Notizie Maggio

Notizie Maggio – Fatti e avvenimenti importanti raccontati in poche righe per non dimenticare

Per un “Italia libera” di esprimere e manifestare contro il potere

News – Important facts and events


Notizie da giorno 01 a 15

15 Maggio

ISTAT Rapporto annuale 2024. La situazione del Paese

Mercoledì 15 maggio alle ore 11.00 a Palazzo Montecitorio, il Presidente dell’Istat Francesco Maria Chelli illustra il “Rapporto annuale 2024. La situazione del Paese”.

Nel triennio l’economia italiana è cresciuta più della media dell’Ue27 e di Francia e Germania tra le maggiori economie dell’Unione. Alla crescita si è associato il buon andamento del mercato del lavoro.

Dalla seconda metà del 2021, come le altre maggiori economie europee, l’Italia si è confrontata con l’ascesa dei prezzi originata dalle materie prime importate, seguita a fine 2022 da un rapido processo di raffreddamento, rafforzatosi nel 2023. L’episodio inflazionistico ha avuto effetti differenziati sulle imprese e, in particolare, sulle famiglie – con le retribuzioni che non hanno tenuto il passo dell’inflazione – riducendo il potere di acquisto soprattutto delle fasce di popolazione meno abbienti.

La performance degli ultimi anni ha fatto seguito a due decenni in cui la struttura dell’economia italiana si è adattata, con fatica, ai cambiamenti del contesto competitivo e all’impatto della transizione digitale.

Il sistema produttivo, la Pubblica Amministrazione e gli individui hanno mostrato progressi significativi nell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione, accelerati dalla pandemia. Permangono però alcune criticità e ritardi, anche nello sviluppo delle competenze digitali.

Negli ultimi 20 anni, l’Italia ha difeso il proprio posizionamento come paese esportatore, ma la concorrenza delle economie emergenti ha messo in crisi una parte rilevante delle industrie su cui si basava la specializzazione nazionale, che si è gradualmente modificata. D’altra parte, la lentezza nello sviluppo delle attività terziarie intense in conoscenza, oltre che in una debole dinamica delle esportazioni di servizi, si è riflessa in un’accresciuta dipendenza dall’estero.

In questo periodo, la crescita dell’attività economica e della produttività del lavoro sono state particolarmente deboli, rispetto sia all’esperienza storica sia alle altre maggiori economie europee. Il recupero recente dell’attività di investimento, in particolare nella componente immateriale, se sostenuto, potrebbe contribuire nei prossimi anni al miglioramento delle prospettive di crescita del nostro Paese.


Ilaria Salis accolto il ricorso andrà agli arresti domiciliari

Il tribunale di seconda istanza ungherese ha accolto il ricorso per la richiesta agli arresti domiciliari da scontare in Ungheria presentato dai legali di Ilaria Salis, detenuta in carcere a Budapest. Nell’ultima udienza del 28 marzo scorso, il giudice Jozsef Sós, le aveva negato i domiciliari, sia in Italia che in Ungheria. Il provvedimento prevede l’suo del braccialetto elettronico, sarà esecutivo dopo il pagamento della cauzione di 40 mila euro prevista dal tribunale. Il padre di Ilaria Salis intervistato durante la trasmissione giornalistica Ottoemezzo su La7:”La cauzione corrisponde a 16 milioni di fiorini ungheresi, poco più di 40mila euro. Ilaria ha cercato di stimolare raccolta fondi che ha dato buoni frutti, useremo quelli per il pagamento delle spese legali, e se non dovessero bastare interverrà la famiglia. Al momento siamo in attesa di capire i dettagli, non ho ancora l’iban sul quale effettuare il bonifico. Ci è stato detto che dal momento che arriva il pagamento i domiciliari diventano effettivi, spero quindi che sia una questione di poche ore”. Così Roberto Salis che spiega: “Per i domiciliari in Italia abbiamo trovato un domicilio altrimenti non sarebbe stato possibile fare la richiesta. Abbiamo già chiesto parecchie volte l’applicazione della decisione quadro 2009/829 dell’Unione europea ma credo che sarà più veloce la procedura relativa all’immunità conseguente all’eventuale elezione”, L’articolo 5 Capo II del D.Lgs. – Diritto interno alla decisione quadro 2009/829/GAI del Consiglio sull’applicazione del principio del reciproco riconoscimento alle decisioni sulle misure alternative alla detenzione cautelare recita: Il pubblico ministero presso il giudice che ha emesso la decisione sulle misure cautelari provvede, osservate le condizioni di cui all’articolo 6, alla trasmissione della decisione sulle misure cautelari all’autorità competente dello Stato membro in cui l’interessato ha la propria residenza legale e abituale, quando l’interessato abbia manifestato la volontà di fare rientro in quello Stato. Su richiesta dell’interessato, la trasmissione è disposta in favore dell’autorità competente di uno Stato membro diverso da quello della residenza legale e abituale, in cui voglia trasferirsi, e sempre che detta autorità abbia prestato il consenso. Il padre di Ilaria Salis, sui canali Gedi:”Non ho dei sassolini nelle scarpe, ma della ghiaia grossa, quella che si usa per il calcestruzzo, ho i piedi insanguinati”. “Finora” le sue critiche “sono rimaste nei cassetti. I cittadini italiani sono stufi di dover implorare le istituzioni di agire, le istituzioni sono al servizio dei cittadini. Paghiamo il ministro della Giustizia e degli Esteri per lavorare per noi, non abbiamo visto nessuna attività concreta per risolvere il problema di Iaria da parte di questi due ministeri”.

A capo della Farnesina Tajani durante il question time alla Camera:”Voglio annunciare la decisione del tribunale del riesame ungherese, che ha concesso gli arresti domiciliari a Ilaria Salis, che potrà andare ai domiciliari in Ungheria”. “Bene, è quello che volevamo: gli arresti domiciliari. Adesso potrà votare tranquillamente, speriamo possa essere assolta. Io sono garantista. E speriamo possa tornare il prima possibile in Italia”. “È merito di tutti, dell’azione sinergica: il governo e la nostra ambasciata hanno lavorato intensamente, in silenzio, senza fare propaganda, senza rulli di tamburi come sempre fatto, come stiamo facendo con Falcinelli, come stiamo facendo con tutti”


Attentato al primo ministro populista filorusso Robert Fico

L’attentatore ha sparato colpendo il primo ministro al braccio e all’addome. L’attacco è avvenuto davanti a al centro culturale di Handlova, cittadina a est della capitale Bratislava, dove si era tenuta una riunione di governo. I video testimoniano l’attentato. Il 71 enne Juraj Cintula, si nascondeva tra la folla, prima di sparare, ha gridato “Robo, vieni qui!”. La pistola era legalmente posseduta. Nel 2016 aveva lavorato per un servizio di sicurezza privato, ha pubblicato poesie e un romanzo, ha raccolto firme per fondare un “movimento contro la violenza”. L’uomo catturato è stato interrogato motivando l’attentano: “L’ho fatto perché sono in disaccordo con le politiche del governo”. Il primo ministro è stato trasportato d’urgenza in elicottero all’ospedale Roosevelt di Banska Bystrica, è “tra la vita e la morte”, rende noto in una nota il governo slovacco. Robert Fico, dopo aver vinto le elezioni, ha orientato la sua politica verso l’estrema destra di Orban e influenzando la politica estera a favore di Putin mettendo in discussione la sovranità dello Stato Ucraino non inviando armi. Stretto nella sua politica di destra non accetta le minoranze Lgbt, persegue una politica estremista verso i migranti, persecutore dell’informazione libera della radio e televisione pubblica. Nonostante non sia un espressine della democrazia l’attentato di Robert Fico sgomenta l’America e l’UE.


