Notizie Ottobre 2024
Notizie Ottobre 2024 – Fatti e avvenimenti importanti raccontati in poche righe per non dimenticare – Per un “Italia libera” di esprimere e manifestare contro il potere – News – Important facts and events
Notizie da giorno 01 a 15
15 Ottobre
Deportati 16 migranti nel lager in Albania a spese degli italiani per volontà dell’estremismo di destra – Meloni alla Camera al Senato durante le comunicazioni in vista del Consiglio europeo inveisce contro le ONG
16 migranti a bordo della nave Libra della Marina Militare deportati nei lager in Albania costruiti e voluti per volontà del governo di destra italiano a spese degli italiani. Solo 16 le persone deportate, 24 ore di viaggio, su una nave la cui capienza avrebbe potuto offrire il viaggio a molti più migranti se l’operazione lager in Albania avesse davvero un riscontro positivo sull’emergenza migranti e non un valore assoluto di voler allontanare persone di nazionalità diversa che inseguono il sogno di scappare per salvarsi la vita! Quanto costa agli italiani il lager e la deportazione, ce lo ricorda la premier in occasione delle comunicazioni in vista del Consiglio europeo: “I fondi assegnati per l’attuazione del protocollo Italia-Albania sono 670 milioni di euro per cinque anni, vuol dire 134 milioni di euro l’anno. Ora, 134 milioni di euro l’anno, nel sistema di accoglienza italiano, sono circa il 7,5% di quello che noi spendiamo ogni anno per accogliere gli immigrati che sbarcano da noi, che sono quasi 1 miliardo 800 milioni di euro”. Raggiunge il picco del discorso la Meloni quando si scaglia contro le navi ONG che salvano la vita ai migranti, una chiara sintesi della diversità di valore della vita tra essere umani di nazionalità diverse: “Considero vergognoso che l’organizzazione non governativa Sea Watch definisca le guardie costiere “i veri trafficanti di uomini”, volendo delegittimare tutte quelle degli Stati del nord Africa, e magari anche quella italiana, in modo da dare via libera agli scafisti che questa Ong descrive invece come innocenti, che si sarebbero ritrovati casualmente a guidare imbarcazioni piene di immigrati illegali. Sono dichiarazioni indegne, che gettano la maschera sul ruolo giocato da alcune Ong e sulle responsabilità di chi le finanzia”. La Sea watch ha risposto alle dichiarazioni e le accuse del governo Meloni:” Oggi Giorgia Meloni ha di nuovo attaccato Sea-Watch. Nel farlo ha taciuto i comportamenti criminali della cosiddetta guardia costiera libica finanziata dall’Italia che tante volte abbiamo documentato con i nostri aerei. Sarà per questo che ci attacca, nessuno deve sapere”.
Reati di corruzione, turbativa d’asta e perquisizioni – Arresto il direttore generale di Sogei, società controllata dal Ministero dell’economia e finanza
Arrestato Paolino Iorio direttore generale di Sogei società controllata dal Mef. Arresto, in flagranza di reato, la sera del 14 Ottobre dalla Guardia di Finanza metre intascava una mazzetta da 15 mila euro. La Guardia di Finanza in una informativa presente negli atti dell’indagine della Procura di Roma ipotizza reati di corruzione e turbativa d’asta. Scrivono le fiamme gialle: “Un articolato sistema corruttivo con diversi protagonisti e con ramificazioni sia all’interno del ministero della Difesa, sia in Sogei e sia infine al ministero dell’Interno”. ”In qualità prima di direttore ingegneria, infrastrutture e data center e successivamente di direttore generale della società a partecipazione pubblica Sogei Spa, e quindi di pubblico ufficiale, indebitamente riceveva, in più occasioni, per l’esercizio delle sue funzioni, somme di denaro” dall’imprenditore”; in particolare, ”a fronte di una serie di contratti stipulati con Sogei Spa si impegnava ad acquistare prodotti e servizi forniti dalle imprese per un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro. Lo scambio di denaro fra i due, dell’ordine di decine di migliaia di euro, avveniva circa due volte al mese, almeno dal novembre 2023. Gli incontri sono emersi anche dalle intercettazioni”.
Nell’informativa alla base dell’indagine dalle intercettazioni fatte all’imprenditore posto anch’egli in arresto sono: “Emersi i contatti e gli incontri” con “un Capitano di fregata della Marina Militare”. “Dai primi incontri emergeva che il militare, al fine di svolgere il proprio ruolo nell’ambito di una fornitura, ha avanzato richieste di compensi nonché l’assunzione di una persona da parte di una delle imprese gestite dall’imprenditore”. Riceveva somme di denaro non quantificate, ma da intendersi nell’ordine di decine di migliaia di euro con frequenza di circa due volte al mese dal novembre del 2023″. L’indagine ha portato il risultato di 18 persone iscritte nel registro degli indagati e 14 società. L’indagine ha coinvolto anche il referente in Italia dell’imprenditore Elon Musk, Andrea Stroppa, in merito all’appalto sul sistema satellitare Starlink creato da Musk. La Guardia di finanza in una informativa nel decreto di perquisizione, in riferimento al militare della Marina indagato: “Nell’apprendere del progetto volto all’acquisizione da parte del governo del sistema satellitare realizzato e fornito da un noto gruppo statunitense, approfitta dello svolgimento presso il VI reparto di cui fa parte di una riunione sul tema per agganciare e contattare successivamente il referente italiano del Gruppo, Andrea Stroppa”. “Nel corso delle conversazioni emerge che, da un lato l’ufficiale di Marina programma con un altro indagato l’inserimento di Olidata Spa nell’affare e, dall’altro, lo svolgimento di una certamente illecita propalazione a beneficio dello Stroppa (e, suo tramite, dei suoi referenti) di notizie riservate in ordine a decisioni assunte nel corso di riunioni ministeriali. Vicenda sintomatica di un accordo concluso, o in corso di conclusione, al fine di far beneficiare Olidata Spa e attraverso lo stesso ufficiale di Marina e di un altro indagato, degli affari che il gruppo statunitense potrà concludere con l’amministrazione italiana, grazie all’intervento illecito del pubblico ufficiale”. Andrea Stroppa si dichiara estraneo alla vicenda e dichiara, fonte ANSA: “Tengo a dichiarare con forza la mia totale estraneità rispetto alla contestazione che è stata recentemente formulata nei miei confronti dalla Procura della Repubblica di Roma, che ha ipotizzato un mio coinvolgimento in un episodio di corruzione di un ufficiale dell’Esercito Italiano”.
Banca Italia – Il debito pubblico sfiora i 3mila miliardi di euro
La previsione della Banca d’Italia sul debito pubblico per il 2025 supera la soglia dei 3.000 miliardi di euro prevista dal Documento di economia e finanza approvato dal governo la scorsa settimana. Le stime del Def: dal 2025 sopra i 3mila miliardi. Il debito pubblico dell’Italia romperà la soglia psicologica dei 3.000 miliardi di euro a partire dall’anno prossimo. Lo prevedono le tabelle del Def 2024, secondo cui dai 2.981 miliardi di euro attesi per quest’anno il passivo totale della Pa salirebbe a 3.110 miliardi nel 2025, a 3.224 miliardi nel 2026 e a 3.306 miliardi nel 2027, anno in cui inizierebbe una traiettoria discendente del rapporto debito/Pil. L’Italia rischio una procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea sarà uno dei dieci Paesi, compresa la Francia, a violare i parametri fiscali: deficit/Pil al 3% e il debito/Pil al 60%.
13 Ottobre
Giornata Nazionale dedicata alle vittime degli incidenti sul lavoro
Aumentano le vittime sul luogo di lavoro e diminuisce la tutela e la sicurezza sul luogo di lavoro. Nonostante la normativa ormai obsoleta, tamponata da provvedimenti dell’ultimo minuto da parte dei governi, i lavoratori continuano ad esser vittime dei datori di lavoro che si fiondano come falchi sui lavoratori per ricavare sempre più utile. Da chi lavora con contratto a chi lavora in nero, ikl lavoratore che presta sevizio d’opera per conto del capitalista esce di casa e non si sa se ritorna. Il Prsidente della Repubblica Sergio Mattarella scrive un messaggio all’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro: “Nella Giornata odierna l’Italia rivolge il pensiero alle persone che hanno perso la vita o subito infortuni e malattie a causa del proprio lavoro. Oggi è un giorno di riflessione, ricordo e di rinnovato impegno. La sicurezza sul lavoro è una priorità permanente per la Repubblica. Ogni vita persa, ogni vita compromessa chiama un impegno corale per prevenire ulteriori perdite della salute e della dignità di chi lavora. La sicurezza sul lavoro, oltre che una prescrizione costituzionale, è anzitutto una questione di dignità umana. Garantire condizioni di lavoro sicure significa rispettare la vita e il valore di ciascuna persona, perché il lavoro è luogo di crescita e realizzazione personale e non può costituire un rischio per la propria incolumità. Rinnovo oggi la vicinanza della Repubblica alle famiglie di quanti hanno perso un proprio caro a causa di incidenti sul lavoro e un sentito apprezzamento alle attività dell’Anmil, che da decenni contribuisce a promuovere la cultura della sicurezza, dando voce alle vittime e fornendo sostegno alle loro famiglie in momenti di grande difficoltà. Lavoro e sicurezza sono diritti inscindibili”
Sciopero ferroviario bloccata l’intera rete
Lo sciopero nazionale dei treni indetto dalle sigle autonome Cub trasporti e Sgb per la sicurezza sul lavoro, gli orari e il salario ha avuto bloccato l’Italia. Le Ferrovia dello Stato avvisano che lo sciopero avrà un impatto imponente con la cancellazione di molti treni ad lata percorrenza e regionali: “Un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e Treni del Regionale di Trenitalia”. Lo sciopero terminerà stasera alle 21
Il primo ministro di Israele Netanyahu si rivolge all’Onu: “Rimuovere l’Unifil dalle roccaforti e dalle aree di combattimento di Hezbollah”
Hezbollah, organizzazione paramilitare islamista sciita e antisionista libanese, ha rivendicato un nuovo attacco alla postazione dell’esercito israeliano a Shebaa Farms. L’attacco ha colpito la caserma Zabadin nel territorio occupato da Israele. Nel sud del Libano gli attacchi hanno colpito alcuni operatori della Croce rossa libanese che rende noto in un comunicato: “Mentre la squadra cercava vittime da soccorrere, la casa è stata colpita per la seconda volta, provocando traumi ai soccorritori e danni a due ambulanze. Era stata inviata in coordinamento con la Forza ad interim delle Nazioni Unite (Unifil) dispiegata nel sud del Libano, bombardato quotidianamente da aerei israeliani”. Il primo ministro di Israele Netanyahu chiede all’Onu, rivolgendosi al Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, il ritiro dell’Unifil da roccaforti Hezbollah: “È giunto il momento di rimuovere l’Unifil dalle roccaforti e dalle aree di combattimento di Hezbollah. L’Idf lo ha chiesto ripetutamente, e ha avuto ripetuti rifiuti, tutti volti a fornire uno scudo umano a Hezbollah. Il vostro rifiuto di evacuare i soldati li rende ostaggi di Hezbollah. Questo mette in pericolo la loro vita e quella dei nostri soldati. Ci rammarichiamo per l’infortunio subito dai soldati Unifil, facciamo tutto per prevenire questi incidenti. Sfortunatamente, alcuni leader europei stanno esercitando pressioni nel posto sbagliato. Invece di criticare Israele, dovrebbero rivolgere le loro critiche a Hezbollah, che usa l’ Unifil come scudo umano proprio come Hamas a Gaza usa l’Unrwa”.
Papa Francesco chiede: “Cessata il fuoco su tutti i fronti”
Urante l’Angelus Papa Francesco: “Continuo a seguire con preoccupazione quanto sta avvenendo in Medio Oriente e chiedo ancora una volta un immediato cessate il fuoco su tutti i fronti”. “Si percorrano le vie della diplomazia e del dialogo per ottenere la pace”. “Sono vicino a tutte le popolazioni coinvolte, Palestina, Israele, Libano, dove chiedo che siano rispettate le forze di pace delle Nazioni Unite”
11 Ottobre
Base Unifil in Libano attaccata dall’esercito Israeliano
Attaccato il quartier generale di Naqura. Feriti due caschi blu del contingente dello Sri Lanka durante i combattimenti con Hezbollah. A Labbouneh a ridosso della Linea Blu tra Libano e Israele è crollato un tratto del muro di demarcazione della base Unifil 1-31. L’esercito israeliano giutifica l’attacco: “I due caschi blu del contingente dello Sri Lanka sono stati “inavvertitamente feriti durante i combattimenti con Hezbollah”. Israele per ricostruire l’accuto ha avviato “un’indagine approfondita al più alto livello”. Il Presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden ha chiesto a Israele di fermare gli attacchi alle forze Onu, anche Mosca e Pechino hanno condannato gli attacchi di Israele. Il Presidente francese Macron chiede di:”Cessare l’esportazione di armi a Israele è l’unica leva”, Spagna e Francia ripropongono l’embargo delle armi di Israele, alla richiesta si unisce anche l’Italia impegnata per il summit del Med9. La dichiarazione di Italia, Francia e Spagna sull’attacco ad Unifil in LIbano: “In qualità di nazioni che da tempo contribuiscono all’UNIFIL e di partner del Libano e di Israele, noi, leader di Francia, Italia e Spagna, condanniamo il recente attacco all’UNIFIL da parte dell’IDF. Esprimiamo il nostro sdegno dopo che diversi peacekeepers sono stati feriti a Naqoura. Questi attacchi costituiscono una grave violazione degli obblighi di Israele ai sensi della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e del diritto internazionale umanitario. Questi attacchi sono ingiustificabili e devono cessare immediatamente. Ricordiamo che tutte le forze di pace devono essere protette e ribadiamo il nostro plauso per l’impegno continuo e indispensabile delle truppe/personale UNIFIL in questo contesto molto impegnativo. Contiamo sull’impegno di Israele per la sicurezza delle missioni di pace ONU e bilaterali in Libano e delle organizzazioni internazionali attive nella regione. Chiediamo inoltre un cessate il fuoco immediato e la piena attuazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite da parte di tutte le parti, che è l’unico modo per consentire alla popolazione israeliana e libanese di tornare alle proprie case in sicurezza.”
Senato approvato il disegno di legge “modifiche alla disciplina in materia di durata delle operazioni di intercettazione”
Il disegno di legge è stato approvato al Senato il 9 ottobre con 83 voti favorevoli, 49 contrari e un astenuto e ora passa all’esame della Camera. Cosa prevede il provvedimento che porta il nome del firmatario senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin: le intercettazioni non possono avere una durata complessiva superiore a 45 giorni in tutto, traanne che in due eccezioni: il limite di 45 giorni non si applica alle indagini dei procedimenti per mafia e terrorismo. La durata può superare i 45 giorni se emergono “elementi specifici e concreti” che dovranno essere comunque “oggetto di espressa motivazione”. L’associazione nazionale magistrati ha espresso preoccupazione, il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia: “Purtroppo va avanti un programma di riforme che indebolisce l’azione di contrasto al crimine. Con un intervento destinato a comprimere irragionevolmente l’uso delle intercettazioni” – osserva Santalucia che spiega: “non dubito che si debba fare un uso sapiente degli ascolti, ma non è certo la mannaia temporale prevista in questo ddl a dare risposte al bisogno di professionalità nell’uso di questo strumento”. La legge attuale prevede che la durata delle intercettazioni, inizialmente di 15 giorni, possa essere prorogata per successivi periodi di 15 giorni con decreto motivato del giudice, su richiesta del pubblico ministero se vi sono gravi indizi di reato e l’intercettazione è assolutamente indispensabile ai fini della prosecuzione delle indagini (art. 267 codice procedura penale).
Sciopero dei treni 12 e 13 Ottobre
Disagi per le ferrovie, i sindacati Cub Trasporti e Sgb indicono lo sciopero nazionale per i giorni 12 e 13 Ottobre a partire dalle ore 21 della durata di 24 ore del personale del Gruppo FS Italiane, Italo e Trenord, la motivazione riguarda: la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, e la richiesta di adozione di misure efficaci a tutela della sicurezza sul lavoro. Non verranno garantiti i regionali e i treni a lunga percorrenza
La Russa contro l’informazione pubblica giornalistica Report – La seconda carica dello Stato teme i giornalisti
Dichiara La Russa ,entre si trovava all’evento “Far crescere insieme l’Italia”:”Quello che la sinistra pensava fosse impossibile e cioè che questo governo, questa coalizione e Fratelli d’Italia, che è il partito più grosso, non potessero avere il riscontro di una adesione o perlomeno attenzione. A livello internazionale ci sono rimasti di un male. Più Giorgia va all’estero, più la nostra credibilità sale e la sinistra deve accontentarsi di Report e di La7 per cercare di fare politica”. Un attacco alle testate giornalistiche che non seguono il filone del pensiero anti democratico a tendenza nostalgica fascista di La Russa, che buca la figura del ruolo istituzionale del presidente del Senato. Ancora una volta, nessun rispetto delle istituzioni al potere verso i cittadini, attraverso l’ espressione di un pensiero che estrapola la paura di non essere riusciti a sottomettere e mettere il bavaglio all’informazione libera, nel mirino l’informazione di Stato in onda sulle retei Rai con Report! Una magnifica vittoria del diritto alla libertà di stampa che gente estremista al potere teme! Giustificare l’estremismo è il grande segno anti democratico che la seconda carica dello Stato manifesta!
