Notizie Dicembre

Notizie Dicembre – Fatti e avvenimenti in poche righe

Questo mese: Gianbruno ad Atreju e l’imbarazzo di Fratelli d’Italia – La precettazione e la lotta dei sindacati contro l’autarchia del governo – Giulia Cecchettin il rumore – Cop28 – Legge di bilancio – Il caso Verdini cognato e suocero di Salvini – Il caso del figlio di LaRussa accusato di violenza su una ragazza – La sentenza ai fascisti di Forza Nuova per aver distrutto la sede CGIL – Ultima generazione colora l’albero di Gucci a Milano in segno di protesta – Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica –


Notizie da giorno 01 a 15


15 Dicembre

Sciopero trasporti il ricatto delle infrastrutture non ferma i lavoratori – USB sfida l’autarchia del governo Meloni e rivendica il diritto allo sciopero

Nonostante il ricatto della precettazione imposta da Salvini, ormai ovvio come non mai essere contro lo sciopero per imporre la sottomissione del lavoratore al padrone, lo sciopero ha registrato un alta adesione. Quindi con buona pace dell’autarchia alle infrastrutture, i lavoratori hanno portato avanti la protesta. USB rende noto:”USB ha deciso di mantenere, come forma di protesta politica contro gli attacchi al diritto di sciopero, la mobilitazione dei lavoratori per le 24 ore annunciate, assumendosi anche il rischio di una sanzione pesante e lanciano la sfida al Governo Meloni. Tutto questo senza coinvolgere i singoli lavoratori per evitare rischi di sanzioni individuali che sarebbero disastrose anche a fronte di salari estremamente bassi nel settore. Il sindacato si assume questo piano per ribadire che ad essere sotto attacco, oggi, è un diritto fondamentale garantito dalla Costituzione. Ricordiamo come l’ordinanza di Salvini non colpisca scioperi di 24 ore proclamati su base territoriale o aziendale, come in ANM a Napoli e a livello regionale Umbria, dove l’astensione procede come previsto e con ampie e massicce adesioni”.


Ritorno di fiamma ad atreju – Gianbruno l’ex fidanzato della Meloni in festa a fratelli di Italia

E’ apparso durante il dibattito di Nordio il convivente ex fidanzato della Meloni alla festa di Atreju. Ha ascoltato il dibattito della ministra del lavoro e dopo qualche selfie qui e lì e un saluto all’ex cognata, se n’è andato. La famiglia di fatto, divisa! Certo fossero stati sposati avrei scritto, l’ex marito, ormai divorziati! Avrà consultato Tiresia? E sopratutto di tutto, il delirio di onnipotenza, da la presunzione della cecità di Teresio? Bah chi vedrà saprà!


13 Dicembre

Cop28 primo accordo sul clima che chiede l’abbandono dei combustibili fossili in questo decennio

La Cop28 ha approvato approvato il Global Stocktake, il testo che chiede una transizione dai combustibili fossili. La bozza preparata dagli Emirati Arabi Uniti è stato adottata con l’unanimità dei paesi membri. Il presidente di Cop28 Sultan al-Jaber: “Dal profondo del mio cuore, grazie. Abbiamo percorso insieme una lunga strada in un breve lasso di tempo. Abbiamo lavorato molto duramente per garantire un futuro migliore alla nostra gente e al pianeta. Dovremmo essere orgogliosi dei nostri risultati storici. Il mio paese, gli Emirati Arabi Uniti, è orgoglioso del suo ruolo nell’aiutarvi ad andare avanti”. “Abbiamo presentato un solido piano d’azione per mantenere l’1,5°C a portata di mano. È un piano equilibrato che affronta le emissioni ed è costruito su un terreno comune. Si tratta di un pacchetto storico per accelerare l’azione sul clima. Molti dicevano che ciò non poteva essere fatto. Per la prima volta, per ridurre il metano e le emissioni, nel nostro accordo finale è presente un testo sui combustibili fossili”. “Siamo ciò che facciamo, non ciò che diciamo. Dobbiamo trasformare questo accordo in un’azione tangibile. Se ci uniamo, possiamo avere un profondo effetto su tutto il nostro futuro. L’inclusione ci ha fatto andare avanti nei giorni difficili. Tutti sono stati ascoltati, dai popoli indigeni ai giovani fino al Sud del mondo. Abbiamo riformulato il dibattito sui finanziamenti per il clima. Abbiamo integrato l’economia reale nella sfida climatica”.

Gli obiettivi da raggiungere:

  • Triplicare la capacità delle energie rinnovabili entro il 2030
  • Raddoppiare il tasso di efficienza energetica entro 2030.
  • Accelerare gli sforzi per ridurre progressivamente l’uso dell’energia prodotta dal carbone
  • spostarsi verso sistemi energetici con emissioni nette pari a zero.
  • Emissioni globali di biossido di carbonio, emissioni di metano, ridotte entro il 2030
  • Eliminare gradualmente i sussidi ai combustibili fossili
  • Accelerare la riduzione delle emissioni derivanti dal trasporto stradale.

Sfumano i lager in Albania per il governo Meloni. La Corte costituzionale di Tirana ferma la deportazione dei migranti dall’Italia, l’intesa viola la Costituzione e le convenzioni internazionali

La Corte Costituzionale di Tirana ha accettato di esaminare due ricorsi presentati dall’opposizione, dal Partito Democratico albanese e da altri 28 deputati schierati a fianco dell’ex premier di centrodestra Sali Berisha. Nel ricorso presentato alla Corte si sostiene che l’intesa con Roma violi la Costituzione e le convenzioni internazionali alle quali l’Albania aderisce. La ratifica dell’accordo sottoscritto dai premier italia e Albania, previsto per il 13 Dicembre al Parlamento di Tirana, è stata sospesa fino alla sentenza, che dovrà essere pronunciata entro tre mesi. Il governo Meloni si è chiuso in un rigoroso silenzio non commentando, oscilla dunque il momento della deportazione degli migranti in Albania.


12 Dicembre

L’Unione sindacale di base conferma lo sciopero previsto per il 15 Dicembre per il trasporto pubblico

Nonostante l’ennesimo atto autarchico contro il diritto allo sciopero da parte del ministro alle infrastrutture Salvini, USB conferma lo sciopero del 15 Dicembre per il trasporto pubblico: USB rende noto: Come previsto, l’incontro convocato oggi da parte del Ministro Salvini con le Organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali riguardo lo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale previsto il 15 dicembre prossimo, si è concluso con un nulla di fatto.
Il ministro ci ha informato che, esattamente come fatto in occasione dello sciopero del 27 novembre, intende disporre delle presunte facoltà che la legge 146/90 gli darebbe per poter intervenire sugli scioperi: preannunciandoci così lemissione di una ordinanza di restrizione a 4 ore, peraltro preavvisata da più di 10 giorni.

Per quanto ci riguarda USB, abbiamo ribadito con chiarezza come questo sciopero sia stato indetto rispettando alla lettera le procedure e la normativa sullo sciopero più restrittiva in Europa, come peraltro ribadito dalla stessa Commissione di Garanzia durante lincontro tenuto in data odierna.

Non si può pertanto considerare applicabili le previsioni ex art. 8 della normativa che richiamano espressamente a un imminente e grave pregiudizio, trattandosi di astensione dal lavoro regolarmente indetta e preannunciata e con l’espressa garanzia dei servizi minimi garantiti dalla medesima legge.

Durante questo incontro, così come nellultimo, il Ministro non ha concretamente affrontato nel merito nessuna delle motivazioni poste alla base dello sciopero: aumenti salariali, stop agli appalti e alle privatizzazioni, interventi concreti sulla sicurezza. Le parti datoriali, invitate al tavolo, si sono limitate a respingere qualsiasi ipotesi di apertura del confronto con la nostra O/S.

Il diritto di sciopero è un diritto garantito dalla nostra Costituzione, rigidamente regolato in Italia dalla normativa più restrittiva di Europa, fondamentale strumento a disposizione dei lavoratori per difendere il proprio salario, i propri diritti ma anche per salvaguardare il livello di erogazione di un servizio pubblico essenziale per la cittadinanza nonché la sicurezza delle operazioni.
Per questo motivo non può essere attaccato da chiunque tantomeno da un ministro che è pure vice-premier nonché capo politico di un partito della maggioranza di governo.

A fronte all’evidente escalation messa in atto, USB Lavoro Privato ha comunicato direttamente a Salvini che provvederà a richiedere al TAR di competenza la sospensiva dell’ordinanza ma, in ogni caso, disobbedirà alla riduzione imposta dal ministro, confermando lo sciopero nazionale di 24 ore.

La gravità di quanto sta accadendo in queste ore è sotto gli occhi di tutti.

USB chiederà un incontro urgente alla Premier Meloni per capire se questa aggressione al diritto di sciopero è volontà comune di tutto il Governo.

Insieme ad altre forze politiche, movimenti sociali e studenteschi, abbiamo convocato d’urgenza una manifestazione a difesa del diritto di sciopero e contro l’arroganza del ministro che partirà venerdì 15 dicembre prossimo dalle ore 17.00 da Piazzale Aldo Moro per concludere sotto le finestre del ministero a Porta Pia.


Incidente ferroviario travolti da un treno su un passaggio a livello

Curtatone, provincia di Mantova, un uomo e una donna sono morti travolti da un treno nei pressi di un passaggio a livello


Dj Gilardoni interrogato dalla procura di Milano per l’inchiesta di violenza sessuale verso il figlio del presidente del senato La Russa

Gilardoni indagato insieme a Leonardo Apache La Russa figlio del presidente del Senato, per violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 22 anni è stato interrogato dalla procura di Milano. Da quanto emerso Gilardoni ha ammesso di aver avuto un rapporto sessuale consenziente con la ragazza, respingendo l’accusa di stupro


11 Dicembre

Vacillano le infrastrutture – Scontro tra treni in provincia di Ravenna – 17 feriti

Il Ministero delle infrastrutture è insufficiente nelle azioni per i servizi offerti al cittadino. Nonostante le risorse, l’investimento per le infrastrutture vacilla. Dieci miliardi nelle casse del ministero delle infrastrutture da investire anche nelle ferrovie e migliorare la qualità della vita dei pendolari senza speranza. Dopo la fermata a personam di Lollobrigida, aiutato dalle infrastrutture, i cittadini non trovano alcuna utilità nel servizio del trasporto ferroviario, se non quella di rischiare la vita sui treni. Ennesimo incidente, dopo pochi giorni dallo scontro tra un camion e un treno su un passaggio a livello in Calabria, che ha portato la morte della capotreno e del camionista incastrato nelle rotaie, fra il treno Rock e il Frecciarossa 1000, avvenuto in provincia di Ravenna. Nella notte del 10 Dicembre, i passeggeri dei due treni sono stati coinvolti in un tamponamento avvenuto sulla linea Bologna-Rimini, tra Faenza e Forlì. La bassa velocità dei treni ha evitato una strage passeggeri. Il bilancio grave è di 17 feriti, 400 i passeggeri che nella notte sono stati trasferiti alla stazione di Bologna, tra paura e freddo. In corso le indagine per capire la dinamica del tamponamento, si presumo che il frecciarossa, per un errore tecnico, sia tornato indietro tamponando il regionale. Disagi nella rete ferroviaria con ritardi lungo la linea adriatica. L’Italia riversa in una rete ferroviaria obsoleta, priva di controlli, senza sicurezza per i passeggeri, divisa tra nord e sud dai collegamenti inesistenti. Tante parole e pochi fatti da parte del ministero delle infrastrutture, che continua un azione di provocazione verso il cittadino, approfittando del potere, senza apportare alcun cambiamento e risultati al pubblico servizio. Si continua a voler sperperare denaro pubblico, pensando a opere contro natura, come il ponte sullo stretto, che porterebbero una spesa tale da portare in fallimento il ministero, si lascia indietro la dignità del cittadino privandolo di qualunque opportunità, anche raggiungere il posto di lavoro, data l’inefficienze della rete ferroviaria. Il ministro va contro gli scioperi del pubblico servizio, indetti dai sindacati che chiedono tutela dei lavoratori e servizi efficienti per il cittadino, precetta lo sciopero con la motivazione di: non bloccare i trasporti a garanzia dei lavoratori pendolari, per poi dileguarsi nel nulla quando l’inefficienza parte dal ministero stesso, senza alcun progetto di miglioramento. L’ennesimo atto di autarchia per contrastare l’azione dei sindacati che probabilmente non sono in linea con l’idea politica estremista di accentramento del potere. Nelle mani di uno, solo al potere, la vita dei passeggeri del trasporto ferroviario! Tante promesse solo per occupare la poltrona!


