la mattina e non capire perchè per volontà di una mente malata ti ritrovi la casa bombardata. Non comprendi come posssa essere strappato un figlio per andare in guerra, non comprendi come la tua vita sia decisa da uno schifoso dittatore.
L’Unione Europea cerca la via della pace e limita l’azione del governo russo. Gli Stati Uniti si affiancano ad essa con diplomazia, ma tutto questo, quanto può durare? Nella mente malata di un dittatore, sconfinare e raggiungere i popoli che odia non ha un sentimento di titubanza, ma una forte decisione per attaccare il mondo!
Caro Diario la tranquillità del mondo sottomessa nuovamente sotto le mani di un folle!
Papa Francesco ha chiesto pace e ha chiesto durante la giornata delle Sacre Ceneri il 2 Marzo di osservare il digiuno e la preghiera, non ci chiede nulla. Lui che con umiltà si è recato all’ambasciata russa per chiedere di terminare il conflitto.
E si sentono gli spari, il fischio fastidioso dei missili prima dello schianto, il bagliore nella notte del fuoco che ha bombardato, le urla, il pianto, la morte, le corse.
Oggi una donna Ucraina si è avvicinata ad un militare e gli ha detto:
DONNA: Chi sei?
SOLDATO: Stiamo facendo degli esercizi qui. Per favore, vai da questa parte.
DONNA: Che tipo di esercizi? Sei russo?
SOLDATO: Sì.
DONNA: Allora che cazzo ci fai qui?
SOLDATO: In questo momento, la nostra discussione non porterà a nulla.
DONNA: Siete occupanti, siete fascisti! Che cazzo ci fai sulla nostra terra con tutte queste pistole? Prendi questi semi e mettili in tasca, almeno i girasoli cresceranno quando ti sdraierai qui per sempre”
SOLDATO: In questo momento, la nostra discussione non porterà da nessuna parte. Non intensifichiamo questa situazione. Per favore.
DONNA: Che situazione? Ragazzi, ragazzi. Metti i semi di girasole in tasca, per favore. Ti stenderai qui con i semi. Sei venuto nella mia terra. Capisci? Siete occupanti. Siete nemici.
SOLDATO: Sì.
DONNA: E da questo momento sei maledetta. te lo dico io.
SOLDATO: Ora ascoltami –
DONNA: Ti ho sentito.
SOLDATO: Non intensifichiamo la situazione. Per favore, vai da questa parte.
DONNA: Come si può intensificare ulteriormente? Sei venuto qui senza essere invitato, cazzo. Pezzi di merda.
Caro Diario: Non c’è campo che possa crescere se non c’è sole e acqua!
A presto
“Ora dove vai?”
– A trascorrere la mia vita, che pensavo potesse ricominciare perchè eravamo arrivati ad una casella in più di quel gioco dell’oca che il covid ha fatto, ma in realtà mi tocca pensare e vivere una nuova realtà!
Tra un pò di giorni pagheremo un duro prezzo a causa di questa guerra!
“Ciao e torna presto!”