Lo Strumento del voto: i giovani
Lo Strumento del voto: i giovani
11/09 2022 a 14 giorni dalle elezioni del 25 Settembre: Lo Strumento del voto: i giovani
<Ciao Diario>
<Ciao, quindi che mi racconti?>
<Che c’è una vastità di confusione intorno a noi indimenticabile per chi scriverà la storia di questo secolo>
<Non avevo dubbi, date le pagine che hai scritto e come hai titolato il Diario di un risveglio>
<Quindi vediamo di riepilogare il momento.
Sei fuori dal Covid-19 sana e salva. Arrivano nuovi vaccini che dovrebbero diminuire e portare allo zero assoluto i contagi; sono finite le sommosse no vax pilotate da chi voleva mettere a soqquadro il sistema. Nel frattempo è caduto il governo Conte, è salito il governo Draghi e la speranza che questo paese potesse cambiare la mentalità di certa politica dominante, è svanita, i grandi alleati che si professavano difensori del governo Draghi alla sua destra, hanno fatto fuori anche questo governo, su iniziativa del movimento cinque stelle. In tutto questo è scoppiata la guerra tra Russia e Ucraina e naturalmente come da prassi e da storia che racconti una guerra, è iniziato il razionamento delle risorse, è diminuito il potere d’acquisto, e la speculazione sta avanzando inesorabile. Il paese galleggia senza alcun aiuto dell’Unione Europea che prende tempo, come sempre, nel decidere le sorti dei paesi che soffrono sempre più l’attacco bellico dei russi. Ora andrete a votare, o per lo meno una parte del popolo andrà a votare, un altra parte non si assume la responsabilità di avere l’instabilità parcheggiata sotto la porta di casa e assistere all’ennesimo fallimento politico, quindi il 25 Settembre ti recherai alle urne e la X sul simbolo dovrà essere la tua coscienza sociale per il cambiamento e il bene del paese che in questo momento sta rasentando il default.>
<Esatto, non potevi sintetizzare meglio. Aggiungo solo che, in tutto questo esiste la speculazione politica sull’individuo, barattando la Democrazia. C’è un assopimento dei valori che sta portando allo stordimento, nella piena convinzione che basta na ballata dei giganti, per ammorbare il senso di responsabilità del cittadino.>
Ma di cosa hanno paura esattamente?
<Della più grande recessione che avanza! La guerra ha portato il prezzo del gas a livelli non sostenibili, Putin pensa di piegare l’Unione Europea indebolendola con ciò che gli europei hanno di più a cuore, il benessere della popolazione, chiude i rubinetti del gas e continua la sua follia. Il dittatore Russo e i suoi consiglieri bellici, trovano spiragli aperti nella politica italiana di destra che asseconda le loro intenzioni. Politici italiani che si mischiano in confronti egemoni senza avere cultura, senza sapere a cosa porta tutto questo e come la popolazione rasenta il pericolo di dover subire un nuovo sterminatore di razza. Certa politica che, tradisce il paese e che vuole comandare dal 25 Settembre in poi! Tutto questo andamento negativo si riflette sull’economia italiana. Il settore industriale a breve subirà il fallimento delle piccole attività, le grandi multinazionali ne risentiranno poco, hanno come sempre la soluzione in tasca, la cassa integrazione, il licenziamento, la non assunzione, l’assunzione con contratto volto al precariato, l’operaio sottopagato. Non esiste azienda che aumenti la produttività in funzione di parità di prezzo per evitare l’impoverimento del consumatore e permettere che l’economia continui a ruotare.>
<Che vuoi dire?>
