Notizie Marzo

Notizie Marzo – Fatti e avvenimenti in poche righe


Notizie da giorno 01 a 15


15 Marzo

Naufragio a largo di Eceabat in Turchia

Navigavano lungo lo stretto dei Dardanelli quando il gommone è affondato a largo di Eceabat, località costiera della Turchia. Sono morti 21 migranti, 5 i bambini scomparsi tra le acque. L’ennesima condanna a morte di persone che cercano un futuro. Un comunicato delle autorità della provincia turca di Çanakkale: “Abbiamo trovato i corpi di ventuno persone”. I sopravvissuti al naufragio risultano quattro. Dei migranti non si conosce la nazionalità. SOS è stato lanciato in tarda sera da Alarm Phone, segnalando un barchino con a bordo 56 naufraghi. “Il gruppo ci ha chiamato quando era in difficoltà nella zona Sar di Malta e fortunatamente Trotamar IIIè con loro, le persone non sono ancora al sicuro. Chiediamo alle autorità di non ritardare ulteriormente i soccorsi”. La Guardia costiera e due elicotteri stanno svolgendo operazioni di ricerca in mare dei dispersi. La Guardia costiera turca, due migranti hanno raggiunto la riva a nuoto salvandosi. Non si conosce la nazionalità dei migranti. Il 14 Marzo Ocean Viking ha tratto in salvo 60 migranti su X: “Sono 60, secondo le testimonianze dei 24 sopravvissuti, le vite perdute nel Mediterraneo. Alarm_phone aveva lanciato a tutte le Autorità la richiesta di aiuto, dal 9 marzo scorso. Nessuna è intervenuta. Solo la nave civile OceanViking li ha soccorsi. La morte ricopre i mari nella totale indifferenza dell’unione Europea che allarga ancora di più l’alleanza con l’estremismo di destra. Domenica l’Italia rappresentata dalla Meloni e l’Unione Europea rappresentata da Ursula Von Der Leyen saranno in Egitto per: “Una iniziativa simile a quella portata avanti in Tunisia, il memorandum of understanding, e in parallelo la cooperazione bilaterale che verrà formalizzata domenica e riguarda il piano Mattei particolarmente per la collaborazione in ambito agricolo e di formazione”, comunica la Meloni


Studenti bloccano il dibattito con Molinari all’Università Federico II di Napoli protestano contro i rapporti con Israele degli atenei italiani

Il direttore di “La Repubblica” con il rettore dell’Ateneo, Matteo Lorito hanno annullato la partecipazione all’incontro sul “Ruolo della cultura nel contesto di un Mediterraneo conteso” all’Università Federico II di Napoli. L’evento è stato annullato a causa della tensione presso la facoltà di Ingegneria, Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, nel quartiere di Fuorigrotta, dove un gruppo di studenti ha protestato, tra l’altro, contro i rapporti con Israele degli atenei italiani. I manifestanti dopo essersi scontrati con le forze dell’ordine in borghese sono entrati in aula dove si sarebbe dovuto tenere il dibattito. Nella facoltà è stato anche affisso uno striscione con la scritta “Fuori i sionisti dalle università – ore 14.30 Piazza Garibaldi”. E’ intervenuto il capo: “Il Presidente della Repubblica ha chiamato il Direttore de La Repubblica, Maurizio Molinari, cui questa mattina è stato impedito di svolgere una conferenza in una sede universitaria, esprimendogli solidarietà. Il Presidente ha aggiunto che quel che vi è da bandire dalla Università è l’intolleranza, perchè con l’università è incompatibile chi pretende di imporre le proprie idee impedendo che possa manifestarle chi la pensa diversamente”


Istat: Commercio con l’estero e prezzi all’import – Gennaio 2024

La riduzione congiunturale dell’export investe entrambe le aree, Ue ed extra-Ue; dovuta alle minori esportazioni di beni intermedi e strumentali, è condizionata dalle vendite a elevato impatto di mezzi di navigazione marittima realizzate a dicembre. Su base annua, l’export è pressoché stazionario in valore. La flessione dell’export verso la Cina è un effetto base derivante dal confronto con gennaio 2023, quando si registrarono vendite di eccezionale entità di prodotti farmaceutici verso tale paese. L’import si riduce sia in valore sia in volume, con il calo maggiore per gli acquisti di gas naturale. Il saldo commerciale è positivo per 2,7 miliardi; l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici quasi raddoppia rispetto a un anno prima. Il calo congiunturale dei prezzi all’import riflette soprattutto i ribassi dei prezzi dei prodotti energetici. La loro flessione tendenziale si attenua per l’effetto statistico dovuto al confronto con gennaio 2023, quando si registrarono ribassi dei prezzi dei prodotti energetici molto più marcati.


14 Marzo

Ungheria rivuole Marchesi per scontare il carcere

Gabriele Marchesi, il manifestante in Ungheria insieme a Ilaria Salis, sta scontando gli arresti domiciliari in Italia. L’Ungheria risponde alla corte d’appello di Milano fatta pervenire alla Procura di Budapest alla richiesta alle autorità ungheresi di verificare la possibilità di strumenti alternativi al mandato d’arresto europeo, come i domiciliari in Italia, sospendendo la consegna. L’accusa a Marchesi è di lesioni aggravate potenzialmente letali, per aver aggredito dei neonazisti a Budapest durante la manifestazione “il giorno dell’onore” insiema Ilaria Salis. La pena prevista è tra i due e i 24 anni. La procura ungherese precisa che l’arresto e la custodia in Ungheria di Marchesi sono ragionevoli perché è emerso un fondato sospetto che il giovane appartenente all’area anarchica abbia commesso tre volte il tentato reato di lesione personale potenzialmente letale, di cui una come coautore e due come complice


Sinner guadagna la semifinale all’Atp Masters 1000 di Indian Wells

Jannik Sinner in semifinale batte Jiri Lehecka per 6-3, 6-3 in un tempo di 1h25′


13 Marzo

Ponte sullo stretto: le penali, saranno trattate in modo riservato, tra la Società Stretto di Messina e il Consorzio EuroLink – Salvini trova la soluzione per far mangiare gli amici stretti a danno dei cittadini

Salvini risponde al Question time alla Camera all’interrogazione dell’onorevole Angelo Bonelli, argomento: le obbligazioni contrattuali poste a carico della società Stretto di Messina s.p.a nel caso di aumento dei costi e di ritardi nell’esecuzione dell’opera.

Bonelli: “Lei ha riesumato per legge il progetto sul Ponte sullo Stretto, vecchio di oltre 10 anni, con il costo iniziale di 3,9 miliardi di euro, oggi arrivato a 13,5 miliardi di euro. L’amministratore delegato della società Stretto di Messina Ciucci ha detto che se l’opera non si farà qualcuno, ovvero lo Stato, dovrà pagare un ‘biglietto’. Quali sono quindi le obbligazioni contrattuali poste a carico del contraente generale se lei non ritenga opportuno prevedere penali in caso di ritardi nell’esecuzione dell’opera o aumento dei costi?”.

Salvini: “L’interrogazione verte su rapporti contrattuali che riguardano esclusivamente le parti in causa, ovvero la Società Stretto di Messina e il contraente generale, poco ha a che fare con la trasparenza sul progresso del percorso progettuale”. “La società Stretto di Messina ha consegnato ai presidenti delle due Camere, e quindi sono  disponibili a chiunque in quest’Aula, la relazione di aggiornamento relativo al progetto del Ponte sullo Stretto e la relativa documentazione di corredo approvata dal cda della società”. “Tutti i parlamentari potranno liberamente addentrarsi in questa documentazione, riga per riga, metro per metro”. “Questo si aggiunge all’accesso diretto agli atti che è stato garantito proprio all’onorevole interrogante, la scorsa settimana. Sul fronte della trasparenza penso quindi che non vi possano essere obiezioni sul percorso intrapreso. Ribadisco ancora una volta che garantire serietà e trasparenza, e ci sono stati già incontri nella società con le prefetture locali per un protocollo di legalità, rispetto a questo percorso, non significa sostituirsi agli ingegneri e ai tecnici italiani che dovranno costruire il ponte e alla società concessionaria che dovrà garantirne la realizzazione”. “Siamo di fronte ad un percorso che si sta svolgendo nel rigoroso rispetto da quanto previsto dalla legge”. Ma “gli italiani ci hanno dato fiducia per realizzare quelle opere che da troppi anni i professionisti del no stanno bloccando”.

Nel dissenso della Camera Bonelli replica: “La sua risposta è sconcertante, lei nel 2006 la pensava come me, lei era contrario al Ponte sullo Stretto di Messina. Lei ha detto che la questione delle penali riguarda solo la società Stretto di Messina e il consorzio Eurolink. Oggi gli italiani hanno saputo che 14 miliardi verranno gestititi dalla società Stretto di Messina, e il Parlamento non potrà sapere come e perché verranno realizzati questi obblighi contrattuali, state dando una cambiale in bianco per gestire 14 miliardi di euro. Questa è la relazione del comitato scientifico, il quale chiede di adeguare il progetto, perché non sono state fatte le prove del vento. Ma il consorzio Eurolink ha risposto che le potrebbero fare, ma perderebbero tempo. Perché ministro sta mettendo fretta? Non è stata fatta nemmeno la zonizzazione microsismica. Voi pensate di realizzare un’infrastruttura di questo tipo, nella zona in cui è avvenuto il terremoto più importante della storia della Repubblica, senza fare la zonizzazione microsismica? Lei è spregiudicato signor ministro, deve fermarsi e ragionare”.

La risposta di Salvini incongruente non rispettando il tempo a disposizione per replicare a Bonelli: “Che qualcuno lasci presupporre che il governo costruisca un Ponte destinato a crollare è semplicemente folle”. Il ministro è stato quindi richiamato dal presidente di turno Fabio Rampelli a rispettare il regolamento, che non consente la contro replica del governo ai deputati interroganti. Il ministro ha quindi ironizzato: “C’è il campo largo nervoso oggi pomeriggio”. L’opposizione insorge in aula.

Riflessione blog: Continua il furto agli italiani con un opera messa in mano ad una persona che non rappresenta l’Italia. Una persona che persegue il solo senso di egocentrismo per restituire favori nascondendo con labirinti pseudo legali la realizzazione di un ponte pericoloso ai cittadini, veicolante all’illecito che accontenta le mafie. La mafia vive dei soldi dello Stato quando lo Stato è acconsenziente all’illecito. Questo soggetto che si è auto nominato vice premier e ministro delle infrastrutture non ha il consenso del popolo ma una discesa del proprio status da leader che, dalle ultime votazioni regionali nelle regioni di Abruzzo e Sardegna denota l’insofferenza del popolo ad una figura non meritevole in uno Stato democratico. L’usurpazione del territorio tra Calabria e Sicilia, come fosse casa sua, sottomettendo le amministrazioni locali, è l’ennesima sfida al Parlamento. Salvini proietta la politica del potere avallata da una visionaria estremista di destra dal nome Giorgia Meloni e dal suo predecessore che ha agognato al ponte sullo stretto per ritorno di favori elettorali: Berlusconi


Il Senato voto NO al terzo mandato dei governatori – Respinto l’emendamento della Lega

Il Senato boccia l’emendamento della Lega che chiede di innalzare da due a tre il limite dei mandati dei governatori delle Regioni. Voti 26 si, 112 no, 3 astenuti


12 Marzo

Ungheria rivuole Marchesi per scontare il carcere

Gabriele Marchesi, il manifestante in Ungheria insieme a Ilaria Salis, sta scontando gli arresti domiciliari in Italia. L’Ungheria risponde alla corte d’appello di Milano fatta pervenire alla Procura di Budapest alla richiesta alle autorità ungheresi di verificare la possibilità di strumenti alternativi al mandato d’arresto europeo, come i domiciliari in Italia, sospendendo la consegna. L’accusa a Marchesi è di lesioni aggravate potenzialmente letali, per aver aggredito dei neonazisti a Budapest durante la manifestazione “il giorno dell’onore” insiema Ilaria Salis. La pena prevista è tra i due e i 24 anni. La procura ungherese precisa che l’arresto e la custodia in Ungheria di Marchesi sono ragionevoli perché è emerso un fondato sospetto che il giovane appartenente all’area anarchica abbia commesso tre volte il tentato reato di lesione personale potenzialmente letale, di cui una come coautore e due come complice


Sinner guadagna la semifinale all’Atp Masters 1000 di Indian Wells

Jannik Sinner in semifinale batte Jiri Lehecka per 6-3, 6-3 in un tempo di 1h25′


13 Marzo

Ponte sullo stretto: le penali, saranno trattate in modo riservato, tra la Società Stretto di Messina e il Consorzio EuroLink – Salvini trova la soluzione per far mangiare gli amici stretti a danno dei cittadini

Salvini risponde al Question time alla Camera all’interrogazione dell’onorevole Angelo Bonelli, argomento: le obbligazioni contrattuali poste a carico della società Stretto di Messina s.p.a nel caso di aumento dei costi e di ritardi nell’esecuzione dell’opera.

Bonelli: “Lei ha riesumato per legge il progetto sul Ponte sullo Stretto, vecchio di oltre 10 anni, con il costo iniziale di 3,9 miliardi di euro, oggi arrivato a 13,5 miliardi di euro. L’amministratore delegato della società Stretto di Messina Ciucci ha detto che se l’opera non si farà qualcuno, ovvero lo Stato, dovrà pagare un ‘biglietto’. Quali sono quindi le obbligazioni contrattuali poste a carico del contraente generale se lei non ritenga opportuno prevedere penali in caso di ritardi nell’esecuzione dell’opera o aumento dei costi?”.

Salvini: “L’interrogazione verte su rapporti contrattuali che riguardano esclusivamente le parti in causa, ovvero la Società Stretto di Messina e il contraente generale, poco ha a che fare con la trasparenza sul progresso del percorso progettuale”. “La società Stretto di Messina ha consegnato ai presidenti delle due Camere, e quindi sono  disponibili a chiunque in quest’Aula, la relazione di aggiornamento relativo al progetto del Ponte sullo Stretto e la relativa documentazione di corredo approvata dal cda della società”. “Tutti i parlamentari potranno liberamente addentrarsi in questa documentazione, riga per riga, metro per metro”. “Questo si aggiunge all’accesso diretto agli atti che è stato garantito proprio all’onorevole interrogante, la scorsa settimana. Sul fronte della trasparenza penso quindi che non vi possano essere obiezioni sul percorso intrapreso. Ribadisco ancora una volta che garantire serietà e trasparenza, e ci sono stati già incontri nella società con le prefetture locali per un protocollo di legalità, rispetto a questo percorso, non significa sostituirsi agli ingegneri e ai tecnici italiani che dovranno costruire il ponte e alla società concessionaria che dovrà garantirne la realizzazione”. “Siamo di fronte ad un percorso che si sta svolgendo nel rigoroso rispetto da quanto previsto dalla legge”. Ma “gli italiani ci hanno dato fiducia per realizzare quelle opere che da troppi anni i professionisti del no stanno bloccando”.

Nel dissenso della Camera Bonelli replica: “La sua risposta è sconcertante, lei nel 2006 la pensava come me, lei era contrario al Ponte sullo Stretto di Messina. Lei ha detto che la questione delle penali riguarda solo la società Stretto di Messina e il consorzio Eurolink. Oggi gli italiani hanno saputo che 14 miliardi verranno gestititi dalla società Stretto di Messina, e il Parlamento non potrà sapere come e perché verranno realizzati questi obblighi contrattuali, state dando una cambiale in bianco per gestire 14 miliardi di euro. Questa è la relazione del comitato scientifico, il quale chiede di adeguare il progetto, perché non sono state fatte le prove del vento. Ma il consorzio Eurolink ha risposto che le potrebbero fare, ma perderebbero tempo. Perché ministro sta mettendo fretta? Non è stata fatta nemmeno la zonizzazione microsismica. Voi pensate di realizzare un’infrastruttura di questo tipo, nella zona in cui è avvenuto il terremoto più importante della storia della Repubblica, senza fare la zonizzazione microsismica? Lei è spregiudicato signor ministro, deve fermarsi e ragionare”.