Scuola concorsi per l’assunzione di oltre 30mila docenti

Ministero dell’istruzione: I bandi, pubblicati sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito, prevedono la copertura di 9.641 posti nella Scuola primaria e dell’infanzia e di 20.575 posti in quella secondaria di primo e di secondo grado. Il MIM è in attesa dell’autorizzazione per un ulteriore contingente di circa 14 mila posti. “Questi nuovi bandi e le future assunzioni – ha dichiarato Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito – confermano il nostro convinto proposito, nel quadro degli impegni assunti in sede europea con il PNRR, di valorizzare il ruolo dei docenti, garantendone nuove competenze e la presenza anche nelle aree più disagiate del Paese”.

Secondo le regole del periodo transitorio del PNRR, ai concorsi per la Scuola secondaria sono ammessi anche i candidati che – insieme al titolo di studio di accesso alla classe di concorso richiesta – nei 5 anni precedenti abbiano svolto almeno 3 anni scolastici di servizio nelle istituzioni scolastiche statali (di cui almeno 1 nella specifica classe di concorso per cui si concorre) oppure abbiano già conseguito, entro il 31 ottobre 2022, i 24 CFU/CFA quale requisito del previgente ordinamento.

Prove previste

Il concorso prevederà una prova scritta e una orale. Quella scritta, da svolgere in modalità ‘computer based’ in 100 minuti, sarà composta da 50 quesiti a risposta multipla sulle conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico; il test comprenderà inoltre domande volte ad accertare la conoscenza della lingua inglese e le competenze digitali. La prova orale invece mirerà ad accertare il grado di conoscenza e di competenza del candidato nella disciplina per la quale partecipa, le competenze didattiche generali, la capacità di progettazione, l’uso delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali. È stata inoltre introdotta, come prova, una lezione simulata, per valorizzare, nella selezione, la verifica delle effettive capacità didattiche dei candidati.

Dove si sosterrano le prove

La prova sarà sostenuta nella regione per la quale il candidato ha presentato la domanda di partecipazione; quella orale si svolgerà, invece, nella regione per la quale il candidato ha presentato domanda o, in caso di aggregazioni territoriali, in quella individuata come responsabile dello svolgimento della procedura.


Cop28 il fallimento delle politiche attive per il clima

I potenti del della terra preferiscono il nucleare mentre l’orologio climatico scorre e la distruzione delle risorse è imminente. Si preferisce perseguitare le azioni attiviste piuttosto che combattere il tempo con azioni che garantiscano l’esistenza del pianeta. A Dubai la proclamazione della scelta del nucleare e l’uscita dei combustibili fossili. Diffusa la quarta bozza del presidente della Cop28, Sultan Ahmed Al Jaber del Global Stocktake, manca l’eliminazione rapida dei combustibili fossili. Al Jaber: “Abbiamo ancora molto da fare. Sapete cosa rimane per l’accordo e sapete che voglio che abbiate la massima ambizione su tutti i temi, compreso il linguaggio sui combustibili fossili”. Ilcommissario europeo per l’azione per il clima Wopke Bastiaan Hoekstra: “Il testo così com’è è deludente: è lungo, ci sono alcune cose buone, ma nel complesso non sono sufficienti per affrontare i problemi per cui siamo qui, la scienza è chiara. In cima alla lista c’è l’eliminazione graduale dei combustibili fossili. Non possiamo accettare questo testo”.  Il processo di decarbonizzazione prevede l’utilizzo di tecnologie di cattura dell’anidride carbonica derivante dalla combustione, prima che raggiunga l’atmosfera, tecnologie costose e inefficienti che potranno essere utilizzate solo in minima parte, in assenza di migliori alternative all’utilizzo dei fossili


Rossella Cominotti uccisa dal marito

Alfredo Zenucchi, 57 anni, ha ucciso la moglie con la lama di un rasoio nella stanza dell’albergo presso La Spezia. L’uomo ha vegliato sul cadeve per 36 ore per poi fuggire. E’ stato fermato dalle autorità e portato nel carcere di Massa


06 Dicembre

Clochard muore di freddo. La disponibilità di posti letto non è sufficiente, il freddo porta un numero crescente di persone a riempire ogni mattina lo Sportello Caritas per riscaldarsi.

I ricchi si riscaldano mentre l’emergenza povertà non ha aiuto. L’Italia delle disuguaglianze sacrifica la vita dei deboli mandando avanti l’arsura del fagocito capitalismo. Una brutta sconfitta per una società democratica la morte di un povero per freddo. Nessuna accoglienza per chi ha bisogno. La melogamia genera la rincorsa senza principi e dignità sociale. Lo sponsor della destra: Dio, patria e famiglia, dimentica che, Dio amava i poveri e tra loro si identificava! Sono stati maestri nello sbandierare, in maniera sacrilega il rosario, per poi affossare la società dei deboli e oggi lottare contro il concetto cattolico di uguaglianza! L’autarchia ha un filone molto sottile, la dominanza che serpeggia tra le fila della società, nascondendosi come un vile avvoltoio, avvalendosi dell’alleanza di iene che grugniscono inchinandosi al potere! Dobbiamo stare attenti agli avvoltoi!


05 Dicembre 

Il saluto che fa rumore a Giulia

Si sono svolti i funerali di Giulia a Padova presso la basilica di Santa Giustina. Ad aspettare Giulia una folla immensa. Il rumore ha fatto sentire la sofferenza di migliaia di donne morte per mano di assassini a cui hanno detto NO. Il vescovo di Padova monsignor Claudio Cipolla durante l’omelia:” Nella libertà potete amare meglio e di più: questa è la vostra vocazione e questa può e deve diventare la vostra felicità!”. Le parole del padre di giulia diventeranno insegnamento nelle scuole: “Che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme contro la violenza, che la sua morte sia la spinta per cambiare. Io ti amo tanto, e anche Elena e Davide di adorano. Io non so pregare, ma so sperare. Voglio sperare insieme a te a alla mamma, e a tutti voi qui presenti, che tutta questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite, e un giorno possa germogliare, e produca il suo frutto di amore, di perdono e di pace”.

Ciao Giulia. Ogni fiocco rosso sia parte di ognuna di noi


Centrosinistra ritira le firme dalla proposta sul salario minimo. Il leader del M5s, Giuseppe Conte, strappa il testo della proposta

Un atto di coraggio e di scelta degli italiani quello del leader del M5s Conte, che ha strappato il testo della proposta sul salario minimo a 9 euro lordi l’ora, dopo che il centrodestra ha cancellato la proposta delle opposizioni con autarchia sostituendola con una legge delega che non prevede un salario minimo legale. La volontà del popolo sottomessa al sovranismo. La dignità di milioni di lavoratori gettata nel baratro delle differenze sociali. Il governo non ha la percezione dello status sociale del popolo che vive il disaggio di un salario che non raggiunge le 4 euro all’ora. E così avanza lo sfruttamento della classe imprenditoriale che continua ad assumere, pagando i lavoratori al costo della fame e con contratti obliterati dietro false prestazioni a tempo indeterminato intermittente. Il governo si fregia di meriti guadagnati sacrificando il popolo. Tolgono la firma al testo i partiti del centro destra. In Aula le parole del partito democratico buttano in faccia una realtà oscurata da fatti che guardano alla visione del classismo. La segretaria del Pd Elly Schlein: “Giorgia Meloni non ha avuto nemmeno il coraggio di farvi votare contro la nostra proposta, ha preferito trovare un sotterfugio per soffocare il dibattito in quest’Aula”. La segretaria del Pd Elly Schlein: “Triste immagine quella dei colleghi di maggioranza che accettano di essere ridotti a pigiare dei tasti. A capo chino per non urtare chi comanda. Sono sei mesi che chiediamo di votare su questa proposta di legge, e voi oggi votate per dare una delega in bianco al governo che affossa il salario minimo. Sapete chi non ha tempo per aspettare i vostri comodi? Chi guadagna 5 euro all’ora e deve fare tre lavori per campare. Comunico la volontà di togliere la mia firma. Questa non è più la nostra proposta di legge, non nel nostro nome state tradendo le speranza e le attese dei lavoratori, non nel nostro nome state pugnalando alle spalle queste persone che non avete nemmeno il coraggio di guardare in faccia. Avete scelto definitivamente di mostrare all’Italia da che parte state, dalla parte degli sfruttatori. Vergogna”. Il leader del M5s Giuseppe Conte: “State facendo carta straccia del salario minimo. Dopo balletti e teatrini e rinvii, il governo e Meloni hanno gettato la maschera, votando no al salario minimo legale e hanno voltato le spalle a 3,6 milioni di lavoratori. Chi in quest’Aula ha votato no si deve vergognare. Questa battaglia è stata rallentata ma noi la vinceremo, perché il Paese è con noi”. Nicola Fratoianni per l’Alleanza Verdi-Sinistra: “Non intendiamo mettere i nostri nomi in questo atto di pirateria politica e istituzionale. Si può fare tutto o quasi nella dialettica parlamentare, ma questo è uno schiaffo al Parlamento”. Per +Europa, il segretario Riccardo Magi: “Non avete il coraggio di esprimere un voto contrario alla proposta in quota delle opposizioni e dire che siete contrari a una proposta ragionevole che avrebbe dato risposta a uno dei grandi problemi. Con la vostra delega stravolgete la proposta delle opposizioni”. Il leader Carlo Calenda sui social: “Il governo ha perso l’opportunità di prendersi cura di 3,6 milioni di lavoratori poveri. Abbiamo fatto un percorso di confronto di merito e poi tutto è tornato come sempre ad uno sterile scontro. Faccio un appello politico e personale a Giorgia Meloni affinché riconsideri questa scelta”.