Diffamazione militare – Il tribunale militare manda Vannacci a processo
Il testo di Vannacci scritto per suo mano lo porta in tribunale. Una vicenda De”il mondo al contrario” titola di un testo che ingigantisce la realtà della normalità fino a portarla a giudicare finirà in tribunale. L’accusa è, diffamazione nei confronti di alcuni giudizi espressi nel testo verso l’unione civile di un militare dell’arma dei carabinieri, quest’ultimo non ha presentato denuncia verso l’eurodeputato della Lega, la procura ha chiesto l’archiviazione, ma il Gip del tribunale militare di roma l’ha respinta, su indicazione del gip
10 Ottobre
Esercito israeliano attacca basi italiane di Unifil nel Sud del Libano
Comunicato ONU:”La missione UNIFIL ha dichiarato in un comunicato che “Il quartier generale a Naqoura e le posizioni vicine sono state colpite ripetutamente”. L’episodio più grave ha visto un carro armato Merkava dell’IDF sparare direttamente contro una torre di osservazione presso il quartier generale di UNIFIL. Colpendola e provocando la caduta di due peacekeepers. I due soldati delle Nazioni Unite sono stati feriti, ma fortunatamente le loro condizioni non sono gravi. Tuttavia, sono stati ricoverati in ospedale per ulteriori cure. Questo attacco si inserisce in un contesto di crescente tensione lungo la Linea Blu. Dove negli ultimi giorni si sono verificati diversi scontri tra l’IDF (forze di difesa israeliane) e membri di Hezbollah nel sud del Libano. UNIFIL ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La recente escalation lungo la Linea Blu sta causando una vasta distruzione di città e villaggi nel sud del Libano, mentre continuano a essere lanciati razzi verso Israele, comprese aree civili. Nei giorni scorsi abbiamo osservato incursioni da parte di Israele in Libano, a Naqoura e in altre aree. I soldati dell’IDF si sono scontrati con elementi di Hezbollah sul terreno in Libano. Ricordiamo all’IDF e a tutti gli attori coinvolti l’obbligo di garantire la sicurezza del personale delle Nazioni Unite e il rispetto dell’inviolabilità delle sedi ONU in ogni momento.” Gli attacchi hanno colpito nel Sud del Libano, il contingente, il quartier generale e le basi italiane di UNIFIL. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un comunicato stampa:”“Già dalle prime ore di questa mattina ho contattato il Ministro della Difesa Israeliano, Yoav Gallant, per protestare con lui e ricordargli in modo fermo che quanto sta avvenendo nei pressi delle basi italiane di Unifil nel Sud del Libano e, in generale, verso il contingente Unifil a partire dagli spari contro il quartier generale di Unifil è, per me e per il governo italiano, inaccettabile. Anche se ho ricevuto garanzie sulla massima attenzione alla sicurezza del personale militare ho ribadito che deve essere scongiurato ogni possibile errore che possa mettere a rischio i soldati, italiani e di Unifil. Nell’ambito delle mie prerogative, oggi pomeriggio, ho convocato anche l’ambasciatore di Israele in Italia con cui ho fermamente protestato chiedendogli di rappresentare formalmente al Ministro della Difesa ed al Capo delle Forze Armate Israeliane che quanto sta accadendo nel Sud del Libano, verso il contingente, il quartier generale e, in particolare, verso le basi italiane di UNIFIL non è assolutamente ammissibile, oltre che in netto contrasto al Diritto Internazionale e in aperta violazione della Risoluzione 1701”. “In merito agli incidenti presso le basi UNIFIL 1-31 e 1-32A”, nessun militare italiano è stato coinvolto. Ieri, in serata, militari regolari dell’IDF avevano neutralizzato alcuni componenti del sistema di video sorveglianza presso la base 1-31, il sistema di illuminazione e un ripetitore radio presso la base 1-32A con il tiro di armi portatili. Stamattina, poi, alcuni colpi di armi portatili hanno colpito l’interno della base 1-31, su cui è seguito il sorvolo di un drone. La situazione è attualmente sotto controllo, il personale è in sicurezza. Tuttavia, questi incidenti sono intollerabili, devono essere accuratamente e decisamente evitati. Per tali motivi ho protestato con il mio omologo israeliano e con l’ambasciatore di Israele in Italia. Stamane ho trasmesso una comunicazione formale alle Nazioni Unite per ribadire l’inaccettabilità di quanto sta accadendo nel Sud del Libano e per assicurare la piena e costruttiva collaborazione dell’Italia a tutte le iniziative militari volte a favorire una de-escalation della situazione e il ripristino del diritto internazionale. La sicurezza dei militari italiani schierati in Libano rimane una priorità assoluta per il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che tengo costantemente informata e che segue l’evolversi della situazione con grande attenzione, per me e per tutto il Governo Italiano affinchè i Peacekeeper italiani continuino la loro opera di mediazione e di sostegno alla Pace e alla stabilità del Libano e dell’intera regione”.
Uragano Milton 10 morti in Florida
L’uragano Milton si è abbattuto con violenza in Florida. Il Centro nazionale uragani: Milton svolta verso est continuerà proseguire sull’Atlantico occidentale per i prossimi giorni. Il centro di Milton continuerà ad allontanarsi dalla costa orientale della Florida e passare a nord della Bahamas nordoccidentali questo pomeriggio. I dati sul vento derivati dai satelliti indicano che Milton è diventato un potente ciclone post-tropicale con venti massimi sostenuti vicini a 75 mph (120 km/h) con raffiche più elevate. Si prevede un graduale indebolimento durante i prossimi giorni. Le condizioni di tempesta tropicale continueranno all’interno della fascia tropicale, le aree di allerta tempesta: Florida, Georgia e Carolina del Sud. La forza di Milton ha provocato morti e lasciato le abitazioni senza elettricità.
08 Ottobre
Nobel per la fisica “per scoperte e invenzioni fondamentali che consentono l’apprendimento automatico con reti neurali artificiali” premiati John J. Hopfield e Geoffrey E. Hinton
Professore presso l’Università di Toronto, Canada, Geoffrey Hinton, ha utilizzato la rete di Hopfield come base per una nuova rete che utilizza un metodo diverso: la macchina di Boltzmann . Questa può imparare a riconoscere elementi caratteristici in un dato tipo di dati. Hinton ha utilizzato strumenti tratti dalla fisica statistica, la scienza dei sistemi costruiti da molti componenti simili. La macchina viene addestrata fornendole esempi che hanno una probabilità molto alta di presentarsi quando la macchina viene eseguita. La macchina di Boltzmann può essere utilizzata per classificare immagini o creare nuovi esempi del tipo di pattern su cui è stata addestrata. Hinton ha sviluppato questo lavoro, contribuendo ad avviare l’attuale sviluppo esplosivo dell’apprendimento automatico.
Professore alla Princeton University, NJ, USA, John Hopfield, ha inventato una rete che usa un metodo per salvare e ricreare pattern. Possiamo immaginare i nodi come pixel. La rete di Hopfield usa la fisica che descrive le caratteristiche di un materiale grazie al suo spin atomico, una proprietà che rende ogni atomo un piccolo magnete. La rete nel suo complesso è descritta in un modo equivalente all’energia nel sistema di spin trovato in fisica, ed è addestrata trovando valori per le connessioni tra i nodi in modo che le immagini salvate abbiano bassa energia. Quando alla rete di Hopfield viene fornita un’immagine distorta o incompleta, lavora metodicamente attraverso i nodi e aggiorna i loro valori in modo che l’energia della rete diminuisca. La rete lavora quindi a tappe per trovare l’immagine salvata che è più simile a quella imperfetta con cui è stata alimentata.
Professore presso l’Università di Toronto, Canada, Geoffrey Hinton, ha utilizzato la rete di Hopfield come base per una nuova rete che utilizza un metodo diverso: la macchina di Boltzmann . Questa può imparare a riconoscere elementi caratteristici in un dato tipo di dati. Hinton ha utilizzato strumenti tratti dalla fisica statistica, la scienza dei sistemi costruiti da molti componenti simili. La macchina viene addestrata fornendole esempi che hanno una probabilità molto alta di presentarsi quando la macchina viene eseguita. La macchina di Boltzmann può essere utilizzata per classificare immagini o creare nuovi esempi del tipo di pattern su cui è stata addestrata. Hinton ha sviluppato questo lavoro, contribuendo ad avviare l’attuale sviluppo esplosivo dell’apprendimento automatico.
Fondazione GIMBE 7° Rapporto sul Servizio Sanitario Nazionale – In Italia 4,5 milioni di persone nel 2023 hanno rinunciato alle cure
Fonte GIMBE, Rapporto sul Servizio Sanitario Nazionale: “La Fondazione GIMBE ha presentato l’8 ottobre 2024 presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica il 7° Rapporto sul Servizio Sanitario Nazionale (SSN) rilevando anzitutto come dati, narrative e sondaggi di popolazione dimostrino che oggi la vera emergenza del Paese è il Servizio Sanitario Nazionale. Un divario della spesa sanitaria pubblica pro capite di € 889 rispetto alla media dei paesi OCSE membri dell’Unione Europea, con un gap complessivo che sfiora i € 52,4 miliardi; la crisi motivazionale del personale che abbandona il SSN; il boom della spesa a carico delle famiglie (+10,3%); quasi 4,5 milioni di persone che nel 2023 hanno rinunciato alle cure, di cui 2,5 milioni per motivi economici; le inaccettabili diseguaglianze regionali e territoriali; la migrazione sanitaria e i disagi quotidiani sui tempi di attesa e sui pronto soccorso affollati dimostrano che la tenuta del SSN è prossima al punto di non ritorno, che i princìpi fondanti di universalismo, equità e uguaglianza sono stati ormai traditi e che si sta lentamente sgretolando il diritto costituzionale alla tutela della salute, in particolare per le fasce socio-economiche più deboli, gli anziani e i fragili, chi vive nel Mezzogiorno e nelle aree interne e disagiate. Perdere il SSN non significa solo compromettere la salute delle persone, ma soprattutto mortificarne la dignità e ridurre le loro capacità di realizzare ambizioni e obiettivi. È per questo che la Fondazione GIMBE ha aggiornato il Piano di Rilancio del SSN: un programma chiaro in 13 punti che prescrive la terapia necessaria a salvare il nostro SSN “malato”. Un piano che ha come bussola l’articolo 32 della Costituzione e il rispetto dei princìpi fondanti del SSN e mette nero su bianco le azioni indispensabili per potenziarlo con risorse adeguate, riforme coraggiose e una radicale e moderna riorganizzazione. Per attuare questo piano, la Fondazione GIMBE invoca un nuovo patto politico e sociale, che superi divisioni ideologiche e avvicendamenti dei Governi, riconoscendo nel SSN un pilastro della nostra democrazia, uno strumento di coesione sociale e un motore per lo sviluppo economico dell’Italia. Un patto che chiede ai cittadini di diventare utenti informati e responsabili, consapevoli del valore del SSN, e a tutti gli attori della sanità di rinunciare ai privilegi acquisiti per salvaguardare il bene comune.
Meloni non ce la fa a ribaltare l’elezione del giudice costituzionale
Dopo la chat dell’adunata al voto per l’elezione del giudice costituzionale e il tradimento di qualcuno di Fratelli d’Italia, ancora non trovato, e la diffusione delle chat ai giornalisti del gruppo dei Fratelli, decade l’elezione del designato ex consigliere giuridico a Palazzo Chigi, Marini. Risultato della votazione 323 schede bianche non utili al fine di raggiungere il quorum, 10 schede nulle, 9 voti dispersi, nessun astenuto. Nessuna partecipazione al voto da parte del centrosinistra: Pd, +Europa, M5s, Iv ad Azione
07 Ottobre
Messaggio del Segretario generale ONU Antonio Guterres per celebrare un anno dagli attacchi del 7 ottobre 2023
Oggi ricorre un anno dai terribili eventi del 7 ottobre, quando Hamas lanciò un attacco terroristico su vasta scala in Israele, uccidendo oltre 1.250 israeliani e cittadini stranieri, tra cui bambini e donne. Più di 250 persone sono state rapite e portate a Gaza, tra cui molte donne e bambini. L’attacco del 7 ottobre ha segnato le anime, e in questo giorno ricordiamo tutti coloro che sono stati brutalmente uccisi e hanno subito violenze indicibili, tra cui violenze sessuali, mentre vivevano semplicemente le loro vite. Questo è un giorno in cui la comunità globale deve ripetere a voce più alta la nostra totale condanna degli atti abominevoli di Hamas, tra cui la presa di ostaggi. Nel corso dell’anno passato, ho incontrato le famiglie degli ostaggi… ho imparato di più sulle vite, le speranze e i sogni dei loro cari… e ho condiviso la loro angoscia e il loro dolore. Non riesco a immaginare le torture che sono costretti a sopportare ogni giorno. Chiedo ancora una volta il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi. Fino ad allora, Hamas deve consentire al Comitato Internazionale della Croce Rossa di visitare quegli ostaggi. Il 7 ottobre è naturalmente un giorno per concentrarsi sugli eventi di quella giornata orribile. Esprimo la mia solidarietà a tutte le vittime e ai loro cari. Dal 7 ottobre è scoppiata un’ondata di sconvolgente violenza e spargimento di sangue. La guerra che ha fatto seguito ai terribili attacchi di un anno fa continua a spezzare vite e a infliggere profonde sofferenze umane ai palestinesi di Gaza e ora anche al popolo libanese. Ne ho parlato spesso e chiaramente. È tempo di liberare gli ostaggi. È tempo di mettere a tacere le armi. È tempo di porre fine alla sofferenza che ha travolto la regione. È tempo di pace, diritto internazionale e giustizia. Le Nazioni Unite sono pienamente impegnate nel raggiungimento di tali obiettivi. In mezzo a tanto spargimento di sangue e divisione, dobbiamo aggrapparci alla speranza. Onoriamo la memoria delle vittime, riuniamo le famiglie e poniamo fine alle sofferenze e alla violenza in tutto il Medio Oriente. E non smettiamo mai di lavorare per una soluzione duratura al conflitto, in cui Israele, la Palestina e tutti gli altri paesi della regione possano finalmente vivere in pace, dignità e rispetto reciproco.
Il presidente francese Emmanuel Macron chiede l’embargo delle armi a Israele
Gaza è sotto attacco di Israele. L’esercito israeliano in una nota: “Sono stati identificati diversi lanci di razzi che hanno attraversato la Striscia di Gaza settentrionale per entrare in territorio israeliano. Un razzo è stato intercettato, mentre gli altri sono caduti in aree aperte”. Israele continua o bombardare Beirut. In Libano, Israele ha attaccato obiettivi nelle vicinanze dai siti archeologici di Baalbek. Cancellati i voli da tutti gli aeroporti iraniani dalle 21:00 di domenica alle 06:00 di lunedì ora locale. L’esercito israeliano ha dichiarato “zona militare chiusa” alcune città al confine con il Libano, Manara, Yiftah e Malkiah. Lo riferisce Haaretz. A nord di Israele al confine con il libano sono risuonate le sirene d’allarme.
Gaza è sotto attacco di Israele. L’esercito israeliano in una nota: “Sono stati identificati diversi lanci di razzi che hanno attraversato la Striscia di Gaza settentrionale per entrare in territorio israeliano. Un razzo è stato intercettato, mentre gli altri sono caduti in aree aperte”. Israele continua o bombardare Beirut. In Libano, Israele ha attaccato obiettivi nelle vicinanze dai siti archeologici di Baalbek. Cancellati i voli da tutti gli aeroporti iraniani dalle 21:00 di domenica alle 06:00 di lunedì ora locale. L’esercito israeliano ha dichiarato “zona militare chiusa” alcune città al confine con il Libano, Manara, Yiftah e Malkiah. Lo riferisce Haaretz. A nord di Israele al confine con il libano sono risuonate le sirene d’allarme.
Tajani propone lo Ius Italiae – Gli insulti da Pontida della lega a Forza Italia
Tajani rivendica il programma proposto dall’alleanza con Meloni e Salvini, mentre da Pontida arrivano gli insulti a Tajani e Forza Italia, da parte dei seguaci della Lega di Salvini, che continua a osteggiare la politica di inclusione dei migranti. Tajani risponde su X: “Favorire l’inclusione sociale e lavorativa degli immigrati regolari”. Così è scritto al punto 6 del programma di governo del centro-destra firmato da tutti i partiti della coalizione. La proposta sullo ius italiae va nella direzione indicata dal programma”. Presenta quindi il disegno di legge per la riforma della cittadinanza. Il disegno di legge di Forza Italia include chi è nato in Italia o chi è arrivato prima dei 5 anni e conclude con profitto 10 anni la scuola. Mentre prevede restrizione sullo ius sanguinis fino al bisnonno
05 Ottobre
Le chat di Fratelli d’Italia rivelano gli infedeli al potere Meloni
L’adunata della Meloni ai militanti di Fratelli d’Italia, ai compari della Lega e agli amici di Forza Italia, di lasciare tutto per rincorrere l’elezione di un giudice della Corte Costituzionale, raggiunta ormai all’ottava votazione con i nomi designati di Francesco Saverio Marini, consigliere giuridico di Meloni e Carlo Deodato, segretario generale di palazzo Chigi, fà saltare in aria la fiducia di un apparente retroscena dei fratelli d’Italia che iniziano a non farcela più e si comportano come Caino e Abele. Il Fatto Quotidiano palesa il tradimento e lo scontento della Meloni. La chat passata al giornale da non si sa chi, viene messa nera su bianco e la Meloni dice: “L’infamia di pochi alla fine mi costringe a non avere più rapporti con i gruppi. Molto sconfortante davvero. Risponde la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro: “Immagino come ti senti”. Dall’istruzione che ha tempo per le chat Paola Frassinetti: “Resto senza parole e con tanta rabbia e delusione”. Poi appare lo scudiero crociato ministro della Difesa, Guido Crosetto: “Be’, però penso che lavorandoci un po’ l’infame si trova”. La Meloni con la lancia in mano risponde: “Questo è ovvio, penso che non lo sappia già? Ma non cambia la natura delle cose”. Il Presidente della commissione trasporti Salvatore Deidda, che di trasporti ormai in italia non ha fondamento di esistere dice:”Io spero che chi sia stato faccia ammenda e capisca che ci sta danneggiando continuamente”. La Meloni risponde: “Ma quale ammenda, c’è gente che per una citazione sul giornale si vende la madre. Solo non capisco come facciano a stare con noi che siamo sempre stati tutt’altro. Detto questo mi taccio prima che esce qualcosa pure da qui”. Mentre l’Italia ormai non ha alcun sinonimo per indicare i trasporti il viceministro ai Trasporti Galeazzo Bignami si veste da arlecchino e dice ironicamente: “Ma quindi non posso mandare i messaggi di questa chat? Mannaggia. Avevo già pronta al foto di ricompensa…”. E il suo collega ai trasporti Deidda gli risponde: “Comunque hai notato che con me e Galeazzo come funzionano i trasporti? Impeccabili”. Non considerando il caos che fuori vivono i cittadini tra scioperi e disservizi, i due arlecchini di fratelli d’Itali si trastullano e danno il meglio di loro, e qui appare la contesa poltrona alle infrastrutture di Salvini, quindi la Meloni si appresta a buttare la sua lancia infuocata e dice: “Ah sì, il blocco della linea”. “Ma sono molto soddisfatta invece. Pensavo saremmo tornati al dorso di mulo e invece ci sono ancora i treni dopo due anni”. Il dialogo insulso e ormai al chiaro dei media termina con il deputato Marco Osnato: “Tutto per non far dire che con noi ‘treni arrivano in orario’! Bravi, strategia geniale…”.