Sbloccati i fondi di coesione per la Campania

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del ministro Fitto i “Fondi di coesione vanno sbloccati”. Fitto ha 45 giorni per assegnare i fondi alla Regione Campania. La sentenza: “L’obbligo del Ministero sussiste anche quando la legge dispone che vada concluso un accordo con carattere paritario e bilaterale, in quanto tale meccanismo presuppone una attiva e leale cooperazione tra lo Stato e la Regione, che deve comunque condurre alla definizione, da parte dello Stato, del procedimento di assegnazione delle risorse”. Il Presidente della regione campania De Luca: “Vittoria straordinaria”. Fitto:“Risultano incomprensibili le reazioni festanti alla sentenza odierna del Consiglio di Stato. La sentenza, che pure contiene alcuni ‘elementi singolari’, non modifica in alcun modo l’iter di definizione dell’accordo”.


14 Maggio

Il discorso della senatrice Liliana Segre al Senato sul premierato – Riformare la Costituzione non sia una vera necessità del nostro Paese – “Non tutto può essere sacrificato in nome dello slogan “scegliete voi il capo del governo!” 

“Riformare la Costituzione non sia una vera necessità del nostro Paese. E le drastiche bocciature che gli elettori espressero nei referendum costituzionali del 2006 e del 2016 lasciano supporre che il mio convincimento non sia poi così singolare. Continuo anche a ritenere che occorrerebbe impegnarsi per attuare la Costituzione esistente. E innanzitutto per rispettarla.

Confesso, ad esempio, che mi stupisce che gli eletti dal popolo di
ogni colore non reagiscano al sistematico e inveterato abuso della
potestà legislativa da parte dei governi, in casi che non hanno nulla
di straordinariamente necessario e urgente. Ed a maggior ragione mi colpisce il fatto che oggi, di fronte alla palese mortificazione del potere legislativo, si proponga invece di riformare la Carta per rafforzare il già debordante potere esecutivo.

In ogni caso, se proprio si vuole riformare, occorre farlo con estrema attenzione. Il legislatore che si fa costituente è chiamato a cimentarsi in un’impresa ardua: elevarsi, librarsi al di sopra di tutto ciò che, per usare le parole del Leopardi, «dall’ultimo orizzonte il guardo esclude». Sollevarsi dunque idealmente tanto in alto da perdere di vista l’equilibrio politico dell’oggi, le convenienze, le  discipline di partito, tutto ciò che sta nella realtà contingente, per tentare di scrutare quell’«Infinito» nel quale devono collocarsi le Costituzioni. Solo da quest’altezza si potrà vedere come meglio garantire una convivenza libera e sicura ai cittadini di domani, anche in scenari ignoti e imprevedibili.

Dunque occorrono, non prove di forza o sperimentazioni temerarie, ma generosità, lungimiranza, grande cultura costituzionale e rispetto scrupoloso del principio di precauzione. Non dubito delle buone intenzioni dell’amica Elisabetta Casellati, alla quale posso solo esprimere gratitudine per la vicinanza che mi ha sempre dimostrato. Poiché però, a mio giudizio, il disegno di riforma costituzionale proposto dal governo presenta vari aspetti allarmanti, non posso e non voglio tacere. Il tentativo di forzare un sistema di democrazia parlamentare introducendo l’elezione diretta del capo del governo, che è tipica dei sistemi presidenziali, comporta, a mio avviso, due rischi opposti.

Il primo è quello di produrre una stabilità fittizia, nella quale un presidente del Consiglio cementato dall’elezione diretta deve convivere con un Parlamento riottoso, in un clima di conflittualità istituzionale senza uscita. Il secondo è il rischio di produrre un’abnorme lesione della rappresentatività del Parlamento, ove si pretenda di creare a qualunque costo una maggioranza al servizio del presidente eletto, attraverso artifici maggioritari tali da stravolgere al di là di ogni ragionevolezza le libere scelte del corpo elettorale. 

La proposta governativa è tale da non scongiurare il primo rischio (penso a coalizioni eterogenee messe insieme pur di prevalere) e da esporci con altissima probabilità al secondo. Infatti, l’inedito inserimento in Costituzione della prescrizione di una legge elettorale che deve tassativamente garantire, sempre, mediante un premio, una maggioranza dei seggi a sostegno del capo del governo, fa sì che nessuna legge ordinaria potrà mai prevedere una soglia minima al di sotto della quale il premio non
venga assegnato.

Paradossalmente, con una simile previsione la legge Acerbo del 1923 sarebbe risultata incostituzionale perché troppo democratica, visto che l’attribuzione del premio non scattava qualora nessuno avesse raggiunto la soglia del 25%. Trattando questa materia è inevitabile ricordare l’avvocato Felice Besostri, scomparso all’inizio di quest’anno, che fece della difesa del diritto degli elettori di poter votare secondo Costituzione la battaglia della vita. Per ben due volte la Corte Costituzionale gli ha dato ragione, cassando prima il Porcellum e poi l’Italicum perché lesivi del principio dell’uguaglianza del voto, scolpito nell’art. 48 della Costituzione. E dunque, mi chiedo, come è possibile perseverare nell’errore, creando per la terza volta una legge elettorale destinata a produrre quella stessa «illimitata compressione della rappresentatività dell’assemblea parlamentare» ?

Ulteriore motivo di allarme è provocato dal drastico declassamento che la riforma produce a danno del presidente della Repubblica. Il capo dello Stato infatti non solo viene privato di alcune fondamentali prerogative, ma sarebbe fatalmente costretto a guardare dal basso in alto un presidente del Consiglio forte di una diretta investitura popolare. E la preoccupazione aumenta per il fatto che anche la carica di presidente della Repubblica può rientrare nel bottino che il partito o la coalizione che vince le elezioni politiche ottiene, in un colpo solo, grazie al premio di maggioranza. Anzi, è addirittura verosimile che, in caso di scadenza del settennato posteriore alla competizione elettorale, le coalizioni possano essere indotte a presentare un ticket, con il n° 1 candidato a fare il capo del governo ed il n° 2 candidato a insediarsi al Quirinale, avendo la certezza matematica che – sia pure dopo il sesto scrutinio (stando all’emendamento del senatore Borghi) – la maggioranza avrà i numeri per conquistare successivamente anche il Colle più alto.

Ciò significa che il partito o la coalizione vincente – che come si è visto potrebbe essere espressione di una porzione anche assai ridotta dell’elettorato (nel caso in cui competessero tre o quattro coalizioni, come è già avvenuto in un recente passato) – sarebbe in grado di conquistare in un unico appuntamento elettorale il presidente del Consiglio e il governo, la maggioranza assoluta dei senatori e dei deputati, il presidente della Repubblica e, di conseguenza, anche il controllo della Corte costituzionale e degli altri organismi di garanzia. Il tutto sotto il dominio assoluto di un capo del governo dotato di fatto di un potere di vita e di morte sul Parlamento.

Nessun sistema presidenziale o semi-presidenziale consentirebbe una siffatta concentrazione del potere; anzi, l’autonomia del Parlamento in quei modelli è tutelata al massimo grado. Non è dunque possibile ravvisare nella deviazione dal programma elettorale della coalizione di governo – che proponeva il presidenzialismo – un gesto di buona volontà verso una più ampia condivisione. Al contrario, siamo di fronte ad uno stravolgimento ancora più profondo e che ci espone a pericoli ancora maggiori. 

Aggiungo che il motivo ispiratore di questa scelta avventurosa non è facilmente comprensibile, perché sia l’obiettivo di aumentare la stabilità dei governi sia quello di far eleggere direttamente l’esecutivo si potevano perseguire adottando strumenti e modelli ampiamente sperimentati nelle democrazie occidentali, che non ci esporrebbero a regressioni e squilibri paragonabili a quelli connessi al cosiddetto «premierato».

Non tutto può essere sacrificato in nome dello slogan «scegliete voi il capo del governo!». Anche le tribù della preistoria avevano un capo, ma solo le democrazie costituzionali hanno separazione dei poteri, controlli e bilanciamenti, cioè gli argini per evitare di ricadere in quelle autocrazie contro le quali tutte le Costituzioni sono nate.


Via libera all’emendamento del governo al dl Superbonus

Italia Viva sbocca l’emendamento sul superbonus votando con Fratelli d’Italia mentre Forza Italia si astiene.

