Foro romano – Antica città di Tarquinia
Foro romano – Antica città di Tarquinia
Dal 2021 si sono avviate le ricerche a Sud dell’Ara della Regina per verificare la fondatezza delle anomalie magnetometriche, interpretate come il Foro della città. Le indagini condotte nell’area (ca. 660 mq) hanno portato alla luce le strutture murarie di parte del portico che circondava almeno su tre lati la piazza.
La porticus era suddivisa in due navate da un muro che doveva sorreggere il colonnato centrale, mentre il colonnato prospicente la piazza poggiava su un muro interpretato come stilobate. Con lo scavo è venuta alla luce una canaletta in pietra, che probabilmente correva lungo tutto il perimetro della piazza, che raccoglieva l’acqua dal tetto del portico.
Un’interessante scoperta è stata fatta lungo il lato occidentale del Foro dove è emerso un doppio muro semicircolare, aperto verso il portico, al cui interno corre un canale con il fondo fatto in tegole. Subito all’esterno dell’emiciclo correva una strada di età romana, larga circa 3 m, che costeggiava il lato lungo Ovest del Foro. Al di sotto del basolato stradale, al centro, è emersa una canaletta collegata al canale semicircolare.
L’assenza del pavimento della piazza e del portico, spoliato nel tardo antico, ha permesso di scavare al di sotto del livello del Foro e di portare alla luce alcune stanze tardo-repubblicane decorate da affreschi e pavimenti in opus signinum, un magazzino ipogeo e, all’interno dell’esedra, un piccolo ambiente termale, del quale rimangono le pilae per suspensurae. Si tratta probabilmente dei resti di una o più domus, rasate al momento della costruzione del Foro.
Infine, lo scavo ha permesso di verificare l’intero bacino stratigrafico che copre un arco cronologico che va dal IX/VIII sec. a.C. al IV sec. d.C.
Indagini non invasive
Parallelamente alle attività di scavo si stanno conducendo delle indagini geofisiche con il magnetometro, per mappare le strutture che sussistono nel sottosuolo dell’antica città di Tarquinia. Fino ad oggi è stata rilevata un’area di circa 104 ettari corrispondente alla zona denominata “Pian della Regina” e “Pian di Civita”. I risultati delle prospezioni hanno permesso di identificare alcune delle porte di accesso alla città e le strade che costituivano l’impianto urbano. All’interno dei vari isolati si sono riconosciuti anche molti edifici, sia pubblici che privati, come: le case, le terme, i portici prospicenti le strade, i magazzini e un macellum. Una delle scoperte più interessanti si è registrata a Sud dell’Ara della Regina, si tratta di un grande edificio rettangolare (ca. 75 x 65 m) interpretato come il Foro romano della città affiancato dalla Basilica forense.
Le indagini geofisiche sono state integrate con i rilievi termografici (registrano la variazione del calore delle strutture sepolte) e fotogrammetrici (realizzati con il drone). Dall’elaborazione della nuvola di punti si sono ottenuti i modelli digitali d’elevazione (DEM) e l’ortofoto della Civita. I risultati sono confluiti in una cartografia che permette una visione d’insieme della città.
Le ricerche archeologiche condotte nella cd domus del mitreo e nel Foro romano hanno arricchito le conoscenze sulla vita della città in età romana fino alto medioevo. La continuazione degli scavi, unita ai risultati delle indagini geofisiche, potranno chiarire molti aspetti delle dinamiche insediative della città e costituire un importante tassello per la ricostruzione della storia di Tarquinia, soprattutto delle fasi di vita romana e tardo antica, di cui fino ad oggi si conosce ben poco.
Bibliografia:
A. Mastrocinque – F. Soriano – C.M. Marchetti (eds.), La domus del Mitreo a Tarquinia. Ricerche archeologiche dell’Università di Verona, Oxford 1, 2020.
A. Mastrocinque, Tarquinia dopo gli Etruschi, in Archeo n. 448, 2022, pp. 76-83.
A. Mastrocinque – F. Soriano, Indagini archeologiche nell’area della “Domus del Mitreo” di Tarquinia: campagne di scavo 2016-18 con documentazione tridimensionale, in Fasti on line: www.fastionline.org/docs/FOLDER-it-2021-497.pdf
A. Mastrocinque – F. Soriano, La Domus del c.d. Mitreo di Tarquinia, in Bollettino STAS (2018), Supplemento n. XLIV, 2020.
L. Arioli – F. Soriano, La cd. domus “del Mitreo” di Tarquinia, vetri da contesti repubblicani, imperiali e tardoantichi, in AIHV XX, 2019, pp. 83-93.
F. Soriano – V. Canciani, La domus del Mitreo di Tarquinia durante l’età tardoantica: strutture e contesti tra continuità di vita e abbandono, in CISEM 3, 2021, pp. 295-305.
Sono in corso di stampa altri articoli sulle ricerche condotte a Tarquinia ed è in elaborazione il II volume delle Ricerche archeologiche presso la cd domus del mitreo e il I volume sui risultati delle indagini geofisiche sulla Civita di Tarquinia.
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