Riflessione Blog:
Questa gente, a capo del potere, ha tempo per inutili discorsi e continua a tessere trame che aggrovigliano il futuro degli italiani, la corte costituzionale non è il gioco del comando della Meloni per soggiogare il potere giurisdizionale, ma è un organo che tutela la vita dei cittadini. Questa gente tratta lo Stato come fosse il suo Vespasiano (pisciatoio), cercando sempre più di sottomettere la democrazia a uno Stato di autarchia, isolando il cittadino dalle istituzioni e creando un divario sociale tale che il potere possa dominare su di esso! Questi discorsi rendono palese ciò che il potere cerca di mascherare, l’infamia che si allarga sempre più nello Stato! Il paese sta andando incontro a una recrudescenza del sistema voluto da estremisti!
Messaggio del Presidente Mattarella nel 100° anniversario della Radio RAI
«Il 6 ottobre del 1924 dalla stazione di Roma dell’Unione Radiofonica Italiana si diffuse nell’etere il primo programma quotidiano di trasmissioni radiofoniche in Italia. Un secolo di imponenti trasformazioni politiche, sociali, tecnologiche è trascorso da quelle pioneristiche trasmissioni. Con la nascita della Repubblica la radio e, successivamente, la televisione, divennero un pilastro della costruzione civile e democratica del nostro Paese, diffondendo il pluralismo, promuovendo il dialogo e la partecipazione, trasmettendo alfabetizzazione e cultura. Il lessico della televisione contribuì alla nascita della lingua italiana moderna, agevolando la formazione di una comunità linguistica e di valori condivisi, in cui tutti gli Italiani potevano riconoscersi. Oggi, la Rai, erede di una storia di così grande rilievo, si misura con altre sfide, in un contesto caratterizzato dal pluralismo delle emittenti televisive, dalle piattaforme digitali e dai social, in cui la Rai continua ad avere come missione quella di operare per la promozione della libera informazione e della cultura. Indipendenza, autorevolezza, pluralità delle opinioni, originalità, professionalità, innovazione, queste le doti che hanno permesso all’azienda, negli anni, di raggiungere prestigiosi risultati e di diventare voce affidabile e ascoltata nel panorama editoriale italiano e uno dei maggiori centri di produzione e diffusione dell’arte e della cultura. Il servizio pubblico televisivo sa di essere al servizio esclusivo dei cittadini – in conformità al Media Information Act della Unione Europea – garantendo la pluralità delle voci, la qualità del prodotto e operando una rigorosa verifica delle fonti nel flusso delle informazioni, anche per fronteggiare quella vera e propria guerra ibrida caratterizzata dalla diffusione delle fake-news. L’augurio che rivolgo alla Rai, ai suoi dirigenti, ai tanti che vi lavorano è di continuare a essere specchio fedele della ricchezza inestimabile della società italiana e, insieme, impulso di progresso nel solco dei valori di libertà, democrazia, giustizia, solidarietà e pace sanciti dalla Costituzione repubblicana».
03 Ottobre
L’improvvisata politica economica di Giorgetti fà crollare la borsa di Milano
“Stiamo per approvare una legge di bilancio che chiederà sacrifici a tutti”. E’ la dichiarazione del fantomatico ministro dell’Economia in cravatta verde Giancarlo Giorgetti, in un’intervista per il forum ‘Future of Finance: Italy Economic Outlook 2024’ organizzato da Bloomberg. La reazione alle parole improvvisate, si ripercuotono sui mercati, la borsa di Milano crolla, il Ftse Mib cede l’1,5%. Alla ricerca della credibilità, la politica dei sacrifici è specificata da Giorgetti: “Questo governo deve dare un messaggio di credibilità e quello che promettiamo lo facciamo”. La previsione del 1% del Pil senza calcolare i conflitti internazionali bellici che il governo di destra appoggia, infoltiscono l’ego del ministro all’economia: “Continuiamo a ritenere che l’obiettivo dell’1%” di crescita del Pil sia realistico e se non sarà l’1% sarà un dato molto molto prossimo a quel risultato. Quando non c’era consenso su questo perché i nostri modelli econometrici, che si sono dimostrati affidabili, dimostravano questa possibilità. Oggi l’andamento conferma queste aspettative, è chiaro che la situazione internazionale in qualche modo condizionerà l’economia mondiale e del nostro Paese. La manifattura, l’industria non va bene ma è più che compensata dai servizi» e al momento l’Italia fa “meglio di altri” in Europa. Dopo il discorso contorto senza una chiara linea, il ministro, nell’impeto del malcontento creato e generato raddrizza il tiro e precisa dalla sedia del Mef: “Si chiederà uno sforzo alle imprese più grandi che operano in determinati settori in cui l’utile ha beneficiato in qualche modo di condizioni favorevoli esterne affinché contribuiscano con modalità sulle quali è in corso un confronto. Non è allo studio, si chiarisce, nessuna nuova tassazione per gli individui mentre le aziende più piccole sono già interessate al Concordato biennale preventivo”. Altre “eventuali interpretazioni delle parole del ministro Giorgetti sono da considerarsi forzature”. Una rocambolesca storia a spese degli italiani che pagheranno la tassazioni alle imprese! Una politica economica fallimentare già vissuta con il governo Berlusconi!
Sollevata dall’incarico la ditta che ha piantato il chiodo e bloccato i trasporti ferroviari
La spada di Damocle sul colpevole che ha infastidito il ministro alle infrastrutture mentre era impegnato a festeggiare su twitter la festa dei nonni è stata spietata. La ditta esterna al gruppo Ferrovie, che ha danneggiato un cavo e compromesso il funzionamento dell’alimentazione elettrica di una cabina, è stata sollevata dall’incarico. Il ministero dei trasporti fittizi italiani lo ha fatto sapere: “È stata sospesa qualsiasi attività tra Rfi e la ditta intervenuta sulla tratta ferroviaria Parco Prenestino – Roma Termini, dove si è verificato un danno alla linea con conseguenze sulla circolazione dei treni. La firma è avvenuta in questi minuti, dopo le necessarie verifiche. Il vicepremier e ministro Matteo Salvini aveva espresso fin da subito l’esigenza di verificare l’accaduto per accertare eventuali responsabilità e agire di conseguenza”. Hanno pagato le spese della disorganizzazione alle infrastrutture i lavoratori della ditta, di cui non si conosce le sorti dopo l’accadimento, e i viaggiatori, per il resto la politica si è saputa bene lavare le mani!
Anas Milano e Roma presunte tangenti su appalti stradali
Le indagini della Procura di Milano hanno rilevato presunte tangenti di circa 400 milioni di euro per gli appalti per i lavori stradali. Nove persone indagate, tra cui due funzionari Anas. La guardia di finanza ha acquisito documenti in merito a un’inchiesta su alcuni appalti stradali, 9 persone e 3 società con le accuse di corruzione, turbata libertà degli incanti e rivelazione di segreto d’ufficio. Perquisite le sedi Anas di Milano e Roma e la società Anas-Struttura territoriale Lombardia
02 Ottobre
Crollano i trasporti ferroviari milioni di utenti bloccati – L’inefficienza delle infrastrutture italiane – Salvini pensa alla festa dei nonni e gli italiani rincorrono i treni
Un guasto per un chiodo, così giustifica la mancanza di efficienza delle infrastrutture che si protrae da diversi mesi sull’interro territorio italiano. Da nord a sud si parte, ma non si sa quando e se si arriva. Mentre il ministro dei trasporti si trastullava in tweet che cercano l’attenzione sentimentale approfittando della festa dei nonni, i viaggiatori sui treni pagavano il duro prezzo dell’inefficienza delle infrastrutture con a capo il ministro Salvini. Il problema, una disconnessione degli impianti nelle stazioni di Roma Termini e Roma Tiburtina. L’amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana, Gianpiero Strisciuglio, cerca una giustificazione tecnica all’enorme danno che ha colpito la cabina elettrica che alimenta l’impianto di circolazione nel nodo di Roma. Danno verificatosi intorno alle 6 del mattino e risolto alle 8:30 riferisce Rfi. Nel frattempo saltano i collegamenti e a Roma presso la Stazione termini il caos e la dispersione dei viaggiatori raggiunge il limite dell’impossibile, nessuno sa come e dove andare e raggiungere il luogo di destinazione. I comunicati di Trenitalia annunciano: “La circolazione è fortemente rallentata, i treni Alta velocità, Intercity e Regionali possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 160/180 minuti o subire limitazioni di percorso e cancellazioni”. Cancellati e in ritardo i treni Alta velocità, Intercity e regionali. In tilt il nodo ferroviario di Bologna, Napoli e Milano, un ritardo che ha raggiunto 260 minuti per due convogli provenienti dal martoriato sud Italia, a pagarne le spese i viaggiatori di Lecce. Nel frattempo in Calabria il disservizio ai collegamenti continua, non per colpa del chiodo, ma dei lavori di non una lineaeternamente interrotta, si annuncia per i futuri giorni ai viaggiatori da trenitalia: “DALLE ORE 21:00 DI SABATO 5 ALLE ORE 05:00 DI LUNEDI’ 7 OTTOBRE TRENI CON VARIAZIONI E LIMITAZIONI DI PERCORSO PER LAVORI TRA ROSARNO E LAMEZIA TERME CENTRALE VIA TROPEA. PREVISTI BUS SOSTITUTIVI”. La causa del disservizio sulla tratta Roma, secondo Salvini a capo delle infrastrutture:”C’è stato un “errore di una ditta privata”,”stanotte ha piantato un chiodo su un cavo”. “Il tempo di reazione di fronte a questo errore non è stato all’altezza che la seconda potenza industriale d’Europa deve avere. Il privato ne risponderà”. Addossando la colpa, che ormai da mesi attanaglia le ferrovie, il ministro, che dovrebbe risolvere il problema e lavorare a favore dei cittadini, alimenta dissenso inveendo, con la solita politica distorta da comandante generale delle forze inutili e il messaggio distruttivo di vendetta contro chi lavora! Certamente ci saranno delle colpe, ma la prima è da dare a chi gestisce il ministero alle infrastrutture che dovrebbe avere sotto controllo gli interi impianti e affidare mansioni, oneri e doveri alla competenza umana! E così ne pagano le conseguenze i chiodi, sotto figura di lavoratori! Il codacons ricorda i disservizi al ministro alle infrastrutture: “Ancora una giornata di passione per gli utenti delle ferrovie italiane, con la circolazione ferroviaria sospesa da stamattina a Roma Termini e Roma Tiburtina per un guasto alla linea con ripercussioni a cascata su numerosi collegamenti.
I problemi sulla linea alta velocità della capitale continuano a ripresentarsi con eccessiva frequenza – afferma il Codacons, che ha analizzato l’andamento del servizio ferroviario nell’ultima settimana – Nel periodo che va dal 26 settembre al 2 ottobre si contano ben 9 casi di guasti alla linea elettrica o ai treni che hanno coinvolto la linea Av di Roma. Nello specifico il 26 settembre Rfi dava notizia di rallentamenti in prossimità di Roma Termini per un inconveniente tecnico alla linea, e nella stessa giornata un guasto ad un treno aveva determinato ritardi sulla linea Av Firenze-Roma; nella mattinata del 27 settembre sulla rete Av Roma-Firenze nuovo inconveniente tecnico con conseguenti ritardi ai treni, mentre nel pomeriggio della stessa giornata a causare rallentamenti è stato un problema tecnico ad un treno sulla linea Av Napoli-Roma. Il 28 settembre sulla linea Av Roma-Firenze si è registrato prima un problema tecnico alla linea, poi un inconveniente a un treno, con relative ripercussioni sulla circolazione. Il 29 settembre ad essere interessata da guasti è l’Av Roma-Napoli, e sulla stessa linea problemi ad un treno hanno determinato ritardi nella giornata dell’1 ottobre, fino ad arrivare a caos di questa mattina.
“Guasti ai treni e problemi alla linea Av si verificano con eccessiva frequenza e determinano disagi enormi per gli utenti, con ritardi che in alcuni casi possono superare i 180 minuti – afferma il presidente Carlo Rienzi – Al di là dei rimborsi dei biglietti in caso di mancata partenza e degli indennizzi automatici previsti dalla normativa, occorre pensare a forme di risarcimento per i passeggeri proporzionate ai disagi subiti e adeguate al danno patito dai viaggiatori”. Il ministro è impegnato, si occupa del secessionismo, da festeggiare a Pontida, dei gazebo, una allegorica raccolta firme che cerca consensi per non essere condannato per aver tenuto in ostaggio migranti su una nave ONG, impegnato nell’inveire contro il sud Italia cercando sempre espedienti per averne il controllo politico e territoriale tramite autonomia differenziata, un impervio obiettivo che incontrerà l’ostacolo del referendum e prevarrà la volontà dei cittadini, e il volteggiare tra Scilla e Cariddi spendendo 14 miliardi di euro dei cittadini per un ponte voluto dalle mafie, contro ogni principio di tutela del territorio! Migliaia di lavoratori pendolari, oggi hanno pagato il duro prezzo di non poter essere presenti sul posto di lavoro, lavoratori che pagano le tasse per mantenere il ministero alle infrastrutture e i lauti stipendi del ministro e suoi collaboratori, in cambio hanno ricevuto il disservizio al cittadino! L’ennesimo fallimento che cerca la soluzione in unica risposta, le dimissioni dell’incompetenza infrastrutturale!
Il potere Meloni boccia il salario minimo – Schiaffo ai lavoratori
Il potere Meloni e il suo enourage sputa sul salario minimo, la decisione di lasciare schiavizzati i lavoratori con stipendi da fame tra precariato e finto lavoro in nero messo in regola dilaga in Italia. L’Aula della Camera ha bocciato l’emendamento presentato dalle opposizioni al ddl Lavoro di introdurre il salario minimo legale. 148 I voti contrari del centrodestra, 111 i favorevoli della sinistra, Italia Viva si astiene con 6 voti . Approvato una norma del provvedimento voluta dal jobs act per contrastare le dimissioni in bianco e i licenziamenti mascherati da dimissioni del lavoratore, allargato il panorama che lascia la possibilità al datore di lavoro di costringere alle dimissioni in bianco.
Arrestato dalla Polizia Postale il programmatore che ha hackerato i dati dal server del Minitero di giustizia – Indagini condotte e coordinate dalla Procura di Napoli
In conferenza stampa il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Giovanni Melillo, il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, Ivano Gabrielli, a capo della Polizia postale e delle comunicazioni; Gratteri: “Abbiamo deciso di non usare più mail, whatsapp e altri strumenti simili. Siamo tornati alla carta, per timore che potesse intercettare le nostre informazioni”. I ragazzo che si occupa per lavoro di programmazione, è stato arrestato. Le hanno portato alla luce dati decriptati, diversi terabyte, in parte coperti da segreto investigativo, dislocati su server posizionati all’estero. Sono stati intercettati guadagni virtuali provenienti della vendita di beni e servizi illeciti, somme che raggiungono i tre milioni di euro in bitcoin, sequestrati da exchange in tutto il mondo. I reati contestati: accesso abusivo aggravato a strutture informatiche e diffusione di malware e programmi software, commessi in concorso con ignoti. Indagati anche altre tre persone. Si aggiungono gli aggravanti per il 24 enne hacker l’infiltrazione di dati in un’ indagine a suo carico condotta dalla Guardia di Finanza, a Brescia, l’imputazione è di aver rubato fascicoli di indagine coperti dal segreto investigativo e atti di vario tipo
01 Ottobre
Conflitto Iran Israele – Iran lancia l’attacco su Israele – Pioggia di missili su Tela Aviv
L’Iran risponde agli attacchi di Israele e fà suonare le sirene sull’intero territorio israeliano lanciando una pioggia di missili colpendo 80% dei bersagli previsti. L’uccisione, causata da Israele dell’ex leader di Hamas Ismail Haniyeh , del segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah e del vice comandante delle Guardie rivoluzionarie iraniane, il generale Abbas Nilforoushan, è rivendicata dall’Iran. La missione di Teheran all’Onu su X rivendica l’attacco:” La risposta legale, razionale e legittima dell’Iran agli atti terroristici del regime sionista, che hanno coinvolto cittadini e interessi iraniani e violato la sovranità nazionale della Repubblica islamica dell’Iran, è stata debitamente eseguita. Se il regime sionista osasse rispondere o commettere ulteriori atti di malevolenza, ne conseguirebbe una successiva e schiacciante risposta. Si consiglia agli stati regionali e ai sostenitori dei sionisti di separarsi dal regime. Il ministero dell’Intelligence iraniano dichiara: “L’Iran è ora in stato di guerra”. Alcuni missili sono stati intercettati dai sistemi di difesa contraerea degli Stati Uniti. Onu chiede il cessate il fuoco. Il Segretario Generale ONU António Guterres: “Sono estremamente preoccupato per l’escalation del conflitto in Libano e chiedo un cessate il fuoco immediato. In Libano si deve evitare a tutti i costi una guerra totale e si devono rispettare la sovranità e l’integrità territoriale del Paese”. Il Segretario generale ha parlato stamattina presto con il Primo Ministro Najib Mikati del Libano. Ha detto al Primo Ministro che l’intero sistema delle Nazioni Unite in Libano è mobilitato per assistere tutti coloro che sono nel bisogno nel Paese. Il Segretario generale fa appello alla comunità internazionale affinché sostenga urgentemente l’appello umanitario da 426 milioni di dollari lanciato oggi a Beirut.