In soccorso alla Meloni arriva Renzi, Fratelli d’Italia aumenta i componenti della commissione Finanze da 19 a 20 Lucio Malan, capogruppo di FdI a Palazzo Madama cessa di far parte della 2a commissione Giustizia ed entra a far parte come membro della 6a Commissione Finanze, per non andare sotto durante la votazione considerando il voto contrario da parte del senatore di forza italia Claudio Lotito. L’astensione di Forza Italia non riesce a bloccare l’emendamento, Italia Viva vota a favore. Il superbonus prevede l’obbligo di spalmare i crediti su 10 anni per le spese sostenute nel 2024. Slitta al 2025 la tassa sullo zucchero che per il senatore Gasparri limita il consumo di zuccheri dei bambini!


13 Maggio

Una mano lava l’altra e le mascherine diventano un business tutto mentre la gente crepava durante il covid

Aperto fascicolo su presunta frode di mascherine durante il Covid, si aggiunge al fascicolo dell’inchiesta Toti, Presidente della regione Liguria accusato È indagato per voto di scambio con l’aggravante di aver favorito le attività della cosca della ‘ndrangheta. Le intercettazioni svelano la presunta frode a danno dei cittadini e del sistema sanitario:”Cianci ok? E con Cianci se ci arrivasse anche Toti, per le mascherine, visto che noi abbiamo le mascherine da bimbo, adesso… sarebbe… sarebbe un bel colpo eh? Perché ora le mascherine da bimbo le stanno cercando da fare paura”. La conversazione risale al 2020 in piena pandemia, mentre i cittadini disperavano alla ricerca delle mascherine e si improvvisavano a cucirle, in Liguria tra politici e corrotti si facevano affari per un milione e 200 mila euro sulle forniture sanitarie durante il Covid. Le persone intercettate sono coinvolte nelle indagini, l’intento sarebbe quello di contattare il consigliere regionale Domenico Cianci, nell’ipotesi di sbloccare un contratto di forniture di mascherine con l’ente pubblico, Cianci risulta indagato solo nel filone del voto di scambio


Il Tribunale di Milano in nome del popolo italiano condanna Alessia Pifferi all’ergastolo per l’omicidio della piccola figlia Diana

Condanna in primo grado all’ergastolo per Alessia Pifferi, escluso l’aggravante della premeditazione e futili motivi.La condanna prevede due anni di sorveglianza speciale a pena espiata, con una somma di denaro da liquidare alla mamma e la sorella di 20 e 50 mila. La donna lasciò in casa da sola la figlia di 18 mesi, per andare nella provincia di Bergamo dal suo compagno, con un biberon di latte e una bottiglietta di acqua, per 6 giorni, dal 14 al 20 luglio 2022. La bimba morì di fame e stenti, fù ritrovata dalla madre al suo rientro morta. La Pifferi non ha mai dato segni di pentimento, se non la freddezza di essere consapevole di aver lasciato la figlia con il solo biberon e l’acqua. La perizia psichiatrica, eseguita durante il processo, ha accertato che la Pifferi era capace di intendere e volere al momento dei fatti. L’avvocato difensore Alessia Pontenani, a fine processo ha reso noto che farà ricorso, chiederà “la riapertura dell’istruttoria e una nuova perizia. La Pifferi era abituata a lasciare sola la figlia per più giorni sola e andare dal compagno. La Pifferi secondo la difesa: “Non è una psicotica, ma una ragazza che è cresciuta in assoluto isolamento morale e culturale. Ha subito abusi, è stata vittima di violenza assistita, non è andata a scuola, ha un deficit cognitivo, è vissuta senza avere un lavoro, era in condizioni di estrema indigenza. Partorisce in un bagno, non sa di essere incinta. Una donna cresciuta in questo modo può non avere problemi?”. Alessia Pifferi resterà in carcere milanese di San Vittore


Il franco tiratore dittatore ungherese toglie il diritto di voto a Ilaria Salis per le elezioni europee, il silenzio della Farnesina

Il padre di Ilaria Salis rende noto che in carcere è stato chiesto alle detenute di esercitare il diritto di voto, mentre a Ilaria è stato negato: “Oggi ho parlato con Ilaria, mi ha detto che nel carcere hanno chiesto a tutte le detenute se volevano votare e lei ovviamente ha risposto di sì, ma le è stato detto che c’è una carenza legislativa italiana che non le consentirebbe di votare. C’è una palese violazione dei diritti umani in corso e ci vorrebbe una presa di posizione chiara del governo”. “Hanno detto a Ilaria che è straniera e quindi non sanno come farla votare”.

Riflessione Blog: Ilaria è candidata alle Europee con Alleanza Verdi e Sinistra come capolista per il Nord Ovest, sconta la detenzione in carcere a Budapest con un trattamento disumano in contrasto con i diritti umanitari previsti dall’Unione Europea. La Farnesina ha giustificato la totale assenza di intermediazione dicendo di non poter intervenire nella giurisdizione ungherese. La realtà è più affine all’orientamento politico che Ilaria ha sempre avuto in difesa della democrazia contro il fascismo. E cosi’ è diventata bersaglio del franco tiratore tra il potere italiano e la dittatura ungherese, tra loro in stretto rapporto di amicizia. Le Europee sono l’occasione per affermare i diritti umanitari calpestati e Ilaria ne rappresenta l’esempio, quindi il potere italiano usa l’arma dell’Ungheria e pone Ilaria come bersaglio da abbattere privandola del diritto di voto. L’assenza dell’intervento della Farnesina è la risposta chiara a volere lasciare le catene ad una cittadina italiana.

Il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, in conferenza stampa a Montecitorio “Ricordiamo che Ilaria ha i diritti politici attivi e passivi ed è una violazione gravissima non consentire di esercitarli. Ci appelliamo al ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e al governo tutto affinché il diritto di voto possa essere esercitato da Salis”. Il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni: “Andrò a incontrare la Salis, abbiamo sentito cose terribili. Vedrò l’ambasciatore per capire cosa fare, chiederò l’attivazione per il diritto di voto”. Fratoianni sarà in Ungheria domani, mentre Bonelli visiterà Ilaria lunedì


12 Maggio

Si è concluso il 36esimo congresso dell’Associazione Nazionale Magistrati a Palermo. Il dibattito sulla separazione delle carriere

Il guardasigilli invertine al 36° congresso dell’associazione nazionale magistrati a Palermo e attacca nuovamente la separazione delle carriere dei magistrati

Ministro della giustizia Nordio:”Nessuno ha mai pensato che un’eventuale riforma, come quella che gli elettori ci hanno incaricato di fare, possa vulnerare la democrazia né tanto meno l’indipendenza della magistratura requirente o giudicante. Questo non significa affatto che le cose sono già state scritte o irrimediabilmente decise. Noi, sempre nei limiti franche di leale collaborazione, senza retropensieri o riserve mentali, le cose che vorremmo fare le diciamo. Quelle che possiamo fare insieme cercheremo di farle. Spero che non si parli più di conflitto tra politica e magistratura. Si potrà parlare di dialogo franco, di dialogo acceso, di idee opposte, di proposte che possono venire da parte vostra”.

Che cos’è la separazione dei poteri in magistratura: nell’ordinamento della magistratura esistono, i magistrati requirenti che svolgono attività di pubblici ministeri, a cui è affidato l’incarico di condurre le indagini, i magistrati giudicanti, a cui è affidato l’incarico di giudici dei tribunali e delle corti. Ambedue le figure seguono la stessa carriera e sono legati ad un unico concorso. La separazione delle carriere porterebbe pubblici ministeri e giudici a dover decidere dal momento dell’insediamento del ruolo quale ruolo svolgere dall’inizio del loro insediamento in magistratura, quindi se magistrato requirente o giudicante. Ciò implica un cambiamento nella struttura della magistratura importante perchè elimina l’appartenenza ad un unico ordine giudiziario di giudici e pubblici ministeri.

Il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia, ha dichiarato: “Noi stiamo chiudendo culturalmente ad una riforma che non porterebbe alcun beneficio alla giustizia e che porrebbe in pericolo l’indipendenza della magistratura e quindi al ministro che ci dice che non è in discussione l’indipendenza del pubblico ministero e che il pm di domani, da lui disegnato, avrà la stessa indipendenza di quello odierno, diciamo ma se così è perché toccarlo? Teniamoci l’indipendenza che abbiamo già”. “Sulla riforma costituzionale l’Associazione nazionale magistrati è critica e non è possibile accorciare le distanze dialogando. Lo abbiamo detto con franchezza, ciò non significa ovviamente non riconoscere l’assoluto ed esclusivo potere decisorio delle Camere. Ma noi come associazione dei magistrati non avvertiamo alcun bisogno di toccare la carta costituzionale, nel momento in cui ha delineato il rapporto della magistratura con gli altri poteri e la struttura essenziale della magistratura“. “La macchina della giustizia è ancora lenta, ma recupera anche velocemente una maggiore efficienza e lo ha detto il ministro nella sua comunicazione alle Camere sullo stato della giustizia. Abbiamo percentuali significative di riduzione dell’arretrato e percentuali ancora più significative di riduzione dei tempi del processo”


Elena Cecchettin sorella di Giulia Cecchettin, vittima di femminicidio, è stata ospite dell’Arena Robinson al Salone del Libro di Torino

Elena Cecchettin è intervenuta al salone del libro di Torino: “Penso che tutto il corpo della donna sia sotto attacco. Guerra nella guerra. Quando si tratta di conquistare territori lo stupro è considerato arma di guerra. Un modo per dimostrare di essere più potenti”. Giulia, è stata uccisa l’11 novembre 2023 dall’ex fidanzato Filippo Turetta. “Libertà conquistate con la lotta, resistendo e innalzando la voce per sfidare la normalità, opponendosi per contrastare questo sistema”. “L’aggressione, lo stupro e il femminicidio non sono  semplicemente dei delitti passionali, ma atti di potere, modi per  mantenere le donne nel loro ‘posto’ e per punirle quando osano sfidare quello che viene percepito come l’equilibrio naturale delle cose”


10 Maggio

Dopo il piagnucolare della destra per la contestazione degli studenti alla Roccella agli Stati generali alla natalità, oggi la punizione a manganellate contro gli studenti per difendere Valditara

Una manifestazione in corteo partita dalla facoltà di Scienze politiche della Sapienza verso l’Auditorium di via della Conciliazione, a Roma, dove si stavano svolgendo gli Stati generali della natalità, sono stati fermati dalle forze dell’ordine radunati a piazzale degli Eroi. Il corteo è stato aggredito a colpi di manganellate, la punizione per la contestazione alla Roccella oggi trova la vendetta, quindi sui giovani studenti si è abbattuta la violenza. Risultato della spedizione punitiva del potere, feriti i giovani manifestanti, un identificato portato in questura come fosse un criminale.  I ragazzi, manifestavano contro gli stati generali alla natività, il motto “per un’altra educazione”, hanno bruciato il programma ‘Educare alle relazioni’ del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara

Riflessione blog: la vendetta del potere non si è fatta attendere, bisognava punire chi ha contestato il potere e far capire che comanda! La Roccella e Valditara vanno difesi, nonostante si siano dati a gambe levate per poi piagnucolare l’offesa ricevuta! Senza alcun contenuto di replica o creare un dialogo e ascolto, il potere continua ad alimentare la divisione con i giovani studenti che non si fermeranno. Crescerà sempre più la contestazione contro chi, dei diritti civili ne ha fatto un mezzo per creare uno status di sottomissione dei cittadini. Non ci saranno manganelli che fermeranno le idee e i valori!


Palestina riconosciuta membro delle nazioni unite approvata la risoluzione dell’Assemblea generale Onu 

Il testo ha ottenuto 143 voti a favore, 9 no e 25 astensioni tra cui l’Italia. Si aspetta il via libera del Consiglio di Sicurezza


“Per fortuna” la siccità al sud Italia e non al nord per il ministro all’agricoltura Lollobrigida. Poi fa cancellare la frase dal rendiconto stenografico

Ieri durante il question time, rispondendo all’interrogazione del senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio sugli effetti della crisi climatica nella produzione vitivinicola del Piemonte, il ministro Lollobrigida esponente e rappresentante del mondo dell’agricoltura, ha espresso ciò che pensa del sud Italia in modo molto palese e diretto, lo ha fatto in presenza di chi odia da sempre il sud Italia, i leghisti che mangiano con fratelli d’Italia la torta! Le parole commentando la siccità e l’emergenza siccità che attanaglia la Sicilia: “Per fortuna quest’anno la siccità colpisce molto di più le regioni del Sud e in particolare la Sicilia e per fortuna molto meno le zone dalle quali lei proviene…”, cioè il Piemonte, regione del leghista. Al termine del question time, probabilmente consigliato, ha fatto in modo di cambiare nel resoconto stenografico la frase, “per fortuna”, in “purtroppo”, senza calcolare che il video sarebbe rimasto e che le sue parole, come le tante dette negli ultimi 30 anni contro il sud Italia dal suo partito, dalla Lega e dal partito di Berlusconi, continuano a seminare razzismo, confinando il sud Italia in un apartheid voluta dal potere che sfrutta la terra del sud solo come covo di mafia e covo di scambio politico elettorale. Il fenomeno razzismo è radicato nel potere politico! Non sono parole che ha pronunciato per errore ma sono parole pensate e volute al cospetto dei leghisti! Neppure il coraggio di ammettere, non c’è cosa più brutta che avere indole vigliacca!


09 Maggio

Contestata la Roccella, Ministra per la Famiglia, agli stati generali alla natalità dagli studenti. La destra piagnucola, il quirinale si schiera con la destra invocando i diritti della Costituzione, dimenticando la censura del potere e i manganelli sui giovani

Basta piagnucolare e si ottiene il plauso. Agli stati generali alla natalità, la Roccella (Ministra per la Famiglia), incontra la contestazione degli studenti che, democraticamente, esprimono il pensiero e il dissenso all’imposizione nei consultori di associazioni pro vita per limitare il diritto all’aborto. “Sul mio corpo decido io”, gli studenti esprimono liberamente la lotta ai diritti che il governo continua a opprimere sfruttando le leggi dello Stato. La censura passa al vittimismo quando la Roccella asseconda la contestazione in un forviante discorso:”Ragazzi ma noi siamo d’accordo, nessuno ha detto che qualcun altro decide sul corpo delle donne. Ed è per questo che siamo qui perchè oggi le donne non decidono fino in fondo, liberamente, se vogliono avere figli. Abbiamo questo problema”. Una contrastante realtà diversa dal diritto all’aborto! Una contrastante realtà rispetto alla vita senza diritti che il potere dà al cittadino. La soluzione della Roccella è stata quella di abbandonare il dibattito. I ragazzi invece sono stati fermati e identificati! I cattivi contestatori devono essere puniti, i manganelli non c’erano quindi hanno usato la coercizione! Dopo un pò il Quirinale che ultimamente in alcuni messaggi sembra pilotato da chi lamenta al potere di essere difeso dalla prima carica dello Stato, compiange la contestazione, una coerenza un pò enigmatica, date le parole positive sui giovani e gli studenti massacrati dalle forze dell’ordine per le manifestazioni contro il potere. dal quirinale: Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato alla Ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella,  per esprimerle solidarietà per quanto accaduto stamattina agli Stati Generali della natalità, sottolineando che: “Voler mettere a tacere chi la pensa diversamente contrasta con le basi della civiltà e con la nostra Costituzione”.

Riflessione blog: Caro Presidente Mattarella, dovreste vedere come vive il popolo questi giorni in cui i diritti sono esautorati dalla inciviltà del potere, dalla dominanza del controllo e dalla spocchiosa intimidazione a sentirsi proprietari dell’Italia attaccando la costituzione su cui hanno giurato. Ora, se alziamo la voce e chiediamo i nostri diritti non violiamo la costituzione, perchè è dai nostri padri della resistenza che si è alzato il grido e la lotta ai nostri diritti! Si capisce il suo senso di equilibrio tra le parti, ma in questo momento le parti non hanno una bilancia equa, ma dei reduci nostalgici del fascismo che gridano al premierato sottoponendo il popolo al servilismo e garantendo per se stessi il benestare! Questa è la nostra Italia oggi! Questo è ciò che aspira a comandare l’Unione Europea! Solidarietà ai giovani che hanno avuto oggi il coraggio di alzare la voce e farsi sentire. Rimarrà sempre un esempio! Grazie ragazzi!