La risposta di Salvini incongruente non rispettando il tempo a disposizione per replicare a Bonelli: “Che qualcuno lasci presupporre che il governo costruisca un Ponte destinato a crollare è semplicemente folle”. Il ministro è stato quindi richiamato dal presidente di turno Fabio Rampelli a rispettare il regolamento, che non consente la contro replica del governo ai deputati interroganti. Il ministro ha quindi ironizzato: “C’è il campo largo nervoso oggi pomeriggio”. L’opposizione insorge in aula.

Riflessione blog: Continua il furto agli italiani con un opera messa in mano ad una persona che non rappresenta l’Italia. Una persona che persegue il solo senso di egocentrismo per restituire favori nascondendo con labirinti pseudo legali la realizzazione di un ponte pericoloso ai cittadini, veicolante all’illecito che accontenta le mafie. La mafia vive dei soldi dello Stato quando lo Stato è acconsenziente all’illecito. Questo soggetto che si è auto nominato vice premier e ministro delle infrastrutture non ha il consenso del popolo ma una discesa del proprio status da leader che, dalle ultime votazioni regionali nelle regioni di Abruzzo e Sardegna denota l’insofferenza del popolo ad una figura non meritevole in uno Stato democratico. L’usurpazione del territorio tra Calabria e Sicilia, come fosse casa sua, sottomettendo le amministrazioni locali, è l’ennesima sfida al Parlamento. Salvini proietta la politica del potere avallata da una visionaria estremista di destra dal nome Giorgia Meloni e dal suo predecessore che ha agognato al ponte sullo stretto per ritorno di favori elettorali: Berlusconi


Il Senato voto NO al terzo mandato dei governatori – Respinto l’emendamento della Lega

Il Senato boccia l’emendamento della Lega che chiede di innalzare da due a tre il limite dei mandati dei governatori delle Regioni. Voti 26 si, 112 no, 3 astenuti


12 Marzo

Ilaria Salis i legali chiederanno gli arresti domiciliari in Ungheria

Il padre di Ilaria, Roberto Salis, in una conferenza stampa nella sede del Parlamento europeo di Strasburgo: “A breve ci sarà la prima udienza operativa, perché finora è stata un’udienza preliminare. Avrà anche un momento importante, perché finalmente presenteremo l’istanza per i domiciliari in Ungheria. Finora l’istanza per i domiciliari è stata presentata ben tre volte, però facevamo richiesta dei domiciliari in Italia, perché i problemi di sicurezza che riguardano il caso di nostra figlia non ci consigliavano di fare altrimenti. Sarà un’istanza presentata alla luce anche di quelle che sono le norme europee”. “C’è una decisione quadro del 2009, la numero 829 che è stata realizzata espressamente per cercare di garantire che qualsiasi cittadino europeo, dovunque compia un reato, abbia gli stessi diritti di condizioni di carcerazione alternative rispetto a chi risiede nel Paese dove avviene il fatto”, conclude. Quanto alle condizioni di detenzione, fa sapere ancora il padre di Ilaria, sono leggermente “migliori” rispetto a prima, ma è piuttosto “agitata” e “demoralizzata” per le continue interferenze del governo ungherese sulla magistratura.


Operazione Aspides nel Mar Rosso la Nave Duilio abbatte due droni

Attacco nel Mara Rosso degli Houthi yemeniti alla nave Duilio che dirige l’operazione voluta dall’Unione Europea per difendere il traffico mercantile proveniente dal canale di Suez verso il Mar Rosso. Il lancio di due droni è stato abbattuto dalla difesa della marina militare


“Il giardino delle fate” costa a Sgarbi ex sottosegretario alla cultura del governo Meloni il rinvio a giudizio

La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex sottosegretario alla Cultura, del governo Meloni, Vittorio Sgarbi. L’accusa è sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Sgarbi è accusato di aver un debito non pagato di 715 mila euro all’Agenzia delle Entrate. Il fattaccio risale a quando Sgarbi decide di acquistare il dipinto “Il giardino delle Fate”, 1913 autore Vittoria Zecchin. Dal valore aggiudicato all’asta tenutasi a Casa d’Aste della rocca per un valore di 148 mila euro che Sgarbi fa acquistare a Sabrina Colle sua compagna all’epoca dei fatti. Il pm tende l’ipotesi di acquisto dell’opera da parte di Sgarbi figurandolo come reale acquirente partecipa all’asta, la questione nasce dal fatto che Sgarbi si presume abbia utilizzato il nome della compagna per eludere il fisco L’ipotesi dei pm è contrastata da Sgarbi che ha respinto l’accusa anche durante l’interrogatorio con gli inquirenti. Il Fatto Quotidiano riporta le dichiarazioni di Sgarbi e della compagna: “Il dipinto è stato donato alla mia fidanzata da Corrado Sforza Fogliani (avvocato cassazionista e banchiere ed ex presidente di Confedilizia, deceduto a dicembre 2022, ndr), come risulta da bonifico. Io non ho mai partecipato all’asta. La mia fidanzata ha battuto il quadro e dopo un certo tempo, attendendo di pagarlo, ne ha parlato con Sforza Fogliani che ha deciso di regalarglielo”. Sabrina Colle: “Sforza Fogliani era un mio grandissimo amico, mi ha fatto un regalo”. Alle parole di Sgarbi erano seguite, sempre al Fatto, quelle dell’avvocato Giampaolo Cicconi. “È facilmente dimostrabile che Sgarbi non aveva alcuna intenzione di sottrarre il bene al Fisco anche perché in quel momento aveva acquistato quadri per 2 milioni di euro e tutti intestati a lui”.


Scendono i consensi della destra al governo

Dati sondaggi Ixè proiettano l’andamento del potere al governo e dei partit. Scende di cinque punti la fiducia del governo arrivando sotto il 40%. Il gradimento dei leader, scende per Giorgia Meloni (40%, -3% rispetto a febbraio) e Matteo Salvini (33%, -3%). Stabile Giuseppe Conte (32%) e in crescita di due punti Elly Schlein (26%). le proiezioni all’indoma della vittorai della destra in Abruzzo rivelano come l’astensionismo crei un vuoto nell’elettorato provocando un disequilibrio tra partiti che vincono con il voto della massa e partiti che non riescono a vincere a causa di divisioni interne che proiettano sfiducia nell’elettorato e aumentando l’astensionismo


Luca Nardi si qualifica agli ottavi di finale Atp Masters 1000

E’ solo il numero 123 del mondo il giovane tennista 20enne italiano Luca Nardi, che oggi ha battuto il numero 1 del mondo il serbo Novak Djokovic, con il punteggio di 6-4, 3-6, 6-4 dopo due ore e venti minuti. Un incontro che ha dato l’accesso agli ottavi di finale del torneo Atp Masters 1000.


11 Marzo

Garrone nessun Oscar ma progetti per portare il film Io Capitano in Africa

La notte degli Oscar non ha premiato Claudio Garrone registra del film Io Capitano che racconta la storia di veri migranti e superstiti del film. Garrone dopo la cerimonia degli Oscar: “E’ stato un viaggio fantastico, una grande avventura. Ringrazio tutti coloro che ci hanno supportato in Italia in questo periodo, che hanno tifato per noi, i partner produttivi Rai Cinema e Pathe’, il Mic, e tutti coloro che hanno seguito il film e lo hanno amato. Tutte le persone che lo hanno visto nei cinema del mondo e ci hanno regalato grandi emozioni. E il viaggio non finisce qui perche’ ad aprile andremo in Senegal dove tutto e’ iniziato e porteremo il film nei villaggi più remoti con degli schermi mobili”. Trionfa alla notte degli Oscar Oppenheimer con i suoi 7 premi: miglior film, regista, attore Cillian Murphy, attore non protagonista Robert Downey Jr., colonna sonora Ludwig Göransson, fotografia Hoyte van Hoytema e montaggio Jennifer Lame


Disposizioni in materia di riordino del sistema nazionale della riscossione

Il consiglio dei ministri ha approvato le nuove disposizione in materia di riscossione

Le cartelle notificate dal primo gennaio 2025 e non riscosse decorsi 5 anni successivi

Potranno essere automaticamente discaricate dal cosiddetto ‘magazzino della riscossione’. Decorsi i 5 anni le somme non saranno stralciate, ma l’ente creditore potrà mettere in campo tre differenti soluzioni: gestire in proprio la riscossione coattiva delle somme discaricate; affidarla in concessione a soggetti privati mediante gara pubblica; riaffidarla all’Agenzia entrate e riscossione per 2 anni nel caso in cui l’ente creditore venga a conoscenza di nuovi e significati elementi reddituali del debitore. Per i carichi affidati alla riscossione negli anni precedenti fino al 2000, spiegano le stesse fonti, sarà una Commissione presieduta da un magistrato della Corte dei Conti che dovrà proporre soluzione legislative per il magazzino della riscossione. Questa operazione si rende necessaria perché al 31 dicembre 2023 il ‘magazzino’ della riscossione ammonta a più di 1.200 miliardi, evidenziano le stesse fonti, sottolineando che svuotare questo abnorme mole riferita anche a persone defunte, nullatenenti, e non più reperibili, è molto importante per razionalizzare la riscossione. Per i debiti inferiori o pari a 120 mila euro, verrà concessa un’ulteriore dilazione dalle attuali 72 rate mensili, passando: nel 2025 e 2026, fino a 84 rate mensili; nel 2027 e 2028, fino a 96 rate mensili; nel 2029 e 2030, fino a 108 rate mensili; dal 2031, si valuterà la possibilità di concedere 120 rate mensili. Il ‘fisco amico’, evidenziano le fonti, passa anche dalla rateizzazione dei debiti tributari, dando la possibilità ai contribuenti di poter pagare, tutto, ma in tempi congrui.

Cartelle non riscosse

Dal 2025 le cartelle non riscosse entro 5 anni saranno cancellate automaticamente. La bozza del decreto legislativo per il ricordino della riscossione atteso oggi in Cdm introduce infatti il “discarico automatico” per le quote affidate all’Agenzia delle entrate-riscossione “non riscosse entro il 31 dicembre per quinto anno successivo”. L’Agenzia può anche procedere al “discarico anticipato” per le quote affidate dal 2025 per cui abbia rilevato “la chiusura del fallimento o della liquidazione giudiziale” o “l’assenza di beni del debitore suscettibili di poter essere aggrediti”.


Unione europea approva gli aiuti di Stato in situazioni di crisi e transizione all’Italia

Gli aiuti di 750 milioni di euro per l’Italia consistono in garanzie statali alle imprese colpite dalla crisi energetica per fornire liquidità finanziaria. Il regime è stato accolto nell’ambito del Quadro di riferimento temporaneo per gli aiuti di Stato in situazioni di crisi e transizione, adottato dalla Commissione il 9 marzo 2023 e modificato il 20 novembre 2023, per sostenere misure in settori fondamentali per accelerare la transizione verde e ridurre la dipendenza dai combustibili.


Elezioni Salisburgo la destra crolla

Alle elezioni comunali a Salisburgo la destra crolla e racimola Bernhard Auinger (Spö) 29,9%, Kay-Michael Dankl (Kpö) 28,0%, Florian Kreibich 21,0%, Paul Dürnberger (Fpö) 9,6%, Anna Schister (Verdi) 7,3%, Christoph Ferch (Salz) 2,3%, Lukas Rupsch (Neos) 1,9%. Al ballottaggio i candidati della sinistra: per il Partito socialdemocratico (Spö), il 26,2% Il Partito comunista (Kpö) che nel 2019 aveva raccolto il voto del solo 3,7% è salito al 23,3%


10 Marzo

Gratteri: TikTok è la vetrina delle mafie

Il Procuratore capo di Napoli intervistato su Rai 3 alla trasmissione Timelin :“TikTok è la vetrina delle mafie: si fanno vedere ricchi, firmati, con tanti soldi e dicono “noi siamo il nuovo modello, vuoi diventare come noi?”. I giovani non strutturati si trovano avviluppati e pensano che quello sia il loro futuro. I social per i mafiosi sono una sfida alle istituzioni, un’esternazione di arroganza”. “Se si analizzano i fiumi Tevere e Arno si trovano tracce consistenti di cocaina. L’aumento di tossicodipendenti in Italia e in Europa è continuo, sono in aumento le morti da infarto di 40-50-60enni per l’uso di cocaina, che fa meno impressione perché non c’è l’ago”. “Sono preoccupato perché a fine anno arriverà in modo significativo il Fentanyl, in USA sta provocando più morti della guerra in Vietnam, è stato il secondo argomento quando Biden e Xi Jinping si sono visti. Arriverà anche in Europa e bisogna attrezzarsi ma è difficile perché è una droga sintetica”.


Ramadan in guerra per i mussulmani

Aumenta la tensione per l’inizio del Ramadan. Il conflitto tra Hamas e Israele è sempre più cruento e non accenna a nessuna tregua. A Gerusalemme presidio militare tra le vie e sulla spianata delle Moschee. I Mussulmani si preparano per il mese sacro islamico, inizierà con la luna crescente prevista tra la sera del 10 e 11 marzo. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, nonostante la guerra tra hamas e Israele non limiterà la libertà di culto alla Spianata delle moschee di Gerusalemme, la preghiera dei Mussulmani sarà monitorata tutte le settimane e ogni decisione sarà vincolata a garanzie di sicurezza dopo che Hamas nei giorni scorsi ha chiamato alla mobilitazione i fedeli invitandoli a recarsi in massa alla Spianata. Si temono scontri fra palestinesi ed ebrei ortodossi


L’augurio di Zelenskyy ai Mussulmani per il mese sacreo del Ramadam

Volodymyr Zelenskyy: “Mi congratulo con tutti i musulmani dell’Ucraina e del mondo per l’inizio del mese sacro del Ramadan. Sfortunatamente, il Ramadan di quest’anno in Ucraina è oscurato dalla guerra e dalla sofferenza. Possa questo mese sacro avvicinarci al raggiungimento di una pace giusta e giusta. Non solo per l’Ucraina, ma anche per tutti i popoli che attualmente soffrono la guerra. L’umanità è in grado di raggiungere un livello di unità che garantirà la giustizia e proteggerà la vita dalla guerra.