Conflitto Iran Israele – Italia: invita il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a prendere in considerazione un rafforzamento del mandato della missione Unifil La Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite
Alla luce dell’aggravarsi della crisi in Medio Oriente, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha convocato d’urgenza un vertice a Palazzo Chigi per discutere la situazione e valutare le misure necessarie. Alla riunione hanno partecipato il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani in collegamento da remoto, il Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Sottosegretario Alfredo Mantovano, autorità delegata per i servizi di sicurezza, i vertici dei servizi segreti, il Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio e, in collegamento, l’Ambasciatore d’Italia in Israele, Luca Ferrari. Nel condannare l’attacco iraniano a Israele, il Governo italiano esprime profonda preoccupazione per gli sviluppi in corso e lancia un appello alla responsabilità di tutti gli attori regionali, chiedendo di evitare ulteriori escalation. L’Italia continuerà a impegnarsi per una soluzione diplomatica, anche in qualità di presidente di turno del G7, per la stabilizzazione del confine israelo-libanese attraverso la piena applicazione della risoluzione 1701. In questo quadro, l’Italia invita il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a prendere in considerazione un rafforzamento del mandato della missione Unifil al fine di assicurare la sicurezza del confine tra Israele e Libano in attuazione delle vigenti risoluzioni dell’ONU. E’ altrettanto urgente giungere ad un accordo per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi in linea con la risoluzione 2735. Nell’immediato, il Governo è impegnato nella messa in sicurezza dei cittadini italiani e dei militari del contingente UNIFIL. Il tavolo di Governo è stato convocato in forma permanente per monitorare costantemente l’evolversi della situazione e adottare tempestivamente le misure necessarie.
La Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite, UNIFIL, è una forza militare di interposizione dell’ONU, creata il 19 marzo 1978 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Dal 2006 durante il conflitto tra Israele e libano è stata sottoscritta una nuova risoluzione che dispone una nuova forza di interposizione. Alla fine del conflitto del 2006, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha rafforzato l’UNIFIL dando il mandato di controllare la cessazione delle ostilità, accompagnare e sostenere le forze armate libanesi schierate in tutto il sud del Libano, ed estendere la sua assistenza per contribuire a garantire l’accesso umanitario alle popolazioni civili e il ritorno volontario e sicuro degli sfollati.
Notizie da giorno 16 a 31
31 Ottobre
ISTAT Aumenti: Disoccupazione – Inflazione – Prezzi del carrello della spesa – Cala il fatturato dell’industria
ISTAT settembre 2024 diminuiscono occupati e disoccupati crescono gli inattivi
A settembre 2024, dopo tre mesi di crescita, il numero di occupati diminuisce (-63mila unità), attestandosi a 23 milioni 983mila; il calo coinvolge i dipendenti permanenti – che scendono a 16 milioni 21mila – e i dipendenti a termine, pari a 2 milioni 815mila; gli autonomi rimangono stabili a 5 milioni 147mila. Rispetto a settembre 2023, gli occupati sono 301mila in più, sintesi dell’aumento dei dipendenti permanenti (+331mila) e degli autonomi (+81mila) e del calo dei dipendenti a termine (-110mila). Su base mensile, il tasso di occupazione scende al 62,1%, quello di inattività sale al 33,7%, mentre il tasso di disoccupazione è stabile al 6,1%.
ISTAT l’inflazione risale – Aumentano i prezzi del “carrello della spesa”
A ottobre, secondo le stime preliminari, l’inflazione risale a +0,9%, seppure in un quadro di stabilità congiunturale. Gli andamenti settoriali appaiono, tuttavia, differenziati. Nel comparto alimentare la dinamica tendenziale dei prezzi risulta in accelerazione (+2,4% da +1,1% di settembre), con effetti che si manifestano sul “carrello della spesa” (+2,2% da +1,0%). Al contrario, i prezzi dei Beni energetici accentuano il calo su base annua (-9,1% da -8,7%), nonostante l’aumento congiunturale della componente regolamentata. In decelerazione sono infine i prezzi dei servizi ricreativi e culturali (+3,6% da +4,0%) e dei trasporti (+2,8% da +2,4%). A ottobre l’inflazione di fondo resta a +1,8%.
ISTAT cala il fatturato dell’industria
Ad agosto si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca in termini congiunturali dello 0,1% in valore e dello 0,7% in volume. Si registrano flessioni dello 0,5% sul mercato interno (-0,7% in volume) ed incrementi dello 0,4% sul mercato estero (-0,8% in volume). Per il settore dei servizi, si osserva una diminuzione della stessa intensità sia in valore sia in volume (-2,0%), con dinamiche negative nel commercio all’ingrosso (-2,6% in valore e -2,5% in volume) e negli altri servizi (-1,3% in valore e -1,9% in volume).
Spagna il cambiamento climatico distrugge la vita della popolazione
Riflessione blog:
Il cambiamento climatico rade il suolo, e rende sempre più invivibile la sopravvenienza. La vita delle persone sarà sempre in una casistica di probabilità che prevede l’allerta meteo. Non c’è soluzione per fermare un ciclone, ne per arrestare un tornado. L’uomo che nega il cambiamento climatico, non può fermare la distruzione della terra, ma mette in pericolo la vita della popolazione ed è complice della morte dell’essere umano, perchè lotta contro qualcosa al di sopra di noi, la forza della natura. La politica poteva intervenire, ma ha preferito guardare l’obiettivo del capitale, sfruttando le risorse che la natura ci ha sempre dato come fonte di sopravvivenza, da esse ha ricavato ogni possibile sostanza tossica e chimica che ha contaminato e alterato l’ambiente! Il più grande sfregio alla tutela del cittadino che stiamo ricevendo, è l’abnegazione al cambiamento climatico e la caparbietà di voler intraprendere azioni che continuano a distruggere madre terra. Possiamo tutti far qualcosa, partecipando insieme: non sprecare acqua, preferire il vetro, comprare abiti prodotti con tessuti naturali anche riciclati, risparmio energetico, cibo locale e di origine della propria nazione, evitare la plastica, prendere meno l’auto, tutti gesti che migliorano la qualità della nostra vita e producano il cambiamento al cambiamento climatico
Riflessione blog:
Il cambiamento climatico rade il suolo, e rende sempre più invivibile la sopravvenienza. La vita delle persone sarà sempre in una casistica di probabilità che prevede l’allerta meteo. Non c’è soluzione per fermare un ciclone, ne per arrestare un tornado. L’uomo che nega il cambiamento climatico, non può fermare la distruzione della terra, ma mette in pericolo la vita della popolazione ed è complice della morte dell’essere umano, perchè lotta contro qualcosa al di sopra di noi, la forza della natura. La politica poteva intervenire, ma ha preferito guardare l’obiettivo del capitale, sfruttando le risorse che la natura ci ha sempre dato come fonte di sopravvivenza, da esse ha ricavato ogni possibile sostanza tossica e chimica che ha contaminato e alterato l’ambiente! Il più grande sfregio alla tutela del cittadino che stiamo ricevendo, è l’abnegazione al cambiamento climatico e la caparbietà di voler intraprendere azioni che continuano a distruggere madre terra. Possiamo tutti far qualcosa, partecipando insieme: non sprecare acqua, preferire il vetro, comprare abiti prodotti con tessuti naturali anche riciclati, risparmio energetico, cibo locale e di origine della propria nazione, evitare la plastica, prendere meno l’auto, tutti gesti che migliorano la qualità della nostra vita e producano il cambiamento al cambiamento climatico
Abolizione del reato di abuso d’ufficio favorisce l’illecito archiviata l’inchiesta sull’indagine per abuso d’ufficio alla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei
Riflessione Blog:
E così la cosa pubblica può essere gestita a uso e consumo proprio al fine di arricchirsi. Se i destinatari di questi fondi fossero stati semplici cittadini, avrebbero portato un maggiore utile al bilancio della regione e dello Stato! Tutto merito della destra, in particolare la Lega da cui proviene la presidente, che dei soldi dei cittadini non ha alcun rispetto. L’excursus di Donatella Tesei: presidente della Regione Umbria dall’11 novembre 2019. Da politica di destra appartenente alla Lega, si insedia alla regione e incide subito con le politiche restrittive verso la libertà delle donne, la giunta regionale delibera contro l’aborto, abolendo la pratica della pillola del giorno dopo, aborto farmacologico in giornata. Il 28 febbraio 2024, viene presentata alle nuove elezioni regionali, per un secondo mandato, appoggiata dalla coalizione del centro destra: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, UdC, Noi Moderati e Alternativa Popolare oltre la lista civica a cui appartiene di centro-destra “Gruppo Montefalco”. Nel 2009 è eletta a sindaco di Montefalco, si candida come Esponente della Lega Nord appartenente alla lista civica di centro-destra “Gruppo Montefalco”. Tutto questo la dice lunga sull’abuso d’ufficio, voluto tanto dalla destra! L’abrogazione del reato d’ufficio non implica la non colpevolezza, ma ostacola la giustizia, e la destra alla giustizia sa bene girargli intorno!
Riflessione Blog:
E così la cosa pubblica può essere gestita a uso e consumo proprio al fine di arricchirsi. Se i destinatari di questi fondi fossero stati semplici cittadini, avrebbero portato un maggiore utile al bilancio della regione e dello Stato! Tutto merito della destra, in particolare la Lega da cui proviene la presidente, che dei soldi dei cittadini non ha alcun rispetto. L’excursus di Donatella Tesei: presidente della Regione Umbria dall’11 novembre 2019. Da politica di destra appartenente alla Lega, si insedia alla regione e incide subito con le politiche restrittive verso la libertà delle donne, la giunta regionale delibera contro l’aborto, abolendo la pratica della pillola del giorno dopo, aborto farmacologico in giornata. Il 28 febbraio 2024, viene presentata alle nuove elezioni regionali, per un secondo mandato, appoggiata dalla coalizione del centro destra: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, UdC, Noi Moderati e Alternativa Popolare oltre la lista civica a cui appartiene di centro-destra “Gruppo Montefalco”. Nel 2009 è eletta a sindaco di Montefalco, si candida come Esponente della Lega Nord appartenente alla lista civica di centro-destra “Gruppo Montefalco”. Tutto questo la dice lunga sull’abuso d’ufficio, voluto tanto dalla destra! L’abrogazione del reato d’ufficio non implica la non colpevolezza, ma ostacola la giustizia, e la destra alla giustizia sa bene girargli intorno!
Istituita la Giornata nazionale delle periferie urbane
Il senato della repubblica ha approvato la Giornata nazionale delle periferie urbane. Il disegno di legge, presentato su iniziativa da Forza Italia, era stato approvato alla Camera il 26 giugno scorso. La celebrazione della giornata sarà il 24 giugno, giorno in cui si ricorda l’omicidio della bambina di sei anni Fortuna Loffredo, che nel 2014 fu gettata dal palazzo della sua abitazione a Caivano da un vicino di casa che abusava di lei
29 Ottobre
La giovane italiana Caporale presso il Reparto Attività Sportive del Centro Addestramento Alpino Matilde Lorenzi promessa dello sci azzurro è morta
Triste perdita italiana, lapromesso dello sci di soli 19 anni Matilde Lorenzi è morto a causa di un grave incidente che l’ha coinvolta mentre stava effettuando un allenamento con la squadra nazionale italiana. L’incidente è accaduto lunedì mattina sulla pista rossa “Grawand nr. 1”, sul ghiacciaio della Val Senales. L’atleta su un tratto pianeggiante della pista ha perso il controllo degli sci provocando la caduta. La sciatrice è stata soccorsa dal personale sanitario e trasportata in elicottero all’ospedale “San Maurizio” di Bolzano. I funerali di Matilde Lorenzi si terranno si terranno giovedì alle 10 nella parrocchia di San Lorenzo a Giaveno, in provincia di Torino. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Luciano Antonio Portolano, il seguente messaggio: «Ho appreso con sincera commozione la notizia della morte di Matilde Lorenzi, Caporale presso il Reparto Attività Sportive del Centro Addestramento Alpino. In questa tristissima circostanza, la prego far pervenire ai familiari le espressioni del mio più grande cordoglio e di partecipare la mia vicinanza all’Esercito Italiano»
Il Tribunale di Bologna ha rinviato alla Corte di Giustizia europea di pronunciarsi sulla definizione di ‘Paesi sicuri’
Il Tribunale di Bologna chiede ha alla Corte di Giustizia europea, dopo il caso di deportazione dei migranti nel lager in Albania, di chiarire il concetto di paesi sicuri e quale normativa prevalga tra la normativa europea e la normativa italiana, l’obiettivo è definire l’applicazione uniforme del diritto dell’Unione Europea. Il tribunale contesta il principio di definizione di un Paese in cui la generalità, o maggioranza, della popolazione viva in condizioni di sicurezza, data la protezione internazionale che si applica alle minoranze minacciate e perseguitate
28 Ottobre
Volkswagen prevista la chiusura di tre fabbriche
La presidente del Consiglio di fabbrica del Gruppo, Daniela Cavallo, durante un evento informativo per i lavoratori a Wolfsburg:”Il Consiglio di Amministrazione vuole chiudere almeno tre stabilimenti VW in Germania”. Le motivazioni la mancata sicurezza degli stabilimenti, è previsto anche il ridimensionamento degli altri impianti. I vertici annunciano il taglio degli stipendi per i lavoratori del 10% e il congelamento dei salari per due anni, la motivazione è il taglio dei costi per 4 miliardi di euro. A rischio sarebbe lo stabilimento di Osnabrueck, che ha perso una commessa sperata da Porsche. Lavoratori in rivolta, i sindacati in difesa ritengono inaccettabile la decisione dei vertici della Volkswagen. Il sindacato IG Metall:””È una profonda pugnalata al cuore” per i lavoratori.Iil portavoce del cancelliere tedesco Olaf Scholz, Wolfgang Buechner, in conferenza stampa a Berlino:”Che Volkswagen sia in una situazione difficile è risaputo. Ma per ora non ci sono notizie ufficiali e dobbiamo aspettare che Volkswagen chiarisca”
Spionaggio banche dati 800 mila persone subiscono la violazione della privacy
Coinvolti cittadini, società, politica, banche. I dati rubati, secondo l’ipotesi della Dda di Milano è stata gestita da esperti informatici. Un hard disk contenente ottocentomila dati acquisiti. Indagate 60 sono persone. Spiccano i nomi di: Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano, consigliere dell’Università Bocconi, ruolo rilevante, capo e socio principale della società di investigazione privata Equalize, posta sotto sequestro, avrebbe avuto finalità politiche, l’ex poliziotto Carmine Gallo, socio di minoranza di Equalize, Nunzio Samuele Calamucci, socio di un’agenzia di investigazioni ed esperto informatico creatore del sistema utilizzato per guadagnare dalle informazioni vendute. Le intercettazioni pubblicate dal Corriere della sera rivelano che l’ex poliziotto Carmine Gallo ai domiciliari, utilizzava il sistema per “scaricare i dati direttamente dalla banca dati del ministero dell’Interno” grazie a un malware di tipo Rat (Remote Access Trojan) inserito nei server del Viminale, collaborando con membri delle forze dell’ordine in servizio, avrebbero recuperato e passato le informazioni nei database pubblici del Sistema Di Indagine a cui accedono le forze dell’ordine per controllare le segnalazioni sulle persone, le indagini e i loro precedenti penali; gli archivi dell’INPS, accedendo ai dati depositati dagli utenti e che restituiscono informazioni su contributi e redditi; Rubati i dati Serpico, un sistema informatico di raccolta ed elaborazione dei dati dell’Agenzia delle Entrate per incrociare possibili casi di evasione, e che custodisce le dichiarazioni dei redditi; l’ANPR, l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente; e il SIVA, il Sistema Informativo Valutario della Guardia di Finanza per le segnalazioni di operazioni finanziarie sospette. La Equalize è riuscita a rubare informazioni degli utenti spiati tramite PC e smartphone, attraverso un sistema informatico chiamato “Beyond”, riusciva ad accedere direttamente a banche dati dello Stato, aggregare le informazioni e trasferirle in un database parallelo. L’idea di“Beyond”, secondo la procura, sarebbe l’ingegnere Nunzio Samuele Calamucci, socio di minoranza di Mercury Advisor, società di investigazione privata posta sotto sequestro, la società aveva i suoi uffici tra Milano, e Regno Unito, in cui lavoravano una quarantina di analisti. Il furto dei dati aveva una costosa compravendita: 1.000 euro per un report da fonti aperte e fino a 15.000 euro per un dossier con dati riservati, realizzato utilizzando sistemi e pratiche illegali
25 Ottobre
Neonato salvato dalla chirurgia per la cataratta mediante visualizzazione 3D
Primo intervento al mondo su un neonato di 40 giorni di chirurgia per la cataratta congenita mediante visualizzazione 3D in entrambi gli occhi sulla parte anteriore e posteriore, è stato eseguito presso il reparto oculistica dell’ospedale Molinette di Torino diretta dal professor Michele Reibaldi. Al neonato nei primi giorni di vita è stata diagnosticata dai medici dell’equipe della dottoressa Caterina Carbonara del reparto di Neonatologia ospedaliera dell’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino, la presenza di un anomalo riflesso bianco chiamato leucocoria in corrispondenza della pupilla. L’intervento al neonato doveva essere eseguito entro le 6-7 settimane dalla nascita. L’operazione è stata svolta dal professor Michele Reibaldi, Direttore di Oculistica universitaria della Città della Salute, con l’aiuto del dottore Matteo Scaramuzzi, e il supporto delle équipes di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Molinette, diretta dal dottor Roberto Balagna e del dottor Ferdinando Gagliardi dell’Anestesia e Rianimazione pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita, diretta dalla dottoressa Simona Quaglia. Dopo l’operazione, il neonato sarà sottoposto ad un monitoraggio postoperatorio per valutare la risposta dell’occhio all’intervento e garantire il recupero visivo. Il Direttore generale della Città della Salute di Torino, Giovanni La Valle:”L’intervento rappresenta un esempio significativo dei progressi della chirurgia oculistica e di come l’utilizzo delle innovazioni tecnologiche alla Città della Salute di Torino permettano di affrontare i casi più complessi, fino a poco tempo fa ritenuti non trattabili, come in questo caso, dove i nostri professionisti in un intervento senza precedenti hanno dato nuove speranze di vista a un piccolo neonato”.