Sciopero Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up la classe medica aderisce fino 85%

I sindacati: “Dalle Regioni stanno arrivando percentuali di adesione molto alte fino all’85% allo sciopero nazionale dei medici, dirigenti sanitari e infermieri che si sta svolgendo in queste ore in tutta Italia e che terminerà alle 24.00 di oggi, al netto dei contingenti minimi obbligati a rimanere in servizio per garantire le urgenze”, annunciano con soddisfazione Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale ANAAO ASSOMED, Guido Quici, Presidente CIMO-FESMED e Antonio De Palma, Presidente NURSING UP. “Abbiamo sperato fino all’ultimo di trovare interlocutori più attenti e sensibili alle nostre proposte. E invece siamo stati costretti a ricorrere allo sciopero per vedere riconosciuti diritti sacrosanti di ogni medico e dirigente sanitario italiano“, dichiara Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale Anaao Assomed. “Chiediamo di entrare nell’agenda sociale e politica del Paese con proposte innovative e soluzioni condivise, sollecitando la riscrittura delle priorità che riconosca ai problemi della nostra categoria il diritto di avere soluzioni chiare e positive. Siamo stanchi, delusi e arrabbiati per la totale mancanza di rispetto nei confronti di una intera classe professionale e la grande partecipazione di oggi in tutta Italia allo sciopero e alle manifestazioni ne è la dimostrazione. Non è solo questione di soldi, ma di condizioni di lavoro inumane che non riusciamo più a sostenere. Le nostre parole d’ordine sono poche e chiare: uscire dalla PA riconoscendo per i medici e dirigenti sanitari la categoria speciale, depenalizzare l’atto medico, finanziare adeguatamente il contratto, detassare parte dello stipendio. E con queste parole d’ordine continueremo la nostra battaglia, domani e nei giorni a venire perché lavorare con dignità, sicurezza e tranquillità, questa sì è la nostra missione“. “Il successo dello sciopero di oggi è indicativo del disagio dei medici – dichiara Guido Quici, Presidente della Federazione CIMO-FESMED -. Negli ospedali di tutta Italia sta montando un grande movimento di protesta che non si esaurirà con la manifestazione di oggi: questo sciopero è solo l’inizio di un percorso volto a difendere la sanità pubblica, tutelare il diritto alle cure dei cittadini e valorizzare i professionisti della salute. I medici infatti si sono sempre fatti in quattro per garantire la migliore assistenza possibile, e sono stati ripagati con una manovra che li deruba delle loro pensioni e che riserva briciole al rinnovo dei loro contratti e al finanziamento del Servizio sanitario nazionale. Intanto però si sovvenziona la sanità privata, interessata solo ai propri profitti, considerando che AIOP non rinnova il contratto dei propri medici dipendenti da 18 anni. Davanti a tutto questo per troppo tempo siamo stati in silenzio, e abbiamo sbagliato. Adesso è tempo di far sentire forte e chiara la nostra voce, e di dire basta al definanziamento della sanità”. “Attraversiamo un frangente storico molto delicato per la sanità italiana, commenta per gli infermieri, le ostetriche e le altre professioni sanitarie ex legge 43/2006 Antonio De Palma, Presidente Nursing Up. Sono in pericolo la qualità dei servizi, l’accesso alle cure, e la stessa gestione del sistema, seriamente compromessa dalla grave carenza di alcuni degli attori principali, cioè i professionisti infermieri. Questa carenza ha una causa ben precisa, e si chiama ‘mancata valorizzazione’, perché è a causa delle scarse prospettive contrattuali, che i giovani rifiutano di intraprendere percorsi formativi per diventare professionisti dell’assistenza. È il momento di far sentire forte la nostra voce, e lo sciopero rappresenta, così come le manifestazioni di protesta, lo strumento che abbiamo scelto per raccontare ai cittadini il nostro crescente disagio. Non siamo disponibili ad accettare, senza lottare con tutte le nostre forze, che vengano messe le mani sulle nostre pensioni, ci riferiamo al discusso articolo 33 della bozza della Legge di Bilancio. E non accetteremo sommessamente, che il governo faccia melina sulla individuazione e finalizzazione delle risorse da destinare agli infermieri e ai professionisti sanitari ex legge 43/2006: sono necessarie e vanno individuate, integrando e finalizzando, a monte, una parte delle risorse destinate alla contrattazione. Da tempo chiediamo l’istituzione di un’area contrattuale autonoma nella quale inserire le nostre professionalità. È arrivato il momento che la politica finalmente riconosca, con azioni concrete, le nostre specificità professionali, perché è evidente, che dare risposte certe ai professionisti della sanità, significa tutelare lo stato di salute di tutta la collettività, alla quale noi dedichiamo, ogni giorno, il nostro impegno, le nostre competenze, le nostre qualità umane”.


04 Dicembre

05 Dicembre sciopero nazionale di 24 ore dei medici, dirigenti sanitari e degli infermieri

Lo sciopero nazionale di 24 ore è stato indetto dal sindacato degli ospedalieri, Anaao Assomed, e Cimo e il sindacato degli infermieri Nursing Up. In occasione dello sciopero si svolgeranno manifestazioni in tutta Italia. I leader delle Associazioni parteciperanno al SIT-IN previsto a Roma in Piazza SS Apostoli alle ore 11.30. Comunicato stampa sindacati: “Sono 1,5 milioni le prestazioni sanitarie che potrebbero saltare per lo sciopero nazionale di 24 ore dei medici, dirigenti sanitari e degli infermieri indetto per domani, 5 dicembre. A rischio tutti i servizi, compresi gli esami di laboratorio, gli interventi chirurgici (circa 30mila quelli programmati che potrebbero essere rinviati), le visite specialistiche (180 mila) e gli esami radiografici (50mila). Saranno in ogni caso garantite le prestazioni d’urgenza. Lo sciopero, proclamato da Anaao Assomed e Cimo-Fesmed, e per il comparto dal sindacato Nursing Up, inizia alle 00.00 del 5 dicembre e coinvolgerà il 50% dei sindacalizzati. Allo sciopero possono comunque aderire tutti i medici, dirigenti sanitari, tecnici e amministrativi in servizio con rapporto a tempo determinato o indeterminato presso le Aziende ed Enti del SSN, compresi gli IRCCS, IZS, Arpa, oppure dipendenti delle strutture di carattere privato e/o religioso che intrattengono un rapporto di convenzione e/o di accreditamento con il SSN. Possono aderire anche i medici specializzandi assunti con il cosiddetto Decreto Calabria. Può scioperare anche il personale medico universitario che svolge attività assistenziale presso una Azienda Ospedaliera Universitaria. Per il comparto, può aderire tutto il personale sanitario non medico, afferente alle qualifiche contrattuali del comparto della sanità, operanti nelle ASL, nelle Aziende Ospedaliere e negli enti della sanità pubblica italiana. Sono almeno 5 le ragioni della protesta dei professionisti sanitari infermieri, ostetriche e professioni sanitarie ex legge n 43/2006:

1. Assunzioni di personale.
2. Detassazione di una parte della retribuzione.
3. Risorse congrue per il rinnovo del contratto di lavoro.
4. Depenalizzazione dell’atto medico.
5. Cancellazione dei tagli alle pensioni.


L’accoglienza alla presa incarico di Vannacci seguita dall’avvio di un procedimento disciplinare

Vannacci a Palazzo Esercito per il periodo di affiancamento per poi assumere l’incarico di capo di Stato Maggiore delle Forze operative terrestri. Al suo arrivo l’accoglienza ha fermato l’enfasi della nomina, gli è stato notificato dai superiori l’avvio di un procedimento disciplinare, con la nomina dell’ufficiale inquirente di una commissione appositamente costituita per valutare eventuali profili di irregolarità legati al suo libro, “Il mondo al contrario”, discusso per i contenuti di omofobia, misoginia, razzismo e negazionismo della crisi climatica. La commissione valuterà gli atti prodotti dall’inchiesta sommaria già aperta, con l’acquisizione di documenti per poi trasmette il rapporto finale ai vertici militari e al ministro della Difesa. A seguito degli esiti dell’inchiesta formale potrebbero essere adottati provvedimenti disciplinari, se emergessero comportamenti non rispettosi delle regole. Per non stancarsi troppo e verosimilmente scappare, il nuovo capo di Stato Maggiore delle Forze operative terrestri ha preso un mese di licenza, per motivi familiari. Direi una grande brutta figura del governo, del ministro della difesa, e per l’Italia che ha votato questo governo l’ennesimo fallimento di una politica ostruzionista che garantisce la comunicazione all’estremismo


03 Dicembre

La Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola in visita nel Sud Italia dal 3 al 5 dicembre 2023

Alla vigilia della visita la Presidente ha dichiarato: “L’Europa è un’opportunità. Dobbiamo mobilitare il maggior numero possibile di persone per il voto del 9 giugno 2024 e coinvolgere i cittadini in tutti i comuni d’Europa. Voglio iniziare questa campagna di sensibilizzazione dal Sud Italia. Perché l’Europa non è solo le sue istituzioni. L’Europa è la sua gente“.

Il programma: La Presidente comincerà il suo viaggio domenica 3 dicembre nel Sud Italia con una visita alla Reggia di Caserta

Alle 14:30 si recherà alla sede del Consiglio comunale di Caserta dove interverrà, insieme alla Vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, all’evento “Il sogno europeo di Ernesto Rossi. Dal Manifesto di Ventotene all’Europa del futuro”. Saranno presenti anche i Deputati del Parlamento europeo della Regione Campania.

Dichiarazioni della Presidente nell’aula consiliare, durante l’incontro, Il sogno europeo di Ernesto Rossi. Dal manifesto di Ventotene all’Europa del futuro: “Il mio mandato è iniziato circa 2 anni fa. Non c’è stato un giorno in cui non mi sia impegnata ad avvicinare il Parlamento Europe ai cittadini, uscendo dalla bolla di Bruxelles e Strasburgo”. “Oggi ci sono sfide troppo grandi, abbiamo bisogno dell’Europa, non solo per vivere in pace, ma anche per essere liberi. Questa intuizione della generazione degli europeisti di Ventotene rimane. Dobbiamo recuperare quello spirito”. “Un invito ai casertani e alle casertane a votare alle prossime elezioni europee perché, come diceva il visionario Ernesto Rossi, ognuno di noi possa dire ‘anche io ne sono parte”.

Lunedì 4 dicembre, la Presidente Metsola sarà a Lecce, per partecipare al convegno “Next Generation EU e le sfide dell’UE” con il ministro per gli Affari europei, il Sud,  le Politiche di coesione e per il PNRR Raffaele Fitto. A conclusione dell’ evento, alle ore 11:30 presso la sede della Prefettura, è prevista una dichiarazione alla stampa.

Nel pomeriggio, la Presidente si recherà a Catanzaro, dove incontrerà Roberto Occhiuto, Presidente della Regione Calabria, e i membri del Parlamento europeo eletti nella circoscrizione dell’Italia meridionale presso la sede della Regione Calabria. Alle 18:45, la Presidente Metsola visiterà la sala di controllo dell’ “Operazione Tolleranza Zero per il controllo del territorio attraverso i droni per l’antincendio, il monitoraggio del mare e l’inquinamento ambientale”.

Martedì 5 dicembre, alle ore 9:00 sempre presso la sede della Regione Calabria, nella nuova centrale operativa del 112, la Presidente assisterà alla simulazione del sistema di emergenza del numero unico europeo, insieme ad Antonio Tajani, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri, al Ministro dell’ Interno Matteo Piantedosi e al Presidente Occhiuto.

Nel pomeriggio la Presidente sarà a Palermo dove visiterà il Museo del Presente – Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Successivamente si recherà presso la Basilica di San Domenico per deporre dei fiori sulla tomba di Giovanni Falcone.

Alle 16:30, la Presidente del Parlamento Europeo inaugurerà l’ anno accademico 2023-2024 dell’Università di Palermo.