<Produco biscotti, riduco la quantità del prodotto in vendita perchè devo comprare il grano che ha un costo esorbitante, intanto aumento il prezzo sullo scaffale e il cittadino subisce la speculazione limitando l’acquisto e impoverendo il benessere. Tutto questo porta inesorabilmente il concetto di: perdere dignità sociale, ormai intrisa in un contesto di classismo capitalista. Male che vada, se il cittadino non compra, l’azienda licenzia, lo Stato non ha forme di garanzie sul lavoratore e opprime con la cassa integrazione! Bisogna, come in pandemia, introdurre il limiti ai licenziamenti e alla cassa integrazione! Se invece l’ azienda produce e sullo scaffale il quantitativo rimane uguale e l’aumento del prezzo è giustificato dall’aspetto economico sociale che viviamo, certamente il consumatore andrebbe incontro ad una scelta di distribuzione del prodotto sulla propria tavola, ossia raziono ciò che compro, ma continuo a comprarlo, ma non attua un pensiero di speculazione sullo scaffale vedendo ridotta la quantità o una quantità uguale ad un prezzo aumentato del 40% in più. Le multinazionali possono permettersi di adeguare al costo il quantitativo. La speculazione parte da loro, il razionamento della risorsa è condizione delle scelte che l’azienda offre al consumatore.>
<Ma anche in questo si potrebbe intervenire con una buona azione di governo>
<Si figurati, l’unica cosa che ripetono a pappagallo è lo scostamento di bilancio, tutto il resto hanno l’encefalogramma piatto. Le aziende non si toccano, il cittadino deve pagare, litigano per 500 euro di reddito di cittadinanza, si stanno massacrando per il caro bollette che non sanno gestire, però fanno promesse ai giovani>
<E che miracolo ci sono anche i giovani ora?>
<Eh si! Si sono resi conto che, dagli anziani non ricavano più nulla e dai giovani possono aprire la porta dei consensi, quindi è partita la gara a: vi daremo la possibilità di lavorare sgravando le aziende dai contributi se vi assumono ( se non crei occupazione il lavoro dov’è? Chi li paga i contributi a favore delle aziende?); vi daremo la possibilità di accendere il mutuo per comprarvi casa ( e come se siamo in recessione e le aziende pensano ad uno stop? quindi la manovra è rivolta solo al classismo borghese dei dipendenti statali?); aumenteremo lo stipendio degli insegnanti ( come lo paghi?); lo stato pagherà 80% delle bollette a imprese e famiglie (a questo signore vorrei dire che se l’unione europea in cui lui confida e ammira e appoggia, non approva il price cap del gas le risorse per arginare la spesa dove le trova?); poi c’è il meglio del meglio, ci sono i patrioti e i colonizzatori che dei giovani ne fanno un sano e mero inquadramento comportamentale all’educazione della non rivolta e del pensiero inquadrato. Il giovane non deve fare, ma deve aspettare di avere il permesso di fare, e su questo riprendo il filone estremista di destra che, cari giovani vi invito a non avere mai, vivete sempre la vostra libertà di pensiero nel sistema e nell’equilibrio del vostro essere come identità sociale pronta a dare valore a ciò che siete; infine ci sono quelli che pensano che i giovani sono sempre con una canna in mano e forviano la mente con discorsi che sono lontani da ciò che è la nostra Repubblica e ciò per cui i giovani stanno ampiamente lottando, la transazione ecologica. >
<Quindi i giovani sono l’espressione del voto alla conquista della sedia rossa!>
<Si, hanno fatto i conti e hanno capito che possono fare la differenza di voto.Nessun politico si è interessato a loro, hanno sempre pensato a mangiare il loro futuro, che oggi non c’è. Davvero emblematico il video istituzionale in cui i giovani affermano il concetto dell’andare a votare, un vero e proprio inquadramento del pensiero.
Cari ragazzi andate a votare se è parte di voi quello che vi rappresenta, altrimenti lasciate stare, tanto sono sempre loro, una volta seduti sulla sedia, a controllare le vostre vite!
Il vero voto è l’espressione della scelta che vi rappresenta per il futuro>
<Ma quello tessera elettorale che hai confinato è ancora senza bolli?>
Certo e lo sarà per lungo termine finché non avrò chi rappresenta il mio futuro>
A presto #chivoto