Iniziativa “unisci i puntini per la ”Sicurezza stradale nei percorsi casa -scuola e salute per i bambini “Streets for kids” promossa da Clean Cities Campaign
Tante righe colorate tracciate con i gessetti dai bambini e dalle bambine sui marciapiedi e sulle strade delle città italiane per chiedere che i percorsi da casa a scuola siano sicuri e strade libere dalle auto davanti alle scuole. L’iniziativa “unisci i puntini” ha coinvolto 15 città italiane, tra cui Roma, Milano, Firenze, Napoli, Modena, Padova, Verona per Streets For Kids. La mobilitazione è stata promossa da Clean Cities Campaign, (coalizione europea di oltre 100 ONG, associazioni ambientaliste, movimenti di base e organizzazioni della società civile che ha come obiettivo una mobilità urbana a zero emissioni entro il 2030. La campagna sostiene la mobilità attiva, condivisa ed elettrica per un futuro urbano più vivibile e sostenibile, inclusa la graduale eliminazione dei veicoli con motore a combustione interna dalle città). e si è tenuta sia in Italia che in molte città europee. Chiedono strade scolastiche, aria pulita, spazi per giocare e per socializzare e sicurezza stradale nei percorsi che quotidianamente i bambini percorrono da casa a scuola. Una giornata di festa alla quale che ha coinvolto la collettività con oltre 100 eventi: blocchi del traffico automobilistico davanti alle scuole con attraversamenti delle strisce pedonali, attività per giocare in strada, pedalate ‘bike-to-school’ e pedibus con gruppi di genitori e bambini che sono andati a scuola in bici e a piedi. Spiega Anna Becchi di Clean Cities Campaign:”“Con il loro gesto le bambine e i bambini che hanno colorato con allegria le strade delle nostre città chiedono ai sindaci e al Governo di potersi muovere in sicurezza nel percorso che fanno tutti i giorni per andare a scuola e tornare a casa. È arrivato il momento di cambiare prospettiva: le strade devono essere luoghi sicuri, accoglienti, colorati, aperti al gioco, alla comunità, allo sport, allo svago. Spazi di salute pubblica. Non devono più essere luoghi pericolosi né per i bambini e le bambine, né per tutte le persone, la cui sicurezza e libertà di movimento viene costantemente ostacolata dalle automobili che sfrecciano velocemente oppure, che una volta parcheggiate, occupano gran parte dello spazio pubblico”.
Lancette indietro di un ora torna l’ora solare
Alle tre di notte, a cavallo di sabato 26 ottobre e domenica 27, le lancette andranno spostate indietro di un’ora dalle 3 alle 2. L’Italia seguirà l’ora solare fino al 30 marzo 2025, per poi ripassare all’ora legale. Il Parlamento europeo nel 2018 ha tolto l’obbligo del cambio di ora lasciando la decisione a ogni stato membro, l’Italia segue il cambio per una stima di risparmio energetico previsto cambio dell’ora, controversa scelta dato lo spreco energetico di molti settori industriali e all’interno dei palazzi pubblici!
24 Ottobre
Chiuso l’impianto Toyata a Bologna coinvolto in un esplosione – 850 lavoratori messi in cassa integrazione
Cassa integrazione per gli 850 lavoratori della Toyota Material Handling dello stabilimento di Bologna, dopo aver subito l’esplosione a causa del mal funzionamento di uno scambiatore collegato all’impianto di condizionamento e riscaldamento che avrebbe dovuto regolare la temperatura. L’esplosione ha causato la morte di due lavoratori, Lorenzo Cubello, di 37 anni, e Fabio Tosi, 34 anni, e 11 feriti. La filiale Toyota ha reso noto la sospensione dell’attività lavorativa per i dipendenti fino a nuova comunicazione. Dal 23 Ottobre procederà alla richiesta della cassa integrazione ordinaria. Il sindacato Usb di Massa Carrara ha dichiarato per domani due ore di sciopero provinciale a fine turno per tutto il settore privato, ha sottolineato la necessità di andare fino in fondo per l’individuazione delle cause e responsabilità della strage. E’ stata aperta un inchiesta per risalire alle cause dell’esplosione.
Riflessione Blog:
Morire sul lavoro è diventato normale! Tutelare i lavoratori non è il fine del datore di lavoro, speculare sul lavoratore è l’obiettivo per raggiungere maggiore produttività incassando utili e sacrificando vite per un misero stipendio. La politica di sfruttamento al lavoratore, è ampiamente appoggiata dalla destra al potere, nessun utile tassato al capitalismo, nessun salario minimo garantito ai lavoratori, nessuna politica attiva a tutela dei luoghi di lavoro, ma solo effimeri regolamenti interni che mote volte vengono baipassati dal datore di lavoro. Il Cnel, con a capo Brunetta, alleato e amico e servo di Berlusconi, se la rideva con la Meloni mentre si vendicava dei lavoratori che da sempre hanno contestato le sue politiche di governo estremiste! Uno dei lavoratori morti, lascia la compagna incinta, il suo bambino per la Meloni è utile per incrementare nascite e perseguire i suoi obiettivi, ma questo bambino dovrà avere un futuro e di certo non sarà quello di avere un padre presente che possa aiutarlo a crescere, quel padre andava a lavorare con un misero stipendio per la sua famiglia, anche contro il sogghigno della politica che gli ha sputato addosso! Ecco su cosa ogni giorno rovescia la politica di destra, sulle famiglie, sul futuro dei bambini, sui giovani, sui lavoratori! Parla a nome del popolo ma rappresenta la selezione di massa! Quel bambino è il popolo, che la destra perseguita, garantendo utilità al figlio del ricco! Perchè la persecuzione non è solo un ricordo del passato fascista, ma è un presente, sotto nuova forma! Rivolgo un saluto davvero molto cordiale a tutti i presenti e nel rivolgerlo alla Presidente della Regione e al Sindaco, desidero anch’io, in apertura, rivolgere un pensiero di solidarietà alla città che ci ospita, ai familiari delle vittime dell’alluvione e del gravissimo incidente mortale sul lavoro di ieri, ai feriti, alle famiglie che stanno soffrendo le conseguenze del maltempo e di questa ennesima tragedia sul lavoro. Il Presidente Mattarella all’inaugurazione della Biennale dell’economia cooperativa: “Non vi sono più parole adeguate per esprimere l’allarme e l’angoscia per gli incidenti che colpiscono chi sta lavorando, per l’insufficienza della sicurezza per chi lavora”.
23 Ottobre
Il capo di gabinetto della cultura Francesco Spano si dimette
Francesco Spano voluto dal neo ministro alla cultura Giuli, Francesco Spano siè dimesso. Per Spano la conoscenza con Giuli si apre al Maxxi quando era presidente, mentre Spano ricopriva il ruolo di segretario generale. Report testata e trasmissione giornalistica lancia in anteprima la rivelazione di un intreccio di assunzionie da parte di Francesco Spano all’avvocato Marco Carnabuci, con cui è unito civilmente. Marco Carnabuci ha uno storico nel suo curriculum al Maxxi come responsabile dei dati personali, quando la presidente del Maxxi tra il 2018 e il 2021 era Giovanna Melandri, chiamata in causa dalla Meloni scaricandole al colpa delle nomine a Spano e Carnabuci:”Non ho parlato con Alessandro Giuli né quando lo ha nominato, né quando si è dimesso Spano: leggo dalle agenzie che ci sarebbe un conflitto di interesse tra il capo di gabinetto e un’altra persona che risale al Maxxi, al tempo di Giovanna Melandri, nessuna è stata nominata da Alessandro Giuli, penso che si debba chiedere a chi” c’era prima, “non capisco perché esca adesso”. La Melandra tramite Report chiarisce la nomina del legale e puntualizza la motivazione delle dimissioni di Spano. Da fonte Report ,Le precisazioni di Giovanna Melandri, presidente della Fondazione MAXXI, fondatrice e Presidente di Human Foundation: nel periodo dal 2012 al 2022:”L’avvocato Marco Carnabuci è stato chiamato dal MAXXI, nel giugno 2018, quando Francesco Spano non aveva nulla a che fare con il museo. Il 3 maggio 2018 il Segretario generale del MAXXI Pietro Barrera chiese al Direttore di Federculture (l’associazione datoriale cui è associata la Fondazione MAXXI) l’indicazione di nomi esperti cui conferire l’incarico di Responsabile per il trattamento dei dati (figura obbligatoria a seguito di un regolamento europeo che sarebbe entrato in vigore il 25 maggio). Federculture suggerì il nome di Carnabuci, che del resto già curava per loro seminari di formazione su questi stessi temi”. Continua nella lettera la Melandri:”Le vicende personali di Spano e Carnabuci riguardano solo loro e i contratti stipulati dopo il cambiamento di vertice della Fondazione nel dicembre 2022 riguardano solo ed esclusivamente il Presidente Alessandro Giuli. Questo per rispondere alla Meloni che mi chiama in causa. Solo su una cosa sono d’accordo con Giuli : non è mai bella questa “mostrificazione” . Ma Alessandro Giuli e Giorgia Meloni dovrebbero guardare innanzitutto dentro casa loro: la nomina di Spano a capo di gabinetto del MIC è stata pubblicamente e aspramente avversata da esponenti della destra , tra cui le frange maggiormente omofobe . Quello che è in corso è un orribile regolamento di conti di una destra omofoba e l’ennesima dimostrazione dell’incapacità di questo governo di gestire con rigore, trasparenza e coerenza le politiche culturali in Italia”. Soffia quindi il vento della discriminazione tra le coppie omosessuali dalla destra, tanto da far saltare ruoli definiti dagli stessi ministri facente parte del governo Meloni, una chiara indole di persecuzione che la destra perpetua come al tempo del fascismo! Nelle dimissioni di Spano si legge:”Con sofferta riflessione mi sono determinato a rassegnarLe le mie dimissioni dal ruolo di capo di Gabinetto della Cultura con cui ha voluto onorarmi” scrive Francesco Spano al ministro della Cultura Alessandro Giuli. “Il contesto venutosi a creare, non privo di sgradevoli attacchi personali, non mi consente più di mantenere quella serenità di pensiero che è necessaria per svolgere questo ruolo così importante. Nell’esclusivo interesse dell’Amministrazione, pertanto, ritengo doveroso da parte mia fare un passo indietro. Ciò non mi impedisce, evidentemente, di esprimerLe la mia profonda gratitudine per la stima ed il sostegno che mi ha mostrato senza esitazione”. Il neo ministro alla cultura Giuli è costretto ad accettare le dimissioni e rende noto:”“Con grande rammarico, dopo averle più volte respinte, ricevo e accolgo le dimissioni del capo di Gabinetto, Francesco Spano. A lui va la mia convinta solidarietà per il barbarico clima di mostrificazione cui è sottoposto in queste ore. Non da ultimo, ribadisco a Francesco Spano la mia completa stima e la mia gratitudine per la specchiata professionalità tecnica e per la qualità umana dimostrate in diversi contesti, ivi compreso il ministero della Cultura”
22 Ottobre
L’estremismo europeo di destra rappresentato dalla politica ungherese di Orban attacca la libertà di Ilaria Salis chiedendo la revoca dell’immunità parlamentare
Orban, insieme al dietro le quinte estremista di destra che inneggia il fascismo, approvando manifestazioni naziste, con la partecipazione dei politici rappresentanti al parlamento europeo estremisti di destra, anche italiani, si accanisce, da franco tiratore, contro la democrazia sugli esponenti antifascisti del parlamento europeo, e si getta con odio contro Ilaria Salis, italiana, europarlamentare, scelta dal voto dei cittadini europei per rappresentare la voce del popolo democratico antifascista. L’elezione da europarlamentare ha dato la libertà e voce a Ilaria Salis, incatenata in carcere in Ungheria, con l’accusa e la condanna senza sentenza da parte dell’estremismo di Orban di aver aggredito alcuni nazisti durante la manifestazione estremista di destra, del “giorno dell’onore”. La Salis, non è mai stata difesa dal governo italiano, è stata usata come arma di baratto tra Orban e gli accordi italiani di estrema destra per vincere le elezioni europee. Amico fedele dell’estremista il leghista Salvini che certamente nel dietro le quinte non ama la politica della Salis, che contraddice molte delle norme volute dal leghista, Meloni e Tajani, a partire dall’immigrazione, all’occupazione delle case, alla detenzione in carcere, alle manifestazioni! Gli italiani, che presiedono al potere politico, nel dietro le quinte della faccia di Orban, tessono il veleno contro la libertà di una donna che rappresenta la scelta del popolo in Unione europea. Scrive Ilaria Salis su X: “A breve sarà annunciata al Parlamento Europeo di Strasburgo la richiesta di revoca della mia immunità da parte delle autorità ungheresi. Non è una coincidenza che la trasmissione della richiesta al Parlamento sia avvenuta il 10 ottobre, il giorno successivo al mio intervento in Plenaria sulla presidenza ungherese, quando ho criticato duramente l’operato di Orbán. Evidentemente, i tiranni faticano a digerire le critiche. Come ho già detto più volte, auspico che il Parlamento scelga di difendere lo stato di diritto e i diritti umani, senza cedere alla prepotenza di una “democrazia illiberale” in deriva autocratica che, per bocca anche dei suoi stessi governanti, in diverse occasioni mi ha già dichiarato colpevole prima della sentenza. In gioco non c’è solo il mio futuro personale, ma anche e soprattutto cosa vogliamo che sia l’Europa, sempre più minacciata da forze politiche autoritarie. Non sussistono le condizioni minime affinché in Ungheria possa svolgersi un processo giusto. Né per me, né per Maja, né per nessun oppositore politico, tantomeno se antifascista. Abbiamo già dimostrato cosa può la solidarietà. È tempo di mobilitarsi di nuovo, in nome dell’antifascismo, della democrazia e di una vera giustizia”. I politici ungheresi, privi di ogni tipo di dignità, e ponendo la propria nazione in uno Stato di diritto estremista, commentano, insultando una europarlamentare cittadina italiana, attraverso il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, che dice su X:”Iaria Salis, il fatto che tu ti comporti come se fossi una specie di vittima non è solo sconcertante, ma anche assolutamente disgustoso. Vorrei chiarirlo ancora una volta: non siete stati arrestati per le vostre “opinioni politiche”, siete stati arrestati e processati per episodi di aggressione armata contro innocenti cittadini ungheresi! Tutta questa farsa è una barzelletta, non sei un democratico e non sei un martire. Sei un comune delinquente”. Preoccupante il silenzio delle istituzioni italiane che non difendono una propria connazionale, ma è tori che gli estremisti di destra hanno sempre cercato di farla franca in sordina, attaccando la democrazia per il potere! L’esponente rappresentante del partito di Ilaria Salis, Avs, Fratoianni e Bonelli: “Solidali con Ilaria. Ora tocca al Parlamento Europeo ribadire che tutela dei diritti e democrazia non possono essere messi in discussione, neanche da Orban e dal suo regime”.
Riflessione Blog:
Ilaria Salis rappresenta il popolo democratico antifascista italiano al Parlamento europeo. E’ stata scelta dalla sovranità del popolo italiano, gli estremisti di destra italiani, amici di Orban, se ne facciano una ragione, o in alternativa per il loro altalenante benessere mentale, possono uscire dai banchi del parlamento italiano ed europeo e continuare il loro percorso esercitando azioni fasciste al di fuori della democrazia e dello Stato di diritto italiano. Al di sopra della sovranità del popolo non esistete e Ilaria è stata scelta dal voto del popolo. Stampate magliette con Putin, date soldi per armi all’Ucraina e poi vomitate addosso alla Salis, accordandovi con i fascisti ungheresi. L’Italia antifascista della resistenza riuscirà a eliminare il vostro fastidioso anelito estremista! Ilaria ci rappresenta! Il processo ad Ilaria è un gran baratto tra Italia e Ungheria, cercano di far decadere il mandato parlamentare di Salis per far capire ai cittadini chi comanda e che contro il potere nessuno può averla vinta. Se Ilaria venisse estromessa dal parlamento europeo, il fascismo ha il messaggio chiaro di avanzare anche al di sopra della sovranità del popolo europeo, come accadde con Mussolini per mandato di Hitler! I gerarchi, dietro le quinte, non aspettano altro! Il parlamento europeo prevede che: il deputato rimanga in carica anche in caso di revoca dell’immunità! I deputati al Parlamento europeo sono eletti in base alla legge elettorale nazionale, se sono giudicati colpevoli di un reato spetta alle autorità dello Stato membro decidere sull’eventuale decadenza del suo mandato.
La Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza chiede all’Italia di istituire un organismo di parità pienamente indipendente ed efficace e di rafforzare l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali
Come preannunciato nel rapporto della commissione europea, i fatti che susseguono in Italia evidenziano discriminazioni razziali, commenti considerati dispregiativi e carichi di odio che provengono da politici e funzionari pubblici di alto profilo e diffondono razzismo. Nel rapporto, la Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI), chiede all’Italia di istituire un organismo di parità pienamente indipendente ed efficace e di rafforzare l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali quale organismo ufficiale di coordinamento a pieno titolo. L’Italia dovrebbe in particolar modo adottare un Piano d’azione nazionale contro il razzismo, organizzare una campagna di sensibilizzazione volta a promuovere l’uguaglianza, la diversità e il dialogo interculturale e interreligioso e prendere ulteriori misure per combattere il discorso d’odio da parte di personalità pubbliche. Si legge nel rapporto:”I programmi scolastici non fanno ancora riferimenti diretti alla promozione dell’uguaglianza LGBTI e all’insegnamento dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale. Le persone LGBTI continuano ad affrontare pregiudizi e discriminazioni nella vita quotidiana. Inoltre, la procedura per il riconoscimento giuridico del genere continua ad essere complicata, lunga medicalizzata. Il discorso pubblico è diventato sempre più xenofobo ed i discorsi politici hanno assunto toni fortemente divisivi e antagonistici, in particolare nei confronti di rifugiati, richiedenti asilo e migranti, nonché di cittadini italiani con origine migratoria, Rom e LGBTI. Il discorso d’odio, anche da parte di politici di alto livello resta spesso incontrastato”. Il rapporto pone l’accento sulle azioni cruente delle forze dell’ordine: “La capacità degli agenti di Polizia e dei Carabinieri di contrastare la violenza motivata dall’odio è limitata a causa dell’assenza di segnalazioni al riguardo e della mancanza di fiducia nelle forze dell’ordine da parte degli appartenenti ai gruppi di interesse per l’ECRI. Nel loro percorso verso l’integrazione e l’inclusione, i migranti hanno sperimentato problemi concreti a causa della narrazione – sostanzialmente negativa – caldeggiata dalla classe politica. Anche le eccessive critiche rivolte a singoli giudici che si occupano di casi di migrazione mettono a rischio la loro indipendenza. I bambini migranti sono più esposti al bullismo nelle scuole e abbandonano il percorso scolastico prima dei bambini italiani. Molti Rom risiedono ancora in insediamenti formali e informali, spesso privi di servizi di base e situati nelle periferie delle città con accesso limitato ai trasporti pubblici. Inoltre, continuano gli sgomberi forzati di Rom in violazione delle norme internazionali. Ci sono numerose testimonianze di profilazioni razziali da parte delle forze dell’ordine, che prendono di mira soprattutto i Rom e le persone di origine africana. Nel presente rapporto, l’ECRI chiede alle autorità di intervenire in vari settori e formula una serie di raccomandazioni, tra cui le seguenti. Le autorità dovrebbero adoperarsi per i) istituire un organismo di parità pienamente indipendente ed efficace, in consultazione le organizzazioni della società civile, e ii) rafforzare l’UNAR con quale organismo ufficiale di coordinamento a pieno titolo, responsabile tra l’altro dell’elaborazione, dell’attuazione e del monitoraggio dell’implementazione di politiche e altre misure contro il razzismo e l’intolleranza. Le autorità devono garantire che i programmi scolastici obbligatori a tutti i livelli di istruzione includano le questioni relative all’uguaglianza LGBTI in modo sensibile, adatto all’età e facile da capire e che i dibattiti sull’uguaglianza LGBTI siano basati su dati concreti e pongano particolare enfasi su uguaglianza, diversità e inclusione. Le autorità devono garantire che il processo di riconoscimento giuridico del genere sia rapido, trasparente ed accessibile e che non sia subordinato ad una verifica abusiva sulla sussistenza dei requisiti, come avverrebbe nel caso di assoggettamento a procedure mediche e/o diagnosi sulla salute mentale. Per quanto riguarda la lotta ai discorsi d’odio, le autorità dovrebbero organizzare una campagna di sensibilizzazione al fine di i) creare una migliore comprensione da parte del pubblico generale della portata dei discorsi razzisti e di altre forme di discorsi d’odio e del danno che essi * Le raccomandazioni menzionate in questo paragrafo saranno soggette ad un processo di monitoraggio causano agli individui e alle comunità interessate e ii) promuovere l’uguaglianza, la diversità ed il dialogo interculturale e interreligioso, ponendo in particolare l’accento sui contributi positivi delle persone con origine migratoria, dei Rom, dei membri delle comunità ebraiche e musulmane e delle persone di origine africana alla società nel suo complesso.* Le autorità dovrebbero adottare misure volte ad incrementare il sostegno ai bambini con background migratorio nel campo dell’istruzione, in particolare (i) garantendo un numero sufficiente di posti nelle scuole situate vicino ai centri di accoglienza e ad altri luoghi di residenza degli stranieri, nonché disposizioni adeguate che consentano ai bambini di recarsi a scuola; (ii) garantendo che i bambini con un background migratorio siano in grado di acquisire il livello linguistico necessario per un successo duraturo a scuola e (iii) promuovendo il coinvolgimento dei genitori di tali bambini nella vita scolastica e nell’istruzione dei loro figli. Le autorità dovrebbero adoperarsi per affrontare la difficile situazione abitativa dei Rom, tra l’altro (i) assicurando che i Rom che potrebbero essere sfrattati dalle loro case (a causa delle condizioni al di sotto degli standard o della loro ubicazione in insediamenti irregolari) godano di tutte le garanzie previste dalle norme internazionali, in particolare che siano avvisati con largo anticipo dello sgombero previsto, che beneficino di un’adeguata protezione giuridica e che non siano sfrattati senza la possibilità di essere ricollocati in un alloggio dignitoso; (ii) cooperando più strettamente con gli enti locali competenti e sostenendoli finanziariamente per fornire alloggi sociali sufficienti ai membri vulnerabili della comunità Rom. Le autorità commissionare dovrebbero uno tempestivamente studio completo e indipendente con l’obiettivo di individuare e affrontare qualsiasi pratica di profilazione razziale da parte delle forze dell’ordine che riguardi in particolare i Rom e le persone di origine africana, alla luce della Raccomandazione di Politica Generale n. 11 dell’ECRI sulla lotta al razzismo e alla discriminazione razziale nell’ambito delle attività di polizia e della Raccomandazione generale n. 36 del Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione razziale sulla profilazione razziale da parte delle forze dell’ordine”. La politica si rivolta contro il rapporto steso dalla commissione europea, difendendo le forze dell’ordine, non ricordando che, nei discorsi fatti e le azioni intraprese, il razzismo, la disuguaglianza e l’armare le forze dell’ordine contro i manifestanti, hanno sempre avuto mandato politico e l’unione europea attiva il meccanismo di allarme a quegli Stati in cui la disuguaglianza aumenta. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato al Capo della Polizia, prefetto Vittorio Pisani, esprimendogli lo stupore per le affermazioni contenute nel rapporto della Commissione contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa e ribadendo stima e vicinanza alle forze di Polizia.
21 Ottobre
Italia sott’acqua Emilia Romagna chiederà lo stato di di emergenza per l’alluvione – Calabria frane e allagamenti
Alle 23,31 la Protezione civile ha diffuso la comunicazione di superamento soglie eventi in corso per i comuni della provincia di Catanzaro, alzando l’allerta al livello 3, con uno scenario di rischio di probabilità elevata di frane e inondazioni. San Pietro a Maida nel Lametino, ha subito i danni maggiori, la pioggia ha provocato allagamenti, il terreno è franato isolando il paese da ogni collegamento stradale e costringendo gli abitanti a evacuare dalle proprie case. Vigili del fuoco e guardia costiera sono intervenuti e hanno tratto in salvo le famiglie. A San Pietro Lametino in una clinica di riabilitazione sono rimasti bloccati nelle vicinanze della Fondazione Terina, un polo di riabilitazione che fa capo all’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro in concessione con Inail, gli operatori sanitari e pazienti. Difficoltà a spostare i pazienti, anziani in condizioni fisiche di non mobilità, i vigili del fuoco provvederanno al necessario per assistere il personale e i pazienti. Lungo la SS280 dei due mari, collegamento principale per raggiungere Lamezia terme e Catanzaro, nel tratto d’uscita lamezia est si è aperta una voragine inghiottendo un auto, il conducente è riuscito a salvarsi. Il traffico è stato deviato, Anas sta procedendo con i lavori di manutenzione per riaprire il tratto interessato. Comunicato Anas: A causa del cedimento del piano viabile, temporaneamente chiusa, in direzione Catanzaro, la strada statale 280 “Dei due mari” al km 3,000 all’altezza di Lamezia Terme (Catanzaro) Sul posto sono presenti le squadre Anas e le forze dell’ordine per la gestione del traffico in piena sicurezza e per consentire il ripristino della regolare viabilità nel più breve tempo possibile”. Per domani è prevista l’allerta gialla sul versante Tirrenico Centro-meridionale, Versante Jonico Meridionale. L’emilia Romagna si appresta a chiedere lo stato d’emergenza a causa dell’alluvione, per domani la protezione civile ha emanato l’allerta rossa nell’aria della costa ferrarese, Pianura ferrarese, il livello di rischio è alto la protezione civile prevede l’esondazione con livello 2 e 3, dei fiumi Reno, Secchi, Panaro e Po.
Nessun attacco alla politica che governa nell’e mail inviata dal sostituto procuratore della Cassazione Marco Patarnello ai colleghi sulla mailing list dell’Associazione nazionale magistrati.
L’accusa della Meloni al magistrato Patarnello di un complotto dei magistrati contro la politica non trova coerenza, il corpo dell’e-mail inviato al ai colleghi sulla mailing list dell’Associazione nazionale magistrati, dice altro. Il testo integrale pone in evidenza come il potere Meloni attacchi la magistratura sfruttando l’uso delle parole e sperando che la stampa non riveli la realtà dei fatti, un brutto esempio di antagonismo, partito dalla Meloni e il suo entourage tra cui il guardasigilli Nordio, contro i magistrati: “Indubbiamente l’attacco alla giurisdizione non è mai stato così forte, forse neppure ai tempi di Berlusconi. In ogni caso oggi è un attacco molto più pericoloso e insidioso per molte ragioni. Innanzitutto perché Meloni non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali ma per visioni politiche e questo la rende molto più forte. E rende anche molto più pericolosa la sua azione, avendo come obiettivo la riscrittura dell’intera giurisdizione e non semplicemente un salvacondotto. In secondo luogo perché la magistratura è molto più divisa e debole rispetto ad allora. E isolata nella società. A questo dobbiamo assolutamente porre rimedio. Possiamo e dobbiamo farlo. Quanto meno dobbiamo provarci. Sull’isolamento sociale non abbiamo il controllo ma sul tema della compattezza interna possiamo averlo. Non è accettabile chinare le spalle ora o che qualcuno si ritagli uno spazio politico ai danni dell’intera magistratura. In terzo luogo la compattezza e omogeneità di questa maggioranza è molto maggiore che nel passato e la forza politica che può esprimere è enorme e può davvero mettere in discussione un assetto costituzionale ribaltando principi cardine che consideravamo intangibili. Come corollario di questa condizione politica, anche l’accesso ad un informazione decente è ancora più difficile dell’era di Berlusconi. Quindi il pericolo per una magistratura ed una giurisdizione davvero indipendente è altissimo. Dobbiamo essere uniti e parlare con chiarezza. Non dobbiamo fare opposizione politica ma dobbiamo difendere la giurisdizione e il diritto dei cittadini ad un giudice indipendente. Senza timidezze”. Nel frattempo il guardasigilli Nordio attacca i magistrati, in riferimento alla sentenza dei giudici della sezione immigrazione del tribunale di Roma che hanno invalidato la deportazione dei dodici immigrati rimasti in Albania nel lager voluto dal potere a spese degli italiani con la motivazione che non provengono da “paesi sicuri: “Se la magistratura esonda dai propri poteri attribuendosi delle prerogative che non può avere, come quella di definire uno Stato sicuro, deve intervenire la politica che esprime la volontà popolare”
Meloni, Tajani, Piantedosi, Nordio, aggiornano la lista dei paesi sicuri con l’ennesimo decreto legge – L’asse delle differenze identitarie di persone tra differenti nazioni cresce
Cresce il divario tra le politiche migratorie e l’accoglienza, con il supporto della non politica da parte dell’Unione Europea, rinnovata per l’Italia, la lista dei paesi sicuri, che il decreto del 07 maggio 2024 configurava in: Albania, Algeria, Bangladesh,
Bosnia-Erzegovina, Camerun, Capo Verde, Colombia, Costa d’Avorio,
Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco,
Montenegro, Nigeria, Peru’, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia; il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto legge sui migranti con l’ausilio del guardasigilli Nordio, della Farnesina con Tajani e della giustizia Piantedosi aggiornando la lista sono stati rimossi i Paesi rispetto ai quali erano previste “eccezioni di carattere territoriale”, Camerun, Colombia e Nigeria.
M5s presentato un esposto alla Corte dei Conti per accertare la responsabilità erariale sui lager albanesi
Il capogruppo del M5s in commissione Affari Costituzionali Alfonso Colucci har presentato un esposto alla Corte dei Conti: “sottoscritto da tanti colleghi del M5S, per accertare ipotesi di responsabilità erariale per il trasporto di 16 migranti nel centro allestito dal Governo Meloni in Albania”. “In particolare chiediamo se sia configurabile l’adozione di provvedimenti con dolo o colpa grave idonei a configurare una responsabilità erariale per l’utilizzazione di ingenti risorse pubbliche per lo svolgimento di attività non legittimate in base alla corretta applicazione delle norme di legge”.
Maria Rosaria Boccia ex dell’ex ministro della cultura Sangiuliano è accusata di “presunta partecipazione a un progetto imprenditoriale riguardante un immobile, avvenuta nel 2021”
Maria Rosaria Boccia, conosciuta per la vicenda con l’ex ministro della cultura Sangiuliano nel caso della consigliera e amata, ha ricevuto un avviso di garanzia notificato dalla procura di Pisa. La procuratrice capo, Teresa Angela Camelio, in una nota: “Presunta partecipazione a un progetto imprenditoriale riguardante un immobile, avvenuta nel 2021”
20 Ottobre
La richiesta del Presidente della Repubblica alle istituzioni:”Collaborazione, la ricerca di punti comuni, la condivisione delle scelte”
La tensione tra le parti di governo e la magistratura a causa del fallimento della deportazione nei lager albanesi a spese degli italiani del governo Meloni, ha prodotto un collasso nel fondamento delle istituzioni e della divisione dei poteri. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lancia un richiamo alle istituzioni durante l’intervento all’apertura del 3° Festival delle Regioni e delle Province Autonome a Bari
“Il primo Festival, due anni orsono, come è stato rammentato poc’anzi dal Presidente Emiliano, aveva al centro il riconoscimento della Conferenza, quale organo delle Regioni e delle Province autonome, sulla base di un’intesa ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione. Si intendeva rafforzare la Conferenza quale foro di collaborazione e di dialogo tra queste istituzioni per il coordinamento delle scelte e per l’assunzione di posizioni comuni. Tra le istituzioni e al loro interno la collaborazione, la ricerca di punti comuni, la condivisione delle scelte, sono essenziali per il loro buon funzionamento e per il servizio da rendere alla comunità. Vi sono, in particolare, dei momenti nella vita di ogni istituzione in cui non è possibile limitarsi ad affermare la propria visione delle cose – approfondendo solchi e contrapposizioni – ma occorre saper esercitare capacità di mediazione e di sintesi. Questa attitudine è parte essenziale della vita democratica perché le istituzioni appartengono e rispondono all’intera collettività e tutti devono potersi riconoscere in esse. Desidero ribadire, anche qui, l’apprezzamento per quell’intesa che pone in evidenza la centralità della cooperazione istituzionale per le Regioni e per le Province autonome e che consente loro di essere voce ancor più autorevole e ascoltata”.
Le forze di difesa israeliane hanno attaccato e distrutto un torre di osservazione Unifil
Unifil in un comunicato “Oggi un bulldozer dell’Idf ha deliberatamente demolito una torre di osservazione e la recinzione perimetrale di una postazione Onu a Marwahin. Ancora una volta, ricordiamo all’Idf e a tutti gli attori i loro obblighi di garantire la sicurezza del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite e di rispettare l’inviolabilità delle sedi Onu in ogni momento. Ancora una volta, notiamo che violare una posizione delle Nazioni Unite e danneggiare i beni dell’Onu è una flagrante violazione del diritto internazionale e della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza. Inoltre, mette in pericolo la sicurezza e l’incolumità delle nostre forze di pace, in violazione del diritto umanitario internazionale”. “L’Idf ha ripetutamente chiesto all’Unifil di abbandonare le sue posizioni lungo la Linea Blu e ha deliberatamente danneggiato le posizioni delle Nazioni Unite. Nonostante le pressioni esercitate sulla missione e sui nostri Paesi contributori di truppe, le forze di pace rimangono in tutte le posizioni. Continueremo a svolgere i nostri compiti di monitoraggio e di segnalazione”.