Autopsia operai morti per esalazione di idrogeno solforato a Casteldaccia

Polmoni ostruiti da avvelenamento di idrogeno solforato, è quanto emerge dall’autopsia dei tre operai morti che lavoravano per la Quadrifoglio group, la ditta appaltatrice che ha stipulato il contratto con Amap l’azienda municipalizzata. L’intervento doveva avvenire attraverso l’aspirazione dei liquami con l’autospurgo, il personale non avrebbe dovuto scendere nelle vasche del condotto fognario. Gli operai sono scesi nella vasca dei liquami senza maschere che li proteggesse dalle esalazioni, provocando la morte. La Procura di Termini Imerese indaga sull’accaduto. L’autopsia sugli altri due operai sarà eseguita domani


08 Maggio

3.000 emendamenti depositati in Aula dalle opposizioni contro il premierato

Continua la lotta a colpi di dittatura del potere Meloni attaccando la costituzione con il premierato. Nessuna parte attiva al cittadino verso una riforma che chiude la democrazia nelle mani di un solo dittatore. E’ così che si traduce in termini semplici una riforma pensato per accentrare il potere nelle mani di un monarca. la democrazia è prevista perchè la pluralità non sia in mano a una sola persona che possa gestire unilateralmente. Il tempo dell’aristocrazia e del re è stato votato durante il referendum il 2 giugno 1946, aprendo le porte al parlamento e la sua stabilità di governo. Nelle mani di una sola persona la stessa gestisce il parlamento ai fini del proprio potere. E’ necessario che il popolo decida della sua costituzione antifascista, anziché essere decisa dai reduci del fascismo! L’opposizione ha presentato 3000 emendamenti contro l’idea della Casellati che segue sempre lo stesso filone dell’ormai morto Berlusconi che avrebbe da sempre voluto l’accentramento del potere! Il partito democratico si esprime. La segretaria del PD Schlein intervenendo all’assemblea del gruppo Pd in Senato sul premierato:“Il 2 giugno manifestazione contro il premierato e l’autonomia differenziata. Premierato e autonomia differenziata sono apparentemente in contraddizione ma in realtà sono accomunate dalla legge del più forte: per questi motivi vi chiedo di mobilitarci in modo forte, per questi motivi il 2 giugno faremo una manifestazione sulla Costituzione e sull’Europa federale, contro il premierato e contro l’autonomia differenziata. Questa assemblea straordinaria risponde a un’accelerazione che vi chiedo di fermare, che è dettata dalle ragioni più sbagliate, elettoralistiche e, pensate quanto sono fuori posto quando si tenta di manomettere la Costituzione. Vi chiedo di usare i vostri corpi e le vostre voci per fare muro rispetto a questo tentativo. Non potendo rivendicare risultati economici e sociali loro cercano di avanzare sul pericoloso terreno di premierato e Autonomia, nel cinico baratto, per avere qualcosa da sventolare alle Europee”.   


Il dipartimento di Stato americano riconosce preoccupazione nel caso del giovane italiano Matteo Fulcinelli aggredito e torturato dalle forze dell’ordine

Fonti del dipartimento di Stato Americano:”Noi riconosciamo le preoccupazioni sollevate dal governo italiano e dalla famiglia Falcinelli riguardo alle circostanze dell’arresto di Matteo Falcinelli a Miami. A quanto ci risulta la polizia di Miami ha aperto un’inchiesta interna sul caso, continueremo a monitorare questi sviluppi. Il dipartimento di Stato lavora diligentemente per assicurare che i dipartimenti di pubblica sicurezza negli Usa rispettino i loro obblighi legali riguardo alle notifiche e l’accesso consolare quando cittadini stranieri sono arrestati negli Stati Uniti, in accordo con le leggi interne e gli obblighi internazionali, nello stesso modo in cui noi ci aspettiamo che i governi stranieri trattino i cittadini americani all’estero”.


Avviso di garanzia per il titolare della ditta d’appalto in cui lavoravano i cinque operai morti a Palermo

E’ stato raggiunto dall’avviso di garanzia Nicolò Di Salvo il titolare della ditta d’appalto Quadrifoglio group che ha assunto i cinque operai morti durante l’opera di manutenzione di una fogna a Palermo. L’accusa della Procura di Termini Imerese è di omicidio plurimo colposo. L’autopsia dei cinque lavoratori sarà eseguita domani


Il potere attacca la libertà di stampa e di espressione. La Rai apre un procedimento contro la giornalista Serana Bortone per punirla di aver letto il testo dello scrittore Scurati censurato dalla Rai sottomessa al potere Meloni

La paura di perdere la dominanza da parte del potere che ormai dilaga in Rai servile ad esso, si abbatte sul caso della censura al discorso allo scrittore Scurati. La vicenda ha un triste seguito e cade a spada tratta sulla giornalista e conduttrice della trasmissione Che sarà, la Bortone aveva ospitato lo scrittore per la lettura di un discorso sul tempo dell’antidemocratica, i temi del fascismo e il richiamo ad esso con il potere della Meloni hanno disturbato la dittatura scagliandosi contro Scurati censurandolo. La Bortone aveva liberato la censura leggendo il testo e andando contro il volere dello squadrismo dell rai. I servi del potere oggi in vigilanza Rai hanno emanato il verdetto, procedimento disciplinare contro la giornalista Serana Bortone. Viale Mazzini rende nota la faida contro la libertà di espressione: “La Rai ha inviato una lettera di contestazione disciplinare a Serena Bortone in riferimento al post pubblicato dalla giornalista sui propri profili social il 20 aprile in merito alla vicenda Scurati. Come da prassi nella contestazione si chiedono alla giornalista eventuali giustificazioni e chiarimenti”. Dopo l’audizione l’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio nel suo discorso in Vigilanza Rai:“Accanimento distruttivo di cui Rai è vittima. Un accanimento che cerca di contrapporre a fatti, dati, numeri, risultati concreti e verificabili delle fantasiose ricostruzioni quando non delle infamanti accuse che non solo danneggiano la reputazione e il valore della Rai ma che mortificano la comunità di donne e uomini che ogni giorno lavora per portare nelle case degli italiani il meglio delle loro capacità. La Rai non solo non merita questo trattamento ma ha bisogno di essere protetta e difesa da fake news costruite ad arte per screditare e ottenere qualche titolo sui giornali”. Il direttore generale della Rai, Giampaolo Rossi: “Chiediamo a tutti una collaborazione responsabile e costruttiva affinché non si smetta mai di sentire come nostro, prezioso e nazionale il patrimonio Rai, tutelandolo e rifuggendo sempre ogni azione distruttiva, autodistruttiva e denigratoria“. L’attacco ha risposta da USIGRai, il segretario Macheda: “E cosi l’ha fatto: Roberto Sergio, l’uomo che da dirigente Rai, direttore della radiofonia attaccava pubblicamente sui social il Giornale Radio Rai, ora da Amministratore delegato fustiga a colpi di procedimenti disciplinari chi, anche attraverso i social difende la propria libertà e professionalità da un sistema di controllo ‘asfissiante’ sul lavoro dei giornalisti della Rai. I provvedimenti annunciati sulla vicenda Scurati sono dunque arrivati ma alla persona sbagliata“.


Metodi puerili non riescono a mettere a tacere la libertà di stampa e ricadono su Repubblica, il mandante, l’associazione dei seguaci della Meloni Atreju

Accanimento contro i giornalisti di Repubblica da parte dell’associazione (bambini di destra si divertono sui social) Atreju, che scrivono sui X: “Fai piangere la redazione di Repubblica, scrivi Giorgia”. Un accanimento infantile, senza contenuti, che la dice lunga su chi li dirige. Un insieme di persone che hanno a capo un personaggio da baraccone. Quando l’ignoranza dei contenuti regna, si attacca la libertà di espressione. A questa vicenda, inquietante, mentre in Senato si sputa contro la democrazia, a favore del ritorno del monarca dittatore, con il premierato, Atreju si diverte tra i pupi del carrozzone. USIGRai esprime solidarietà alla redazione di Repubblica: “L’Esecutivo Usigrai esprime solidarietà e vicinanza ai colleghi e alle colleghe di Repubblica oggetto di un messaggio pubblicato sulla pagina social di Atreju, la festa dei giovani di Fdi, trampolino di lancio della presidente del consiglio Giorgia Meloni. “Fai piangere la redazione di Repubblica, scrivi Giorgia”, non appare né una frase ironica, né satirica, ma un invito alla violenza, in una campagna elettorale che il governo incentra sull’attacco alla libera informazione. Per questo, noi siamo al fianco di colleghe e colleghe attaccati solo perché ogni giorno provano a raccontare una realtà che qualcuno preferisce resti nell’ombra.