Ucraina risponde a Papa Francesco issa la bandiera

Dopo le parole del papa che ha chiesto di negoziare per la pace, oggi il primo ministro degli esteri risponde a sua santità su X: “Il più forte è colui che, nella battaglia tra il bene e il male, si schiera dalla parte del bene anziché tentare di metterli sullo stesso piano chiamandole “negoziazioni”. Allo stesso tempo, quando si parla di bandiera bianca, conosciamo questa strategia del Vaticano dalla prima metà del XX secolo. Invito a evitare di ripetere gli errori del passato e a sostenere l’Ucraina e il suo popolo nella giusta lotta per la propria vita. La nostra bandiera è gialla e blu. Questa è la bandiera con la quale viviamo, moriamo e prevaliamo. Non alzeremo mai altre bandiere. Ringraziamo Sua Santità Papa Francesco per le sue costanti preghiere per la pace, e continuiamo a sperare che dopo due anni di guerra devastante nel cuore dell’Europa, il Pontefice trovi l’opportunità di compiere una visita apostolica in Ucraina per sostenere oltre un milione di ucraini Cattolici, oltre cinque milioni di greco-cattolici, tutti cristiani e tutti ucraini”


09 Marzo

Papa Francesco chiede di “negoziare” la pace

Le parole del Pontefice per chiedere di terminare la guerra e “negoziare” la pace. Papa Francesco intervista concessa a Rsi: “Credo che è più forte chi vede la situazione, chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca, di negoziare. E oggi, si può negoziare con l’aiuto delle potenze internazionali”. La guerra in Medio Oriente? “La fanno due, non uno. Gli irresponsabili sono questi due che fanno la guerra. A volte gli interventi umanitari servano a coprire il senso di colpa, ma poi bombarda gli altri”. Come rispondono i potenti della terra al Papa quando chiede la pace? “C’è chi dice: è vero, ma dobbiamo difenderci. E poi ti accorgi che hanno la fabbrica degli aerei per bombardare gli altri. Difenderci no, distruggere. Come finisce una guerra? Con morti, distruzioni, bambini senza genitori. Sempre c’è qualche situazione geografica o storica che provoca una guerra…Può essere una guerra che sembra giusta per motivi pratici. Ma dietro una guerra c’è l’industria delle armi, e questo significa soldi”. “Mi diceva l’economo, un mese fa – mi dava il rendiconto di come stavano le cose in Vaticano, sempre in deficit – mi diceva: lei sa dove oggi gli investimenti danno più reddito? La fabbrica delle armi. Tu guadagni per uccidere. Più reddito: la fabbrica delle armi”. “Terribile la guerra. E non esiste una guerra bianca. La guerra è rossa o nera”. “Credo che è più forte chi vede la situazione, chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca, di negoziare. E oggi si può negoziare con l’aiuto delle potenze internazionali. La parola negoziare è una parola coraggiosa. Quando vedi che sei sconfitto, che le cose non vanno, occorre avere il coraggio di negoziare. Hai vergogna, ma con quante morti finirà? Negoziare in tempo, cercare qualche paese che faccia da mediatore. Oggi, per esempio nella guerra in Ucraina, ci sono tanti che vogliono fare da mediatore. La Turchia, si è offerta per questo. E altri. Non abbiate vergogna di negoziare prima che la cosa sia peggiore”.


Mar Rosso gli Houthi minacciano le navi militari italiane

Gli Houthi yemenit sono un gruppo ribelle che controllano gran parte dello Yemen Stato che affaccia sul Mar Rosso. Dall’ ottobre 2023, gli Houthi hanno attaccato le navi con carico merci passanti nel Mar Rosso, mettendo in crisi la via del mare verso l’Europa. “Un peccato che l’Italia abbia abbattuto un nostro drone. Noi ci comporteremo di conseguenza. Non attacchiamo l’Italia in quanto tale ma se intralcia la nostra azione non ci lasciano altra scelta”. “Non attacchiamo l’Italia in quanto tale, ma se intralcia la nostra azione non ci lascia altra scelta”. Gli Houthi yemeniti rispondono con le minacce all’impegno italiano a difesa delle navi nel Mar Rosso.


Abruzzo alle urne per l’elezione del Presidente della regione

Urne aperte dalle 7 alle 23 per il rinnovo del Consiglio regionale e della carica del presidente di Regione

I candidati:

Centro sinistra – Luciano D’Amico si candida con l’alleanza con il Pd e il Movimento 5 Stelle, Azione e Italia Viva.

Centro destra – Marco Marsilio uscente presidente di regione dal 2019 esponente di Fratelli d’Italia. Si candida con la coalizione composta da FdI, Lega, Forza Italia, Noi Moderati, Democrazia Cristiana-Udc-Idea, e lista Marsilio presidente.


08 Marzo

Auguri a tutte le donne. Siete l’essenza della società. Il diniego della violenza. La lotta ai principi per la libertà


Il Presidente della regione Sardegna aiuta l’Abruzzo alle urne

La Presidente della regione Sardegna Alessandra Todde, sarà in Abruzzo per sostenere il candidato di sinistra per le elezioni del Presidente di regione che si terranno il 10 Marzo: “Non ha bisogno di consigli, la cosa importante è essere interprete di una coalizione, e Luciano D’Amico lo sta facendo benissimo con una coalizione allargata dove tutte le forze politiche progressiste lo sostengono, come è successo in Sardegna. In Sardegna non c’è stata una capo popolo, non mi sono mai sentita Mosè che si caricava sulle spalle i sardi per portarli sulla terra promessa, ho parlato alla ‘mia gente’ da sarda e lui (D’Amico, ndr) lo sta facendo, da abruzzese credibile, parlando alla sua gente”. Luciano D’amico sarà sostenuto dal campo largo del centrosinistra. I candidati sono due: il governatore uscente Marco Marsilio per il centrodestra, sostenuto fortemente da Giorgia Meloni; e l’ex rettore dell’università di Teramo, Luciano D’Amico per il campo progressista.


Lampedusa 46 migranti salvati

Salpati da Zuwara in Libia con un arca in legno di 10 metri nella notte di mercoledì, Quarantasei migranti di origine egiziane e pakistane sono stati recuperati dalla guardia costiera tra gli scogli di Ponente a Lampedusa. Dopo i controlli sanitari la prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento all’hotspot di Lampedusa. Recuperato morto il corpo di un migrante trasferito nella camera mortuaria del cimitero di cala Pisana a Lampedusa. L’autopsia disposta dalla procura della Repubblica di Agrigento accerteranno le cause del decesso


04 Marzo

Francia introduce il diritto all’aborto in costituzione con l’articolo 34

Riuniti al castello di Versailles i 925 deputati e senatori hanno approvato con 780 voti l’articolo 34 della Costituzione francese che integra la libertà garantita all’aborto. Macron e il suo governo hanno dato un segnale importanti alle donne rafforzando il diritto di poter decidere del proprio corpo


Il viaggio al Cairo di Europa Verdi Angelo Bonelli racconta

Bonelli incontra al Cairo il portavoce dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente e responsabile (UNRWA) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO). Ha Fornito i dati drammatici su Gaza sui bambini: 12 morti per disidratazione, 15,6% sono in malnutrizione prima del 7 ottobre era 1%. Se guerra proseguirà nei prox 6 mesi ci saranno ulteriori 85 mila morti. A Gaza sono in corso epidemie di epatite . Le infrastrutture e 80% edifici sono distrutti . Non ci sono servizi igienici: c’è 1 bagno ogni 600 persone. I convogli umanitari non entrano quasi più: prima del 7/10 erano 500 convogli al giorno oggi sono 90. Nel valico di Rafah ci sono 1.500 convogli umanitari bloccati che non riescono ad entrare. Siamo di fronte ad una catastrofe umanitaria senza precedenti. UNRWA è l’unica struttura che può assistere il popolo palestinese, impegnata anche in progetti di educazione per 300 mila bambini a cui si insegna democrazia e rispetto diritti umani. Cancellare UNRWA significherebbe lasciare lo spazio ai gruppi fondamentalisti vicini a Isis.


La Corte suprema americana dichiara Donald Trump eleggibile in Colorado

Sei giudici conservatori su nove della Corte Suprema degli Stati Uniti hanno accolto il ricorso di Donald Trump contro la sentenza della Corte del Colorado che lo aveva dichiarato ineleggibile per le primarie statali. secondo il 14esimo emendamento, che vieta le cariche pubbliche ai funzionari coinvolti in insurrezioni contro la costituzione. L’accusa verso Trump è aver sostenuto l’assalto a Capitol Hill nel gennaio 2021


03 Marzo

Drone Houthi attacca nave Carlo Duilio

Attacco dei terroristi dallo Yemen diretto alla nave della marina militare Carlo Duilio il cacciatorpediniere che sarà base della operazione dell’Unione europea Aspides sotto la guida del contrammiraglio Stefano Costantino. Il comandante del cacciatorpediniere della Marina Militare, il capitano di vascello Andrea Quondamatteo, descrive l’attacco degli Houthi: “Rosso meridionale, ha localizzato una traccia aerea sconosciuta. Il profilo era minaccioso e, a seguito di riconoscimento ottico attraverso i sensori di bordo di un drone della stessa tipologia e comportamento di quelli che nei giorni scorsi si sono resi autori degli attacchi al traffico mercantile in area, Nave Duilio ha reagito per autodifesa”. Il primo drone lanciato dagli Houthi contro la nave italiana aumenta le tensioni nel Mar Rosso, da quando gli yemeniti attaccano l’ammiraglia militare Statunitense e Britannica che difendono il passaggio delle imbarcazioni mercantili passanti dallo stretto di Bab el-Mandeb verso lo stretto di Suez. Gli Houthi sono un’organizzazione militante sciita che controlla lo Yemen settentrionale, finanziata dal governo dell’Iran. Con lo scoppio della guerra tra Hamas e Israele, i gruppi militanti sostenuti dall’Iran nel Medio Oriente, sostengono i gruppi palestinesi. Il leader degli Huthi Abdul-Malik al-Houthi ha intimato gli Stati Uniti di non intervenire con le navi militari minacciando ritorsioni con droni e missili. Gli Houthi hanno minacciato l’Italia, nelle scorse settimane, da quando l’Unione Europea ha annunciato il comando della Marina militare Italiana nel Mar Rosso con l’operazione Aspides: “L’Italia mette a repentaglio la sicurezza delle sue navi militari e commerciali. Colpiremo le navi che aggrediscono il nostro Paese o che ostacolano la decisione di impedire alle navi israeliane di attraversare il Mar Rosso”. Il ministero della difesa italiano sotto la guida di Crosetto ha risposto: “Le minacce nei nostri confronti sono parte della loro guerra ibrida. Attaccare navi commerciali di nazioni estranee a ciò che accade a Gaza, disseminare false informazioni, lasciar passare liberamente nel Mar Rosso le navi russe e cinesi ma non le altre, minacciare l’Italia per l’assunzione del comando tattico dell’operazione Aspides sono tentativi di minare la coesione nostra e dell’Unione Europea”. L’attacco del drone, lanciato dallo Yemen, è volato in direzione del Duilio facendo scattare l’allerta a bordo e attivando i sistemi di autodifesa. Il velivolo è stato abbattuto a 6 chilometri di distanza dall’imbarcazione. La nave militare Duilio ha preso il posto della fregata Martinengo che ha ricevuto il comando dell’operazione europea Atalanta.


Piovono dal cielo aiuti umanitari per i Palestinesi. La delegazione israeliana non parte per il Cairo, dove sono in corso i colloqui per una trattativa al cessate il fuoco a Gaza

Mentre la guerra tra Palestina e Israele si inasprisce sempre più, il popolo palestinese viene trucidato perchè ha fame! La corsa a inseguire i pacchi che scendono con l paracaduti a terra o finiscono in mare. La gente si accalca, corre, impazzita nel poter trovare una speranza per sopravvivere. La guerra ha tolto anche le risorse per potere sfamare e vivere con dignità! Gli Stati Uniti lanciano da erei militari aiuti a Gaza. Tre C-130 dell’Air Forces Central hanno lanciato su Gaza 66 pacchi contenenti circa 38.000 pasti hanno riferito due funzionari Usa al Washington Post. Nel frattempo la pace si allontana sempre più. La delegazione israeliana non parte per il momento per il Cairo, dove oggi sono in corso colloqui per una trattativa al cessate il fuoco a Gaza e ad uno scambio di prigionieri.


Il sindaco di Cesenatico su Facebook posta le foto del recupero di un pesce Luna

Matteo Gozzoli sindaco di Cesenatico, Emilia Romagna:” Questa mattina sulla spiaggia di Valverde é stato recuperato il corpo spiaggiato di un Pesce Luna dal peso record di 1000 kg. Grazie ai tecnici comunali, ai volontari di Radio Soccorso Cesenatico, al Centro Sub “Roberto Zocca” e della ditta “Amici animali” di Ravenna”


01 Marzo

Il popolo Russo onora Navalny il giorno del suo funerale

Più di tre mila persone hanno partecipato al funerale dell’uomo che ha insegnato la libertà al popolo Russo. Putin perde il dominio estremista tra la gente a ridosso delle elezioni. Uccidere o falsamente far morire e perseguitare il suo più acerrimo nemico liberale è stato un grande passo falso. “La Russia sarà libera”, grida la gente. La persecuzione su Navalny non ha avuto fine. Leonid Volkov amico e collaboratore di Navalny:”Hanno fatto pressione sul parroco della chiesa, padre Anatoly Rodionov, e hanno chiesto che il servizio funebre si tenesse il più rapidamente possibile in modo che nessuno arrivasse”. Non sono mancate le intimidazioni di Putin alcune persone sono state arrestate. All’uscita della chiesa il feretro è stato accompagnato dal lancio di fiori e dalla gente che gridava:“Putin è un assassino!”, “La Russia sarà libera!”, “No alla guerra!”. Al funerale i rappresentanti dei paesi dell’Unione Europea, Italia, Francia, Germania e il rappresentante degli Stati Uniti. Il corpo dei Navalny è stato seppellito al cimitero Borisovskoye. La meravigliosa lettera d’amore della moglie di Navalny: “Lyosha, grazie per i 26 anni di assoluta felicità. Sì, anche negli ultimi tre anni di felicità. Per amore, per avermi sempre sostenuto, per avermi fatto ridere anche dal carcere, per il fatto che mi hai sempre pensato. Non so come vivere senza di te, ma cercherò di renderti lassù felice per me e orgoglioso di me. Non so se riuscirò a sopportarlo oppure no, ma ci proverò. Ci incontreremo sicuramente un giorno. Ho così tante storie non raccontate per te, e ho così tante canzoni salvate per te sul mio telefono, stupide e divertenti, in generale, a dire il vero, canzoni terribili, ma parlano di noi, e volevo davvero farti ascoltare a loro. E volevo davvero vederti mentre li ascoltavi, ridevi e poi mi abbracciavi. Ti amerò per sempre. Riposa in pace”.


Visibilia Editore con a capo la Santanchè commissariata

Il Tribunale civile di Milano ha disposto l’amministrazione giudiziaria per Visibilia Editore, la società del gruppo fondato dalla ministra del Turismo Daniela Santanché e da lei presieduta fino al gennaio 2022, prima di dismettere cariche e quote. Il commissariamento arriva in seguito all’ispezione giudiziale disposta nell’ambito del procedimento intentato da un gruppo di soci di minoranza, l’imprenditore Giuseppe Zeno e assistiti dall’avvocato Antonio Piantedosi, che contestavano una: “crisi caratterizzata da costanti e rilevanti perdite di esercizio, forte indebitamento di natura tributaria e previdenziale ammontante a più di 2 milioni di euro”. Nel provvedimento il Tribunale di Milano ha posto in evidenza: “la situazione è tanto più grave e rilevante considerando che Visibilia Editore spa è società quotata e che attualmente le società del gruppo sono chiamate a gestire una conclamata situazione di crisi. Carenze nell’organizzazione della contabilità, dell’amministrazione e della tesoreria della società dimostrano l’inadeguatezza dell’organo gestorio che è venuto meno al suo principale dovere organizzativo. Preoccupante quadro fa emergere l’assoluta inidoneità dell’organo gestorio della società. Irregolarità attingono anche Visibilia Editrice srl controllata al 100% da Visibilia Editore spa”. Secondo il Tribunale di Milano: “Tutte le funzioni contabili, amministrative e soprattutto la gestione della tesoreria ad un ente esterno al gruppo, che condivide con le società la medesima sede legale, si identifica con il più importante cliente, è tra i più rilevanti debitori, sceglie come, quando e chi pagare tra i creditori della società, significa consegnare le opzioni gestorie a terzi”. Gli stessi giudici chiariscono che la spa ha affidato quelle funzioni contabili, amministrative e di tesoreria a Visibilia Concessionaria srl, di cui Daniela Santanchè è socia di maggioranza, tramite Dani Immobiliare. La “condotta dell’organo amministrativo” della spa “risolvendosi nella negazione dell’obbligo di verificare puntualmente la sostenibilità dell’impresa sociale nella sua prospettiva complessiva, può costituire anche fonte di potenziale inquinamento della veritiera rappresentazione della effettiva situazione patrimoniale contabile alla base del piano di risanamento in corso”. I giudici, dall’esito dell’ispezione effettuata dalla commercialista Ortelli, evidenziano che: “Nel 2022 Visibilia Concessionaria ha effettuato pagamenti direttamente ai creditori di Visibilia Editrice”, controllata di Editore, per quasi 3,5 milioni di euro e “in sostanza Visibilia Concessionaria, invece di pagare il proprio creditore Visibilia Editrice, pagava i creditori di quest’ultima con una sorta di delegazione di pagamento non formalizzata”. La “unitarietà del gruppo emerge da plurimi fattori: tanto che attualmente per entrambe le società le funzioni amministrative, contabili e di tesoreria sono affidate a Visibilia Concessionaria srl”, di cui la ministra del Turismom Daniela Santanchè, è socia di maggioranza. “Inoltre l’amministratore unico di Visibilia Editrice srl è il sig Maggioni che riveste in Visibilia Editore la funzione di responsabile amministrativo”. Essendo Visibilia Editrice srl la società operativa del gruppo, “non può configurarsi un’effettiva organizzazione gestionale, nell’interesse degli azionisti, della società e della positiva riuscita del piano di risanamento, se non coinvolgendo anche la controllata”.