Da nord a sud il cambiamento climatico allaga l’Italia
L’Emilia Romagna sommersa dall’acqua. Danni ad abitazioni e attività commerciali, la vita dei cittadini distrutta. A Pianoro, provincia di Bologna, ha perso la vita un ragazzo di 20 anni. In sicilia a Licata, l’esondazione del Salso ha distrutto intere coltivazioni provocando danni all’economia agricola, la popolazione è ricoperta di fango si registrano danni alle abitazioni e attività commerciali. Il Servizio Nazionale della protezione civile ha riunito il tavolo presso la sede del Dipartimento al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile. La protezione civile lancia l’allerta, in un comunicato stampa:”Anche per la giornata di domani: lunedì 21 ottobre si prevede, inoltre, il persistere di precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Puglia, Basilicata e Calabria, in particolare sui settori ionici. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni in atto e previsti è stata valutata per la giornata di domani, lunedì 21 ottobre, allerta arancione su ampi settori dell’Emilia-Romagna, Lombardia meridioanle e su settori centrali e meridionali del Veneto. Allerta gialla su Sicilia orientale, Calabria, settori ionici di Basilicata e Puglia, oltre che su restanti settori di Emilia-Romagna, bacini sud occidentali della Lombardia e alcuni settori del Veneto”
19 Ottobre
Italia sott’acqua la Protezione civile dirama lo stato d’allerta per domani
Nella giornata odierna la protezione civile ha diramato lo stato d’allerta per maltempo: allerta arancione in Emilia-Romagna, Calabria, Veneto, Basilicata e Lombardia. Allerta gialla in 13 regioni. Sulla base dei fenomeni in atto e previsti è stata valutata per la giornata di domani, domenica 20 ottobre, allerta arancione su Calabria meridionale e ionica, su buona parte dell’Emilia-Romagna, su ampi settori di Veneto e Basilicata e sui settori sud orientali della Lombardia. Allerta gialla su Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e su settori di Marche, Calabria, Basilicata, Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto e provincia autonoma di Bolzano. L’avviso prevede dalle prime ore di domani, domenica 20 ottobre, il persistere di precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Campania, Puglia, Basilicata e Calabria, in particolare sui settori ionici. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni in atto e previsti è stata valutata per la giornata di domani, domenica 20 ottobre, allerta arancione su Calabria meridionale e ionica, su buona parte dell’Emilia-Romagna, su ampi settori di Veneto e Basilicata e sui settori sud orientali della Lombardia. Allerta gialla su Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e su settori di Marche, Calabria, Basilicata, Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto e provincia autonoma di Bolzano. In Emilia Romagna a causa della pioggia il Comune di Bologna ha emesso un’ordinanza di evacuazione dei piani terra, seminterrati e interrati in aree critiche vicine al fiume Reno e ai torrenti Savena e Ravone a causa dell’innalzamento del livello del fiume. Evacuati gli abitanti del comune di Budrio nelle zone in prossimità degli argini dell’Idice in provincia di Bologna, Allagamenti a Ravenna e Cervia. Nelle Marche molti gli interventi dei vigili del fuoco a causa della pioggia e del vento che ha sradicato alberi ostacolando i passaggi tra le strade. Anche la Sicilia e Calabria sono invase dalla quantità di pioggia caduta, A Reggio Calabria in diverse vie si sono registrati allagamenti, in Sicilia chiuso l’aeroporto di Palermo per allagamenti, è stata interrotta la circolazione ferroviaria tra Valledolmo e Caltanissetta. A Catania molte auto sono rimaste bloccate nei sottopassaggi. A Licata e’ esondato il fiume Salso, l’intervento dei vigili del fuoco con l’elicottero ha tratto in salvo quattro persone intrappolate in auto, e una nel tetto di un’abitazione.
Manifestazione lavoratori settore pubblico chiedono al governo il rinnovo dei contratti e risorse per la sanità
Cgil e Uil sono scese in piazza del popolo a Roma, con le sigle di categoria della funzione pubblica, per chiedere il rinnovo dei contratti e maggiori risorse a partire dalla sanità. La segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino: “Non è vero quel che afferma il ministro Zangrillo, che i privati hanno fatto peggio. Il contratto dei metalmeccanici è al 17%, quello dei grafici al 13,5, quello del gas acqua al 9,1, della cooperazione sociale all’8,3. Quello rinnovato dai bancari al 13,5. Il datore di lavoro pubblico è il peggiore del Paese”. “Il lavoro ricuce ciò che il Governo lacera. I lavoratori pubblici non sono servi dello Stato, ma al servizio della Costituzione. Libertà e democrazia si declinano facendo sentire le leggi dello Stato come proprie dal popolo e non come imposte dall’alto. Lo diceva Calamandrei, uno dei padri di quella Costituzione che noi continuiamo a difendere”. Il segretario CGIL Maurizio Landini: “La manovra di bilancio è una legge balorda perché figlia della scelta fatta da questo Governo che ha votato le politiche europee che ripropongono l’austerità. Mentre il sindacato europeo è andato a Bruxelles per dire di non votare l’austerità”. Sui lager Albanesi e la vicenda della sentenza dei giudici di non convalidare il trattenimento in Albania dei 12 migranti e rimpatriarli in Italia, Landini:” Trovo gravissimo che il Governo attacchi l’autonomia e l’indipendenza della magistratura. Il Governo è fatto di cittadini, le leggi le devono rispettare loro come chiunque altro. Il fatto che uno che è stato votato può fare quello che gli pare è contro la Costituzione”. “Non è un vanto, ma una vergogna. Per me qualsiasi persona, di qualsiasi colore, deve avere il diritto di muoversi e girare per il mondo. Chiunque chiede di potersi realizzare attraverso il lavoro, è mio fratello. Non dobbiamo avere paura di chi per vivere vuole lavorare con dignità, dobbiamo aver paura di chi vuole sfruttarci e metterci in competizione gli uni contro gli altri”.
18 Ottobre
La sezione immigrazione del tribunale di Roma non convalida il trattenimento nei lager in Albania per i dodici migranti – 1 miliardo di euro dei cittadini italiani buttati dall’incompetenza –
Cade la deportazione nei lager ideata dall’estremismo a comando dell’Italia. Il modello inventato da un incompetente gruppo di pseudo politici che fregiano il potere con in mano tante bandiere e nessuna costituzione, cade! I giudici della sezione immigrazione del tribunale di Roma hanno invalidato la deportazione dei dodici immigrati rimasti in Albania nel lager voluto dal potere a spese degli italiani. La motivazione è non provengono da “paesi sicuri”. Gli improvvisati al potere hanno cercato di raggirare il diritto nazionale e internazionale sovrapponendosi come comando all’Unione Europea e alla costituzione italiana. L’organo giurisdizionale, che la Meloni e il suo entourage non sopporta li ferma applicando le norme. La sentenza della Corte di giustizia europea pronunciata il 4 ottobre recita che, in un Paese è considerato quando non ci sono persecuzioni, discriminazioni o torture verso nessuno in nessuna zona di territorio. I migranti deportati al lager in Albania provenienti dall’’Egitto e dal Bangladesh, non provengono da paesi sicuri.E così i soldi degli italiani vengono buttati in mare e affogati dall’incompetenza. Naturalmente, accettare il fallimento delle politiche ostruzioniste migratorie non appartiene all’orgoglio della destra che anima gli animi degli italiani sbandierando di averlo fatto in nome de popolo italiano, una realtà non vera”. Quindi la Meloni convoca per lunedì il consiglio dei ministri, e dichiara il potere assoluto del suo comando difronte alla giurisdizione:”Non credo sia competenza della magistratura definire quali sono Paesi sicuri e quali no. È competenza del governo, quindi credo che il governo debba chiarire meglio cosa si intende per Paese sicuro”. Dall’interno Matteo Piantedosi arriva con lo stendardo in difesa della Meloni contro i giudici: “Faremo ricorso fino in Cassazione”. La presidente della sezione Luciana Sangiovanni in una nota stampa: “I trattenimenti non sono stati convalidati in applicazione dei principi, vincolanti per i giudici nazionali e per la stessa amministrazione, enunciati dalla recente pronuncia della Corte europea a seguito del rinvio pregiudiziale proposto dal giudice della Repubblica ceca. Il diniego della convalida dei trattenimenti nelle strutture ed aree albanesi equiparate alle zone di frontiera o di transito italiane è dovuto all’impossibilità di riconoscere come “paesi sicuri” gli Stati di provenienza delle persone trattenute, con la conseguenza dell’inapplicabilità della procedura di frontiera e, come previsto dal protocollo, del trasferimento al di fuori del territorio albanese delle persone migranti, che hanno quindi diritto ad essere condotte in Italia”. I migranti, nel frattempo, saranno fatti salire a bordo della nave della marina militare italiana, sbarcheranno al porto di Bari, per richiedere asilo sul territorio italiano. La politica di opposizione chiede all’Unione Europea di aprire una procedura d’infrazione contro l’Italia. La Meloni, furente, su X si scaglia contro, ritrovando l’ormai perduto senso reale della realtà di scelte che hanno voluto, e portato conseguenze contro gli italiani, scrive al popolo, come se esso stesso avesse accettato di volere l’intera vicenda: “Cari italiani, questo è il testo con il quale i parlamentari del PD eletti al Parlamento Europeo chiedono all’Europa di aprire una formale procedura di infrazione contro l’Italia. Vostri rappresentanti che definiscono “illegale” un provvedimento votato dal Parlamento italiano solo perché loro non lo condividono. Vostri rappresentanti che propongono che l’Italia sia punita, perché la maggioranza dei suoi cittadini ha scelto il centrodestra per governare la Nazione e ha chiesto al governo di fermare l’immigrazione illegale di massa. Questi sono i “democratici” che, contro la volontà della maggioranza degli italiani, chiedono il sostegno esterno per costringere l’Italia a non rispettare la volontà della maggioranza dei suoi cittadini. Un comportamento semplicemente scandaloso e irresponsabile. E non c’entrano né destra né sinistra: c’entra solo il fatto che sono disposti a danneggiare l’Italia tutta pur di colpire un Governo a loro non gradito.” La segretaria del PD Elly Schlein, le risponde: “Quindi è colpa del Pd se i giudici hanno deciso che non rispettate le leggi? Nessuno è al di sopra delle leggi, italiane ed europee. Tanto meno chi governa. Vergogna, avete violato diritti delle persone e buttato 800 milioni di euro di soldi pubblici, chiedete scusa al Paese”. Insomma un brutto tentativo di intortare la mente degli italiani per scrollarsi la responsabilità di aver buttato 800 milioni di euro inutilmente
Stati Uniti, Germania, Francia e Gran Bretagna si incontrano per discutere del piano della vittoria del presidente Volodymyr Zelensky
Il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Keir Starmer, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il Presidente degli Stati Uniti d’Meric Biden si sono incontrati per parlare del piano della vittoria presentato dal presidente elll’Ucraina Volodymyr Zelensky ribadendo l’impegno di raggiungere: “una pace giusta e duratura, fondata sul diritto internazionale, compresa la Carta delle Nazioni Unite, e sul rispetto della sovranità e del diritto internazionale”.
17 Ottobre
Deportazione ai lager albanesi 4 migranti non sono idonei all’ingresso e ritornano in Italia
Partiti dall’Italia, sulla nave Libra della Marina Militare, i 16 migranti di nazionalità 10 bengalesi e 6 egiziani, sono sbarcati al al porto di Shengjin in Albania sotto giurisdizione italiana. Come da procedura sono stati sottoposti ai controlli sanitari e identificazione, quattro di loro non hanno raggiunto il lager di Gjader, non hanno superato i controlli risultando due minorenni, e due vulnerabili, i 12 migranti uomini adulti sono stati ammessi al lager perchè provenienti da Paesi considerati “sicuri” dalla giurisdizione italiana ma non dall’Unione Europea.
Riflessione Blog:
Il costo totale a spese degli italiani che hanno priorità ben diverse dalla deportazione, ce lo ricorda la Meloni: “I fondi assegnati per l’attuazione del protocollo Italia-Albania sono 670 milioni di euro per cinque anni, vuol dire 134 milioni di euro l’anno. Ora, 134 milioni di euro l’anno, nel sistema di accoglienza italiano, sono circa il 7,5% di quello che noi spendiamo ogni anno per accogliere gli immigrati che sbarcano da noi, che sono quasi 1 miliardo 800 milioni di euro”. Con 134 milioni l’anno si eviterebbero anche i pidocchi nelle scuole ai bambini e agli insegnanti, ce lo riporta il dato di vendita delle Para/farmacie che, dall’inizio dell’anno scolastico ottimizza una forte propaganda e vendita degli shampoo anti pidocchi! Non solo, ce lo ricorda il dato della sanità, che vede diminuire sempre più l’utenza della prestazione al servizio sanitario, in poche parole la gente non si cura, non trova assistenza medica statale, un atto vile del governo per scoraggiare la sanità pubblica e favorire il sistema sanitario privato, ce lo ricordano gli stipendi degli italiani, più bassi rispetto al resto d’europa, costretti ai pidocchi delle scuole, e a non potersi curare! Però la premier trova l’idea, insieme ai suoi azzeccagarbugli, la carità incerta delle banche e assicurazioni e il vano tentativo di ridurre le spese nei ministeri, probabilmente accenderanno una lampadina di meno o stamperanno meno, riducendo il costo della carta, data la poca propensione all’ecologia e alla tutela del territorio del globo terracqueo!
Il Consiglio direttivo ha deciso di ridurre di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della Banca Centrale Europea
Tassi di interesse di riferimento della BCE
“Il Consiglio direttivo ha deciso oggi di ridurre di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. Pertanto, i tassi di interesse sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale saranno ridotti rispettivamente al 3,25%, al 3,40% e al 3,65%, con effetto dal 23 ottobre 2024”.
Comunicato stampa BCE: “La decisione di ridurre il tasso sui depositi presso la banca centrale, tasso mediante il quale il Consiglio direttivo orienta la politica monetaria, scaturisce dalla valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria. Le ultime informazioni sull’inflazione indicano che il processo disinflazionistico è ben avviato. Le prospettive di inflazione sono inoltre influenzate dalle recenti sorprese al ribasso degli indicatori dell’attività economia. Nel contempo, le condizioni di finanziamento rimangono restrittive. Ci si attende che l’inflazione aumenti nei prossimi mesi, per poi diminuire e raggiungere l’obiettivo nel corso del prossimo anno. L’inflazione interna resta elevata, in quanto i salari continuano a crescere a un ritmo sostenuto. Al tempo stesso, le pressioni sul costo del lavoro dovrebbero seguitare ad attenuarsi gradualmente, in un contesto in cui i profitti ne mitigano parzialmente l’impatto sull’inflazione. Siamo determinati ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione al nostro obiettivo del 2% a medio termine. Manterremo i tassi di riferimento su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario a conseguire questo fine. Per determinare livello e durata adeguati della restrizione, continueremo a seguire un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione. In particolare, le decisioni sui tassi di interesse saranno basate sulla nostra valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarci a un particolare percorso dei tassi”.
In dettaglio le decisioni della politica monetaria descritte dalla presidente della BCE Christine Lagarde:
Attività economica
Le nuove informazioni rivelano un’attività economica più debole rispetto alle attese. Gli investimenti delle imprese registrano un incremento soltanto moderato, mentre continuano a diminuire gli investimenti nell’edilizia residenziale. Le esportazioni, soprattutto di beni, si sono indebolite.
Reddito delle famiglie
Nonostante l’aumento dei redditi nel secondo trimestre, i consumi delle famiglie sono diminuiti contrariamente alle attese. Il tasso di risparmio si è collocato al 15,7% nel secondo trimestre, ben al di sopra della media del 12,9% osservata prima della pandemia. Al tempo stesso, i recenti risultati delle indagini segnalano una graduale ripresa della spesa delle famiglie.
Occupazione
Il mercato del lavoro mostra ancora una buona tenuta. Il tasso di disoccupazione si è mantenuto al minimo storico del 6,4% ad agosto. Dalle indagini emergono tuttavia un rallentamento dell’occupazione e un’ulteriore moderazione della domanda di manodopera.
Previsione sui consumi
Ci attendiamo che l’economia si rafforzi nel tempo, poiché l’aumento dei redditi reali consentirà alle famiglie di effettuare maggiori consumi. Il graduale venir meno degli effetti della politica monetaria restrittiva dovrebbe sostenere i consumi e gli investimenti. Con l’aumento della domanda mondiale, le esportazioni dovrebbero contribuire alla ripresa.
Politiche di bilancio – Proposte Mario Draghi
Le politiche strutturali e di bilancio dovrebbero essere finalizzate ad accrescere la produttività, la competitività e la capacità di tenuta dell’economia; ciò contribuirebbe a innalzare il potenziale di crescita e a ridurre le spinte sui prezzi nel medio periodo. Pertanto, è fondamentale dare prontamente seguito, con politiche strutturali concrete e ambiziose, alle proposte di Mario Draghi per una maggiore competitività europea e a quelle di Enrico Letta per il rafforzamento del mercato unico. L’attuazione piena, trasparente e immediata del nuovo quadro di governance economica dell’UE aiuterà i governi a ridurre stabilmente il disavanzo di bilancio e il rapporto debito/PIL; questa è la direzione che essi dovrebbero ora intraprendere con determinazione nel definire i propri piani di medio termine per le politiche strutturali e di bilancio.
