Mediterraneo campo concentramento Strage di migranti a Crotone

Mediterraneo campo concentramento Strage di migranti a Crotone

Immane strage di corpi tra le acque del crotonese.

Aggrappati su una barca, nella speranza di toccare terra. Le condizioni meteorologiche avverse, la forza del mare che spinge l’imbarcazione, l’urto delle onde, la spinta sugli scogli, lo schianto.

Vite che salgono e scendono tra le acque alla ricerca di aria, vite che neppure si rendono conto di cosa stia accadendo perchè il mare li ha già inghiottite nel primo respiro della loro neonata vita.

I soccorritori che lottano contro la forza del mare per poter dare una degna sepoltura al campo di concentramento in mare.

E così si consuma l’ennesima condanna a morte voluta dall’Unione Europea, imposta dal litigioso scontro tra forze politiche e pensiero diverso.

Il nuovo decreto sicurezza limita l’attività di soccorso in mare delle ONG,

una specie di ripicca al processo di Salvini ex ministro dell’interno durante il governo Conte I, ora avvallato dalla carta da gioco con figura diversa, del ministro Piantedosi, che risponde agli ordini di Salvini, che continua a credersi padrone dell’Italia e degli italiani, portando conseguenze estreme volute dall’intera coalizione che domina il paese.

Le spiagge rese campi di concentramento, si riempiono di vite esanime, scarpe, indumenti, pezzi di barca, la nuova deportazione porta questo. Si cerca la colpa, ma l’indifferenza porta l’Unione Europea a isolare l’Italia dal problema migranti. L’Italia deve essere scenario di morte.

E così le coste della calabria si riempiono di morte.

Si cercano soluzioni e per l’ennesima volta il Presidente della repubblica Sergio Mattarella cerca all’Unione Europea un efficace soluzione

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il proprio “dolore per il naufragio avanti alle coste crotonesi, nella quale hanno perso la vita decine persone e tra queste alcuni bambini.
Molti tra questi migranti provenivano dall’Afghanistan e dall’Iran, fuggendo da condizioni di grande difficoltà.
È una ennesima tragedia del Mediterraneo che non può lasciare nessuno indifferente”.
Nell’esprimere il cordoglio per le vittime, la vicinanza ai naufraghi – cui va assicurata un’adeguata accoglienza – e il ringraziamento ai soccorritori, il Presidente della Repubblica sollecita un forte impegno della comunità internazionale per rimuovere le cause alla base dei flussi di migranti; guerre, persecuzioni, terrorismo, povertà, territori resi inospitali dal cambiamento climatico.
È altrettanto indispensabile che l’Unione Europea assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie, nel sostegno alla cooperazione per lo sviluppo dei paesi da cui i giovani sono costretti ad allontanarsi per mancanza di prospettive.

Sbattuti dalle onde del mare il barcone con a bordo più di un centinaio di persone scappate dalla morte certa e dalle torture subite, si sono arenate tra gli scogli a Cruto (KR).

Morti che galleggiano riversi a riva, ritrovati i corpi esanimi di bambini e un neonato, la conta dei morti prosegue. Tra le vittime due bambini di pochi anni gemelli recuperati in mare e un bimbo di meno di un anno riverso in spiaggia.Tratti in salvo, i restanti naufraghi, sono stati soccorsi e trasferiti al centro di accoglienza di isola capo Rizzuto.

La politica risponde allo sdegno, ma condanna con i decreti chiudendo la via alle ONG di soccorrere in mare.

Ecco come si giustifica nel comunicato il governo: “Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime il suo profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini. E’ criminale mettere in mare una imbarcazione lunga appena 20 metri con ben 200 persone a bordo e con previsioni meteo avverse. E’ disumano scambiare la vita di uomini, donne e bambini col prezzo del ‘biglietto’ da loro pagato nella falsa prospettiva di un viaggio sicuro. Il Governo è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione degli Stati di partenza e di provenienza. Si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di una immigrazione senza regole”.

Il Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen in un tweet:”Sono profondamente addolorato per il terribile naufragio al largo della Calabria. La conseguente perdita di vite umane di migranti innocenti è una tragedia. Tutti insieme, dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi sul Patto su migrazione e asilo e sul Piano d’azione per il Mediterraneo centrale”.

Il Presidente della regione Calabria: “La Calabria è in lutto per questa immane tragedia. La Giunta regionale esprime sincero cordoglio per le vittime di questo naufragio. Ringrazio coloro che si stanno adoperando per tentare di trovare dei superstiti e per assistere i sopravvissuti, condotti nei vicini presidi ospedalieri e nel Cara di Isola di Capo Rizzuto. In queste ore sono in campo i Carabinieri, la Polizia, la Guardia di finanza, la Guardia costiera, i Vigili del fuoco, la Croce Rossa, la Capitaneria di porto, la Protezione Civile”. La Calabria è diventata il campo di sterminio di vittime non colpevoli!”

E ora aspettiamo la conta dei morti.

Nel frattempo dalle sponde della Turchia, paese amico di Putin, partono barche condannate a vivere o morire, alimentando tensione tra Italia e Unione Europea, a bordo di questa tragedia proveniente dalla rotta turca migranti provenienti da Iraq, Iran, Afghanistan e Siria!

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento