Referendum un “si” e un “no” cambia la costituzione

Referendum un “si” e un “no” cambia la costituzione Costituzione –

Art. 101 La giustizia e’ amministrata in nome del popolo. I giudici sono soggetti soltanto alla legge.

Se avete voglia di perdere tempo e andare alle urne, andate con il pensiero che state votando per un qualcosa che sarà sia primario che complementare per il quotidiano della collettività.

Direte ma a me del consiglio superiore della magistratura e di chi si candidata che mi frega? No sbagliato, perchè la forza trainante della magistratura è questo organo direttamente correlato alla politica, nonostante la separazione dei poteri.

Come leggete dall’articolo 104 della costituzione, se svincolo il numero non saprò mai da dove arriva la corrente politica che gioca sulla magistratura, l’ esempio lo è stato Falcone, e oggi Gratteri. Oggi sappiamo chi ha influenzato le correnti!

Arte. 104. Il Consiglio Superiore della Magistratura

Quindi ragazzi mano alla matita, riflettete e scegliete, ma MAI, farlo con il sentito dire o con persone che vi incitano forviatamene a distorcere il pensiero. Il web serve anche per questo, quindi usiamolo per capire, informarci, condividiamo e votiamo in funzione dei nostri ideali!

Ora cerchiamo di capire le cinque schede colorate e per ciascun colore diamone un senso breve conciso e che ci rimanga in testa:

Scheda 1 Colore rosso: Incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi

Cosa cambia nelle nostre leggi: toglie la legge Severino che ci dice che, se commetti un reato e copri una carica di governo non puoi più esercitarla

Ora, con tutti i privilegi che la politica ha, ritengo che, se un rappresentante del popolo sbaglia e continua a coprire il ruolo, è come affermare il detto che:”il lupo perde il pelo e non il vizio”! Se la legge è uguale per tutti, per tutti deve essere.

Quando vai a votare ricorda l’aneddoto del lupo! Ti ricordo che la legge Severino abbraccia anche le cariche al parlamento europeo.

SI – TOGLI LA LEGGE SEVERINO possono per l’ennesima volta commettere atti illeciti, tanto c’è la scorciatoia

NO – LASCI LA LEGGE SEVERINO e forse si cerca di arginare lo sbaglio commesso

Scheda 1 Colore rosso: Referendum un "si" e un "no" cambia la costituzione

Abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi;

Cosa vuol dire abrogare una legge:

L’abrogazione si ha quando una legge viene sostituita in tutto o in parte da un’altra legge (o atto avente forza di legge) successiva che interviene a disciplinare la materia con disposizioni nuove.

Da qui torno al discorso fatto in apertura, è nostra la responsabilità di chi ci governa e in questo caso scegliamo se vogliamo gente pulita!

Per conoscenza il decreto legislativo Legge Severino:

Scheda 2 Colore arancione: Limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell’ultimo inciso dell’art. 274, comma 1, lettera c), codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale;

Per questo quesito basta pensare al grande dibattito della “Custodia cautelare”; che vuol dire, custodia: il soggetto colpevole viene messo in carcere, cautelare: le indagini procedono per verificare se il soggetto è colpevole, quindi anziché lasciarlo in libertà e poter fare come vuole, la legge cautela ed usa questo strumento, richiesto dal pubblico ministero e disposto dal giudice al fine di preventivare quello che poi sarà il processo. La custodia cautelare può essere revocata quindi tolta.

Per ricordare questa scheda basti pensare all’aneddoto:”in gatta buia”!

Scheda 2 Colore arancione Referendum un "si" e un "no" cambia la costituzione

Limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell’ultimo inciso dell’art. 274, comma 1, lettera c), codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale;

Ricordiamoci dell’esempio che ho scritto in apertura dell’articolo, il borseggiatore è colui che fa parte di un organizzazione criminale, il danno alla società lo arginiamo se preventivamente possiamo limitare il soggetto, ma se questo non trova limite il borseggiatore continuerà a cooperare con la criminalità perchè trova libertà e debolezza nell’ordinamento giudiziario.

Quindi mano sulla coscienza, perchè siamo noi a decidere che società vogliamo!

NO – LASCI LA CUSTODIA CAUTELARE

SI – TOGLI LA CUSTODIA CAUTELARE

Quindi articoliamo questa domanda confusionaria che cerca libertà nella giustizia e non libera la giustizia;

«Volete voi che sia abrogato il Decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n. 447 (Approvazione del codice di procedura penale), risultante dalle modificazioni e integrazioni successivamente apportate, limitatamente alla seguente parte:

articolo 274, comma 1, lettera c), limitatamente alle parole: “o della stessa specie di quello per cui si procede. Se il pericolo riguarda la commissione di delitti della stessa specie di quello per cui si procede, le misure di custodia cautelare sono disposte soltanto se trattasi di delitti per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni ovvero, in caso di custodia cautelare in carcere, di delitti per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni nonché’ per il delitto di finanziamento illecito dei partiti di cui all’articolo 7 della legge 2 maggio 1974, n. 195 e successive modificazioni.”?».

Ricordiamoci che, nella domanda del quesito referendario è inserito, come da legge, il delitto di finanziamento illecito ai partiti. Abrogare la legge tutela chi ruba soldi pubblici, insomma è una garanzia doppia, perchè votando si al primo quesito si toglie la incandidabilità, nel secondo si toglie la custodia cautelare, e la politica sta in una botte di ferro.