07 Maggio

Non dovevano scendere nella vasca dei liquami i cinque operai morti a Casteldaccia

La Quadrifoglio group, la ditta appaltatrice che ha stipulato il contratto con Amap l’azienda municipalizzata, aveva previsto che l’aspirazione dei liquami avvenisse con l’autospurgo e quindi il personale non doveva scendere nelle vasche del condotto fognario. Uno dei motivi per cui i cinque operai morti erano privi di protezione per prevenire le esalazioni di idrogeno solforato e non avevano in dotazione un apparecchiato chiamato gas alert che misura la concertazione del gas. Le indagini continuano per capire cosa sia accaduto e perchè i cinque operai comunque siano scesi sotto terra. La Procura di Termini Imerese, che indaga sulla morte di 5 operai deceduti ieri a Casteldaccia durante i lavori di manutenzione alla rete fognaria, ha aperto un fascicolo, ancora a carico di ignoti, con l’ipotesi di omicidio colposo plurimo. L’indagine è coordinata dal procuratore Ambrogio Cartosio.


Il Presidente della regione Liguria Giovanni Toti agli arresti domiciliari. La procura di Genova l’accusa di corruzione per l’esercizio della funzione, per atti contrari a doveri d’ufficio e corruzione elettorale

La destra di Forza Italia trema, il beniamino a capo della regione Ligura, fortemente sostenuto in passato da Berlusconi e attivamente consenziente alle politiche di destra del potere Meloni, è stato posto agli arresti domiciliari dalla Procura di Genova. L’ordinanza, è stata firmata dalla gip Paola Faggioni. Toti si trovava presso hotel di Sanremo quando è stato raggiunto dall’ordinanza, il governatore ligure doveva partecipare a una conferenza stampa con Flavio Briatore per la presentazione del nuovo locale “Twiga” a Ventimiglia. La festa è andata male perchè la guardia di finanza lo ha arrestato. Con lui i suoi compagni di merende, sottoposto alla custodia in carcere, Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’Autorità Portuale di Genova, oggi amministratore delegato e direttore generale della multiutility Iren, l’imprenditore portuale Aldo Spinelli, sottoposto a agli arresti domiciliari, in passato ex presidente dei club di calcio del Genoa e del Livorno. Il figlio di Spinelli, Roberto Spinelli, è stato sottoposto alla misura interdittiva del divieto di esercitare l’attività imprenditoriale, gli sono stati sequestrati disponibilità finanziarie e beni per 570mila euro. Nel comunicato stampa diffuso dalla Procura di Genova: “22 soggiorni di lusso a Montecarlo presso l’Hotel de Paris, per un totale di 42 notti, comprendenti anche giocate al casinò e servizi extra quali servizi in camera, massaggi e trattamenti estetici, un posto tenda nella spiaggia della struttura alberghiera durante il periodo estivo e la partecipazione ad eventi esclusivi, quali la finale del torneo internazionale di tennis “Rolex Monte Carlo Masters” o serate a tema con annesso spettacolo musicale, riservate ai clienti più importanti del Casinò di Monte Carlo per un valore complessivo superiore a 42mila euro, nonchè fiches per effettuare puntate alla Casa da Gioco di Montecarlo, una borsa Chanel (regalo destinato a terzi) e un bracciale in oro marca Cartier del valore di 7.200 euro (regalo destinato a terzi)”. “Il presidente dell’Autorità portuale corrotto con soggiorni di lusso ed escort”. Aldo e Roberto Spinelli sono accusati di aver finanziatoper 74.100 euro il comitato elettorale di Toti in cambio del rinnovo trentennale della concessione del Terminal Rinfuse e l’assegnazione di spazi portuali, la riqualificazione delle ex Colonie Bergamasche di Celle Ligure, complesso destinato a diventare un resort di lusso. “I voti dei clan al partito di Toti”. Alle regionali del 2020 con cui era stato eletto con il 22% dei voti, presentandosi con il partito fondato da Toti, Cambiamo, ci sarebbero secondo gli inquirenti pacchetti di voti garantiti da personaggi vicini al clan mafioso nisseno dei Cammarata, originario di Riesi. Cozzani è accusato di corruzione elettorale con aggravante mafiosa, per l’accusa, avrebbe agevolato l’attività di Cosa Nostra, mentre Toti è indagato per il solo reato di corruzione elettorale. “Pubblicità elettorali pagate da Esselunga”, a Toti e al suo capo di gabinetto, Matteo Cozzani, viene contestato di aver accettato la promessa di Francesco Moncada, consigliere di amministrazione della catena di supermercati Esselunga e il genero fondatore Bernardo Caprotti, di un finanziamento illecito, un pagamento occulto di alcuni passaggi pubblicitari per le elezioni comunali comunali 2022 sul pannello esposto sulla Terrazza Colombo a Genova, di proprietà dell’emittente ligure Primocanale, sostenitrice dell’amministrazione regionale. Secondo l’accusa, l’impegno era di sbloccare due pratiche relative alla apertura di due punti vendita della catena, rispettivamente a Sestri Ponente e Savona. Cozzani, ex sindaco di Porto Venere e braccio destro di Toti, è stato sottoposto agli arresti domiciliari; per Moncada è stato disposto il divieto di esercitare attività imprenditoriali. Indagato anche Maurizio Rossi, editore di Primocanale ed ex senatore di Scelta Civica, movimento fondato da Mario Monti


06 Maggio

Morti nella melma della fogna cinque operai a Palermo

Palermo durante i lavori di manutenzione per conto della ditta Quadrifoglio Srl, che aveva vinto l’appalto dell’Amap, l’azienda municipalizzata di Palermo. L’emissione di idrogeno solforato, sopra il limite consentito, li ha avvelenati. Morti cinque operai nella melma della fogna. Un sesto operaio calatosi per soccorrere i colleghi è stato ricoverato in condizioni gravi al Policlinico di Palermo. Salvi gli altri quattro operai della squadra. La Procura di Termini Imerese ha aperto una inchiesta le indagini sono seguite dalla polizia. Interrogati il direttore dei lavori e il responsabile per la sicurezza dell’Amap, l’azienda appaltatrice. I vigili del fuoco intervenuti sul posto hanno cercato di soccorrere gli operai con l’aiuto della squadra dei sommozzatori che si sono immersi nella vasca della fogna. Il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Palermo, Girolamo Bentivoglio Fiandre “Ci sono indagini in corso, posso dire solo che gli operai non avevano le maschere di protezione e quando li abbiamo recuperati erano già deceduti nonostante i tentativi del personale sanitario di rianimarli”. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita a New York, ha espresso il suo cordoglio per la grave tragedia sul lavoro che ha causato la morte di cinque operai a Casteldaccia, in provincia di Palermo:”Auspico che sia fatta piena luce sulle dinamiche dell’incidente. Ma l’ennesima inaccettabile strage sul lavoro – a pochi giorni dal 1 Maggio – deve riproporre con forza la necessità di un impegno comune che deve riguardare le forze sociali, gli imprenditori e le istituzioni preposte”


Stato d’emergenza siccità in Sicilia

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato: la dichiarazione dello stato di emergenza, per 12 mesi, in relazione alla situazione di deficit idrico in atto nel territorio della Regione Siciliana. Per far fronte alle esigenze più immediate, insieme con le risorse regionali, sono stati stanziati 20 milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali.