ISTAT Diminuiscono gli occupati e i disoccupati, mentre aumentano gli inattivi

ISTAT: A gennaio 2024 l’occupazione cala, rispetto a quella di dicembre 2023, per effetto della diminuzione dei dipendenti a termine (che scendono a 2 milioni 953mila) e degli autonomi (5 milioni 45mila).
Il numero degli occupati – pari a 23 milioni 738mila – è superiore a quello di gennaio 2023 di 362mila unità, come sintesi dell’incremento di 373mila dipendenti permanenti e di 22mila autonomi e della diminuzione di 33mila dipendenti a termine.
Su base mensile, il tasso di occupazione scende al 61,8%, quello di inattività sale al 33,3% mentre il tasso di disoccupazione è stabile al 7,2%.


ISTAT Prezzi al consumo

ISTAT: A febbraio, secondo le stime preliminari, l’inflazione resta ferma allo 0,8%. La stabilizzazione del ritmo di crescita dei prezzi al consumo si deve principalmente all’affievolirsi delle tensioni sui prezzi dei Beni alimentari, non lavorati e lavorati, i cui effetti compensano l’indebolimento delle spinte deflazionistiche provenienti dal settore dei beni energetici. In particolare, si attenua la flessione su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici, che a febbraio risale al -17,3% (dal -20,5% di gennaio). Si riduce il tasso di crescita in ragione d’anno dei prezzi del “carrello della spesa” (+3,7%), mentre l’inflazione di fondo si attesta al +2,4% (da +2,7% del mese precedente).


Notizie da giorno 16 a 31


31 Marzo

Jannik Sinner vince l’Atp Masters 1000 di Miami

Jannik Sinner vince l’Atp Masters 1000 di Miami. L’azzurro batte il bulgaro Grigor Dimitrov per 6-3, 6-1 e diventa il numero 2 del mondo. 


Putin manda in trincea 147 mila giovani

La guerra di Putin si scaglia anche sul popolo russo. Il dittatore ha firmato un decreto che prevede l’arruolamento obbligatorio nelle forze armate tra aprile e luglio, cittadini di età compresa tra i 18 e 30 anni. Un totale di 147 mila arruolati, pronti a essere messi nelle trincee contro l’Ucraina.   


Elezioni amministrative in Turchia Erdogan perde consensi

In Turchia vince l’opposizione del partito Chp a Istanbul e Ankara. I candidati sindaci Ekrem Imamoglu e Mansur Yavas, battono i candidati sostenuti dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan con il partito Akp.


Il popolo di israele chiede le dimissioni di Netanyahu

Davanti al palazzo del parlamento israeliano Knesset, migliaia di manifestanti si sono accampati. Chiedono le dimissioni di Netanyahu, le elezioni anticipate e il rilascio degli ostaggi detenuti da a Hamas a Gaza. Netanyahu paga il prezzo della politica del terrore che sta seminando in Palestina facendo scendere la fiducia del popolo che vuole la fine del conflitto


30 Marzo

Il coro del Maradona NO AL RAZZISMO – I giocatori inginocchio contro il razzismo

Stadio Maradona, i giocatori del Napoli inginocchio prima dell’incontro con l’Atlanta per dire no al razzismo. Insieme a loro il pubblico dello stadio ha innalzato l’urlo del “No al razzismo”. I giocatori del Napoli hanno deciso di manifestare contro la sentenza del giudice sportivo che ha assolto Francesco Acerbi dagli insulti razzisti che ha rivolto durante la partita del 17 Marzo Inter – Napoli al giocatore del Napoli Juan Jesus apostrofandolo con: ”Va via nero, sei solo un negro.” Juan esprime il suo rammarico in una lettera scritta sul sito ufficiale del Napoli: “Ho letto più volte, con grande rammarico, la decisione con cui il Giudice Sportivo ha ritenuto che non ci sia la prova che io sia stato vittima di insulti razzisti durante la partita Inter-Napoli dello scorso 17 marzo: è una valutazione che, pur rispettandola, faccio fatica a capire e mi lascia una grande amarezza. Sono sinceramente avvilito dall’esito di una vicenda grave che ho avuto l’unico torto di aver gestito ‘da signore’, evitando di interrompere un’importante partita con tutti i disagi che avrebbe comportato agli spettatori che stavano assistendo al match, e confidando che il mio atteggiamento sarebbe stato rispettato e preso, forse, ad esempio. Probabilmente, dopo questa decisione, chi si troverà nella mia situazione agirà in modo ben diverso per tutelarsi e cercare di porre un freno alla vergogna del razzismo che, purtroppo, fatica a scomparire. Non mi sento in alcun modo tutelato da questa decisione che si affanna tra il dover ammettere che è stata raggiunta sicuramente la prova dell’offesa e il sostenere che non vi sarebbe la certezza del suo carattere discriminatorio che, sempre secondo la decisione, solo io e ‘in buona fede’ avrei percepito. Non capisco, davvero, in che modo la frase ‘vai via nero, sei solo un negro…’ possa essere certamente offensiva, ma non discriminatoria. Non comprendo, infatti, perché mai agitarsi tanto quella sera se davvero fosse stata una ‘semplice offesa’ rispetto alla quale lo stesso Acerbi si è sentito in dovere di scusarsi, l’arbitro ha ritenuto di dover informare la VAR, la partita è stata interrotta per oltre 1 minuto ed i suoi compagni di squadra si sono affannati nel volermi parlare. Non riesco a spiegarmi perché mai, solo il giorno dopo e in ritiro con la Nazionale, Acerbi abbia iniziato una inversione di rotta sulla versione dei fatti e non abbia, invece, subito negato, appena finita la partita, quanto era in realtà avvenuto. Non mi aspettavo un finale di questo genere che temo – ma spero di sbagliarmi – potrebbe costituire un grave precedente per giustificare a posteriori certi comportamenti. Spero sinceramente che questa, per me, triste vicenda possa aiutare tutto il mondo del calcio a riflettere su un tema così grave ed urgente”.


Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato a Roberto Salis per esprimere vicinanza e assicurare che farà quanto possibile per il rilascio di Ilaria Salis

Ieri la lettere di Roberto Salis al Presidente della Repubblica in cui chiedeva il suo intervento per la figlia Ilaria detenuta in Ungheria con l’accusa di aver aggredito alcuni manifestanti nazisti durante la manifestazione del giorno dell’onore. Oggi, il Presidente Sergio Mattarella ha telefonato a Roberto Salis dicendo che sperava “fossero giorni diversi” e che comprende bene il suo stato d’animo, esprimendo vicinanza. Ha assicurato che farà quanto è nelle sue possibilità, che non sono ampie sul piano operativo e passano attraverso il Governo. Quanto alla disparità della sentenza e di trattamento tra Gabriele Marchesi e Ilaria, Il Presidente ha risposto che si tratta della differenza tra il nostro sistema, ispirato ai valori europei, e il sistema ungherese, e che questa disparità colpisce la nostra opinione pubblica. Al termine della conversazione telefonica Mattarella ha assicurato a Salis che più avanti potranno risentirsi. Roberto Salis al termine della telefonata ha rilasciato alcune dichiarazioni: “Ha ribadito la sua vicinanza personale a me e alla famiglia e mi ha garantito il suo personale interessamento al caso. Lo ringrazio per la solerzia con cui mi ha risposto in meno di 24 ore e soprattutto per la sensibilità e la vicinanza al dramma che sto vivendo con la mia famiglia”. In carcere Ilaria è stata informata della sentenza che ha reso libero l’amico Gabiele Marchesi, questo l’ha resa felice. “Nonostante ovviamente la decisione presa non la favorisca, era estremamente contenta e soddisfatta perché giustizia è stata fatta per Gabriele. E quando una persona ha un carattere come il suo, ti senti veramente in dovere di lottare per lei”. Dice il padre di Ilaria.


Università di Siena sospende le lezioni in rispetto del Ramadan e Kippur

L’Università per stranieri di Siena sospende le lezioni il 10 aprile, “in segno di condivisione” per l’ultimo giorno del Ramadan. Il rettore Tommaso Montanari, è un “visibile segno di solidarietà con la popolazione palestinese di Gaza, in grandissima parte musulmana, sottoposta a un incessante, inaudito, massacro”. Il rettore fa sapere che in rispetto della festa religiosa ebraica il Kippur, l’università sospenderà le attività didattiche: “Venerdì 11 ottobre 2024 a un anno dalla strage del 7 ottobre”. Yom Kippur è il giorno solenne ebraico della penitenza, in cui si espiano i peccati e la riconciliazione, termina dopo il tramonto successivo, all’apparire delle prime stelle.


Svastiche disegnate sulla lavagna

Svastica disegnata sulla lavagna nella scuola media di Saint Vincent Una svastica disegnata su una lavagna di un’aula, sulle pareti e sui banchi della scuola Abbé J.M. Trèves di Saint-Vincent. I gesti di manifestazione estremista di origine fascista e nazista sono proseguite anche fuori dalle aule, nei telefonini degli studenti sono apparse foto modificate di professori vestiti come Hitler, o allegorizzate attraverso l’uso di app. Il provvedimento disciplinare da parte della scuola agli alunni è stata la cancellazione della gita scolastica per la classe 3/a B aula in cui si sono trovate le svastiche disegnate. La gita di istruzione prevedeva la visita a Boves in provincia di Cuneo per il ricordo del dove 19 settembre del 1943, quando i nazisti uccisero 25 civili e bruciarono 350 case. Gli studenti della 3/a B non hanno voluto chiarire l’episodio, per potere venire alla luce dell’episodio è stato chiesto agli alunni di indicare su un foglio in forma anonima l’autore della svastica disegnata sulla lavagna. È seguita una nota disciplinare per ciascun alunno, annullata dopo l’incontro con i genitori.


28 Marzo

Ilaria Salis resta in carcere in Ungheria

Portata in aula per l’udienza per la richiesta degli arresti domiciliari in Ungheria, Ilaria Salis viene trascinata in catene verso l’aula del tribunale. Legata con una catena che limita il passo, stretta alle caviglie da braccialetti di ferro chiusi da un lucchetto, alla vita una cintura di ferro che la cinge e una catena tenuta da un agente che la segue tenendo ben stretta tra le mani la catena, le manette bloccate dalla cintura con una catena per non permettere di muovere le braccia e le mani. Il volto stanco, l’incomprensione di gente che non parla la sua lingua, tirata verso il muro perchè la stampa vuole sapere di Ilaria. Entra in aula con la speranza di poter scontare la pena ai domiciliari. Una pena inventata da un sistema autarchico, sotto un dittatore che dirige una nazione appartenente all’unione europea che continua a perpetuare l’idea del nazismo difendendo i manifestanti nazisti che perseguitano Ilaria Salis. La colpa è la violenza contro i nazisti durante la manifestazione del giorno dell’onore 11 Febbraio, il pretesto dello Stato ungherese di creare il conflitto con l’Italia e far capire chi comanda. L’occasione del governo italiano di far vedere che, se non abbassi la testa al potere, esso stesso si riversa contro. E allora interviene la Farnesina che giustifica il sistema ungherese dicendo che il loro ordinamento va rispetto con un semplice esclamazione di chi non vuole fare nulla per Ilaria: “sentenza sbagliata”! Nulla da dire dalle alte cariche del potere che vedono sfilare in catene una cittadina italiana. All’esterno del tribunale in Ungheria i manifestanti nazisti aggrediscono i legali di Ilaria e i manifestanti che ne chiedono la liberazione, per i nazisti l’Ungheria garantisce la libertà e il potere in Italia li asseconda, i voti alle europee per la destra hanno il compromesso della vita di Ilaria. Roberto Salis padre di Ilaria durante la trasmissione Piazza pulita chiede aiuto al presidente della Repubblica. Ilaria resta in carcere!


Gabriele Marchesi torna libero

La sentenza della corte d’Appello di Milano ha deciso che Gabriele Marchesi, il giovane che, con Ilaria Salis, alla manifestazione nazista del giorno dell’onore ha aggredito alcuni manifestanti nazisti, non sarà consegnato all’Ungheria, su di lui pendeva un ordine di arresto europeo, con la pretesa di processare il cittadino italiano in Ungheria. Gabriele non dovrà scontare i domiciliari, è ora un cittadino libero da ogni accusa ingiusta dello Stato ungherese che ha cercato un nuovo prigioniero per manifestare la tracotante dominanza guidata da Orban e dalla sua politica estremista.


Salvini diffonde idee anticostituzionali contro l’inclusione e l’istruzione dei giovani stranieri nelle scuole pubblica. Il minstro dell’istruzione Valditara gli da ragione andando contro al messaggio del presidente della repubblica

Il Presidente della Ripubblica lancia un messaggio che accompagna i valori della costituzione e sceglie di appoggiare la chiusura nel rispetto del ramadn il 10 Aprile della scuola di Pioltello in provincia di Milano che accoglie il 70% degli studenti di origine mussulmana. Presi dall’impeto di far capire chi comanda, Salvini lancia una delle sua solite frasi ignoranti e persecutorie contro le persone che in Italia vivono religioni e appartengono a Stati che non gradisce. Prima da un limite del 20% di frequenza dei ragazzi che possono avere il diritto allo studio di origine straniera e poi si rende autonomo in una sua costituzione inventata procacciando lo Stato italiano laico in Stato di credo religioso cattolico, non contento sfreccia dal suo ministero dei trasporti in un discorso ingarbugliato sulla parità dei diritti tra uomini e donne! “È giusto spiegare ai bambini di ogni etnia, di ogni religione, quanto è bello conoscerci. Però siamo in Italia. Quindi occorre la reciprocità: non penso che in nessun Paese islamico chiudano per il Santo Natale o per la Santa Pasqua”. “Finché l’Islam non si darà una struttura e non riconoscerà la parità tra uomo e donna, chiudere la scuola mi sembra un pessimo segnale”, La chiusura della scuola per il rispetto del ramadan per Salvini è: “Un segnale di cedimento e di arretramento”. “Classi con tanti stranieri possono complicare il lavoro degli insegnanti, perché gli studenti hanno una preparazione di partenza molto diversa. Serve trovare un equilibrio, con buonsenso e nell’interesse di tutti gli alunni”. E con il goffo atteggiamento di chi si sente al di sopra di ogni entità sopranaturale, Salvini fa finta di non andare contro ogni rispetto verso l’inclusione che la Costituzione riconosce, nel pieno rispetto dell’uguaglianza e del diritto allo studio. Ancora una volta cerca nei poteri dello Stato di approfittare per imporre l’estremismo! Durante il governo Berlusconi dopo che l’allora ministra dell’istruzione Gelmini aveva attaccato la scuola del sud Italia limitando i programmi scolastici come se il sud fosse il luogo dell’ignoranza perpetua, in una circolare alle scuole si legge che il numero di alunni stranieri con una ridotta conoscenza della lingua italiana non deve superare il 30 per cento degli iscritti in ogni classe e in ogni scuola. La posta è diminuita! Interviene il ministro della cultura Valditara che in tal caso ha espresso l’immenso senso di arretratezza cultura di uno Stato democratico di cui dovrebbe dare esempio e appoggia il discorso dell’ignoranza dei reduci berlusconiani alla riscossa patriota: “Se si è d’accordo che gli stranieri si assimilino sui valori fondamentali iscritti nella Costituzione ciò avverrà più facilmente se nelle classi la maggioranza sarà di italiani, se studieranno in modo potenziato l’italiano laddove già non lo conoscano bene, se nelle scuole si insegni approfonditamente la storia, la letteratura, l’arte, la musica italiana, se i genitori saranno coinvolti pure loro nell’apprendimento della lingua e della cultura italiana e se non vivranno in comunità separate. È in questa direzione che noi intendiamo muoverci”. “L’inclusione può avvenire assimilando i nuovi arrivati sui valori fondamentali, quelli che sono racchiusi nella Costituzione e che appartengono alla identità di chi accoglie, oppure realizzando la società del melting pot, dove ognuno pensa e fa ciò che vuole. La prima società ha un futuro ordinato e prospero, la seconda ha di fronte a sè la disgregazione e il caos”.