Il delirio del governo – Crosetto nomina Vannacci capo di Stato maggiore delle forze operative terrestri

Il delirio di Crosetto, attuale ministro della difesa del governo Meloni, si manifesta con la nomina del generale Vannacci, destituito dalla carica di generale per le dichiarazioni estremiste di xenofobia e omofobia, scritte nel suo libro, il mondo al contrario. Si denota come, l’attuale governo, obblighi i ministri a scelte estreme e ostruzioniste, favorendo figure che offendono i principi della costituzione e attaccano il cittadino nei valori della propria dignità sociale.


02 Dicembre

Omicidio Giulia Cecchettin l’autopsia rivela la ferocia dell’assassino morta accoltellata

L’autopasia, durata 14 ore, ha rilevato la ferocia di Filippo Turetta contro il “no” di Giulia al suo persecutore. La lama di 12 centimetri, sferrata dall’assassino, ha infierito sul corpo di Giulia. Nel parcheggio di Vigonovo Turetta inizia la sua vendetta contro l’ossessione per la donna che voleva possedere, sferra le prime coltellate, tappa la bocca a Giulia con il nastro adesivo comprato giorni prima online, così da non farla gridare, tutto calcolato, doveva morire. Nell’area industriale di Fossó, Turetta termina la vita di Giulia, il coltello recide la sua vita colpendola al collo, Giulia cade, provocando un trauma cranico, muore dissanguata Turetta non si accontenta della ferocia dell’assassinio e calcola anche dove nascondere il corpo, lo copre con sacchi neri e lo butta nell’area del lago di Barcis. L’assassino è stato interrogato nel carcere di Verona dov’è detenuto, per nove ore dal pubblico ministero di Venezia, Andrea Petroni. Ancora una volta, ha evidenziato con la sua testimonianza, un volto diverso dalla sua personalità, e ha calcolato come rispondere, giustificandosi con le parole: “Non ricordo”, “Ho perso la testa”, invocando così lo stato confusionale del momento che l’ha indotto a uccidere la ragazza. Nel racconto, torna confusamente a equilibrare il suo status psicologico e richiama il senso della ragione, ponendo in essere la responsabilità del fatto e si esprime con le frasi: “Ho fatto una cosa orribile, voglio pagare”. Il dominio psicologico verso la ragazza da parte di Turetta, perseguitandola con continue telefonate, messaggi, inseguimenti, hanno indotto Giulia a rinchiudersi in una forma di paura e sottomissione dal suo persecutore. L’accusa per Turetta è: omicidio aggravato dal vincolo affettivo, sequestro di persona e occultamento di cadavere. Il capo d’imputazione potrebbe aggravarsi con la contestazione della procura dall’aggravante della premeditazione e della crudeltà.


L’aggravante di stalking chiesto dalla famiglia di Giulia contro Turetta

Tramite il legale, la famiglia di Giulia chiede che sia contestato a Turetta anche il reato di stalking: ”Filippo Turetta ha dimostrato di essere un molestatore  assillante, il suo comportamento, come sta emergendo da più elementi da noi già raccolti, è connotato da plurime e reiterate condotte che  descrivono ‘fame di possesso’ verso Giulia”. ”Un assedio  psicologico che aveva provocato nella ragazza uno stato di  disorientamento e di importante ansia. Un uso padronale del rapporto che ha spinto Turetta prima a perpetrare reiterate azioni di molestie  e controllo, anche tramite chiamate e messaggi incessanti, e poi, in  ultimo l’omicidio, al fine di gratificare la sua volontà  persecutoria”

I funerali di giulia si svolgeranno martedì 5 dicembre alle ore 11 nella Basilica di Santa Giustina in Padova

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, decreta il lutto regionale con ha ordinanza per il giorno dei funerali di Giulia, martedì 5 dicembre, In una nota Zaia scrive: “Martedì, per le esequie di Giulia, chiedo all’intero Veneto un segnale corale, forte e chiaro, contro la violenza di genere. Una giornata che diventi indelebile, che segni il passo perché fatti come questo possano non ripetersi più. Lo dobbiamo a Giulia, nel cui ricordo, e nel ricordo di tutte le donne uccise senza un perché, continueremo a lavorare stretti gli uni agli altri nel combattere la violenza di genere”.


Notizie da giorno 16 a 31


31 Dicembre

Discorso fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella


29 Dicembre

Approvata la legge di Bilancio autarchica senza il voto di fiducia

200 voti si e 112 no l’Italia ha una legge di bilancio autarchica che fa indietreggiare la democrazia orrpimendo il parlamento. La legge beneficia i ricchi sfavorendo i poveri aumentando la tassazione sui servizi utili e sui beni di prima necessità, colpisce le famiglie con l’aumento dell’Iva dal 5% al 10% sui prodotti per i neonati, sottolineando che il governo è in cerca di figli dalle famiglie, il motto è “fate figli”. Aumentano: Pannolini, latte, pappa, e gli assorbenti per le donne. Una manovra che in termini di Irped favorisce i ricchi: si passa da 4 scaglioni a 3 in base al reddito,

Aliquota al 23% fino a 28mila euro di reddito;

Aliquota al 35% da oltre 28mila e fino a 50mila euro di reddito;

Aliquota al 43% oltre i 50mila euro di reddito.

La fascia di reddito tra 30mila e 50mila euro avrà un risparmio fiscale su base annua di 260 euro. Nulla di fatto per le fasce di reddito deboli che subiranno l’aliquota. Per il governo esiste una selezione di massa della società, opprimendo sempre più le persone povere, un modo indiretto per buttarli fuori da ogni prospettiva sociale, considerando le due corsie e disparità di crescita del paese tra nord e sud. Gli stipendi e il tenore di vita del sud Italia saranno ancora più penalizzati, data la manovra.


Ministero dell’istruzione da il via alle iscrizioni per il liceo Made in Italy dal 23 Gennaio

È stata pubblicata e inviata alle Istituzioni scolastiche e alle Regioni la Circolare che contiene le indicazioni operative per consentire l’iscrizione alle classi prime del nuovo percorso liceale del Made in Italy, approvato dal Parlamento il 20 dicembre, per l’anno scolastico 2024-2025. Il nuovo indirizzo scolastico potrà essere scelto dalle famiglie sulla piattaforma UNICA a partire dal 23 gennaio 2024.

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso:”La missione del Liceo sarà fornire una preparazione completa, abbracciando sia le discipline umanistiche che le materie STEM con l’obiettivo di sostenere e promuovere le eccellenze italiane, la creatività e l’imprenditorialità che hanno da sempre posizionato il nostro Paese al vertice della scena globale. La Fondazione “Imprese e Competenze per il Made in Italy”, prevista dal Ddl Made in Italy insieme al Liceo, agirà come il ponte essenziale tra il mondo scolastico e quello imprenditoriale, facilitando l’accesso al lavoro di giovani pronti ad affrontare le sfide globali con competenza e visione. Siamo certi che il Liceo del Made in Italy sarà un baluardo per la crescita sostenibile e la valorizzazione del talento italiano su scala internazionale”.


Lega contro Forza Italia le differenze di razza nel calcio

Durante il consiglio dei ministri la Lega sferza il colpo basso a Forza italia e stralcia la proroga degli sconti fiscali per gli sportivi proveniente dall’estero. Una sorta di razzismo in chiave da giustiziere per amor di patria che segue la linea apartheid della Lega. Con furbizia, riesce a sbaragliare la volontà di Tajani e del suo partito che fa capo alla maggioranza. Berlusconi non aveva visto lungo sulla figura di Salvini come oppositore al suo partito. Ecco cosa dichiara in questa lunga giornata la Lega divenuta da protagonista a oppositore della conclamata e solida maggioranza che vantava unita:”Gli sconti ai calciatori stranieri che guadagnano milioni sono immorali, i club ora investano su giovani italiani e non su stranieri strapagati che peraltro sono spesso scarsi”. La lega di serie A risponde contrariata:”Tale decisione, se confermata, avrà quale unico risultato un esito diametralmente opposto a quello perseguito. La mancata proroga produrrà infatti minore competitività delle squadre, con conseguente riduzione dei ricavi, minori risorse da destinare ai vivai, minore indotto e dunque anche minor gettito per l’erario”


Salvini coinvolto dell’indagine sulle commesse Anas

Approda nella maggioranza di governo il caso Verdini e si insidia tra le fila della Lega. Si accendono i riflettori su Salvini coinvolto nell’inchiesta. Dalle intercettazioni il capitano della Lega sembra avere un ruolo rilevante nell’affare delle commesse. Al chiaro dell’ordinanza del gip di Roma Francesca Ciranna, ancora leggibile nel pieno diritto di libertà di comunicazione al cittadino che il governo cerca di imbavagliare con una legge che oscura la diffusione delle ordinanze, caso particolare e coincidenza strana data la vicenda che ha disposto gli arresti domiciliari per Verdini, figlio dell’ex parlamentare, si legge: “Quando s’è fatto la lista d’accordo con Massimo, quando nel cda è passato con loro e gli ha dato una mano quello della Lega, lui ha fatto un accordo con quelli della Lega di futura collaborazione con Matteo (riferimento Salvini ndr) e con noi tramite Freni un rapporto di intermediazione…ci ha chiesto una lista di persone interne a quel gruppo da aiutare e noi gli abbiamo messo un po’ di persone che ci hanno dato i nostri». L’intercettazione è tra un imprenditore, Fabio Pileri, socio di Denis e Tommaso Verdini nella società di consulenza Inver. 

La fretta di Salvini per la SS106 è un altro elemento da chiarire nelle indagine che riguardano le commesse Anas.

Nello scorso autunno Salvini aveva firmato un decreto per dare al commissario straordinario della Superstrada Ss 106 Jonica, l’ex Ad di Anas Massimo Simonini, un potere di spesa di 3 miliardi in 15 anni. Secondo il Fatto Quotidiano l’inchiesta della Procura di Roma rivela che Simonini è indagato insieme a Tommaso Verdini. La richiesta del pm evidenzia che:”le attività di indagine hanno consentito di accertare l’esistenza di accordi corruttivi tra soggetti apicali di Anas, l’ex ad di Anas (Massimo Simonini), i dirigenti (Petruzzelli, Veneri), il responsabile del settore gallerie, Luca Cedrone, con Tommaso Verdini, Denis Verdini e Fabio Pileri che, attraverso la società di consulenza Inver, patrocinano e sponsorizzano gruppi imprenditoriali interessati agli affidamenti banditi da Anas”. “Emerge infatti che Denis Verdini è socio di fatto della Inver e percepisce in nero parte delle somme introitate dalla Inver, decide la sua strategia (sia sul versante privatistico che su quello pubblicistico) è colui che in virtù del suo peso politico e dei suoi rapporti con il sottosegretario Freni e con il dottor Bruno che incontra presso l’abitazione o il ristorante del figlio, assicura sponde o appoggi istituzionali tali da consentirgli direttamente o tramite il figlio Tommaso, e Fabio Pileri di promettere e garantire ai vari Cedrone, Veneri, Petruzzelli avanzamenti di carriera in Anas o ricollocamento in posizioni lavorative di rilievo”.

Il M5s chiede un’informativa urgente su Salvini durante l’esame della legge di Bilancio
Alla Camera Federico Cafiero de Raho, deputato del M5S:”Chiediamo un’informativa urgente del ministro Salvini. Il titolare delle Infrastrutture e dei trasporti venga immediatamente, urgentemente a riferire sul sistema di consulenza e appalti pubblici banditi da Anas. Agli arresti domiciliari Tommaso Verdini, presidente della Inver, che si sarebbe occupato di mediare tra imprenditori e dirigenti Anas, anch’essi destinatari di misure cautelari. Sono tutti accusati di corruzione e turbata libertà degli incanti”. “È gravissimo quanto sta accertando la procura di Roma, che riscontra il rischio da sempre evidenziato dal M5S circa la diffusione della corruzione per l’assenza di regole e di misure di vigilanza e prevenzione. Secondo quanto si apprende dagli articoli, incontri sarebbero avvenuti in bar e ristoranti anche con politici o esponenti di vertice del Mef. Bisogna che il Parlamento sappia in quale misura i fatti coinvolgano Anas, per quanti e quali appalti, quali le misure adottate per prevenire la corruzione, quale coinvolgimento di esponenti delle istituzioni”


Attivisti Ultima generazione dipingono l’albero di natale di Gucci per protesta

Il grande grosso albero capitalista in galleria Vittorio Emanuele a Milano si è dipinto di vernice ecologica in segno di protesta. A farlo gli attivisti di ultima generazione. Scrivono sui social:”Il lusso che non possiamo permetterci. In un’Italia che ha subito 11 miliardi di danni da eventi estremi, in una Milano che ha vissuto l’ennesima esondazione del Seveso, l’elevazione del lusso a simbolo, quando qui gli studenti non possono pagarsi gli affitti, è un insulto. Qui in Italia i super ricchi (lo 0.1% della popolazione) guadagna quanto 30 milioni di persone messe assieme. Sono 11 milioni le persone che vivono in povertà, mentre 70 persone vivono con un capitale di 250 miliardi. Il mondo che ci vendono come raggiungibile, non lo è. Il sistema in cui viviamo non è sostenibile, né economicamente né ecologicamente. Ci serve un Fondo Riparazione per i danni, non l’ennesima ostentazione del lusso e di uno stile di vita irraggiungibile”.


Fermata la caccia per i sedicenni da Lollobrigida presentata da un esponente di Fratelli d’Italia

Regna la confusione tra i banchi di Fratelli d’Italia. Il senatore Amidei vuole far imbracciare i fucili per la caccia ai sedicenni e presenta una proposta di legge, nel contenuto: “L’attività venatoria ai soggetti che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età purché presentino, assieme alla richiesta di autorizzazione alla pratica l’attività venatoria, anche il consenso scritto dei genitori”. Arriva, senza alcuna fermata di treno prenotata ad personam, Lollobrigida e ferma la follia di un senatore in preda ad una crisi di armamenti e dichiara:”Ho chiesto al senatore Amidei di ritirare la sua proposta di legge, mai concordata con il governo. Senza entrare nel merito dei temi trattati, ritengo evidente sia necessario evitare ogni polemica derivante da proposte individuali che non rientrino in un riordino complessivo e omogeneo in chiave europea dell’attività venatoria. Le polemiche strumentali e artificiose prodotte da azioni di questa natura ritengo inquinino un dibattito finalizzato a garantire le attività legali esercitate da liberi cittadini, compresa quella in oggetto”. Insomma in Fratelli d’Italia regna la confusione, chi prima si alza prima mette in moto lo scellerato abuso di potere


28 Dicembre

Consiglio dei ministri Milleproroghe – Passa il superbonus edilizio – Vince Tajani – La maggioranza trova il compromesso per non cadere

Forza Italia mantiene l’impegno con i cittadini sul superbonus edilizio. Un ottima mossa centrata per l’elettorato del partito di Tajani che tanto aveva lottato per continuare l’erogazione del bonus contrastando Fratelli d’Italia e Lega. Un intesa con il Mef e Forza Italia che certamente ha qualcosa in cambio, probabilmente non più astensione nelle votazioni prossime che riguarderanno importanti cambiamenti a livello fiscale ed europeo! Nulla si fase non si nulla in cambio! La politica di destra è pioniera di questo pensiero. Continuerà ad esistere il bonus al 70% per tutti coloro che proseguiranno i lavori nel 2024. E’ prevista una sanatoria che permette di evitare la restituzione delle somme per coloro che non hanno completato i lavori entro il 31/12. Il bonus edilizio al 110% resta per coloro che hanno reddito basso e non hanno completato i lavori


Inchiesta appalti Anas – Arresti domiciliare a Tommaso Verdini accusato di corruzione

La procura di Roma indaga su Tommaso Verdini figlio dell’ex senatore Denis Verdini di Forza Italia. I reati ipotizzati dai pm sono corruzione, turbativa d’asta e traffico di influenze illecite. Tra le persone indagate risulta l’ex senatore Denis Verdini. L’indagine mette in luce i possibili accordi di Tommaso Verdini con gli imprenditori interessati ai bandi Anas a cui avrebbe garantito informazioni e documenti riservati, favorendo l’aggiudicazione della commessa


27 Dicembre

Bimba di tre mesi muore a causa del pronto soccorso chiuso

Una bimba di tre mesi affetta da bronchiolite è stata colpita da una crisi respiratoria. Il padre dopo aver chiamato il 118 ha deciso di portare la neonata all’ospedale di Boscotrecase. Il ricovero al pronto soccorso non è potuto avvenire a causa della chiusura da oltre tre anni. La bambina è stata trasferita all’ospedale di Castellammare. Nonostante l’intervento dei medici le gravi condizioni hanno portato il decesso. La Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta per fare luce sulla vicenda e accertare se vi sono ritardi nel soccorso e se sia stato fatto tutto il possibile per salvarla. Il corpo della neonata sarà sottoposto ad autopsia. La sanità nel sud Italia arranca mentre il governo taglia i finanziamenti al sistema sanitario, penalizzando la sanità nel sud Italia


Giorgetti in commissione bilancio

Dopo giorni di incertezza per le dichiarazioni di Giorgetti, il MEF chiarisce alle opposizioni la posizione sul Patto di stabilità e sul Mes in commissione bilancio.

Patto di stabilità

“Se non ci fosse stato  un accordo” sul nuovo patto di stabilità “sarebbe entrato in vigore  dal primo gennaio il vecchio patto di stabilità e crescita, scritto col fiscal compact” mentre con quello nuovo “abbiamo fatto un passo in avanti”. “Gran parte dei paesi hanno rifiutato la regola del golden rule e infatti questa regola non c’è. Però noi siamo riusciti a far sì che almeno le spese del Pnrr siano coperte da questa eccezione”. “Abbiamo anche ottenuto un allungamento, da 4 a 7 anni, dei termini per correggere i conti per coloro che rispettano la tabella di marcia relativa a riforme e investimenti indicate nel Pnrr”

MES

“Non ho mai detto che l’Italia avrebbe ratificato il Mes. Il Mes non è né la causa né la soluzione del nostro problema che si chiama debito. Dobbiamo concentrarci sul fatto che il debito in particolare quando costa ed è oneroso deve essere tenuto sotto controllo altrimenti il Paese non ce la fa. O ce la fa mantenendo la rendita, come direbbe qualche vecchio marxista, e non premiando chi fa produzione, chi lavora e chi intraprende, che è la missione del Governo”.

Proroga Superbonus

“Io ho i dati sul Superbonus, i dati degli ultimi mesi vanno addirittura peggio di quelli previsti nella NaDef. Poi il Parlamento deciderà. Come ministro delle Finanze so qual è il limite che posso fare e che proporrò al Consiglio dei ministri, oltre il quale non si può andare, perché questa è la realtà dei numeri in cui una norma fatta in un momento eccezionale ha degli effetti radioattivi che non riusciamo a gestire”.


Meloni rinvia la conferenza stampa di fine anno

Prevista la conferenza stampa di fine anno per domani, 28 Dicembre. La motivazione: il persistere dell’indisposizione della Presidente. La Federazione Nazionale della Stampa, il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e l’Associazione Stampa Parlamentare avrebbero disertato la conferenza di fine anno per manifestare contro l’emendamento Costa, approvato alla Camera con i voti del centrodestra e di Italia Viva-Azione, che prevede il divieto di pubblicazione delle ordinanze di misure cautelari fino al termine dell’udienza preliminare, un bavaglio all’informazione imposta dal governo che non ama la trasparenza del giornalismo e il diritto di cronaca che racconta le innumerevoli vicende antidemocratiche del potere politico. Non dimentichiamo la pantomima in commissione vigilanza rai, subita dalla trasmissione Report, con la carota di Gasparri ampiamente restituita da Report che ha portato alla luce la furbizia di Gasparri. Si legge sul sito Report: “Il senatore Gasparri é presidente della società Cyberealm srl, ma non lo ha mai comunicato, come previsto dal regolamento del Senato e dalle norme di legge. Il suo é l’incarico di presidente di una società legata alla sicurezza informatica, composta anche da ex membri dei servizi segreti israeliani. Apprendiamo quindi che lo stesso Gasparri, utilizzando il suo ruolo istituzionale, ha chiesto e ottenuto un appuntamento con l’agenzia delle Dogane per la Cyberealm srl per vendere software.. Apprendiamo anche che la Cyberealm ha ottenuto commesse anche da aziende e organi dello Stato.”


Via libera della Commissione bilancio della Camera alla legge di bilancio

La legge di bilancio approderà in aula domani alle 9 per l’avvio della discussione generale. L’opposizione ha presentato mille emendamenti quasi tutti bocciati, in essere ne saranno presentati circa 150, un numero che dovrebbe evitare la questione di fiducia da parte del governo. Le dichiarazioni di voto sono previste per venerdì 29


26 Dicembre

Natale all’insegna degli sbarchi

Nella notte tra Natale e Santo Stefano, tre gli sbarchi a Lampedusa, salvati dalle motovedette della guardia costiera e guardia di finanza, a bordo 12 tunisini, 40 egiziani, siriani e sudanesi e 42 ivoriani, ghanesi, nigeriani, liberiani e burkinabè. La Prefettura di Agrigento ha disposto per 184 persone il trasferimento, al Porto Empedocle. Mediterranea Saving Humans, giorno di Natale, ha compiuto due operazioni di soccorso. L’equipaggio della SeaWatch5 ha soccorso ieri sera 118 donne, uomini e bambini (il più giovane ha 3 anni) in pericolo di vita nel Mediterraneo centrale, partiti dalla Libia su un peschereccio. Le persone sono ora tutte al sicuro sulla nave di seawatch_intl. Le Autorità Italiane hanno assegnato il lontano porto di Marina di Carrara alle 119 persone soccorse la notte di Natale dalla SeaWatch5: sono 1.150 kilometri di distanza e quattro giorni di navigazione dal luogo del soccorso, rende noto sui social Mediterranea Saving Humans.


22 Dicembre

Presa di Montecitorio degli studenti

Non è servito il coatto divieto del governo di manifestare davanti a Montecitorio per fermare l’azione di protesta dei giovani dei collettivi dei licei romani. Attaccati dalle forze dell’ordine, che subiscono senza dignità il comando dal potere, i giovani hanno portato davanti Montecitorio il loro dissenso: “Chiediamo ascolto alle cariche del nostro Paese. Il vostro tempo è finito, ora c’è il nostro”. Ad organizzare la manifestazione, il coordinamento autonomo di Roma scuole in Lotta, per protestare, contro “il silenzio delle istituzioni sulle problematiche degli studenti”. La manifestazione è partita dal Pantheon alle 17, arrivata a Montecitorio ha lottato contro la polizia schierata in antisommossa. Il potere, dall’inizio del suo insediamento, ha sempre cercato di sottomettere le idee degli studenti, imponendo il silenzio e infondendo paura alla libertà di pensiero, violentando la cultura degli studenti con idee estremiste. Un potere che attacca il diritto alla cultura cercando di privatizzarla e tagliando fondi all’istruzione. Un atto ignobile che riprende le fila fasciste, quando Mussolini, accompagnato dal cane rabbioso nazista, costrinse ogni studente a conoscere la sola cultura fascista dettando regole che imponevano la sottocultura al popolo per non avere libertà di pensiero, perseguitando chiunque avesse un idea diversa dal potere. I tempi sono cambiati, oggi i giovani si ribellano per i propri diritti contro i cani rabbiosi!


