Buon natale 2022
Ciao Diario di un risveglio, Buon Natale 2022
Che dire, è stato un anno ricco. Tanti i fatti successi, molte le cose cambiante, ma è normale!
Già, la parola “normale” forse è troppo, eccessiva, per essere scritta così facilmente. Magari è solo “normale” essere ancora parte di un sistema esautorato che matura quotidianamente l’esasperazione sociale.
Anche quest’anno riusciamo ad apparecchiare tavola,
magari per alcuni con una spesa alla corsa al volantino per aggrappare l’occasione giusta tra pandori e panettoni in offerta, tra menù a fantasia che non siano costosi e con piccoli e semplici regali sotto l’albero di natale che riscaldano il cuore con i colori rossi e il brillare delle luci tra i sorrisi dei bambini che aspettano babbo natale. Questa è l’Italia dei poveri o meglio, di coloro che nella vita in un modo o nell’altro non hanno avuto fortuna e se la cavano con “ Ci accontentiamo” .
Poi c’è l’Italia di coloro che vivono con dignità
e trascorrono il Natale con la normalità di chi ha un lavoro, una casa, una famiglia, un stabilità. Quelli sono coloro che hanno avuto una gran botta di …. fortuna a cavarsela da chi si è mangiato il sistema sociale per arricchirsi e oggi sguazza facendosi vedere in tv con un messaggio puerile di Buon Natale.
E poi ci sono quelli che, a spese di chi mette in tavola molliche di pane, mangiano e bevono
tra agi che li rendono fagociti di loro stessi. Un limbo alimentato dalla loro stessa ingordigia. Non apparecchiano a Natale, ne fanno spesa e regali, mandano la servitù. Abitano in cima al castello e da lì sentenziano su chi può vivere e chi deve morire!
E ci si ritrova in quelle parole del testo sacro chiamato Vangelo,
in cui si scrive di un bambino nato nella povertà, la sua famiglia era profuga, timorata dalla persecuzione di un dittatore che sterminava! Un bambino di pelle scura, che nel mondo continua a insegnare e il mondo continua a non ascoltare e a non volere!
L’ho studiato tanto, tra testi di economia, filosofia, teologia e semplice lettura e ogni volta nelle parole lette dai testi sacri ritrovo la realtà del passato, nel presente e del futuro.
Ed è così caro diario, che l’uguaglianza sociale diviene il più grande privilegio italiano,
oggi ancora più lontano da raggiungere a causa di una democrazia attaccata da un sistema politico INCOMPETENTE, privo di conoscenza culturale democratica, egocentrica negli intenti per appagare il tornaconto proprio discriminante e discriminatoria nei confronti di chi soffre.
E si assiste a teatrini di incompetenza a danno del cittadino!
Che dire, voltandomi lontano dalla mia Italia, non si respira certo un aria migliore. L’Unione Europea attaccata da ladri che governano per vendere consensi europeisti. La visione dell’unione europea buttata nel fango per soldi! L’unità attaccata dalle contraddizioni, la mafia internazionale depreda lo spirito europeo. E così anche chi doveva rappresentare è rappresentato dalla corrente dell’interesse.
Che dirti Diario la lotta combattente all’uguaglianza non sarà mai un utopia ma uno stimolo a far cadere chi oggi rende povero il popolo per volontà autarchica.
Il voto di massa è l’apoteosi della anti cultura. E’ l’estremismo alla sintassi della parola democrazia. La massa opprime la mente e la pone in un identità confinata da un estremismo settoriale: ricco e povero, diviso, accentrato, selettivo.
Bisogna imparare dal Natale e comprendere ciò che ci chiede:
“PACE”
A presto