27 Marzo

Santanchè il parlamento diventa il luogo per giustificare le mozioni di sfiducia

Le opposizioni chiedono la mozione di sfiducia che si terrà il 3 Aprile, salvo inconvenienti soliti dei politici. La Santanchè non arretra nonostante il caso Visibilia e le accuse di fronde sui fondi Covid. La Meloni protegge la sua preferita al dicastero del turismo, accettando la concussione di frode a danno dei cittadini che rappresenta


L’inclusione confusa con un affare di razzismo. La campagna di discriminazione di Salvini contro la scuola chiusa per il Rmadan

Continua la campagna di discriminazione aumentando la tensione in Italia tra Israele e Palestina. La comunicazione sociale affidata a chi crea un alone di razzismo anticostituzionale creando differenze tra studenti di religione Mussulmana e Cattolica, tra stendenti italiani e appartenenti di origine straniera. Tutto condito da una sana conclusione contro la Costituzione. Le parole a Porta a Porta di Salvini:”È giusto spiegare ai bambini di ogni etnia o religione quanto è bello conoscerci, però siamo in Italia. Occorre la reciprocità, non credo che in nessun Paese islamico chiudano per la Santa Pasqua o per il Santo Natale. Finché l’Islam non si darà una struttura e non riconoscerà la parità tra uomo e donna chiudere la scuola mi sembra un pessimo segnale. È un segnale di cedimento e arretramento chiudere per il Ramadan”. E poi incalza con l’estremismo di razza togliendo opportunità educativa ai giovani stranieri: “Io penso che ci debba essere un tetto per gli stranieri nelle classi italiane, direi un 20%. Altrimenti è un caos di lingue in quella classe, penso anche all’insegnante, invece così può essere stimolante”. Parole bieche che non rappresentano l’Italia e che vanno contro al Presidente della Repubblica che ha condiviso la chiusura della scuola manifestando il diritto di uguaglianza della nostra costituzione. Brutta pagina per l’Italia!


Stretta super bonus la maggioranza esprime perplessità

La stretta sul superbonus include anche gli edifici da ricostruire nelle zone terremotate di Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio e lascia perplessa la maggioranza che chiede un confronto con Giorgetti. Alla Camera si è tenuto il question time del Partito democratico sul caso Agi. I parlamentari della maggioranza si sono confrontati con Giorgetti la discussione sul decreto legge approvato ieri in Cdm che introduce lo sconto in fattura e la cessione del credito. Nonostante la presa del potere per la regione Abruzzo il leghista infligge il decreto. Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, appartenenti a Fratelli d’Italia, hanno chiesto a Giorgetti di: “Mantenere gli incentivi previsti per i bonus edilizi nelle aree colpite dai terremoti 2009 e 2016-17 per non compromettere i processi di rinascita in atto”. L’Abruzzo ha votato contro la propria regione trascinandolo in una maggioranza che vendica i NO in parlamento da parte della Lega


26 Marzo

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a sostegno della scuola che chiuderà il 10 Aprile in rispetto del giorno del ramadan

Lo spirito di comunità prevale nella società italiana nel pieno rispetto della Costituzione che include ogni persona diversa da religione e razza. La massima rappresentanza dello Stato il Presidente della Repubblica esprime solidarietà all’istituto Iqbal Masih di Piotello.  La decisione della scuola di chiudere il 10 Aprile giorno del Ramadam è stata approvata dal collegio docenti e dal consiglio d’istituto provocando malumori nella politica di destra che non accetta l’inclusione di persone con scelta di religione diversa. E’ intervenuto il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, (ennesimo soldato arruolato del potere Meloni): “le scuole non possono istituire nuove festività”. L’Ufficio scolastico regionale manda un’ispezione portando un esito che evidenziava alcune irregolarità nella delibera del consiglio d’istituto. Da ciò l’organo elettivo scolastico si è riunito approvando all’unanimità la chiusura dell’istituto il 10 aprile. I docenti della scuola avevano chiesto aiuto al Presidente della Repubblica perchè la decisione presa venisse rispettata considerando che più della maggioranza degli alunni è di origine mussulmana. Oggi il presidente con una lettera ha risposto e dato il pieno sostegno alla decisione presa: “Ho ricevuto e letto con attenzione la sua lettera e, nel ringraziarla, desidero dirle che l’ho molto apprezzata, così come – al di là del singolo episodio, in realtà di modesto rilievo – apprezzo il lavoro che il corpo docente e gli organi di istituto svolgono nell’adempimento di un compito prezioso e particolarmente impegnativo”, ha scritto Mattarella nella lettera indirizzata a Rendani, in risposta all’appello della vice preside. Ha poi espresso la sua vicinanza al preside, ai docenti, alle famiglie e alla scuola e assicurato che “avete il mio sostegno”.


Studenti collettivi chiedono dialogo con la rettrice vengono respinti dalle forze dell’ordine

Scontri tra gli studenti Collettivi e le forze dell’ordine durante la manifestazione. Cambiare Rotta alla guida dell’occupazione rende noto che:” agli studenti è stato impedito di entrare nel Rettorato occupato per l’assemblea studentesca contro la complicità della Sapienza con Israele” e, sempre la polizia avrebbe “spintonato e malmenato gli studenti. Di nuovo”. I collettivi spiegano che:”Questo è il clima di repressione nel paese contro chi alza la voce contro i crimini di Israele. Gli studenti hanno battuto la repressione e ora sono dentro il rettorato occupato per l’assemblea”. Cambiare Rotta chiede le dimissioni della rettrice: “Sull’esempio della lotta degli studenti di Bari e Torino la Polimeni si deve dimettere da MedOr, l’università Sapienza non deve partecipare al Bando del Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, va rotta ogni complicità con Israele. La lotta continua”.


Consiglio dei ministri valuta i magistrati con i test psicoattitudinali

Il Consiglio dei ministri ha approvato l’introduzione dei test psicoattitudinali per l’accesso alla professione di magistrato, per colori che hanno già superato le prove scritte e orali del concorso. E’ previsto che sarà il Consiglio superiore della magistratura a nominare i docenti universitari in materie psicologiche – su indicazione del Consiglio universitario nazionale, organo indipendente dell’università – che costituiranno la commissione giudicante per i testi psicoattitudinali per i magistrati. Il colloquio psicoattitudinale si svolgerà durante la prova orale e chi avrà superato la prova scritta, prima dell’orale riceverà dei test scritti individuati dal Csm, sul modello di quelli utilizzati per quelli effettuati dagli agenti di polizia. Questi ultimi costituiranno la base per il futuro colloquio psicoattitudinale. 


Giorgetti stop a sconto in fattura e cessione del credito

Consigio dei ministri Giorgetti si agguanta sui super bonus con il decreto legge in materia di Superbonus per contenere i costi della misura. Giorgetti: “Il governo ha approvato un decreto in materia di bonus edilizi che elimina ogni tipo di sconto in fattura e cessione del credito per tutte le tipologie che ancora lo prevedevano; abbiamo eliminato la disposizione della remissione in bonus che avrebbe consentito fino al 15 ottobre le correzioni con il pagamento di minime sanzioni di tutte le comunicazioni già intervenute e previsto per tutte le nuove fattispecie una nuova comunicazione preventiva, quando si inizia il lavoro, in modo da avere un monitoraggio del fenomeno e non solo quando le fattura vengono caricate”


Partito Democratico lancia in corsa alle europee Antonio Decaro

Le votazioni alle europee alzano il tiro nel partito democratico. La segretaria del partito Elly Schlein ha reso noto il nome di Decaro per le elezioni europee che si terranno 8-9 Giugno. Insieme a Decaro anche la giornalista Lucia Annunziata alla guida della lista PD al sud


25 Marzo

Consiglio di sicurezza ONU vota per il cessate il fuoco

Onu approva la risoluzione del cessate il fuoco su Gaza. 14 voti a favore, nessun contrario e l’astensione degli Stati Uniti. ONU: “chiede un cessate il fuoco immediato per il Ramadan rispettato da tutte le parti che conduca ad un cessate il fuoco durevole e sostenibile e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la garanzia dell’accesso umanitario per far fronte alle loro esigenze mediche e umanitarie”. L’astensione dell’America provoca in Netanyahu la reazione di annullare la partenza per Washington di una delegazione israeliana. Il ministro Esteri israeliano Israel Katz su X: “Israele non cesserà il fuoco. Distruggeremo Hamas e continueremo a combattere finché l’ultimo degli ostaggi non sarà tornato a casa”. Il portavoce del Consiglio della Sicurezza nazionale americana risponde: “La nostra decisione di astenerci non deve essere percepita come un’escalation da parte di Israele”. Hamas risponde alla decisione dell’ONU: “Disponibilità ad impegnarci in un immediato processo di scambio di prigionieri che porti al rilascio dei prigionieri di entrambe le parti”


ISTAT Aumenta la povertà

Fonte ISTAT:

Spesa delle famiglie in valori correnti ancora in aumento per l’inflazione

Nel 2023, secondo le stime preliminari, la spesa media mensile cresce in termini correnti del 3,9% rispetto all’anno precedente. In termini reali invece si riduce dell’1,8% per effetto dell’inflazione (+5,9% la variazione su base annua dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo), senza particolari differenze tra le famiglie più o meno abbienti.

Povertà assoluta familiare e individuale stabile

Secondo le stime preliminari, nel 2023, le famiglie in povertà assoluta si attestano all’8,5% del totale delle famiglie residenti (erano l’8,3% nel 2022), corrispondenti a circa 5,7 milioni di individui (9,8%; quota pressoché stabile rispetto al 9,7% del 2022). Invariata anche l’intensità della povertà assoluta a livello nazionale (18,2%).

In peggioramento l’incidenza della povertà assoluta individuale al Nord

Nel Nord, dove le persone povere sono quasi 136mila in più rispetto al 2022, l’incidenza della povertà assoluta a livello familiare è sostanzialmente stabile (8,0%), mentre si osserva una crescita dell’incidenza individuale (9,0%, dall’8,5% del 2022). Il Mezzogiorno mostra anch’esso valori stabili e più elevati delle altre ripartizioni (10,3%, dal 10,7 del 2022), anche a livello individuale (12,1%, dal 12,7% del 2022).

Peggiora la condizione delle famiglie con p.r. lavoratore dipendente

L’incidenza di povertà assoluta è stabile all’8,2% tra le famiglie con persona di riferimento (p.r.) occupata (interessando oltre 1 milione 100mila famiglie in totale). Da segnalare, però, un peggioramento rispetto al 2022 della condizione delle famiglie con p.r. lavoratore dipendente: l’incidenza raggiunge il 9,1%, dall’8,3% del 2022, riguardando oltre 944 mila famiglie.

Nota: in data 25 marzo 2024 alle ore 11:50 il testo integrale in allegato è stato sostituito a causa della correzione di un refuso nella prima pagina dove si riporta il valore
dell’intensità di povertà assoluta che è pari al 18,2% e non al 9,7%
come erroneamente indicato.


Comune di Bari arriva la commissione inviata da Piantedosi – Il sindaco di Bari Decaro costretto a difendersi per una foto

Mentre la commissione punitiva per il comune di Bari si insedia cercando infiltrazioni mafiose a danno del sindaco di Bari che combatte la mafia, il giornalismo italiano si diverte e butta nella massa una foto in cui è presente il sindaco Decaro con due donne che farebbero parte in ambito familiare di un clan della zona ma che non hanno nessun rapporto con i familiari coinvolti in associazione mafiosa, si tratta del clan Capriati e nella foto è presente una delle sorelle. Su Facebook il sindaco precisa l’accaduto: “Oggi c’è un’altra puntata che riguarda la questione dell’inchiesta sulla criminalità organizzata nella nostra città. Stamattina mi sono svegliato e ho trovato la mia faccia su alcuni giornali nazionali accostata al termine mafia, quando ho visto la fotografia mi sono chiesto chi fossero le signore e ho contattato le persone con cui ho lavorato in questi anni sul tema la contrasto della criminalità organizzata, sul tema anche dell’antimafia sociale. Ho chiamato l’ex comandante della stazione dei carabinieri della città vecchia e poi l’ex dirigente della polizia di Stato e abbiamo avuto difficoltà a rintracciare chi fossero, poi ho chiamato Don Franco il parroco della cattedrale e abbiamo capito che sono due persone che sono parenti del boss Capriati ma non hanno nulla a che fare con il resto della famiglia”. Nel frattempo la Meloni difende Piantedosi e la sua azione di inviare la commissione. Il potere continua a perseguitare lì dove non riesce a espugnare!


24 Marzo

Eccidio fosse ardeatine il ricordo fa dimenticare alla Meloni la parola fascista

In uno dei soliti retorici discorsi al ricordo per l’eccidio delle forze ardeatine, riaffiora lo spirito della barricata del presidente del consiglio Meloni e dimentica la parola fascista con la sostituzione nazista. Cosa scrive: “Oggi l’Italia onora e rende omaggio alla memoria delle 335 vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, terribile massacro perpetrato dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia dell’attacco partigiano di via Rasella. L’eccidio ardeatino è una delle ferite più profonde e dolorose inferte alla nostra comunità nazionale e ricordare cosa accadde in quel funesto 24 marzo di ottant’anni fa è un dovere di tutti”.