Autopsia Vanessa Ballan morta a causa di 8 coltellate ha trafitto il cuore

Vanessa è morta mentre il suo persecutore l’ammazzata sferzandole otto coltellate, senza pietà l’ha colpita al cuore. La donna era incinta, entrata al terzo mese di gravidanza, lo rileva l’autopsia effettuata dal dottor Antonello Cirnelli, incaricato dalla Procura di Treviso. L’assassino ossessionato dalla vittima con cui aveva avuto una relazione, Bujan Fandaj, l’ha accoltellata con una lama lunga 20 centimetri. La profondità delle coltellate l’hanno raggiunta al torace e ai polmoni, una al cuore provocandole la morte in pochi istanti. L’assassino si è accertato che il colpo fosse inferto girando la lama nella ferita. Vanessa ha cercato di difendersi dalle percosse, calci e pugni, lo attestano le ferite sulle mani e avambracci. Sono stati effettuati gli esami sul feto, estratto il DNA che chiarirà la paternità del feto. Una storia macraba di violenza, che ha portato la vittima ad avere paura. Un sistema di protezione per le donne vittime di violenza privo di ogni tutela difronte la efferatezza della menti malate ossessive. L’assassino ha pianificato ogni attimo della sua violenza contro Vanessa, non potendo comandare la vittima al suo volere


Il Presidente della Regione Campania DeLuca difende la sua regione dall’attacco del governo che blocca i fondi del sud

Il Presidente della regione campania Vincenzo DeLuca in diretta facebook :”La Campania sporgerà denuncia “per diffamazione e abuso di potere, perché pensano di poter ricattare questa Regione. Gli esponenti di questo Governo pensano di gestire le istituzioni sul territorio come farebbe una società privata, ma non va così, serve rispetto per i cittadini di ogni istituzione. I fondi del Fsc bloccati sono un danno per centinaia di comuni della Campania, in tutto parliamo di 6 miliardi di euro, su cui lavoriamo negli anni e dai quali abbiamo già deciso di distribuire 500 milioni per molti Comuni su sicurezza stradale, verde e cultura”. Finisce il tempo per il Ministro Fitto agli affari per il sud di voler creare una determinate differenza tra regioni. I fondi trattenuti sono la chiara espressione di come questo governo voglia creare la netta divisione tra nord e sud. DeLuca e chiarisce le intenzioni:”Ieri abbiamo inviato per la terza volta la lettera al ministro per la coesione per chiedere di aprire il rapporto con la Campania sull’Fsc. Abbiamo fatto tutta la trafila che ci è stata chiesta, mesi perduti su burocrazia stupida e ora abbiamo scritto che se non avremo il finanziamento in un mese ci rivolgiamo alla magistratura sul ministro Fitto e il suo ministero”. “Viviamo una vita istituzionale dura nel dialogo con il Governo, che non ha capacità amministrativa e vive una delinquenza politica”. Fitto siè dato da fare per altre regioni firmando gli accordi di coesione per le regioni: Liguria, Veneto, Lazio, Lombardia, Umbria, Marche, Piemonte, Emilia


Legge di bilancio il Senato da il via libera

109 sì, 72 no e 2 astenuti. Il senato da il via alla seconda manovra della legge di bilancio. La misura prevede 28 miliardi tra taglio del cuneo, avvio della riforma dell’Irpef e sostegno delle famiglie


21 Dicembre

MES spacca la maggioranza Tajani si astenie al voto e non segue follia di Salvini e Meloni

Non passa la proposta di legge di ratifica della riforma del Meccanismo europeo di stabilità, Mes, pensato dall’Unione Europea per aiutare gli Stati della zona Euro in emergenza finanziaria. La Camera dei deputati dice no. Si spacca la maggioranza. Forza Italia si astiene, il partito di Berlusconi segue la linea del suo fondatore, continua a mantenere intatto il testamento. Tajani non va contro l’Europa e chiaramente esprime il suo pensiero di astensione per non prendersi alcuna responsabilità di partito, fa capire che se non cambiano le regole del gioco autarchico di Salvini e Meloni, il governo traballa. Come fece Berlusconi, che non voleva la nomina di LaRussa a presidente del Senato, non riuscendo a contrastare l’ormai votata Meloni, Tajani non si piega, riprende in mano il controllo e si astiene con il suo partito.  I voti a favore: 72: Pd, Azione e Italia Viva, 184 contrari: Fdi, Lega e M5s, 44: gli astenuti: Forza Italia, Noi moderati e Verdi-sinistra. Un gioco tra le parti che alza i toni in parlamento, trasformandolo in una arena tra maggioranza che sferra il colpo violento, fisico e verbale e minoranza che si schianta contro la scelta che, in questi giorni, ha diviso ancora di più le possibili alleanze. Il M5s, fortemente attaccato da una serie di incoerenze e accuse del partito della Meloni Fratelli d’Italia. Caso emblematico, l’accusa al presidente del M5s Conte, da parte del governo della Meloni, di aver lavorato con il favore delle tenebre all’approvazione del Mes, la difesa del M5s, che ha dimostrato la falsità del fine della Meloni falso, trasportata dalla rabbia e dall’ira contro l’opposizione, da sempre temuta dalla destra. Salvini, mette in tasca il colpo Mes come fosse una sua vittoria, ma è una reale sconfitta del suo ministro all’economia Giorgetti che aveva in europa garantito l’approvazione del Mes, come strumento utile alla tutela delle finanze dello Stato, si è schiantato contro l’autarchia del suo leader che impone il volere e così la Lega esprime il tracotante barcollare del partito, tra uomini che vorrebbero una Lega diversa e uomini che usano la Lega come fine per opprimere la democrazia. Il Patto di stabilità è l’ennesima sconfitta di questo governo che non riesce a trovare una coerenza tra le decisione di politica internazionale. Anche il patto migranti fallisce, ponendo in essere solo il nuovo metodo di deportazione, storica la vicenda dell’accordo in Albania di costruire lager per ospitare i migranti italiani deportati. Un governo che oggi fa vedere l’aspetto di creare un nuovo sistema, atto a recidere la Repubblica, pronto a ripristinare il fascismo in chiave moderna, sbandierando busti di Mussolini dalla seconda carica dello Stato. Il popolo sta vivendo in condizioni estreme, sottomesso indirettamente ad una successione di eventi che giornalmente portano la nazione al fallimento e all’isolamento.


20 Dicembre

Sentenza ai fascisti ed estremisti di Forza Nuova per avere assaltato la sede della CGIL

Il 9 Ottobre del 2021 durante la manifestazione Novax gli estremisti di destra seguaci fascisti hanno assaltato e distrutto la sede della CGIL di Corso Italia a Roma. Il 20 dicembre 2023 il Tribunale di Roma ha condannato gli estremisti di destra di matrice fascista appartenenti a Forza Nuova: Giuliano Castellino a otto anni e sette mesi di reclusione, Roberto Fiore a otto anni e sei mesi e Luigi Aronica a otto anni e cinque mesi; inoltre sono stati condannati a otto anni e due mesi Salvatore Lubrano, Luca Castellini, Lorenzo Franceschi e Pamela Testa. Accusati di devastazione aggravata in concorso e istigazione a delinquere. A fine sentenza in aula la reazione dei sostenitori estremisti hanno echeggiato, minacciando ancora atti di violenza ed estremismo: “Adesso facciamo la guerra”. Giuliano Castellino dopo la condanna: “Noi usciamo tutti sorridenti, con lo sguardo fiero ed il petto in fuori, perchè certi di aver lottato per la liberta’ del popolo italiano. E chi lotta per la libertà non sarà mai progioniero”. La reazione della CGIL, il segretario Landini:“La sentenza di condanna odierna del Tribunale Penale di Roma per l’assalto alla sede della Cgil dell’ottobre 2021 nel processo nei confronti degli imputati principali, conferma, dopo l’audizione di decine di testimoni e le recenti condanne pronunciate dalla Corte penale d’Appello a carico di coimputati, che quell’azione non fu un semplice episodio di generica violenza di matrice fascista, bensì un vero e proprio assalto alla casa dei lavoratori e al sindacato che li rappresenta”. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini: “Un’azione – prosegue il numero uno del sindacato di corso d’Italia – coordinata dai leader di Forza Nuova, oggi condannati, che cavalcando la protesta contro i provvedimenti emergenziali del Governo in seguito all’epidemia del Covid-19, hanno portato parte dei manifestanti all’assalto della Cgil quale simbolo democratico, provocando gravi disordini e la devastazione della sede nazionale”. “L’impianto accusatorio che ha contestato il reato di devastazione e saccheggio, costruito con grande impegno dalla Procura della Repubblica di Roma, dimostra oggi fedelmente quanto accaduto, come la Cgil ha sempre sostenuto anche costituendosi parte civile nel processo”


Samira Sabzian è stata impiccata. La condanna dell’estemismo dello Stato islamico: aver ucciso il marito che abusava di lei

Costretta a sposarsi a 15 anni Samira subiva violenza domestica. nel 2013 uccide il marito per difesa personale. Viene arrestata, detenuta da 10 anni nel braccio della morte. Samira aveva due bambini, è riuscita ad incontrarli un giorno prima della sua morte. La sua esecuzioni era prevista per il 13 Dicembre, ma la risonanza internazionale avevano la rallentato i giorni di esecuzione nella speranza di poterla salvare. Ma lo spietata legge della dittatura islamica non ha avuto pietà sulla donna, Samira è stata impoccata nel carcere di Qeezel Hesar a Karaj. Sul social X il direttore dell’ong, Mahmood Amiry-Moghaddam ha scritto:”La Repubblica Islamica è stata impiccata oggi Samira Sabzian davanti al mondo intero come testimone. Samira è stata vittima di anni di apartheid di genere, matrimoni precoci e violenza domestica, e oggi è vittima della macchina omicida di un regime incompetente e corrotto. Un regime che si è sostenuto esclusivamente uccidendo e instillando paura. Ali Khamenei e gli altri leader della Repubblica Islamica devono essere ritenuti responsabili di questo crimine. Come altre vittime della macchina delle esecuzioni del regime, Samira era tra i membri più vulnerabili della società senza voce. Una campagna di una settimana non è stata sufficiente per salvarla. Dobbiamo lottare ogni giorno per salvare le migliaia di altre persone che rischiano di diventare vittime della macchina omicida per preservare la sopravvivenza del regime”. E’ l’ennesimo atto di potere e paura di un sistema estremista che opprime e diffonde nel mondo il diritto di opprimere la donna con violenza. Inerme il mondo occidentale e America, non riescono a fermare l’estremismo violento islamico. Migliaia di donne sottomesse ad un regime di privazioni imposto dal sistema, la sottomissione all’uomo le priva di ogni dignità. Costrette all’analfabetismo, a non potere far vedere il proprio volto, ad essere destinate a vivere come schiave davanti la violenza degli uomini. Un sistema che diffonde l’odio! Il mondo sarà libero solo quando l’estremismo di genere non farà morire le donne!