Inflazione
L’inflazione sui dodici mesi si è ridotta ulteriormente all’1,7% a settembre, il livello più basso da aprile 2021. I prezzi dell’energia sono scesi bruscamente, registrando un tasso di variazione del -6,1% sui dodici mesi. L’inflazione degli alimentari ha segnato un lieve incremento al 2,4%. L’inflazione dei beni è rimasta contenuta, allo 0,4%, mentre quella dei servizi è calata al 3,9%.
Le misure dell’inflazione di fondo sono perlopiù diminuite o rimaste invariate. L’inflazione interna è ancora alta, poiché persistono forti pressioni salariali nell’area dell’euro. La crescita delle retribuzioni contrattuali resterà elevata e variabile nel resto dell’anno, tenuto conto del ruolo significativo dei pagamenti una tantum e dello scaglionamento degli adeguamenti salariali.
L’inflazione dovrebbe aumentare nei prossimi mesi, anche perché i bruschi ribassi precedenti dei prezzi dell’energia non incideranno più sui tassi calcolati sui dodici mesi. Dovrebbe poi diminuire raggiungendo l’obiettivo nel corso del prossimo anno. Il processo di disinflazione dovrebbe essere sostenuto dall’attenuarsi delle pressioni sul costo del lavoro e dalla graduale trasmissione del passato inasprimento della politica monetaria ai prezzi al consumo. Le misure delle aspettative di inflazione a più lungo termine si collocano perlopiù intorno al 2%.
Valutazione dei rischi per la crescita economica – Fonti di rischio il conflitto Russia – Ucraina e in Medio Oriente
I rischi per la crescita economica restano orientati verso il basso. Il calo di fiducia potrebbe impedire ai consumi e agli investimenti di recuperare al ritmo atteso. Ciò potrebbe essere amplificato dalle fonti di rischio geopolitico, come la guerra ingiustificata della Russia contro l’Ucraina e il tragico conflitto in Medio Oriente, suscettibili anche di causare interruzioni delle forniture di energia e degli scambi internazionali. La minore domanda di esportazioni dell’area dell’euro, dovuta ad esempio all’indebolimento dell’economia mondiale o all’acuirsi delle tensioni commerciali tra le maggiori economie, graverebbe ulteriormente sulla crescita dell’area dell’euro. Questa potrebbe inoltre risultare inferiore se gli effetti ritardati dell’inasprimento della politica monetaria si rivelassero più intensi delle attese. Potrebbe invece risultare superiore se l’espansione dell’economia mondiale fosse più forte delle aspettative oppure se le migliori condizioni di finanziamento e il calo dell’inflazione inducessero un più rapido recupero dei consumi e degli investimenti.
L’inflazione potrebbe collocarsi su livelli più elevati di quanto anticipato se i salari o i profitti aumentassero più delle attese. I rischi al rialzo per l’inflazione derivano inoltre dalle accresciute tensioni geopolitiche, che potrebbero far aumentare i prezzi dell’energia e i costi di trasporto nel breve termine e causare interruzioni del commercio mondiale. Inoltre, i fenomeni meteorologici estremi, e più in generale il dispiegarsi della crisi climatica, potrebbero far salire i prezzi dei beni alimentari. Per contro, l’inflazione potrebbe sorprendere al ribasso se il debole clima di fiducia e i timori riguardo agli eventi geopolitici impedissero ai consumi e agli investimenti di recuperare al ritmo atteso, se la politica monetaria frenasse la domanda più di quanto anticipato o se il contesto economico nel resto del mondo si deteriorasse inaspettatamente.
Condizioni finanziarie e monetarie
Tassi d’interesse e di mercato
I tassi di interesse di mercato a più breve termine sono diminuiti dalla nostra riunione di settembre, soprattutto di riflesso alle notizie di un indebolimento dell’economia dell’area dell’euro e all’ulteriore calo dell’inflazione. Benché le condizioni di finanziamento si mantengano restrittive, ad agosto i tassi di interesse medi sui nuovi prestiti alle imprese e sui nuovi mutui hanno registrato una lieve flessione, portandosi rispettivamente al 5,0% e al 3,7%.
Criterio di concessione dei prestiti
Come rilevato dalla nostra ultima indagine sul credito bancario, i criteri di concessione dei prestiti alle imprese sono rimasti invariati nel terzo trimestre, dopo oltre due anni di progressivo inasprimento. In aggiunta, la domanda di prestiti da parte delle imprese è amentata per la prima volta in due anni. Nel complesso il credito alle imprese resta moderato; ad agosto è cresciuto dello 0,8% sui dodici mesi.
Criteri di concessione dei mutui
I criteri di concessione dei mutui si sono allentati per il terzo trimestre consecutivo, specialmente a causa della maggiore concorrenza fra le banche. I tassi di interesse più contenuti e le migliori prospettive per il mercato degli immobili residenziali hanno determinato un forte incremento della domanda di mutui, che, in linea con questi andamenti, hanno registrato un lieve aumento, crescendo a un ritmo dello 0,6% sui dodici mesi.
ISTAT povertà in Italia – Famiglie in povertà assoluta nel mezzogiorno 10,2% – Minori in povertà assoluta 1,29 mln
Fonte report ISTAT: “Nel 2023 sono in condizione di povertà assoluta poco più di 2,2 milioni di famiglie (8,4% sul totale delle famiglie residenti, valore stabile rispetto al 2022) e quasi 5,7 milioni di individui (9,7% sul totale degli individui residenti, come nell’anno precedente). L’incidenza della povertà assoluta fra le famiglie con almeno uno straniero è pari al 30,4%, si ferma invece al 6,3% per le famiglie composte solamente da italiani. L’incidenza di povertà relativa familiare, pari al 10,6%, è stabile rispetto al 2022; si contano oltre 2,8 milioni di famiglie sotto la soglia. In lieve crescita l’incidenza di povertà relativa individuale che arriva al 14,5% dal 14,0% del 2022, coinvolgendo quasi 8,5 milioni di individui.
Quasi 5,7 milioni di individui in povertà assoluta in Italia nel 2023
Nel 2023, si stimano poco più di 2,2 milioni di famiglie in povertà assoluta con un’incidenza, pari all’8,4% rispetto al totale delle famiglie residenti, sostanzialmente stabile rispetto al 2022. Nel complesso, sono in povertà assoluta quasi 5,7 milioni di individui, pari al 9,7% del totale degli individui residenti, come nell’anno precedente. Nonostante l’andamento positivo del mercato del lavoro nel 2023 (+2,1% di occupati in un anno), registrato anche nei due anni precedenti, l’impatto dell’inflazione ha contrastato la possibile riduzione dell’incidenza di famiglie e individui in povertà assoluta. Nel 2023, la crescita dei prezzi al consumo è risultata, infatti, ancora elevata (+5,9% la variazione dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo, IPCA), con effetti che, tra l’altro, risultano più marcati proprio sulle famiglie meno abbienti (+6,5% la variazione su base annua dei prezzi stimata per il primo quinto di famiglie). Le spese per consumi di questo gruppo di famiglie, che include anche quelle in povertà assoluta, non hanno tenuto il passo dell’inflazione e, pur in forte crescita in termini correnti, hanno subito un calo dell’1,5% in termini reali della spesa equivalente. I bonus sociali per l’energia e il gas – seppur fortemente ridimensionati nel 2023 rispetto al 2022 – hanno contribuito a contenere la crescita della povertà; si stima, infatti, che questa misura ne abbia ridotto l’incidenza di quattro decimi di punto rispetto ai sette decimi dello scorso anno.
L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si mantiene più alta nel Mezzogiorno
(dove coinvolge oltre 859mila famiglie, 10,2%,), seguita dal Nord-ovest (8,0%, 585mila famiglie) e Nord-est (7,9%, 413mila famiglie), mentre il Centro conferma i valori più bassi (6,7%, 360mila famiglie). Tra le famiglie povere, il 38,7% risiede nel Mezzogiorno (41,4% nel 2022) e il 45,0% al Nord (42,9% nel 2022). Il restante 16,2% risiede nel Centro (15,6% nel 2022). La stabilità dell’incidenza di povertà registrata a livello individuale è frutto di dinamiche territoriali differenti: aumenta per i residenti nel Nord-ovest (9,1% dall’8,2% del 2022), mentre si riduce per chi vive nel Sud (12,0% dal 13,3% del 2022).
L’incidenza di povertà assoluta fra i minori
si attesta al 13,8% (quasi 1,3 milioni di bambini e ragazzi, dal 13,4% del 2022) – valore più elevato della serie storica dal 2014 – mentre è all’11,8% fra i giovani di 18-34 anni (pari a circa 1 milione 145mila individui, stabile rispetto al 2022); per i 35-64 enni si conferma al 9,4%, anch’esso valore massimo raggiunto dalla serie storica. Sostanzialmente invariata è anche l’incidenza di povertà assoluta fra gli over 65 (6,2%, quasi 887mila persone).
Quanto poveri sono i poveri
L’intensità della povertà assoluta, che misura in termini percentuali quanto la spesa mensile delle famiglie povere sia in media al di sotto della linea di povertà (cioè “quanto poveri sono i poveri”), si conferma stabile a livello nazionale (18,2%), con andamenti diversi all’interno delle ripartizioni: in aumento al Nord (arriva a 18,6% dal 17,6% del 2022, con un incremento maggiore nel Nord-est, dove arriva al 18,0% dal 16,5% del 2022), e nel Centro (18,0 %, dal 17,1% del 2022) e si riduce nel Mezzogiorno (17,8% dal 19,3% del 2022, in maniera più accentuata nelle Isole).
Rimane critica la condizione delle famiglie più numerose
L’incidenza di povertà assoluta si conferma più elevata tra le famiglie con un maggior numero di componenti: raggiunge il 20,1% tra quelle con cinque e più componenti e l’11,9% tra quelle con quattro. Invariati anche i valori dell’incidenza delle famiglie di tre componenti (8,2%). Il disagio più marcato si osserva per le famiglie con tre o più figli minori, dove l’incidenza arriva al 21,6%; e, più in generale, per le coppie con tre o più figli (18,0%). Anche per le famiglie di altra tipologia, dove spesso coabitano più nuclei familiari e/o membri aggregati, si osservano valori elevati (15,9%), così come per le famiglie monogenitoriali (12,5%). L’incidenza di povertà assoluta tra le famiglie con persona di riferimento (p.r.) con almeno 65 anni assume i valori più contenuti; il massimo si registra per le famiglie con un anziano (6,8%). In generale, si confermano valori contenuti dell’incidenza all’aumentare dell’età della p.r.; infatti, le famiglie più giovani hanno generalmente minori capacità di spesa poiché dispongono di redditi mediamente più bassi e di minori risparmi accumulati nel corso della vita o beni ereditati.
Istruzione e lavoro:
fattori di protezione contro la povertà L’incidenza di povertà assoluta diminuisce al crescere del titolo di studio della persona di riferimento della famiglia; se quest’ultima ha conseguito almeno il diploma di scuola secondaria superiore, l’incidenza è pari al 4,6%, in peggioramento rispetto al 2022 (quando era pari al 4,0%), e raggiunge il 12,3% se ha al massimo la licenza di scuola media. Nelle famiglie con p.r. occupata, valori elevati dell’incidenza di povertà si confermano per le famiglie con p.r. operaio e assimilato (16,5%, in crescita rispetto al 14,7% del 2022), raggiungendo il valore più elevato della serie dal 2014; stessa dinamica per le incidenze degli occupati e dei dipendenti. Fra le famiglie con p.r. indipendente, i valori più alti si registrano per coloro che svolgono un lavoro autonomo diverso da imprenditore o libero professionista (6,8% altro indipendente, in miglioramento rispetto all’8,5% del 2022). Le famiglie con persona ritirata dal lavoro mostrano valori stabili (5,7%) dopo la crescita del 2022, mentre si confermano invece i valori più elevati per le famiglie con p.r. in cerca di occupazione (20,7%).
16 Ottobre
81 anni dal rastrellamento del ghetto di Roma
Il sabato del 16 Ottobre 1943, tra le ore 05:30 e le ore 14:00, le truppe tedesche delle SS, con la collaborazione dei funzionari del regime fascista della Repubblica Sociale Italiana, invasero il ghetto ebraico di Roma arrestando 1259 persone, di cui 689 donne, 363 uomini e 207 tra bambini e bambine, quasi tutti appartenenti alla comunità ebraica romana. Il rastrellamento di intere famiglie avvenne in via del Portico d’Ottavia e nelle strade adiacenti, arrivando in altre zone di Roma. Dopo gli accertamenti che identificarono i fermati, e la loro provenienza di razza, vennero liberate le famiglie di sangue misto, mentre per 1023 ebrei appartenenti razza impura, così li avevano condannati i nazisti, il destino li condusse al campo di concentramento di Auschwitz. I deportati furono trasferiti alla stazione ferroviaria Tiburtina, caricati su un treno per bestiame composto da 18 vagoni. Viaggiarono per otto giorni in condizioni disumane. Il freddo, la sete, la fame, nessuna possibilità di avere condizioni igieniche, i detenuti erano spogliati di ogni diritto alla propria dignità e intimità, neppure andare al bagno era un privilegio, per gli ebrei bastava un catino. Bambini, donne, anche incinta, uomini, giovani, malati, anziani, i tedeschi non avevano risparmiato nessuno appartenente alla razza giudiaca. Scrive nel rapporto sull’operazione inviato via radio da Kappler al generale delle SS Karl Wolff, documento presentato durante il processo ad Adolf Eichmann, organizzatore delle deportazioni nei campi di concentramento dell’Olanda nazista, sterminatore, criminale di guerra, morto impiccato in carcere in Israele dopo la sentenza del processo: “Durante l’azione non è apparso segno di partecipazione della parte antisemita della popolazione: ma solo una massa amorfa che in qualche caso singolo ha anche cercato di separare la forza dai giudei”. Il treno della deportazione, partì alle 14.05 di lunedì 18 ottobre, arrivò al campo di concentramento di Auschwitz alle ore 23.00 del 22 ottobre. Scesi dai vagoni furono divisi in due gruppi, tra uomini e donne, accertate le condizioni fisiche 820 detenuti risultarono non abili al lavoro, la loro vita finiva lì, furono condotti con furbizia nelle camere a gas, con la promessa, da parte delle SS, di potersi fare una doccia. I corpi vennero deturpati, tagliati i capelli e estratti i denti d’oro, i corpi vennero bruciati nei forni. I 154 uomini e 47 donne, riconosciuti abili a lavoro iniziarono a vivere l’inferno dei campi di concentramento, furono posti a ogni lavoro forzato pesante, torture, umiliazioni fisiche e psicologiche, le donne violentate erano merce per soddisfare il bisogno sessuale delle SS, i bambini che venivano al mondo per violenza erano sotratti e posti a sperimentazioni mediche, in molti morirono di stenti o di disperazione, tanti si lanciarono contro il filo di spinato elettrico che circondava il campo, per molti prigionieri si aprirono le camere a gas, il comignolo dei forni crematori era sempre fumante e rigettava la puzza della carne bruciata.
Riflessione blog:
La memoria non dev’essere cancellata, deve essere interprete dell’ascolto del racconto. Le testimonianze dei superstiti che hanno subito l’atrocità di menti malate ci insegna a vedere e riconoscere. Ricordare vuol dire far scorrere in noi stessi le parole dei superstiti come fosse la realtà del presente, perchè la viviamo da vicino attraverso il conflitto Ucraina – Russia e l’efferata guerra tra Israele e Palestina. Bisogna vivere la storia, mentre la raccontano i sopravvissuti passati e presenti, proiettandosi nel ricordo della persecuzione, della privazione e del coraggio, che hanno le infinite vite che lottano per essere liberi. I campi di concentramento oggi sono un luogo da visitare, in ogni baracca, capannone, forno, in ogni divisa, numero di matricola, esiste una vita che ogni giorno restituisce il “ricordo”, sempre costantemente presente per poter creare un futuro per la democrazia. Bisogna stare attenti a chi usa i fatti della storia solo in occasione della presa del potere, perchè è da lì che nascono le parole d’estremismo, e da lì che la vita dei cittadini è manipolata da racconti falsi. Ai deportati, arrivati nel campo, scesi dal treno, era stata data una saponetta in mano per potersi lavare, così gli avevano raccontato i nazisti. Convinti di essere arrivati in un luogo dove dovevano lavorare e persuasi di dover sottostare alla dominanza umana del potere, prima di entrare nelle docce dovettero riconsegnare la saponetta che gli era stata data dai militari, ignari di tutto, soppressi dalla paura, si affidarono a ciò che gli veniva imposto, entrarono nelle docce e non uscirono più, i loro corpi, senza alcuna pietà vennero bruciati. E così sono le parole e ciò che viene dato e detto al popolo se è lasciato in mano a persecutori egemoni, sterminatori dell’umanità, millantatori della libertà e democrazia! Ogni loro parola e azioni a cui lasciamo libertà di decidere è un passo in più all’oppressione!
Maternità surrogata reato universale il potere limita la libertà di scelta genitoriale
Il Senato ha approvato con 84 favorevoli, 58 contrari e nessun astenuto, il disegno di legge presentato da Fratelli d’Italia, contro la ‘Gestazione per altri’ anche se compiuta all’estero da cittadini italiani. La pena prevista, carcere fino a due anni e sanzione fino a un milione di euro. Gli Italiani ricevono la stangata al diritto di libertà di scelta di poter diventare genitori.
Facoltà di medicina si entrerà senza test d’ingresso
L’entrata alla facoltà di medicina toglie il vincolo dei test. L’anno accademico 2025/26 si aprirà con la possibilità di poter diventare medico dopo un semestre ad accesso libero. Secondo gli esami conseguiti durante il semestre libero, sarà definita una graduatoria nazionale. I posti dei futuri medici saranno 25mila, aumentati ai 20mila attuali