Sciopero giornalisti Rai adesione oltre l’85 per cento

USIGRai :”L’adesione allo sciopero nella testata giornalistica regionale è stata di oltre l’85 per cento. Nelle 24 redazioni della Tgr, su 598 giornaliste e giornalisti previsti oggi in servizio, hanno scioperato in 509. Un risultato che conferma la compattezza delle giornaliste e dei giornalisti della Tgr nel sostenere le ragioni della protesta. Dobbiamo però denunciare l’atteggiamento di protervia dei capiredattori di Puglia e Molise che, nonostante avessero a disposizione rispettivamente 5 e 9 colleghi, hanno deciso comunque di mandare in onda le edizioni principali, con il via libera del direttore Casarin, il cui piano editoriale è stato bocciato per due volte dalle redazioni ed ora si è candidato al Cda della Rai. Evidentemente la direzione ha valutato che la qualità dei 2 tg fosse garantita. Da oggi siamo certi che i 2 capiredattori non potranno mai più negare riposi, ferie e permessi ai propri giornalisti adducendo motivazioni di carenza di organico. Non solo, i 2 capiredattori hanno certificato che l’organico delle due redazioni è in eccedenza. Un’operazione di facciata e di corto respiro per compiacere direzione e azienda, a discapito delle reali necessità delle redazioni.
Tuttavia, se la direzione e i capiredattori di Molise e Puglia sono convinti di poter realizzare i telegiornali rinunciando alla maggior parte del proprio organico, non avranno difficoltà a soddisfare fin da subito, senza sostituzione, tutte le richieste di trasferimento e distacco delle colleghe e dei colleghi delle due redazioni”. “Pur di tentare di boicottare lo sciopero proclamato dall’Usigrai – a cui ha aderito la stragrande maggioranza dei giornalisti Rai – i direttori di Tg1 e Tg2 con spirito anti sindacale hanno deciso di mandare in onda le edizioni delle 13.30 e delle 13 con servizi e collegamenti insolitamente lunghi per raggiungere la maggior durata possibile (comunque inferiore a quella consueta). La verità è che così facendo hanno quasi completamente cancellato interi temi e intere notizie come cronaca e economia. Un inganno ai cittadini per mascherare il fallimento del boicottaggio. Pur di dare l’impressione che lo sciopero fosse fallito i direttori di Tg1 e Tg2 hanno concentrato i pochi al lavoro in una sola edizione facendo saltare le altre. Ad ora, ad esempio, al Tg2 su una programmazione prevista di 135 minuti sono andati in onda appena 26 minuti. Al Tg1 su 186 minuti, solo 28. Non siamo noi, evidentemente, a diffondere fake news. 


05 Maggio

Sciopero giornalisti Rai 6 Dicembre il vertice Rai attacca il diritto allo sciopero USIGRai risponde

I vertici Rai attaccano il diritto allo sciopero dei giornalisti Rai che tutelano la libertà di informazione, da mesi attaccata dalle forze politiche che hanno esautorato l’informazione monopolizzandola in un sistema pilotato che chiamano cambiamento. La risposta di USIGRai in un video comunicato: “I giornalisti e le giornaliste della Rai, per la prima volta dopo molti anni, si asterranno totalmente dal lavoro per protestare contro le scelte del vertice aziendale che accorpa testate senza discuterne col sindacato, non sostituisce coloro che vanno in pensione e in maternità facendo ricadere i carichi di lavoro su chi resta, senza una selezione pubblica e senza stabilizzare i precari, taglia la retribuzione cancellando unilateralmente il premio di risultato. Ma non solo, in questi giorni è diventato di dominio pubblico il tentativo della Rai di censurare un monologo sul 25 Aprile, salvo poi, in evidente difficoltà, cercare di trasformarla in una questione economica. Preferiamo perdere uno o più giorni di paga, che perdere la nostra libertà, convinti che la libertà e l’autonomia del servizio pubblico siano un valore di tutti. E la Rai è di tutti”. La Rai replica al videocomunicato sindacale dell’Usigrai:”Quando non si hanno contenuti, la si butta sull’accusa stantia di fare politica e di far circolare fake news, un’accusa gravissima nei confronti di tutti i giornalisti e le giornaliste della Rai, che punta a screditare un’intera categoria”. USIGRai risponde ai vertici RAi dai toni da padroni delle ferriere:”Si mettono in fila argomenti, questi sì, che non reggono alla prova dei fatti: 

1- l’azienda sta già riducendo gli organici non sostituendo le uscite per pensionamento.

2- alle selezioni pubbliche preferisce le chiamate dirette per le prime utilizzazioni in rete.

3- intanto però nega il riconoscimento del giusto contratto a decine di precari della cosiddetta fase 2.

4- la proposta aziendale sul premio di risultato sottrae ai giornalisti una parte economica riconosciuta invece agli altri dipendenti.

5- su censure e bavagli, basta leggere i giornali italiani e internazionali delle ultime settimane. A proposito, che fine hanno fatto i “provvedimenti drastici” annunciati dall’Ad dopo il caso Scurati?

Infine, chi sottrae tempo all’informazione ancora una volta è l’azienda: l’Usigrai si attiene alle regole con un comunicato di 1 minuto, la protervia aziendale impone una replica che dura il doppio.


Matteo Falcinelli arrestato a Miami torturato in carcere

Il giovane di 25 anni originario di Spoleto studiava negli Stati Uniti per frequentare il master alla Florida International University (al Biscayne Bay Campus). Il fatto è avvenuto la notte tra il 24 e il 25 febbraio scorso, all’uscita da un locale il ragazzo era in stato di agitazione perchè non riusciva a recuperare i suoi due cellulari. All’uscita del locale una pattuglia che lo aspettava, i poliziotti lo hanno immobilizzato nonostante il ragazzo chiedesse di riavere i suoi cellulari, è stato immobilizzato bloccato a terra con mani dietro la schiena e ginocchio sul collo. Il filmato ripreso dalle bodycam indossate dagli agenti, si interrompe, si rivede il giovane in caserma alla stazione di polizia di North Miami Beach,, malmenato, grida per le torture inflitte, chiede i propri diritti, le forze dell’ordine continuano la violenza lo buttano per terra, lo immobilizzano bloccandolo, il ragazzo viene legato mani e piedi incaprettato, lasciato così in cella per 13 minuti. Matteo subirà un processo, con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, opposizione all’arresto e violazione di domicilio. I video testimoniamo altro. Il processo infligge al giovane un programma rieducativo. Sull’accaduto la famiglia chiede di fare luce vuole sporgere denuncia. La Procura potrebbe aprire un fascicolo, per richiedere informazioni sull’accaduto e per sollecitare a procedere nei confronti dei poliziotti alla Procura statunitense. Il giovane dopo l’accaduto ha riportato conseguenze psicologiche gravi tanto da tentare il suicidio.


04 Maggio

Vittima sul lavoro

Lavorava in uno zuccherificio in provincia di Brindisi l’operaio di 46 anni che, durante il turno di lavoro, mentre effettuava manutenzione all’impianto ad un nastro trasportatore, è stato coinvolto in un incidente sul lavoro che gli ha compromesso un braccio. Intervenuto il 118 l’uomo è morto! Nel 2015 il padre di Vincenzo Valente, Cosimo valente, è stato convolto in un incidente sul lavoro morendo a 65 anni. Svolgeva un opera di potatura tra Latiano e San Michele Salentino.

Riflessione Blog: Per un pezzo di pane! Per due soldi di fame! Per vivere senza dignità! Per il futuro rubato! Per chi si riempie le tasche sfruttando! Per la politica che avalla il capitalista facendo morire il lavoratore! L’Italia quella Repubblica fondata sul lavoro. Il lavoro è fondato dall’onestà del datore di lavoro e dalla politica! Mi sono persa un pezzo quando scrivo “onestà”!