Scheda 3 Colore giallo: Separazione delle funzioni dei magistrati. Abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati

Cosa chiede questo quesito, chiede di stravolgere completamente l’attuale sistema di funzioni della magistratura vigente. Lo spiega il testo stesso della domanda, se togliete numeri e date, e concentrate l’attenzione alle parole, il testo non è difficile, a un certo punto vi dice che: rifacendosi alle leggi che regolano l’attività della Magistratura, i magistrati attualmente possono passare fino a quattro volte tra la funzione requirente, ossia di pubblico ministero a quella giudicante in qualità di giudice.

Come ricordare questa scheda direi di chiamarla “la separazione”

Scheda 3 Colore giallo

Separazione delle funzioni dei magistrati. Abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati

Le cosiddette “Porte girevoli”, al vaglio del senato, al momento sono già state limitate da quella che sarà la riforma Cartabia che prevede di ridurre solo di un anno gli spostamenti tra funzioni giudicanti a quelle requirenti

L’abrogazione della norma, porterebbe il magistrato a scegliere se vuole esplicare funzioni di pubblico ministero, requirente, o funzioni di giudice, giudicante. La funzione scelta non potrà essere cambiata.

Anche qui si nota come, l’azione della magistratura venga limitata da un modo previsto, l’abrogazione e un tempo previsto, la riforma. Si indebolisce il potere della magistratura

SI – ABROGA LA NORMA CHE CONSENTE IL PASSAGGIO DELLE FUNZIONI GIUDICANTI A REQUIRENTI

NO – LASCIA LO NORMA INVARIATA IN ATTESA DELLA RIFORMA CARTABIA

Scheda 4 Colore grigio: Partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari. Abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte

Come ricordare questa scheda direi di chiamarla “il laico”

Scheda 4 Colore grigio Referendum un "si" e un "no" cambia la costituzione

Partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari. Abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte

Si chiede di modificare la partecipazione dei componenti laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari

Vediamo come funziona oggi

Capite bene che in base al precedente quesito in cui si chiedeva la separazione delle funzioni dei magistrati, il quesito attuale pone in essere non solo la volontà di abrogare la norma vigente ma dover cambiare la composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari; si stravolge un ordine che è di competenza del potere giudiziario, incrociarlo con un professore di diritto che aspira a diventare un consigliere comunale e che segue la corrente politica scelta, non ha molti riscontri oggettivi e razionali in un contesto di valutazione, ma segue molto la corrente! E anche qui nessuna divisione dei poteri!

Quindi in questo caso cosa si chiede: la partecipazione attiva dei componenti laici professori universitari di giurisprudenza, alla valutazione dei magistrati.

Sembra un destabilizzare il sistema attuale per crearne uno nuovo. Cosa facciamo dei due magistrati che esercitano, rispettivamente, funzioni giudicanti e requirenti se vince il si e si attua la separazione delle funzioni dei magistrati?

SI – PARTECIPAZIONE DEI MEMBRI LAICI ALLE VALUTAZIONI DEI MAGISTRATI

NO – IL SISTEMA PREVEDE AL NON PARTECIPAZIONE DEI MEMBRI LAICI ALLE VALUTAZIONI DEI MAGISTRATI

 


Scheda 5 Colore verde: Abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura.

 

Su designazione del Consiglio superiore della magistratura possono essere chiamati all’ufficio di consiglieri di cassazione, per meriti insigni, professori ordinari di università in materie giuridiche e avvocati che abbiano quindici anni d’esercizio e siano iscritti negli albi speciali per le giurisdizioni superiori.

Come ricordare questa scheda direi di chiamarla “le correnti”

Scheda 5 Colore verde Referendum un "si" e un "no" cambia la costituzione

Abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura.

 

Fatemi capire, che facciamo con tutti questi professori che vanno a comporre un pò qui e un pò li il potere giudiziario? Sarà un pò troppo dare in mano a persone che svolgono un attività prettamente didattica le sorti della magistratura o le correnti che si cercano di abbattere confluiscono nelle figure laiche? Ecco questo potrebbe essere quesito da referendum!

La faccio breve perchè mi sono stancata di questa presa in giro

Nel quesito si vuole abrogare l’obbligo di un magistrato che si vuole candidare a far parte del consiglio superiore della magistratura di raccogliere dalle 25 alle 50 firme. Si favorisce così la candidatura di qualunque magistrato.

SI – I MAGISTRATI NON HANNO PIÙ’ L’OBBLIGO DI RACCOGLIERE LE FIRME

NO – RIMANE L’OBBLIGO

Ruota l’argomento intorno alle correnti, ma come vi ho scritto le correnti passano anche attraverso le menti che studiano diritto e nel diritto c’è molta filosofia, insomma, se non chiudi gli spifferi sempre Colosseo rimane!

Votate con coscienza e ricordate che non lo fanno per il vostro bene, ma per stravolgere sistemi portati all’esasperazione che, neanche loro sanno più come gestire. Le correnti ci saranno sempre! I magistrati saranno sempre parte di sistemi di correnti e se non lo sono, sono coloro che dedicano la loro vita esclusivamente alla legalità e la storia li riconosce come:”uomini che si sono sacrificati per il bene della patria”, in realtà sono uomini che credono nella legalità e in uno Stato libero da compromessi e che non volta le spalle o sta in silenzio, ma ascolta! Oggi qualcuno volta le spalle ai magistrati che chiedono ascolto! Lo Stato dov’è?

Votate con coscienza e dove non capite chiedete, leggete, ma non rimanete mai indifferenti!

A presto

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