Stai zitta – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Stai zitta – 25 Novembre – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – Non siamo sole – Non siamo vittime del carnefice – Amate voi stesse –
Ciao Diario,
< Ciao, giornata importante da non dimenticare! >
Già, oggi è la giornata in cui dobbiamo dire NO alla violenza contro le donne
< Stai zitta – Non sai farlo – Come ti vesti – Non uscire – Non puoi lavorare – Devi stare a casa – Ti seguo ovunque – Tutto ciò che hai è mio – Ti massacro – Sei inutile – Non sei capace – Non parlare con nessuno – Lo faccio io per te – Pulisci – Ti controllo >
Ognuna di queste frasi ha sempre lo stesso epilogo, una vita interrotta dal sacrificio a causa di un macabro delitto su una donna, riversato sugli infiniti articoli di giornali ridondanti delle solite parole: “Uccisa giovane donna – Ammazzata a coltellate – Massacrata di botte davanti ai figli – Bruciata con l’acido”, per finire, in un inutile discussione senza epilogo concreto istituzionale o in una vita che segue l’imposizione di un uomo che comanda su una donna, senza che questa viva con la paura di uscire dalla gabbia sapientemente costruita dal manovratore
< Vuoi dire:
ti conosco, ti dico ti amo, ti porto nel mio mondo che posso manipolare per averti costantemente sotto controllo, ti costringo ad avere figli, ti lascio senza alcuna indipendenza emotiva ed economica, soggiogo le tue capacità rendendoti instabile e inutile socialmente e ti chiudo in una gabbia senza via di uscita così che tu, donna, madre, lavoratrice, essere umano che ha bisogno di affermare la propria identità, venga completamente spersonalizzata? >
Esatto, è un lento cammino, di cui non ti rendi conto,
e pensi che tutto sia giusto in funzione della parola Amore! Ti ritrovi incatenata in una gabbia che non ti lascia scelta, se non hai la forza di reagire contro il tuo carceriere, mentre lui continua a costruire intorno a te fondamenta sempre più rigide, fino a portarti a non avere alcuna identità personale!
< Come ci si può accorgere di dover andare via prima ancora di entrare nella gabbia?>
Questa è una domanda che dovremmo porci nel momento in cui un essere umano si avvicina a noi donne facendoci vedere un mondo colmo di un amore subalterno alla parola stessa.
Un sentimento non deve essere padrone di noi stessi, anche se ci fa soffrire perchè non riusciamo ad arrivare ad esso come vorremmo.
Certo, a scriverlo caro diario, è semplice, ma immettersi in una grande cunicolo, senza uscite, è molto semplice. Quindi dobbiamo essere un pò più caute e nelle relazioni trattenere in noi stessi la prima cosa fondamentale, il rispetto di noi stesse!
E’ vero che i sentimenti non hanno limite,
com’è vero che non si posso gestire, ma è anche vero che se io ti porgo una rosa e oggi insieme a te ne sono felice e domani tu mi dici di aver comprato quella rosa solo per me, in quello stesso momento in cui io donna ho dato valore a quella rosa, tu uomo l’hai strumentalizzata per poter gestire i miei sentimenti!
Quindi lasciarsi andare alla bellezza dei sentimenti non è errato,
ma dare valore al sentimento per il bene di noi stessi è essenziale per riconoscere e imparare a dire che l’altra persona ci può anche amare!
< E se non te ne accorgi e tutto capita per caso?>
Allora in questo caso, non dobbiamo avere paura e al primo segnale che limita la nostra vita, esempio le ripetute chiamate, il controllo nei posti dove siamo, chi frequentiamo, il chiedere informazioni sulle nostre abitudini quotidiane, lo scrutare le nostre vite sui social, dobbiamo tutelarci con ciò che le istituzioni mettono a disposizione, ma sopratutto,
dobbiamo capire che la paura non deve esistere, perchè essa stessa limiterebbe la nostra vita portandoci a interromperla.
Non dobbiamo avere paura di chiedere aiuto, di deludere chi amiamo, amici, parenti estranei, nessuna paura di pensare che la società possa vederci in maniera differente se siamo in un circolo vizioso indotto da un manipolatore e sopratutto la prima cosa che dobbiamo dire a noi stesse è, quanto ci fidiamo di ciò che siamo per poter essere forti!
< E se siamo già dentro tutto, come si può uscire?>
A questo, caro diario, non so rispondere. Dipende se facciamo in tempo a poter vivere, a scappare, a renderci conto che possiamo farcela e sopratutto ad avere intorno ciò che ci tutela, un sistema di leggi e di supporto con centri abilitati ad accogliere le donne vittime di violenza!
