Domus del mitreo nell’antica città di Tarquinia

Domus del mitreo

Dal 2016 l’Università di Verona conduce scavi archeologici nell’antica città di Tarquinia, nell’area della cosiddetta domus del mitreo. Le ricerche sono partite in seguito al recupero della statua del dio Mithra da parte dei Carabinieri e al primo scavo della Soprintendenza nel luogo del rinvenimento del gruppo scultoreo.

La porzione della cd domus finora messa in luce (ca. 1800 mq) si sviluppa su terrazze naturali, all’interno delle quali trovano posto 40 ambienti, con continuità di vita che va dal VI sec. a.C. al VII sec. d.C.

Alla prima frequentazione dell’area, tra il VI e IV sec. a.C., segue la costruzione dei primi ambienti della “domus”.

Il grande fervore edilizio si documenta tra il II sec. a.C. e il I sec. d.C. con la costruzione di tre cortili, con funzione di raccordo tra i vari ambienti (tra cui il triclinium), un basso bacino (impluvium) poi sostituito con una fontana (che ad oggi costituisce un unicum), numerose canalette usate per: il deflusso dell’acqua, per alimentare i pozzi e le cisterne e per lo svolgimento di attività produttive.

Non mancano le testimonianze cultuali, come un “pozzo” sacro riempito deponendo diversi oggetti votivi. Inoltre, testimoniano una piena fioritura della “domus” i molti pavimenti scoperti, realizzati con tecniche diverse (opus signinum, mosaico e figlinum), i cui motivi decorativi denotano una gerarchia tra ambienti residenziali, servili e produttivi.

Al II sec. risale la strutturazione del complesso edilizio che subì vari rimaneggiamenti fino all’evento distruttivo, avvenuto nel IV sec. d.C., che segnò l’inizio di una progressiva trasformazione degli spazi che terminerà nel VII sec. con il definitivo abbandono.

La quasi totale assenza degli elementi tipici delle canoniche case ad atrio, unita alla notevole dimensione dell’edificio (di cui ancora non si conoscono i limiti), ai molti reperti riferibili ad attività lavorative e commerciali e alla presenza di spazi destinati al culto sono indizi che fanno ipotizzare che quella che si pensava fosse una domus potrebbe invece essere stata la sede di collegio professionale.

Bibliografia:

A. Mastrocinque – F. Soriano – C.M. Marchetti (eds.), La domus del Mitreo a Tarquinia. Ricerche archeologiche dell’Università di Verona, Oxford 1, 2020.

A. Mastrocinque, Tarquinia dopo gli Etruschi, in Archeo n. 448, 2022, pp. 76-83.

A. Mastrocinque – F. Soriano, Indagini archeologiche nell’area della “Domus del Mitreo” di Tarquinia: campagne di scavo 2016-18 con documentazione tridimensionale, in Fasti on line: www.fastionline.org/docs/FOLDER-it-2021-497.pdf

A. Mastrocinque – F. Soriano, La Domus del c.d. Mitreo di Tarquinia, in Bollettino STAS (2018), Supplemento n. XLIV, 2020.

L. Arioli – F. Soriano, La cd. domus “del Mitreo” di Tarquinia, vetri da contesti repubblicani, imperiali e tardoantichi, in AIHV XX, 2019, pp. 83-93.

F. Soriano – V. Canciani, La domus del Mitreo di Tarquinia durante l’età tardoantica: strutture e contesti tra continuità di vita e abbandono, in CISEM 3, 2021, pp. 295-305.

Sono in corso di stampa altri articoli sulle ricerche condotte a Tarquinia ed è in elaborazione il II volume delle Ricerche archeologiche presso la cd domus del mitreo e il I volume sui risultati delle indagini geofisiche sulla Civita di Tarquinia.

Immagini e testo protetti da Copyright ©. Copiare è reato. Si ringrazia per la gentile concessione la Dottoressa in Archeologia Fiammetta Soriano.

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