Vanessa Ballan uccisa dal suo persecutore

Bujar Fandaj di origine del Kosovo, perseguitava la sua vittima minacciandola e inseguendola. I testimoni affermano di aver visto l’uomo recarsi sul posto di lavoro più volte al giorno. Era ossessionato dalla donna, con cui aveva avuto una relazione segreta, la donna, impaurita dal comportamento ossessivo, aveva confidato al marito il fatto, denunciando. All’assassino era stato imposto un divieto di avvicinamento, ma la misura non è stata rispettata. Il procuratore capo di Treviso, Marco Martani, nel punto stampa: “Sulla scena del crimine è stato trovato un martello e un coltello da cucina che non faceva parte dei servizi della casa, usato per compiere il delitto, e molto simile a quelli che erano nell’abitazione di Bujar”. L’umo, dopo aver ammazzato la donna è fuggito. “In serata ha chiamato le forze dell’ordine con un cellulare privo di sim e con un giro di parole ha sostanzialmente ammesso il fatto”, aggiunge alla descrizione del fatto il procuratore capo di Treviso, Marco Martani, spiegando che ci sono indizi gravi”, oltre al “movente” anche il comportamento dell’uomo che dopo il delitto “si è reso irreperibile”. L’accusa che pende è di omicidio aggravato. “Quando l’uomo è stato sottoposto a fermo aveva addosso gli stessi vestiti che si vedono addosso alla persona ripresa dalle telecamere di videosorveglianza di una villetta vicina mentre scavalca la recinzione di casa di Vanessa”


Ecofin Unione europea trova l’accordo per il patto di stabilità

Il consiglio di economia e finanza ha dato il via al patto di stabilità. Anche l’Italia ha dato voto favorevole. Secondo il Patto di Stabilità, gli Stati parte dell’Eurozona devono rispettare due parametri relativi al bilancio dello Stato, avere un deficit pubblico non superiore al 3% del PIL e un debito pubblico al di sotto del 60% del PIL.


19 Dicembre

Giustizia per la giovane Saman ammazzata dai genitori. La sentenza li ha condannati all’ergastolo

La corte di Assise di Reggio Emilia, ha condannato all’ergastolo i genitori di Saman. Shabbar Abbas e sua moglie Nazia Shaheen ancora latitante, sono stati i mandanti della morte della giovane di 18 anni, ribellatasi ad un matrimonio combinato, imposto dalla famiglia. Lo zio Danish Hasnain, esecutore materiale del delitto, è stato condannato a 14 anni di carcere. Assolti i cugini della vittima, e rilasciati in libertà, Nomanhulaq Nomanhulaq e Ikram Ijaz accusati di aver partecipato al seppellimento del cadavere di Saman, per i giudici, sono estranei ai fatti. In aula il padre ha tentato di difendersi negando l’intenzione di voler uccidere la figlia. Saman ha lottato per la propria libertà di vivere, è morta, oggi avrebbe 21 anni!


Vanessa Ballan uccisa a coltellate. l’omocidia in fuga

La donna di 27 anni, di Castelfranco veneto era in cinta di tre mesi, mamma di un bambino di 5 anni, sposata con Nicola Scapinello, Il marito non era in casa al momento dell’uccisione della donna. L’omicida è fuggito. La donna è stata picchiata al volto, colpita con almeno sette coltellate. Indaga la Procura di Treviso, si attende l’esito dell’autopsia. A dare l’allarme ai carbinieri il marito della vittima con un vicono di casa che si era accorto della violenza. E’ l’ennesimo caso di mattanza di una donna che viene uccisa senza motivo, se non dal feroce atto di ossessione


Bavaglio al giornalismo la camera approva il divieto di pubblicazione dell’ordinanza di custodia cautelare

Con 160 si e 70 no passa l’emendamento presentato da Azione, deputato Enrico Costa, sul divieto di pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare. Lo Stato mette il bavaglio all’informazione, i cittadini subiscono il veto all’informazione


Eruzione in Islanda la città di Grindavìk e la località turistica di Blue Lagoon sono state evacuate  

Non lontano dalla capitale Reykjavik in Islanda, un vulcano ha eruttato, producendo per una settimana uno sciame sismico che ha interessato l’area circostante di Hagafell, nella penisola di Reykjanes. Il primo ministro Katrin Jakobsdottir: “L’eruzione vulcanica è iniziata a Reykjaneskagi tra S ýlingarfell e Hagafell, ma l’evacuazione è avvenuta a Grindavík dalle 10. Novembre Ora vediamo la Terra aprirsi e possiamo ringraziare tutti i nostri fantastici soccorritori e scienziati che hanno sorvegliato questa zona nelle ultime settimane e mesi. I parchi della difesa sono lontani che potranno fare una differenza significativa ma consiglio un conto per l’autorizzazione a realizzare tali parchi subito dopo l’evacuazione. Il nostro pensiero va alla gente del posto ora come sempre, speriamo bene ma si può capire che si tratta di una notevole eruzione. È importante dare ai soccorritori spazio per fare il loro lavoro e seguire le istruzioni per il traffico”.


18 Dicembre

Classe medica in sciopero di 48 ore a Gennaio contro la manovra economica del governo che taglia sulla sanità

Comunicato stampa sindacati di categoria medici, infermieri, ostetriche

Roma 18 dicembre 2023 – «La manovra economica per il 2024 è l’ennesimo schiaffo al Servizio sanitario pubblico e ai suoi professionisti e perché mortifica i principi della salvaguardia della sanità pubblica e del diritto alla tutela della salute che continuano a non essere tra le priorità di questo Paese, a prescindere dal colore e dall’appartenenza politica di chi lo governa».

«Al netto dei rinnovi contrattuali in scadenza, ben al di sotto del tasso inflattivo, il vero finanziamento del SSN è di soli 800 milioni che saranno impegnati in interventi non strutturali, ma di “propaganda” per far credere ai cittadini l’impegno del Governo a risolvere l’annosa questione dei tempi di attesa. Noi professionisti siamo i primi a subire gli effetti distorsivi di un sistema non più in grado di garantire l’accesso alle cure ed è questo il motivo che siamo al fianco dei cittadini con il dovere civico di proseguire le nostre azioni di protesta nei prossimi mesi portandola, se necessario, anche in sede di Parlamento Europeo.

Senza confronto e senza novità sostanziali sulle richieste alla base delle nostre mobilitazioni, nel mese di Gennaio 2024 proseguiremo con 48 ore di sciopero, le cui date verranno comunicate non appena sentite la basi associative annunciano Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale ANAAO ASSOMED, Guido Quici, Presidente CIMO-FESMED e Antonio De Palma, Presidente NURSING UP.

«I numeri della fuga di medici, dirigenti sanitari, infermieri ed ostetriche dalle corsie italiane in favore degli ospedali di altri paesi europei – denunciano i leader sindacali – sono sempre più allarmanti e la mancanza di una seria politica di investimenti nel sistema sanitario e nel suo capitale umano non lascia alcuna speranza per il futuro. Un’emorragia che avvicina il Ssn al baratro verso cui la politica lo sta spingendo da anni, con la differenza che ora non c’è più tempo per salvarlo. Siamo a un punto di non ritorno».

«Le nostre richieste – proseguono – rappresentano non solo legittime rivendicazioni delle categorie che rappresentiamo, ma vere e proprie parole d’ordine che mirano a migliorare il sistema di cure nel suo complesso tenendo conto anche delle implicazioni che possono avere sui cittadini. Pensiamo alla situazione dei luoghi di lavoro in cui operiamo venuta tristemente alla ribalta dopo l’incendio all’ospedale di Tivoli che ha fatto emergere prepotentemente lo stato di abbandono di molti ospedali. Quello della manutenzione delle infrastrutture è un ulteriore tassello di un puzzle che nessuno si prende cura di comporre. E dire che l’Italia ha a disposizione i fondi del PNRR per opere di ammodernamento, ma non sanno bene come utilizzarli!».

«Siamo sempre più determinati – concludono Di Silverio, Quici e De Palma – a uscire dal vicolo cieco in cui la politica ci costringe da almeno 20 anni e siamo disposti a tutte le azioni sindacali per affermare la nostra dignità di professionisti e riprenderci la considerazione che meritiamo. Sappiamo di avere al nostro fianco milioni di italiani che alla sanità pubblica si rivolgono ogni giorno e che alla sanità pubblica non possono rinunciare».


Il Fax contro il presidente del M5s Conte costa alla Meloni il gran giurì d’onore

Lo rende noto in conferenza stampa il presidente del M5s Giuseppe Conte che si difende dalla menzogna diffamante di Giorgia Meloni con l’accusa di aver tramato per l’approvazione del MES. Il fax in questione era stato inviato dal ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio all’ambasciatore italiano a Bruxelles.

Conte: “Io ho appena consegnato al presidente Fontana una richiesta di istituire un giurì d’onore e una commissione deputata ad accettare le menzogne denigratorie e la dolosa condotta di Giorgia Meloni». Ha offeso l’intero mio gruppo, che sulla questione del Mes ha sempre assunto posizioni per quanto sofferte ma chiare, ha danneggiato l’Italia e umilia il parlamento. Non lo possiamo accettare ed è un precedente che non può essere derubricato come dialettica politica, sventolando un foglio che esso stesso smentisce il dichiarante. Ho prima avvertito Fontana e poi ho presentato il ricorso. Data la gravità di questi comportamenti ho ritenuto di dover avvertire anche il presidente Mattarella. Meloni non ha mai chiarito cosa farà adesso che è presidente del Consiglio. Il Mes non è lo strumento che avrei mai introdotto, non è comunitario ma intergovernativo. Abbiamo lavorato per migliorarlo. Chi è venuto dopo di me, Draghi e Meloni, cosa hanno ottenuto? Quale modifica? Meloni ne venga a parlare in Parlamento. Lo ha introdotto e lo ratificherà, a compimento delle sue menzogne». L’articolo 58 del Regolamento della Camera regola la figura e le funzioni del Giurì d’onore: Quando nel corso di una discussione un deputato sia accusato di fatti che ledano la sua onorabilità, egli può chiedere al presidente della Camera di nominare una commissione la quale giudichi la fondatezza dell’accusa.


Influencer Chiara Ferragni chiede scusa per l’errore in buona fede legato alla comunicazione ad un’attività commerciale a una di solidarietà, donerà un milione di euro, cifra incassata dalla pubblicità del pandoro Balocco, all’ospedale Regina Margherita per la cura dei bambini

Ferragni sui social comunica:”Devolverò un milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini, perché mi sono resa conto di avere commesso un errore di comunicazione. Un errore di cui farò tesoro in futuro separando completamente qualsiasi attività di beneficenza, che ho sempre fatto e continuerò a fare, dalle attività commerciali, perché anche se il fine ultimo è buono, se non c’è stato un controllo sufficiente sulla comunicazione si possono generare degli equivoci. Come ho detto nei giorni scorsi impugnerò il provvedimento dell’Agcm perché lo ritengo sproporzionato e ingiusto. Il mio errore in buona fede è stato legare con la comunicazione un’attività commerciale a una di solidarietà. Purtroppo si può sbagliare, mi spiace averlo fatto e mi rendo conto che avrei potuto vigilare meglio, ma se la sanzione dovesse essere come io spero inferiore a quella decisa dall’Agcm la differenza verrà aggiunta al milione di euro. Nei prossimi giorni parlerò con il Regina Magherita per capire come l’ospedale utilizzerà la somma da me donata e pubblicherò periodicamente gli aggiornamenti. Il mio errore rimane, ma voglio far sì che da questo errore si generi qualcosa di positivo e di costruttivo”.