< Quando accadrà il momento in cui una donna si sente tutelata?>
Quando il sistema si scosterà da far sentire al di sopra di tutto l’uomo malato di narcisismo e manipolatore, prevaricatore e forte!
< Le donne non sono sole!>
No, è la manipolazione dell’individuo che in quel momento vuole farle sentire sole e ha il sopravvento, rendendo tutto ancora più difficile. Ci si allontana da ogni forma di bene che in quel momento potrebbe aiutarci, ogni segnale di richiesta di aiuto non viene percepita perchè la donna non riesce ad esprimerlo in parole ma solo con i gesti, si chiude in casa, limita le amicizie, entra in conflitto con i familiari, nasconde gli atti di violenza persecutori sia fisici che materiali.
< La paura nasce anche dal fatto che se l’altro scopre la manipolazione inizia il ricatto>
Se parli ti ammazzo. Se mi lasci mi suicidio. Lo dico alla gente quello che sei. Ti faccio fare una brutta figura con i tuoi familiari. Lo dico ai tuoi figli cosa fai in giro. Questo è il momento in cui il carnefice ha già previsto cosa vuole fare di te, questo è il momento in cui lottare, è la priorità, senza isolarsi.
<Bisogna parlare!>
Bisogna esternare tutto ciò che accade
1522 CENTRO ANTI VIOLENZA
Le forze dell’ordine sono attive. Le leggi verranno applicate. Iniziamo da ciò che abbiamo, sono pur sempre strumenti per la tutela della vita di una donna. Le associazione che lottano per l’eliminazione della violenza contro le donne sono un altro strumento che si sta diffondendo ed è di grande supporto.
Prima di finire massacrate di botte, accoltellate, bruciate vive, sezionate in mille pezzi e buttate senza mai essere ritrovate, prima di perdere la lucidità mentale, prima di tutto pensiamo a noi stesse e all’amore per la nostra vita!
Che dirvi donne, siamo in un arena, e da gladiatrici otterremo la nostra libertà contro chi della parola amore ne fa un uso proprio per sentirsi padrone di noi stesse
Auguro a me stessa come donna e a tutte voi di amarvi sempre, di amare qualcuno ponendo prima il vostro amore. Portate con voi la vostra borsa firmata e quella firma deve avere le grandi lettere
STOP ALLA VIOLENZA SULLE DONNE
Riflessione blog:
Care istituzioni, parlare ancora di vittime di violenza sulle donne, è un grande fallimento politico di qualunque colore voi vi vestiate come politici e politicanti. Ogni volte che appare un messaggio di cordoglio per le vittime di violenza da parte della politica, è uguale ad avere affermato il vostro fallimento, vuol dire non aver preso in considerazione la prima cosa che dovete fare e per cui vi votiamo, il benessere del cittadino!
Forvianti le vostre azioni, entrate a spada tratta solo dopo la carneficina e dopo aver fatto i conti in tasca agli italiani e all’azione meritevole per il vostro prestigio politico, intortate il codice penale dell’ennesima legge superflua su chi attua la violenza!
Il braccialetto elettronico,
misura cautelare per la vittima, il carnefice non ha limite e del braccialetto non ha paura, perchè non conosce lui stesso la paura, ma fagocita di vedere la vittima morta!
Il carcere di breve durata
dopo pochi anni si rivedono in giro persone instabili a cui non si dà un graduale percorso di reinserimento sociale controllato, per poter effettivamente vedere il comportamento, sono sbattuti fuori in preda a qualche altro delirio mentale.
La tutela della donna che denuncia,
completamente assente ogni tipo di rafforzamento e di controllo alla persona, eppure voi politici girate con la scorta, basterebbe introdurre i controlli necessari per rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nella vita di chi viene minacciato, e non trovate la scusa “si entra nel privato” perchè io da donna vi darei il mio ingresso nella vita se solo potessi evitare il massacro!
Percorsi sociali
che si potrebbero creare per le famiglie attraverso gli psicologi, le terapie familiari, creare centri che accolgono persone che mentalmente deviano la loro capacità di controllo psichica. E per le donne creare una vita che non dipenda dall’uomo attraverso la parità dei diritti! Ed evitate la scusa che, “ci sono i consultori”, perchè li avete inondati di persone dette “pro vita” per sbattere la dignità della donna in fondo al patriarcato, imponendole di dover essere madre, quando non lo vuole e, anche questa è violenza sulla donna!
Ma tutto questo può essere fatto da una politica che ama il cittadino,
non certo da una politica che fagocita egocentrismo! Quindi non vi stupite se le urne si spengono e l’affluenza fa strada all’astensionismo, perchè le donne si ricorderanno di quando e quanto le avete lasciate sole in mano del carnefice! Ed evitate il pianto falso, perchè della vita del cittadino vi interessa solo lucrare!
A presto!