Riflessione blog: Uno spirito talmente tanto commosso quello della Meloni da rinunciare a ricordare che i fascisti trucidarono migliaia di vite e che la nostra Italia con l’eccidio delle fosse ardeatine è ricordata per lo sterminio di migliaia di ebrei da parte dei fascisti. Certamente non è sfuggito alla Meloni ricordare l’attentato di via Rasella che ha visto protagonisti i fascisti e il loro saluto diventare in tutto il mondo l’atto di grande vigliaccheria di gente che inneggia lo sterminio, le leggi razziali, la dittatura, per questo, la Meloni non ha dato alcuna risposta, se non difendere il suo spirito fascista e non ha dato ordine ai suoi sudditi al potere un azione che contrasti manifestazioni che rievocano il fascismo, ma ha ampiamente appoggiato il ricordo di via Rasella. Riesce però a nascondere la realtà cambiandola con il nome nazista. Difendendo lo sterminio causato per vendetta dai fascisti in seguito all’assalto di via Rasella da parte della resistenza che subiva l’atrocità fascista. In via Rasella vennero uccisi 33 soldati tedeschi, per risposta i tedeschi uccisero 335 persone! Recita l’epigrafe all’esterno delle fosse ardeatine: “Viatori assetati di libertà fummo a caso rastrellati nelle strade e nel carcere per rappresaglia gettati in massa trucidati murati in queste fosse. Italiani non imprecate mamme spose non piangete figli portate con fierezza il ricordo. Dell’olocausto dei padri se lo scempio su di noi consumato sarà servito al di là della vendetta a consacrare il diritto dell’umana esistenza contro il crimine dell’assassino – Viva l’Italia antifascista


Santanchè aperto fascicolo per presunto riciclaggio per la vendita della villa in Versilia

In ballo per la procura di Milano la vendita di villa Versilia di proprietà fino al 12 gennaio del sociologo Francesco Alberoni. La guardia di finanza indaga sulflusso di denaro per il pagamento della villa a Forte dei Marmi che sarebbe stata acquistata a gennaio del 2023 da Dimitri Kunz D’Asburgo, compagno di Daniela Santanché ministro del turismo, e da Laura De Cicco, moglie del Presidente del Senato Ignazio La Russa al prezzo di 2 milioni 450 mila euro. Dopo 58 minuti dall’atto notarile, la villa sarebbe stata rivenduta all’imprenditore Antonio Rapisarda per 3 milioni 450 mila euro


23 Marzo

Bari il popolo si unisce al suo sindaco Decaro un uomo libero dal compromesso del potere

Il sindaco di Bari in piazza insieme ai suoi cittadini senza paura, facendo trasparire il senso di responsabilità sociale. E’ questa la grande risposta che dà Decaro al governo che usa il potere attraverso gli strumenti dello Stato nominando una commissione di accesso per valutare l’esistenza di condizionamenti mafiosi nel Consiglio comunale: “Siete voi la migliore risposta a chi vuole utilizzare questa città per fare una campagna elettorale. La migliore risposta a chi dice che Bari è sotto il ricatto della mafia. Questa città non è più sotto il ricatto di nessuno, nè della mafia nè della politica” Con lui sul palco il Presidente della regione Puglia Michele Emiliano:”Un atto del genere è un atto di guerra politica anche perchè non è assolutamente vero quello che si dice che era un atto dovuto, non è un atto dovuto, non c’è una obbligatorietà come per l’azione penale di agire con le misure di prevenzione, non c’era neanche l’urgenza perchè questi accertamenti si potevano fare anche dopo le elezioni, anche perchè l’amministrazione si sta sciogliendo per via naturale per scadenza del mandato. Hanno bisogno di questa ispezioni per costruirsi una campagna elettorale è questa la vergogna! Non sanno che dirvi, non hanno scarpe, non hanno biciclette, non sanno parlarvi più, non sanno che pensate, non sanno come vivete, non sanno quali sono i vostri problemi e pensano di convincervi a votare contro questa comunità con la scusa delle misure di prevenzione. Ho fatto tante cose buone e tante cose cattive nella mia vita ma una l’ho fatta sicuramente buona, che è quella di leggere il curriculum dell’ingegnere Antonio Decaro che non conoscevo. Ho letto il curriculum, Antonio fù scelto dal curriculum, non da un legame politico. Lessi questo curriculum e dissi: ho bisogno di un assessore al traffico. Quando diciamo così gli detti una spintarella per diventare sindaco di Bari non era perchè era amico mio o era fedle o faceva quello che dicevo io perchè non è stato così e non era quella la mia intenzione. Ho scelto solo il migliore, il migliore che avevo avuto la possibilità di rimanere al mio fianco, un uomo onesto, perbene, pacato, con approccio scientifico alla decisione politica, che oggi guida i sindaci italiani, che adesso è il simbolo dell’antimafia praticata non quella chiacchierata e che sopratutto e ancora per qualche mese è il sindaco di Barai, il sindaco che tutti i pugliesi vorrebbero nella loro città, me ne scusassero i colleghi e che adesso ascolterete e che ci aiuterà ad andare avanti nel cammino di progresso di tutta la Puglia. Viva la Puglia, viva Bari, sopratutto tutti voi che avete dato una risposta. Hanno già perso le elezioni e credo che oggi glie l’abbiate fatto capire.”

Riflessione blog: Il menestrello del potere al governo Piantedosi decide di andare contro il popolo offendendo la dignità sociale dei cittadini di Bari chiamandoli indirettamente mafiosi aprendo un indagine alla soglia delle elezioni del rinnovo del sindaco e delle europee che vede coinvolto Decaro come possibile candidato. La decisione è stata presa dopo i 130 arresti delle scorse settimane. Coinvolti la consigliera comunale Maria Carmen Lorusso e suo marito Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale, che hanno svelato un sistema di voto di scambio politico-mafioso alle elezioni comunali del 2019. Si aggiunge l’infiltrazione mafiosa per la ditta Amtab, municipalizzata dei trasporti. Un provvedimento che poteva essere preso prima ma è stato sapientemente preso a ridosso delle elezioni. Il sindaco Decaro rimane un uomo libero dal puzzo del compromesso politico


Chiuse le indagini sul caso Visibilia a carico della ministra del Turismo Daniela Santanché

Truffa aggravata nei confronti dell’Inps per una presunta gestione irregolare dei fondi messi a disposizione dallo Stato per la cassa integrazione durante il Covid. Per il Procuratore della Repubblica di Milano, Marcello Viola, nell’indagine sono indagate, la ministra Santanchè, Dimitri Kunz D’Asburgo, compagno della ministra, Paolo Giuseppe Concordia, responsabile delle tesorerie di Visibilia Group, e le due società Visibilia Editore concessionaria in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti. L’ipotesi è truffa ai danni dell’Inps in relazione a presunte irregolarità nella fruizione della cassa integrazione durante il Covid per 13 dipendenti dal 2020 al 2022 per un totale di oltre 126 mila euro versati dall’ente pubblico. L’indagine è partita a seguito della denuncia dell’ex responsabile Investor Relations dell’azienda Federica Bottiglione in seguto al non pagamento della cassa integrazione e per i dipendenti della società da parte di Concordia e Dimitri Kunz D’Asburgo. La procura ha delegato l’Inps di accertare la cifra di contributi previdenziali non versati. Per la società Ki Group sono incorso gli accertamenti per un eventuale iscrizione per reati fallimentari.


Attacco a Mosca Putin cerca il capo espiatorio contro l’Ucraina

Il comitato investigativo russo ha reso noto che il bilancio delle vittime dell’attacco terroristico de 22 notte al municipio Crocus, alla periferia di Mosca, è di 143 vittime. Coivolti anche tre bambini. Identificati i corpi di 41 persone. 107 persone sono ricoverate in ospedale, 15 sono in “gravissime condizioni”, 42 sono “gravi”, tra cui due bambini. Il servizio di sicurezza federale russo (FSB) ha reso noto di aver arrestato 11 sospetti, tra cui i 4 attentatori materiali. I sospettati stavano tentando di fuggire verso il confine tra Russia e Ucraina. L’attentato è stato rivendicato dall’Isis. Putin trova la scusa per dare la colpa all’Ucraini. Il Presidente Ucraino Volodymyr Zelenskyy su X risponde: “Quello che è successo ieri a Mosca è ovvio, e Putin e altri feccia stanno cercando di scaricare la colpa su qualcun altro. I loro metodi sono sempre gli stessi. Abbiamo già visto tutto. Ci furono case fatte saltare in aria, sparatorie di massa ed esplosioni. E danno sempre la colpa agli altri. Sono venuti in Ucraina, hanno bruciato le nostre città e poi hanno cercato di incolpare l’Ucraina. Torturano e violentano le persone, per poi incolparle. Hanno portato centinaia di migliaia di terroristi nel territorio ucraino e ci stanno facendo la guerra, ma non si preoccupano di ciò che accade nel loro stesso paese. Tutto questo è successo ieri e, invece di prendersi cura dei suoi cittadini russi e di rivolgersi a loro, questo idiota di Putin è rimasto in silenzio per un giorno, pensando a come collegare tutto ciò all’Ucraina. Tutto è del tutto prevedibile. Quelle centinaia di migliaia di russi che ora uccidono sul suolo ucraino sarebbero certamente sufficienti a scoraggiare eventuali terroristi. E se i russi sono disposti a morire tranquillamente nei “crochi” e a non mettere in discussione i loro servizi speciali, Putin cercherà di sfruttare maggiormente queste situazioni per il potere personale. I terroristi devono sempre perdere”


21 Marzo

La partecipazione del popolo di Libera alla giornata nazionale della memoria delle vittime di mafie

Un fiume di gente ha sfilato tra le vie di Roma per la giornata nazionale della memoria in ricordo delle vittime delle mafie. Alla guida l’associazione Libera che dedica il suo impegno alla lotta contro la mafia. Presente anche Don Ciotti che dal palco del Circo Massimo ha parlato ai 100 mila presenti: “Siamo in 100 mila. Vogliamo un’Italia libera dalle mafie, dalla corruzione e dell’ingiustizia. Libera di parlare di pace, di curare chi sta male e di accogliere chi arriva da lontano. Un paese libero e cittadini liberi perché responsabili. Contro la peste mafiosa serve presa di coscienza maggiore. Don ciotti si rivolge anche al sindaco di Bari presente alla manifestazione: “Vorrei abbracciare un sindaco: grazie per il servizio che fate per il bene comune, per questo impegno per una politica impastata di eticità. Ma ne cito uno, un galantuomo che ha lottato sempre contro le mafie: è il sindaco di Bari Antonio Decaro. Occhio alle speculazioni perché c’è sempre chi deve speculare e approfittare, cavalcare. Tocca a noi difendere gli onesti”. Il sindaco Decaro subisce dal ministro della giustizia Piantedosi la decisioni di inviare una commissione ministeriale per presunte infiltrazioni mafiosi nel comune di Bari. Decaro da sempre in lotta contro le mafie è sotto scorta da nove anni e ha lottato contro i clan che dominano il territorio pugliese. Risuonano in piazza i nomi delle 1081 vittime uccise dalla mafia, presenti anche i parenti delle vittime


Dell’Utri i regali in banconote di Berlusconi e la condanna in concorso per associazione mafiosa

Intimo amico di Berlusconi tanto da lasciargli alla sua morte in testamento 30 milioni di euro, dell’Utri durante la sua carriera politica ha riempito lautamente il sacco in parlamento tra le fila del partito di Berlusconi. Condannato definitivamente per concorso in associazione mafiosa, il consigliere di Berlusconi, Marcello dell’Utri ha l’obbligo di comunicare le variazioni nel suo lauto patrimonio. Protagonista dell’inchiesta che lo vede coinvolto e indagato a Firenze per strage e associazione mafiosa, i magistrati hanno rilevato nel patrimonio del furbetto che per anni ha vissuto protetto dal favore dell’amico Berlusconi un incremento di oltre 42 milioni di euro. L’inchiesta per cui è andagato dell’Utri riguarda le bombe del 1993 a Roma, Milano e Firenze, a braccetto con lui e coinvolto e indagato nella stessa inchiesta Silvio Berlusconi. Dell’Utri ha avuto un ruolo importante e di mediazione con i boss e Cosa nostra per garantire Berlusconi in politica come premier. L’inchiesta aperta riguarda i versamenti dal 2012 al 2021 che Berlusconi ha favorito a Dell’Utri, per una somma di circa 28 milioni di euro. Dal 1989 al 1994 Berlusconi versa nel patrimonio di dell’Utri oltre 4 miliardi di lire nell’inchiesta dell’Utri non ha mai dichiarato il coinvolgimento di Berlusconi nel processo sulla mafia e nei processi sui fondi di sospetta provenienza arrivati a Fininvest. Il provvedimento emesso dal gip del tribunale di Firenze Antonella Zatini, eseguito dalla Direzione investigativa antimafia del capoluogo toscano nei confronti di Marcello Dell’Utri, accusato di aver violato la normativa antimafia. riguarda: “con più azioni e omissioni, in tempi diversi, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, pur essendovi tenuto – in quanto condannato con decisione passata in giudicato, a seguito della sentenza della Corte di Cassazione del 9 maggio 2014, depositata nel luglio 2014, per il reato di concorso esterno nel delitto di associazione di tipo mafioso – ometteva di comunicare, entro i termini stabiliti dalla legge, le variazioni patrimoniali indicate nell’art. 30 della medesima normativa per un ammontare complessivo di 42.679.200 euro». Quindi è stato disposto il sequestro preventivo «in forma diretta, sino alla concorrenza della somma di 10.840.451, 72 euro, riconducibile a Marcello Dell’Utri nonché, per la quota parte di 8.250.000,00 euro della somma complessivamente suindicata, anche indirettamente riconducibile al predetto, per il tramite di Miranda Anna Ratti», moglie dell’ex senatore di Forza Italia, «ovvero per equivalente sui beni nella disponibilità diretta e indiretta di Marcello Dell’Utri nelle modalità e quote sopra indicate” chiarisce la Dda fiorentina, che ha richiesto il provvedimento.


20 Marzo

Comune di Bari Piantedosi invia ispezione antimafia – Decaro:”Qualcuno ha scritto: “Andiamo a riprenderci la città”. Non riprenderete niente. Perché la città non è la vostra, non è la mia, la città è dei baresi. E i baresi non perdonano chi li tradisce”.

Il sindaco del comune di Bari Decaro in conferenza stampa: “Oggi è stato firmato un atto di guerra nei confronti della città di Bari. Il ministro Piantedosi mi ha comunicato telefonicamente che è stata nominata la commissione di accesso finalizzata a verificare una ipotesi di scioglimento del Comune di Bari”. “Ho consegnato alle 12 di due giorni fa un plico con tredici faldoni e migliaia di pagine. Mi era stato richiesto per sapere cosa aveva fatto il Comune in questi anni. Bene, nemmeno dopo 24 ore, non credo abbiano letto questi fascicoli, mi è arrivata la telefonata del ministro che mi avvisava dell’arrivo della commissione”. Il Viminale fa sapere che l’ispezione è necessaria a seguito dell’inchiesta giudiziaria, per il coinvolgimento di un’azienda municipalizzata controllata dal Comune di Bari. L’inchiesta ha portato all’arresto di 130 persone che ha svelato un presunto intreccio mafia-politica con scambio di voto alle votazioni Comunali del 2019. Decaro replica rendendo noto l’impegno della figura del sindaco contro la lotta alla mafia: “L’atto, come un meccanismo a orologeria, segue la richiesta di un gruppo di parlamentari di centrodestra pugliese, tra i quali due viceministri del governo e si riferisce all’indagine per voto di scambio in cui sono stati arrestati tra gli altri l’avvocato Giacomo Olivieri e la moglie, consigliera comunale eletta proprio nelle file di centrodestra”. “Incuranti delle parole del procuratore distrettuale antimafia che in conferenza stampa ha detto testualmente: “l’amministrazione comunale di Bari in questi anni ha saputo rispondere alla criminalità organizzata”, gli stessi soggetti che nel 2019 hanno portato in Consiglio Comunale due consiglieri arrestati per voto di scambio, ora spingono per lo scioglimento di un grande capoluogo di regione, evento mai successo in Italia, nemmeno ai tempi dell’inchiesta su Mafia Capitale”. “È giusto che si sappia che negli scorsi giorni mi è stato richiesto di raccogliere tutte le attività svolte dal Comune di Bari contro la criminalità organizzata. Bene, è stato consegnato al Prefetto alle 12 di ieri, un voluminoso dossier, composto da 23 fascicoli e migliaia di pagine, contenente le attività svolte dal Comune contro la criminalità organizzata in questi anni.  È evidente, vista la rapidità con cui è giunta la notizia della nomina della Commissione, che nessuno si è curato di leggere quelle carte. Ha avuto dunque più valore la pressione politica del centrodestra barese che fatti, denunce, documenti, testimonianze. Si tratta di una vicenda vergognosa e gravissima, che va contro la città, contro i cittadini perbene, contro il sindaco. Non assisterò in silenzio a questa operazione di inversione della verità e di distruzione della reputazione di una amministrazione sana e di una intera città. Se c’è anche un solo sospetto di infiltrazione della criminalità nel comune di Bari io rinuncio alla scorta che ho da 9 anni. Torno a vivere. Non posso essere sindaco antimafia e avere la commissione di accesso in comune”. Il sindaco di Bari pone l’accento sulle votazioni che si terranno tra tre mesi per il rinnovo del consiglio comunale e la coincidenza che fa spettro alla destra della possibile candidatura di Decaro alle elezioni europee: “Inquinare la campagna elettorale e fare annullare la partita. A Bari perdono da 20 anni e alcuni di loro, come Savastano in Gomorra, dicono ‘andiamo a riprenderci la città’. Ma la città è dei baresi, non è di nessuno”.