17 Dicembre

Naufragio dispersi 61 migranti a largo della Libia

OIM Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), l’agenzia delle Nazioni Unite per le Migrazioni: “Un naufragio al largo della Libia ha provocato 61 dispersi. I migranti erano partiti in 86 da Zwara. Sono oltre 2250 le persone che hanno perso la vita nel Med. Centrale quest’anno. Un numero drammatico che purtroppo dimostra che non si fa abbastanza per salvare vite in mare”.


Chiusa la chermes di Fratelli d’Italia dal nome Atrejus e dal pettegolezzo da bar. La destra schiera gli insulti contro Saviano e Ferragni. Crolla l’immagine del presidente del consiglio di uno Stato democratico. Le politiche attive inesistenti

Finisce la chermes di Fratelli d’Italia Atrejus, secondo la Meloni è la più bella e ambita manifestazioni di partito. Attacca la segretaria del PD Elly Schlein: “Quello che voglio dire alla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein è: cara Elly, puoi anche decidere di non partecipare ma non c’è bisogno di insultare tutti coloro che hanno deciso di accettare il nostro invito solamente perché hanno dimostrato di avere un coraggio che evidentemente a voi difetta”.

Priva di contenuti relazionali rispetto la reggenza del suo governo, la Meloni mette in moto un auto compiacimento degli obiettivi di governo, non ricordando l’ultima chermes in parlamento riferita alla ratifica del MES, attribuita impropriamente al M5s e successivamente smentita dal presidente del movimento Conte. Un ‘altra malsana incoerenza rispetto gli obiettivi promessi di crescita sociale, la Meloni taglia l’ex reddito di cittadinanza proponendo una misura che lascia in povertà più di 900 mila famiglie. Lo ricorda la Schlein rispondendole: “Mentre fa festa ad Atreju il governo lascia 900mila famiglie in povertà senza nessun tipo di aiuto, fa cassa sui poveri solo per finanziare i suoi condoni fiscali. Cara Giorgia, non continuate a insultare gli italiani. Una volta si diceva panem et circenses, voi alle famiglie il pane lo state togliendo. E date solo uno spettacolino di terz’ordine con eversori che vorrebbero appendere le persone a testa in giù. La misura è colma, tornate al lavoro e occupatevi del lavoro povero: perché è a voi che è mancato il coraggio di venire in parlamento a votare contro il salario minimo, avete preferito annullare la discussione. Ma i problemi degli italiani non li potete annullare nel vostro patetico show”.

Non si fermano gli insulti e la Meloni passa a Saviano, odiato dalla destra per aver proferito contro e in un sermone alla camorra, accusa lo scrittore, sotto scorta, di lucrare scrivendo della camorra. Un brutto confronto per un leader politico che non dovrebbe in nessun modo far vedere che lo Stato zoppica difronte chi lo difende, fosse anche uno scrittore. Gli elettori di Fratelli d’Italia si sono identificati nelle parole della premier in un lungo applauso, magari sentono molto la presenza della camorra da non saper scindere la lotta contro di essa. La massa votante ha dato il peggio di se in questo brutto messaggio.

Si raggiunge l’apice della banalità, seguito dalla scia del chiacchiericcio da pettegole da bar, quando la Meloni attacca l’influencer Ferragni per una storia in corso ancora di accertamento, una maxi multa milionaria avviata dall’antitrust di oltre un milione di euro per pratica commerciale scorretta sui pandori dell’azienda Balocco a edizione limitata griffati Ferragni nel 2022. L’iniziativa “Pandoro Pink Christmas” associava alle vendite la donazione di 50 mila euro a favore dell’ospedale Regina Margherita di Torino per l’acquisto di un macchinario alla ricerca dell’ematologia oncologica pediatrica. Tutto da dimostrare, lo puntualizza Fedez, marito dell’influencer Ferragni, precisa che la moglie nelle opportune sedi si difenderà dall’attacco della Meloni. Fedez difende le azioni di beneficenza fatte dalla sua associazione, cita gli interventi di sostegno realizzati in pandemia per la classe dei lavoratori dello spettacolo mentre lo Stato li aveva abbandonati. Colpo importante alla Meloni da Fedez arriva dall’obiettivo alla sanità, facendo ben capire l’incompetenza nelle manovre di risanamento e lo spreco pubblico dei fondi per la sanità. Precisa il cantante, come abbia dato fastidio l’impegno da lui profuso per la raccolta firme per il bonus psicologo, che ha riscontrato la massima adesione dei cittadini e steccata finale, puntualizza come, l’azione di sfiducia indotta dalla Meloni verso la moglie, non paragona certo l’azioni di ruberia della Santachè, politico, implicata nella vicenda delle sue aziende in fallimento che in pandemia si sono approfittati dei lavoratori non pagando la cassa integrazione e mettendosele in tasca, precisa che, se non fosse per l’immunità, avrebbe avuto i suoi grossi e grassi guai con la giustizia.

Fedez:”Mi fa sorridere che un politico dica di diffidare dalle persone che lavorano sul web, quando noi dovremmo diffidare da voi politici per tutto lo storico a cui ci avete abituati. E visto che bisognerebbe diffidare da noi, in particolare da me e da mia moglie, le voglio elencare un paio di cose in cui noi abbiamo fatto qualcosa e lo Stato non ha fatto praticamente nulla. Piccolo esempio: durante la pandemia io e mia moglie abbiamo fatto una raccolta fondi da 4 milioni di euro e abbiamo costruito, in 10 giorni, una terapia intensiva da 150 posti letto che ha salvato delle vite seduta stante. Sapete il Governo e la regione Lombardia quanto hanno speso per costruire la stessa terapia intensiva, con gli stessi posti letto, entrata in funzione una miriade di mesi dopo? Dieci milioni di euro, per curare forse un terzo, un decimo delle persone che abbiamo curato noi. E voi dovreste diffidare da noi?”. “Le ricordo un’altra cosa, durante la pandemia c’è stata una categoria, quella delle maestranze dei lavoratori del mondo dello Spettacolo che sono state completamente dimenticate dallo Stato, a cui non è stato dato un aiuto. Lo sa quanto soldi aveva raccolto il fondo del Mibact? Mezzo milione di euro. Lo sa quanto io da solo, chiuso 10 giorni in casa, giorno e notte, ho raccolto in dieci giorni? Tre milioni di euro. Sa quanti soldi ho raccolto in un anno? Sette milioni di euro, che ho distribuito assieme al Cesvi per dare da mangiare a famiglie che non avevano più lavoro. E lei dovrebbe diffidare da me? Voi dove eravate?”. “E poi vogliamo diffidare veramente della rete quando il suo Governo, da gennaio 2023, doveva fare dei decreti attuativi sul bonus psicologo e per farli ci sono volute 300 mila persone che vi mettessero il pepe al culetto e dopo la firma della petizione, il Ministro ha sbloccato il bonus. E voi dovreste diffidare da questa cosa qua? A me sembra che ogni tanto vi serva come promemoria per darvi una svegliata”. “Non è mia intenzione sottrarmi dall’elefante nella stanza: mia moglie impugnerà ciò che è stato detto nelle sedi opportune, si difenderà, anche perché mia moglie, a differenza delle persone che compongono il suo partito, non ha potuto beneficiare dell’immunità parlamentare, come la onorevole Santanché e quindi pagherà se dovrà pagare e si difenderà perché si deve difendere. Voi, invece, avete questo poterino in più, ma magari se la Santanché non avesse avuto l’immunità parlamentare forse oggi da quel palco avrebbe detto: Diffidate di voi stessi”.

La politica ridotta nel più che sproloquio di pettogolezzi che non interessano al cittadino che cerca soluzioni attive ai bisogni di pubblica utilità. Un messaggio al mondo della democrazia e del governo italiano decadente. L’attacco all’unione europea con estremisti di destra sul palco che affermano l’inasprimento dell’unità dell’unione denota come la propulsione all’autarchia avanza con il convincimento di un populismo qualunquista che danneggia ogni forma democratica


16 Dicembre

Assemblea nazionale del partito democratico proietta in europa il futuro degli Stati Uniti d’Europa

La segretaria Elly Schlein all’Assemblea nazionale del PD:”

“Lavoreremo sempre con generosità e responsabilità per far maturare alleanze e convergenze, con le altre forze politiche e nella società, insieme a tutti coloro che non si riconoscono nella deriva di questa destra. Lo stiamo facendo anche con la preparazione delle amministrative ed Europee. Allo stesso tempo però, abbiamo dimostrato quanto non esista alcuna alternativa senza il Partito Democratico. Siamo in campo con le nostre proposte e i nostri valori, perno imprescindibile di qualunque progetto alternativo per l’Italia“.

Siamo tutti consapevoli che l’Unione europea è a un bivio: o si spinge con decisione verso la strada di una maggiore integrazione politica e sociale, gli Stati Uniti d’Europa, o si va incontro ad una progressiva marginalità e al declino. Come ha ripetuto questa mattina Romano Prodi, la sfida dei riformisti è completare l’Europa, farla ridiventare importante nel mondo”.

“Chi vorrebbe oggi un’Europa dei muri dell’egoismo e dell’intolleranza, calpesta il motivo stesso per cui abbiamo fatto l’Unione. La verità è che il sogno europeo, l’ambizioso progetto di integrazione è rimasto incagliato negli egoismi nazionali. Dobbiamo portare a compimento il progetto di Ventotene, gli Stati Uniti d’Europa. Altrimenti non saremo attrezzati per dare le risposte che servono alle difficoltà quotidiane che vivono le italiane e gli italiani”.

Inizia con questa due giorni il nostro viaggio in Italia, per l’Europa che vogliamo. Faremo sei tappe, tanti quanti sono stati i tavoli che ieri hanno riempito queste sale. Saremo in sei diversi luoghi simbolo del Paese, mettendoci al lavoro partito, società civile, forze sindacali e categorie, esperti e attivisti, per scrivere insieme il nostro progetto per l’Europa“.

“Inizieremo da Cassino: il prossimo anno sarà l’ottantesimo anniversario del bombardamento che distrusse l’intera città. Ricostruita nell’Italia libera dal fascismo e dalla guerra, sulle fondamenta di quel potente simbolo delle radici della nostra cultura continentale che è il monastero dedicato a San Benedetto patrono d’Europa”. In risposta alla provocazione della destra alla partecipazione negata da Elly Schlein alla manifestazione politica di fratelli di italia Atreju, la segretaria del PD risponde:”“Io con i nostalgici del franchismo e del fascismo il palco non lo divido“. “Io sarò sempre disponibile al confronto nel merito con tutti, anche con la Presidente Giorgia Meloni, ma quello che ho declinato non è un invito al confronto con lei, è un invito alla sua festa di partito nel giorno in cui ci negavano il confronto nel luogo deputato, il Parlamento, affossando con un sotterfugio la nostra proposta sul salario minimo. E poi, vorrei fosse chiaro, per la mia cultura politica non avrei potuto mai calcare il palco con un eversore che ha detto che Pedro Sanchez andrebbe appeso per i piedi. Con i nostalgici del franchismo e del fascismo io il palco non lo divido”. La coerenza del PD inizia a risuonare dopo il tempo di assoluto silenzio di una sinistra che oggi si risolleva. Progetti, futuro, apertura mentale, sono insite e contestualizzate nel percorso che aprirà la nuova strada agli Stati Unitid’Europa


Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

error: Contenuto protetto - Content is protected !!