Riflessione blog: Brutto momento per la democrazia italiana. Mentre la presidente del consiglio continua il suo show alla camera senza contenuti costruttivi per la cittadinanza e si diverte a esprimersi in una serie di atteggiamenti teatrali nel non rispetto dell’aula della camera che rappresenta come presidente del consiglio, il viminale sotto comando invia i suoi soldati sottomessi questa volta alla presa del comune di Bari. In un rocambolesco atto di usurpazione del potere esecutivo si apre un inchiesta ispettiva volta a distruggere l’onestà politica del sindaco di Bari che da anni lotta contro i clan della mafia che invadono la Puglia. Un sindaco sotto scorta che oggi con coraggio e con il sentimento e la dignità sociale non ha paura di difendere il proprio ruolo e la sua città contro chi all’opposizione vendica gli arresti subiti per coinvolgimento mafioso. Triste momento per la democrazia che ci rende tutti consapevoli di come l’autarchia gestisce i poteri dello Stato al fine di controllare il territorio italiano e la vita dei cittadini abbracciando quella fascia politica che fa parte alla mafia. Essa stessa è un lungo e viscido serpente tra le fila della politica che, in questo momento, con una virtuale pistola sta sparando sul territorio per far morire l’onestà politica del sindaco di Bari. La destra, che da anni cerca di dominare come Putin alle elezioni presidiando con forza coatta il cittadino, vuole fermare l’azione politica di Decaro alle elezioni del prossimo consiglio comunale e alle elezioni europee. E’ il momento che le forze politiche di opposizione si alleino per contrastare l’usurpazione del potere e l’insediamento della mafia nello Stato. Il sindaco di Bari è in pericolo di vita. La mafia sa agire disarmando e come vigliacchi usa il mezzo che ha il potere, lo Stato, per sparare sull’onestà. Se l’onestà del sindaco Decaro costa la vita l’Italia è nel baratro voluto dallo Stato! Il puzzo di Putin serpeggia in Parlamento! Il puzzo della mafia serpeggia tra il potere al governo! Siamo al punto della grande svolta! C’è qualcosa che non va fatto in questo momento, non lasciare solo il sindaco di Bari. L’indifferenza porterebbe a far vincere la mafia- Stato


Sanità dal primo Aprile per le prestazioni specialistiche ambulatoriali un nuovo elenco per aggiornare il quadro dei livelli essenziali assistenza senza risorse

La regione campania mette pone in evidenza mentre la Meloni fa il suo show alla camera la questione sanità che dal primo aprile interesserà le prestazioni specialistiche ambulatoriali in un nuovo elenco che compromette il sistema data la mancanza di risorse. Dichiarazione del Presidente Vincenzo De Luca: “Con decreto ministeriale del 31 dicembre 2023, è stato stabilito che il prossimo 1° aprile 2024 entrerà in vigore, in tutto il territorio nazionale, il nuovo elenco delle prestazioni di Specialistica Ambulatoriale, cioè l’elenco ampliato e aggiornato delle prestazioni specialistiche a carico del Servizio sanitario nazionale, con le relative tariffe. Si tratta di un passaggio molto atteso perché diventeranno finalmente esigibili per tutti i cittadini i nuovi Lea (livelli assistenziali di assistenza) definiti con il Dpcm del 12 gennaio 2017, e non ancora erogati. Tra le tante novità, si richiamano: le analisi mutazionali di genetica per lo studio delle malattie oncologiche e delle malattie rare; la radioterapia stereotassica con riposizionamento di linee del bersaglio; la Tc cuore; la Tc colon; la Pet/Tc di perfusione con ammonio; la Pet/Tc cerebrale con altri radiofarmaci; la rachicentesi. Accade però che le risorse finanziarie stanziate per consentire questa importante innovazione nell’assistenza sanitaria ai cittadini di tutto il territorio nazionale siano ampliamente insufficienti, motivo per cui il nuovo Nomenclatore prevede un taglio significativo delle tariffe di moltissime prestazioni largamente utilizzate dagli utenti. Si rischia, in altri termini, di non rendere accessibili molti servizi di rilevante impatto, ovvero di abbassare la qualità delle relative prestazioni. Mi rivolgo al Ministro della Salute e al Ministro dell’Economia e delle Finanze affinché trovino le necessarie coperture economiche per garantire i “nuovi” Lea (ormai del 2017!) senza tagli tariffari indiscriminati o abbassamento qualitativo dei servizi”.


19 Marzo

Discorso al Senato di un potere arrivato a dover giustificare l’appoggio a Putin

Un discorso al Senato quello della Meloni colmo di giustificazioni per arginare lo scempio espresso da Salvini e il suo appoggio alla politica di potere del dittatore russo Putin. Un discorso che cerca giustificazione nelle innumerevoli manifestazioni di potere sul cittadino che oggi esprime il dissenso con le tante manifestazioni, le più importanti le manifestazioni che esprimono l’appoggio contro il genocidio che subisce la Palestina mentre il nostro potere manifesta il totale appoggio a Israele che, come Putin per l’ucraina, perseguita e stermina i palestinesi. Un discorso che cerca di forviare la reale situazione economica del paese che riversa in totale segno meno tra bilancia commerciale estera e PIL sostenuto dalla fame delle famiglie mentre il potere continua a sostenere il capitalismo delle banche, delle industrie a danno della classe dei lavoratori, da ricordare il sogghigno della Meloni e Brunetta per non aver appoggiato il salario minimo. Un occupazione rivolta al precariato, compensata dallo scempio di 14 miliardi di euro dei cittadini per la costruzione di un ponte sullo stretto voluto da chi ha venduto l’Italia (Berlusconi) da nord a sud al tempo dell’alleanza con la Lega di Bossi, e che oggi si esprime con la rappresentanza di Salvini che perseguita il sud Italia e inneggia al secessionismo e combatte per raggiungere l’egemonia del potere putiniano. Un governo che più che rappresentare la costituzione italiana rappresenta un attacco alla democrazia cercando di eliminare la figura garante del presidente della repubblica e confondendo il potere esecutivo come una forma di ritorno alla monarchia. Un discorso inneggiato dalla fiamma di destra del tricolore che il potere festeggia il giorno della bandiera strappandola! Alcuni stralci di un discorso mirabolante

CONFLITTO RUSSIA UCRAINA

“Sempre in tema di Ucraina, in questi giorni si è molto discusso della proposta avanzata in particolare dalla Francia circa un possibile intervento diretto di truppe di Nazioni dell’Unione europea in Ucraina. Approfitto per ribadire, anche in quest’aula, come fatto ampiamente dal Ministro degli Esteri Tajani, che la nostra posizione non è favorevole in alcun modo a questa ipotesi, che consideriamo foriera di una escalation pericolosa, da evitare, invece, ad ogni costo. Spero che questo Parlamento sia compatto nel rispondere con noi sul punto”.

CONFLITTO GAZA ISRAELE

Ribadiremo ancora una volta la nostra ferma condanna della brutale aggressione perpetrata da Hamas il 7 ottobre scorso e ribadiremo la richiesta di un immediato rilascio di tutti gli ostaggi israeliani ancora detenuti a Gaza. Perché non possiamo dimenticare chi è stato a scatenare questo conflitto, massacrando civili inermi, donne e bambini compresi, e mostrando al mondo i loro corpi oltraggiati. È stato Hamas, e lo sottolineo perché la reticenza che sempre più spesso si incontra nel ribadirlo tradisce un antisemitismo latente, ma dilagante, che ci deve preoccupare tutti. 

NATO

Rivendichiamo da sempre la necessità che la NATO sia composta da due colonne, una americana e una europea, con pari dignità e pari peso, ma questo significa anche rispettare i vincoli previsti e sottoscritti, dotarsi di adeguata forza industriale e capacità di deterrenza, senza la quale non potrà esserci né sicurezza né libertà per i nostri popoli. Sì, la libertà ha un costo, la sovranità ha un costo, e non credete a chi vi dice che tutto può esservi concesso gratuitamente. Il risultato, spesso, e come si è visto, è che si paga molto di più.

PIANO MATTEI – EGITTO

Sapete che l’Italia si è molto impegnata per esportare il “modello Tunisia” anche ad altre Nazioni africane del Mediterraneo. E sapete anche che l’Italia si era già mossa in questa direzione a livello bilaterale, rilanciando la cooperazione con l’Egitto nell’ambito del Piano Mattei, cooperazione che domenica scorsa abbiamo ulteriormente concretizzato con la firma di quattordici intese bilaterali. Grazie a questa rinnovata cooperazione e ai buoni rapporti coltivati abbiamo raggiunto l’importante risultato della scarcerazione di Patrick Zaki, ma a differenza di quanto sostenuto da alcuni, non abbiamo interrotto, e non intendiamo interrompere, la ricerca della verità sul caso di Giulio Regeni, come dimostra il processo in corso in Italia, che il Governo segue con molta attenzione. E rispetto al quale ci siamo costituiti parte civile. 

MIGRANTI – ESSERI UMANI

Sul fronte migratorio però non dobbiamo e non possiamo abbassare la guardia. L’arrivo della bella stagione può incoraggiare i trafficanti di esseri umani nel provare ad intensificare i loro traffici. Per questa ragione è fondamentale attuare pienamente il piano di azione in dieci punti presentato dalla Commissione europea e attualmente in fase di implementazione. Così come è importante allargare la cooperazione con i Paesi africani e in tema di lotta alle reti di trafficanti anche oltre i confini europei. È la ragione per la quale Africa e migrazioni saranno anche al centro della Presidenza Italiana del G7, e il nostro duplice obiettivo è – da una parte – quello di aumentare gli sforzi sul continente africano e – dall’altro – quello di lanciare un’alleanza globale contro i trafficanti di esseri umani. 

AGRICOLTURA – TRATTORI

L’ultimo intervento riguarda la questione dell’Irpef agricola, inserita, seppure marginalmente, anche in alcune piattaforme dei manifestanti. Rivendichiamo la scelta di non esentare dal pagamento dell’IRPEF agricola le imprese di maggiori dimensioni, che possono permettersi di pagarla, e invece la scelta di concentrare le risorse destinate al comparto agricolo in favore di chi ne ha davvero bisogno, non solo esentando questi dal pagamento dell’Irpef ma anche con ulteriori, concrete, misure di sostegno. Ma soprattutto, gli agricoltori (e con loro i pescatori) sanno che, fin dal primo giorno, il nostro Governo in sede europea ha contrastato quella visione ideologica della transizione green che ha individuato proprio nell’agricoltore, nel pescatore, negli operatori economici che lavorano a contatto con la natura, dei nemici da colpire in nome della “guerra santa” contro il cambiamento climatico. Per noi invece l’agricoltore è il primo ambientalista, è il bio-regolatore per eccellenza, è il garante della nostra sicurezza alimentare, è colui che ha il maggiore interesse a preservare la natura – atteso che proprio dalla natura trae il suo reddito – e come tale deve essere pienamente coinvolto nelle politiche di riduzione delle emissioni, perché se lo graviamo di oneri insostenibili – sul piano economico e burocratico – fino a far finire la sua azienda fuori mercato e a farlo chiudere, il giorno dopo quel pezzo del nostro ambiente rurale sarà abbandonato all’incuria e alla fine produrrà maggiori danni. 


L’Organizzazione meteorologica mondiale:“il pianeta è sull’orlo del baratro”

A Ginevra si è tenuta la Conferenza stampa di presentazione del report sull’anno 2023, in merito ai cambiamenti climatici e alle emergenze relative al riscaldamento globale dell’Organizzazione meteorologica mondiale a tenere la conferenza, la segretaria generale del WMO, Celeste Saulo. Nel rapporto: il 2023 è stato di gran lunga l’anno con le temperature più alte, concludendo il “periodo di 10 anni più caldo mai registrato”. Secondo il rapporto, l’anno scorso la temperatura media in prossimità della superficie era di 1,45 gradi Celsius al di sopra dei livelli preindustriali, pericolosamente vicina alla soglia critica di 1,5 gradi che i Paesi avevano concordato di non voler superare negli accordi sul clima di Parigi del 2015. Il segretario generale, Antonio Guterres, il pianeta è “sull’orlo del baratro. La Terra sta lanciando una richiesta di soccorso”, ha detto, sottolineando che “l’inquinamento da combustibili fossili sta creando un caos climatico fuori scala” e avvertendo che “i cambiamenti si stanno accelerando”. Il segretario generale del WMO, Saulo: “Il rapporto dovrebbe essere visto come un allarme rosso per il mondo”. “I record sono stati ancora una volta battuti, e in alcuni casi distrutti”, “hanno dato un nuovo significato inquietante alla frase ‘fuori scala”. “Ciò a cui abbiamo assistito nel 2023, in particolare con il calore senza precedenti dell’oceano, il ritiro dei ghiacciai e la perdita del ghiaccio marino antartico, è motivo di particolare preoccupazione”. Lo scorso anno le ondate di caldo marino hanno colpito quasi un terzo dell’oceano globale in una giornata media. Entro la fine del 2023, oltre il 90% degli oceani ha sperimentato ondate di caldo in un determinato momento dell’anno, si legge nel rapporto. Queste ondate di caldo marino più frequenti e intense avranno “profonde ripercussioni negative sugli ecosistemi marini e sulle barriere coralline. Quanto ai ghiacciai, hanno subito la più grande perdita di ghiaccio da quando sono iniziate le registrazioni nel 1950, “causata dallo scioglimento estremo sia nel Nord America occidentale che in Europa”. In Svizzera, dove ha sede l’OMM, i ghiacciai alpini, ad esempio, hanno perso il 10% del loro volume rimanente solo negli ultimi due anni. Anche l’estensione del ghiaccio marino antartico è “di gran lunga la più bassa mai registrata”. La sua estensione massima alla fine dell’inverno australe era di circa un milione di chilometri quadrati inferiore a quella dell’anno record precedente, equivalente alla dimensione di Francia e Germania messe insieme”.


18 Marzo

Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus

Ricordata a Bergamo la giornata nazionale in memoria delle vittime della pandemia. Era il 18 Marzo del 2020 quando i carri armati trasportavano le vittime del Covid-19. La guerra al coronavirus era iniziata. L’Italia lottava contro un nemico sconosciuto. Il personale medico protagonista in trincea per combattere il virus. La lotta a scoprire il vaccino. L’antagonismo politico a farsi guerra tra fazioni per spuntarla meglio nei consensi elettorali. L’arcobaleno con la scritta “andrà tutto bene”. I canti dai balconi intonavano l’inno nazionale. I bambini fermi per non fermare il loto tempo della vita. Un Italia divisa dalla morte, dalla rincorsa a chi potesse avere la mascherina per proteggersi. L’assalto ai centri vaccinazione per avere una possibilità di salvezza. La popolazione italiana ha combattuto da nord a sud. Un nord organizzato nelle strutture sanitarie ma saturo per non rispettare le regole di protezione contro il virus. Un sud che ha fatto vedere la parte più debole di se, l’assistenza sanitaria, ha dovuto combattere contro il virus con il solo mezzo possibile: l’isolamento. E poi il foglio di carta che permetteva di andare da comune a comune. La rincorsa agli aiuti chiesti all’UE mentre i paesi europei discriminavano l’Italia per avere contratto il virus. Le manifestazioni pilotate dalla destra dei movimenti novax. Gli aiuti dello Stato presi di mira dalle forze di opposizione sfruttando il consenso della maestranza nella ristorazione. E poi i mancati abbracci che oggi sono di riflesso in una società che cerca punti di riferimento per integrare il tempo perduto in pandemia! Il ricordo questa mattina a Bergamo. Presenti il commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni, e il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, accolti dal sindaco Giorgio Gori. La dichiarazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “La memoria collettiva ne è uscita segnata ed è giusto, tuttavia, ricordare come lo sforzo sinergico e solidale delle Istituzioni ad ogni livello, del personale sanitario, dei volontari e società civile, abbia consentito di arginare un nemico intangibile all’insegna di una rinascita globale. In questa Giornata la Repubblica commemora le vittime dell’epidemia e rinnova sentimenti di profondo cordoglio a tutti i familiari”


Putin festeggia e Salvini si inchina al dittatore

Mentre Putin festeggia la vittoria dell’anti democrazia travestendosi da Hitler con a i suoi piedi un popolo stordito e impaurito dalla violenza usata per vincere le elezioni, dall’Italia il suo seguace che da tempo mette mi piace a Putin come fosse un Lower accanito anziche il vice presidente del consiglio italiano gli dedica un dichiarazione d’amore scambiando il voto del popolo per una forma di volontà sottomessa al potere. Magari Salvini nei progetti dell’Italia del “SI” include anche anche quello di minacciare il popolo alle urne puntando un fucile per farlo votare, e quindi strafalcia l’ennesima frase che mette in difficoltà le istituzioni italiane nei confronti del mondo intero: “Quando un popolo vota ha sempre sempre ragione, le elezioni fanno sempre bene sia quando uno le vince sia quando uno le perde”. Cerca di rimediare il capo della Farnesina Antonio Tajani che mette in chiaro la posizione del governo:” Ho espresso la mia posizione sul voto in Russia ieri sera. Non ho nulla da aggiungere rispetto a quanto ho detto. Le elezioni sono state caratterizzate da pressioni forti e anche violente. Navalny è stato escluso da queste elezioni con un omicidio, abbiamo visto le immagini dei soldati nelle urne, non mi sembra che sia un’elezione che rispetta i criteri che rispettiamo noi”. Dopo un paio di ore la rocambolesca frase di Salvini viene rimediata dall’ufficio stampa in una pietosa mezza scusante: «In Russia hanno votato, non diamo un giudizio positivo o negativo del risultato, ne prendiamo atto e lavoriamo per la fine della guerra ed il ritorno alla pace. Con una guerra in corso non c’è niente da festeggiare”. 

Riflessione blog: Risuona il silenzio della massime istituzioni a capo del governo. Ormai evidenziano l’estremo disagio di avere tra le fila un rappresentante della coalizione che ha giurato sulla costituzione e inneggia un estremista vestito da Putin e reincarnato da Hitler. Salvini dimentica l’Ucraina e il massacro del rastrellamento che gli ucraini subiscono ogni giorno a causa del potere di Putin. Salvini dimentica che l’Italia è uno Stato democratico e che gli italiani non hanno paura di lottare per la propria libertà. Il silenzio del capo dello Stato che non ha inviato alcuna lettera a Putin dopo la finta vittoria sono la risposta a cui avrebbe dovuto seguire anche il silenzio dell’esecutivo. Tutto ciò sarebbe successo se il potere che governa l’Italia fosse consono alla democrazia italiana e avesse almeno il riflesso della democrazia


Caso appartamento Montecarlo la Procura di Roma chiede otto anni per Gianfranco Fini

Costa otto a Gianfranco Fini la casa a Montecarlo lasciata in eredità dalla contessa Annamaria Colleoni al partito di Fini. Secondo l’accusa la casa sarebbe stata acquistata da Giancarlo Tulliani, cognato di Gianfranco Fini nel 2008 per 300mila euro. L’appartamento è stato venduto nel 2015, con una ricavo di un milione e 360mila dollari. La procura di Roma ha chiesto otto anni per Gianfranco Fini, nove anni per la compagna Elisabetta Tulliani, dieci anni per Giancarlo Tulliani, cinque anni per il padre Sergio. L’accusa si rafforza con il reato di riciclaggio.


17 Marzo

Putin rieletto presidente a capo della Russia con l’87,97%

Putin domina le urne con la paura e sottomette il voto. Rieletto a capo della Russia con l’87,97%. La reazione del Presidente Ucraino Volodymyr Zelenskyy su X, la condanna al potere di Putin e alla sua autarchia che domina la Russia: “In questi giorni il dittatore russo imita altre “elezioni”. Tutti nel mondo capiscono che questa persona, come molte altre nel corso della storia, si è ammalata di potere e non si fermerà davanti a nulla pur di governare per sempre. Non c’è male che non farebbe per mantenere il suo potere personale. E nessuno al mondo sarebbe stato salvaguardato da questo. Sono grato a ogni stato, leader e organizzazione internazionale che ha e continuerà a chiamare queste cose con il loro nome proprio. Tutto ciò che la Russia fa nei territori occupati dell’Ucraina è un crimine. Dovrebbe esserci una risposta giusta a tutto ciò che gli assassini russi hanno fatto in questa guerra per garantire il dominio eterno di Putin. Solo una cosa lo spaventa di più: la responsabilità. Questa imitazione delle “elezioni” non ha legittimità e non può averne. Questa persona deve finire sul molo dell’Aia. Questo è ciò che dobbiamo garantire. Chiunque nel mondo apprezzi la vita e la decenza”. Dalla casa bianca la reazione alla vittoria di Putin: “Le elezioni presidenziali in Russia non sono ovviamente ne’ libere ne’ regolari”. Le reazioni dalla Germania la ministra degli esteri Annalena Baerbock: “Le pseudo elezioni in Russia non sono né libere né giuste, il risultato non sorprenderà nessuno. Il governo di Putin è autoritario, si basa sulla censura, sulla repressione e sulla violenza. Le ‘elezioni’ nei territori occupati dell’Ucraina sono nulle e costituiscono un’altra violazione del diritto internazionale”.


La vedova, Yulia Navalnaya, si è recata alle urne alle 12 insieme ai manifestanti ai seggi “Mezzogiorno contro Putin” –

Yulia Navalnaya vedova di Navalny, ha votato al seggio presso la sede diplomatica di Berlino dichiarando di aver espresso sulla scheda elettorale il nome del marito. Accolta dai sostenitori della politica democratica del marito Navalny temuto da Putin e da lui fatto morire nel carcere estremo e di massima sicurezza nella colonia penale nella regione artica con un applauso e sostegno. In Italia, presso il consolato russo di Milano lunghe code per votare. A mezzogiorno i manifestanti contro Putin si sono recati ai seggi manifestando il dissenso contro il dittatore Russo che sta seminando morte in Ucraina e minaccia l’Unione Europea di un attacco nucleare. Il cartello di una ragazza recita: “Putin deve essere punito. E’ un assassino. Libertà per tutti i prigionieri politici”. Anche a Roma presso l’ambasciata Russa a mezzogiorno una lunga fila di manifestanti contro Putin. La voce dei sostenitori del dittatore non è mancata inneggiando le azioni di estremismo del potere di Putin per rendere lo Stato Russo ancora più potente


Firmato il memorandum con l’Egitto – L’Unione europea regala 7,4 miliardi di euro per combattere i flussi migratori

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa congiunta con i leader europei al Cairo: “La visita di oggi e la forte rappresentanza dei leader europei riflette la forza dei nostri legami bilaterali. E oggi segna una pietra miliare con la firma della nostra Dichiarazione congiunta per un partenariato strategico e globale. Si tratta di un partenariato basato su sei pilastri principali, sei aree di interesse reciproco per l’Europa e l’Egitto. Sono lieta di annunciare che sarà sostenuto da un nuovo pacchetto finanziario e di investimenti di 7,4 miliardi di euro per i prossimi quattro anni”. Gli accordi sono siglati dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi con la presidente della Commissione europea a capo della missione congiunta, Ursula von der Leyen. Per l’Italia presente la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il primo ministro belga e presidente del Consiglio dell’Unione europea, Alexander De Croo, il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, i primi ministri di Grecia e Cipro, i due Stati interessati dalla rotta migratoria mediterranea, Kyriakos Mitsotakis e Nikos Christodoulidis. Il capo di Stato egiziano, in apertura del vertice ha sottolineato la dipendenza degli approvvigionamenti energetici dell’unione europea con l’Egitto: “Quello di oggi tra l’Unione europea e l’Egitto per noi è un accordo molto importante, perché l’Ue ha ancora il problema di sostituire gli approvvigionamenti energetici venuti meno dalla Russia, e l’Egitto è diventato un Paese-chiave per la sua posizione tra Gaza, Sudan e Libia, e ha ricevuto negli ultimi mesi un gran numero di immigrati, anche subsahariani, molti dei quali con destino finale l’Europa”. “Quello che si va a firmare è un partenariato strategico Egitto-Ue, è stato spiegato, con uno stanziamento totale di 7,4 miliardi di euro in tre anni (2024-2027) da erogare a vario titolo: 600 milioni di euro andranno a sovvenzioni varie, di cui 200 milioni per la gestione delle migrazioni. Cinque miliardi di euro saranno invece erogati in forma di prestiti agevolati per progetti bilaterali; 1,8 miliardi supporteranno ulteriori investimenti, a valere sul Piano di investimenti per l’economia del vicino sud”.


Come gli accordi italiani dei porti chiusi con la Libia affondano vite umane regalando navi alla guardia costiera

Sequestri, spari, minacce e violenza. La cosiddetta guardia costiera libica è disposta a tutto pur di svolgere il compito per cui viene pagata: catturare chi fugge per riportare le persone illegalmente nell’inferno libico. Soldi e mezzi arrivano dll’Italia e dall’Europa. E’ la denuncia su X dopo il soccorso delle 100 persone da parte della GeoBarents di una imbarcazione a 40 miglia da Lampedusa. Il salvataggio della GeoBarents in acque internazionali si è scontrato con la nave della Guardia costiera libica che ha cercato di fermare l’azione di soccorso mettendo in pericola la vita dei migranti. Sea-Watch racconta l’accaduto in un video su X:” Questo è il ministro Tajani, mentre regala tre nuove motovedette alla Libia. ieri abbiamo visto come vengono usate. Quello che stanno facendo è molto pericoloso. I due gommoni della GeoBarents stavano assistendo 140 persone in pericolo. La motovedetta libica arriva, e con manovre pericolose tenda di bloccare il soccorso. Provano a intimidire il secondo gommone. Cercano di salire a bordo di uno di due gommoni, impedendo all’altro, carico di persone, di raggiungere la nave. Cosa stanno facendo? L’Italia continua a finanziare questi criminali, disposti a tutto pur di riportare in Libia le persone in fuga. Basta fondi alla Libia

Su X MediciSenzaFrontiera: La testimonianza dalla Geo Barents di Fulvia Conte, coordinatrice dei soccorsi MSF: nuova difficile operazione di salvataggio durante la notte. Momenti drammatici quando il barchino in difficoltà si è capovolto. Soccorsi anche due bambini molto piccoli.

Questo video cattura il momento straziante in cui una barca sovraffollata si è capovolta ieri sera. Fortunatamente, la squadra MSF è riuscita a recuperare in sicurezza tutte le 45 persone dall’acqua. È semplicemente inaccettabile che persone in cerca di sicurezza e protezione debbano rischiare la vita su imbarcazioni fragili


Morto Ferdinando Tascini l’ultimo carceriere di Benito Mussolini

Ferdinando Tascini è stato uno dei carabinieri a cui fu affidata la custodia di Benito Mussolini sul Gran Sasso durante la prigionia di Campo Imperatore. E’ morto all’età di 101 anni il 15 Marzo a Città di castello, luogo in cui si trasferì dopo la guerra e trascorse la sua vita creando un azienda agricola. Nato il 28 Dicembre del 1922, frequentò l’istituto agrario Ciuffelli di Todi. Lo scoppio della guerra lo costrinse a lasciare gli studi e arruolarsi. Fù inviato nella trincea del Montenegro per quasi un anno, per poi arruolarsi nell’Arma dei carabinieri. Richiamato in Italia venne scelto per una missione speciale segreta a Campo Imperatore nel Gran Sasso. La missione consisteva di doveer fare la guardia al duce Benito Mussolini, La missione durò fino al 12 Settembre 1943 quando con l’operazione Quercia, Mussolini venne liberato dai tedeschi per ordine di Hitler. Racconta Tascini che durante l’arrivo il duce: “Aspettasse più gli americani dei tedeschi”


16 Marzo

Studenti confondono la politica con l’onestà di Peppino Impastato contro la mafia

Peppino Impastato, giornalista e attivista ucciso dalla mafia è stato giudicato dagli studenti del Liceo Scientifico Savarino di Partinico, in provincia di Palermo, “personaggio divisivo”, non meritevole di intitolazione della scuola. Bocciata un occasione di rappresentanza della scuola contro la mafia e la politica corrotta che Peppino Impastato ha lottato fino la morte e che oggi continua a tramandare. Il fratello Giovanni Impastato: “Peppino è un personaggio amatissimo dai giovani, forse gli studenti del liceo non hanno studiato la sua storia. Ma il clima non ci piace. Secondo me i ragazzi sono stati strumentalizzati e comunque a questo punto c’è un problema culturale”. La dichiarazione del fratello di Peppino Impastato non lascia dubbi dell’intromissione della politica nella scelta dell’istituto. Peppino era militanti nella Democrazia Proletaria e al giorno d’oggi il potere di destra cerca di insediare le scuole e atterrare anche chi ha lottato contro la mafia attenuandone il ricordo. I rappresentanti degli studenti: “Non abbiamo nulla contro Impastato anche se avremmo preferito una persona meno divisiva, ma non ci piace il metodo seguito”.


Geo Barents soccorre 100 persone mentre è minacciate dalla guardia costiera libica, sostenuta dall’UE, a bordo della motovedetta LCG-302, donata dall’Italia.

Oltre 100 persone sono state intercettate dalla guardia costiera libica in acque internazionali, a 40 miglia da Lampedusa. Geo Barents stava effettuando un salvataggio in acque internazionali quando la nave LCG 602, della Guardia costiera libica, è intervenuta mettendo in pericolo le persone e bloccando l’operazione di salvataggio. 171 persone sono ora al sicuro a bordo GeoBarents dopo essere state soccorse da 2 imbarcazioni vicine questa mattina. Le tensioni sono aumentate durante il secondo salvataggio quando la Guardia costiera libica ha fermato i rhobs di MSF. Dopo intensi negoziati e appelli a Norvegia, Italia e Libia, si sono ritirati, ma non senza minacce. Le équipe di MSF a bordo GeoBarents sono state minacciate oggi dalla guardia costiera libica, sostenuta dall’UE, a bordo della motovedetta LCG-302, donata dall’Italia


Elezione Russia l’opposizione contro Putin organizza la campagna “mezzogiorno contro Putin”

Maksim Reznik ex deputato regionale di San Pietroburgo ha ideato la campagna “Mezzogiorno contro Putin”. La campagna era stata condivisa anche da Navalny, l’attivista odiato da Putin e fatto morire nel carcere di alta sicurezza in Siberia. La campagna è stata rilanciata dalla vedova, Yulia Navalnaya, che ha invitato gli elettori ad annullare la scheda scrivendo il nome del marito. Gli elettori contro Putin devono presentarsi il 17 marzo, ultimo giorno delle votazioni, alle 12 ai seggi. La polizia non potrà fare nulla. Reznik invita a votare contro Putin.


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