Sconfitta dei conservatori alle amministrati in Inghilterra

Le elezioni tenute giovedì in Inghilterra danno un risultato positivo per il centro sinistra dei Laburisti, netta sconfitta dei conservatori Tory. Nei 107 consigli locali votanti, i conservatori hanno perso quasi 300 seggi, mentre i laburisti ne hanno guadagnati circa 200. Steve Rotheram ha vinto le elezioni a sindaco di Liverpool, Andy Burnham e’ stato rieletto nella Greater Manchester, il sindaco Sadiq Khan è stato confermato per il terzo mandato a Londra battendo la rivale conservatrice Susan, Tracy Brabin è stato confermato per il suo secondo mandato come sindaco del West Yorkshire.


03 Maggio

Truffa ai danni dell’Inps la procura di Milano chiede il processo per l’alleata di Giorgia Meloni in trono al ministero del turismo Daniela Santanchè e il suo compagno Dimitri Kunz

La procura di Milano dopo le indagini chiuse mette in piedi l’accusa, nel periodo dal “31 maggio 2020 al 28 febbraio 2022”, ad amministrare Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, erano Daniela Santanchè, il suo compagno Dimitri Kunz e Paolo Giuseppe Concordia, responsabile delle tesorerie del gruppo. I due amministratori insieme a Concordia, avrebbero richiesto e ottenuto “indebitamente”, per i 13 dipendenti, la cassa integrazione in deroga “a sostegno delle imprese colpite dagli effetti” della pandemia dutrante il periodo del Covid. La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Daniela Santanchè per il compagno Dimitri Kunz, altre due persone, e per due società nel filone del caso Visibilia sulla presunta truffa aggravata ai danni dell’Inps sulla gestione della cassa integrazione nel periodo covid. Il procuratore aggiunto Laura Pedio e i pubblico ministero, Marina Gravina e Luigi Luzi, della Procura guidata da Marcello Viola durante le indagini hanno raccolto la deposizione dei dipendenti, Santanchè, sarebbe stata a conoscenza del fatto che i dipendenti stavano continuando a lavorare, mentre l’istituto pensionistico versava oltre 126mila euro, per un totale di oltre 20mila ore, “direttamente ai dipendenti o a conguaglio alla società”. Come si legge negli atti delle indagini condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, oltre 36mila euro “a vantaggio della Visibilia Editore”, per sette dipendenti, e quasi 90mila euro a favore della Concessionaria su sei lavoratori. A Santanchè, così come agli altri due imputati, viene contestato dalla Procura di aver “dichiarato falsamente” che i dipendenti (13) fossero in cassa “a zero ore”, quando in realtà svolgevano regolarmente le “proprie mansioni” in “smart working”. Nel mirino dele pubblico ministero anche le integrazioni che sarebbero state date per compensare le minori entrate della Cig rispetto allo stipendio: una “differenza”, scrivono i pm, che sarebbe stata corrisposta con “finti rimborsi per “note spese”. La senatrice di FdI, 16 imputati e tre società sono accusati di falso in bilancio, nelle prossime settimane ci sarà la richiesta di processo.

Riflessione Blog: Che Stato è il potere che accetta di avere tra le fila dei ministri gente che avrebbe rubato nelle tasche dei lavoratori? Che governo è il potere che giustifica azioni illegali e che difende l’immagine di libero arbitrio del proprio potere nei confronti dei cittadini? Che persone sono quelle che si lodano di essere un esempio di cambiamento e poi avvicinano la vita dello Stato all’esempio mafioso! Perchè è la mafia a sfruttare il cittadino nel momento del bisogno! Che persona è chi per il proprio egocentrico interesse pensa di poter decidere della vita del cittadino e del dipendente di lavoro tanto da farlo soffrire di stenti? Che Italia è quella in cui la democrazia è calpestata da chi volutamente è alla ricerca della dominanza del potere a danno del cittadino? Un presidente del consiglio che avalla un soggetto che non ha la liceità delle proprie azioni è complice insieme alla stessa! Un Presidente del consiglio che non spende una sola parola per i lavoratori frodati, è lo stesso che non ha alcun rispetto dei tanti lavoratori condannati a lavorare con un salario da povertà! Possiamo cambiare e riprenderci al nostra Italia? Si, sono i regimi a morire ma non la democrazia! La legge arriverà a fare giustizia per tutti coloro che oggi e nel periodo di pandemia sono stati sottomessi con paura dal potere politico e dalla dominanza capitalista. Ciò che hanno vissuto questi lavoratori, lo vivono ogni giorno migliaia di lavoratori, la sottomissione del potere capitalista che rende l’operaio schiavo privandolo della dignità!


Sotto il ponte dello Stretto non passano le navi

Continuano le prese in giro di un opera voluta solo per ripicca da parte dell’ormai morto Silvio Berlusconi che ha lasciato in testamento se pur non scritto l’eredità al potere del governo in particolare al suo prediletto Salvini di fare il ponte. Ora pechè il ponte era caro a Berlusconi si evince da molte circostanze: voti, promesse eletterole, senso di rivalsi di far capire che comanda. Salvini raccoglie l’eredità e nella foga con i suoi compari costruttori si dimentica di ciò che realmente serve alper costruire il ponte sullo stretto, ovvero competenza! Quindi lascia in mano il progetto ad uno spaurito caos di gente in corsa ai 14 miliardi di euro! Sotto il ponte non passano le navi: Il presidente di Federlogistica Luigi Merlo “dice che il ponte sullo Stretto di Messina è troppo basso per le navi da crociera e i container:”Ce ne sono di alte più di 68 metri: per come è progettato adesso, non ci passano”, in un’intervista all’edizione palermitana di Repubblica. “Essendo a campata unica, il Ponte ha una struttura curvilinea, dunque c’è anche un problema di manovrabilità. Ovvero: i 65 metri di massima altezza, l’opera li raggiungerebbe solo nella parte più alta. Perché verso le due sponde il cosiddetto “franco navigabile” si riduce”. Il professor Domenico Gattuso, “tra gli esperti che lo hanno criticato, fa notare che sulle reali misure dell’opera il progetto non è chiaro: “Il Ponte dovrebbe essere di 65 metri, ma da progetto pare si faccia riferimento al piano viario. Sotto c’è da considerare la struttura dell’impalcato, che dovrebbe essere di circa una decina di metri, dunque il “franco” si abbassa a 55 metri”. “E di studi di scenario aggiornati sul moto ondoso dello Stretto non ne risultano. Il danno potrebbe essere importante. “Tra l’11 e il 17% (a pieno carico o in zavorra) delle portacontainer attualmente circolanti non potrebbe passare sotto il Ponte”. Per il porto di Gioia Tauro un danno: “Ipotizzando un valore di un container pari a circa 5.000 euro la riduzione del 17% annuo porta a stimare un danno annuo di 2,5 miliardi di euro».


02 Maggio

Vannacci contestato “Napoli non ti vuole”

Il candidato della Lega voluto da Salvini, Vannacci, è stato contestato a Napoli durante la presentazione del suo libro. La destra assera i ranghi con una malsana politica estremista, Vannacci è l’esponente che manda avanti per usare un linguaggio anti europeista che vuole spaccare l’unione europea in una forma di distruzione democratica. Il popolo non lo condivide e manifesta il dissenso. Il corteo a Napoli lo manifesta con gli slogan “Vannacci Napoli non ti vuole, fattene una ragione”, “Cacciamolo”. Come da ordine militare le manifestazioni del popolo sono attaccate dalle forze dell’ordine quindi non mancano gli scontri. Il corteo partito da piazza del Plebiscito, si è diretto verso il lungomare, per dirigersi verso il teatro in cui Vannacci era presente per la presentazione del libro. Scegliere Napoli non è certo un luogo a caso per la Lega, ricordando che Napoli ha sempre buttato fuori la destra e il secessionismo di Salvini. Lo schieramento delle forze dell’ordine, in assetto anti sommossa, si è scontrato con il corteo che ha cercato di superare lo sbarramento. Il lancio di palloncini pieni d’acqua è stato risposto dalle forze dell’ordine con le manganellate, solito metodo estremista comandato dall’alto del potere per intimorire. Nessun ferito, se non l’offesa ai manifestanti di dover difendere la democrazia contro l’antisemitismo e il fascismo anti europeista. La resistenza combatte, mentre il 29 aprile sfilavano liberi in corteo gli estremisti di destra, in ricordo dell’estremista del Fronte della gioventù Sergio Ramelli, il corteo, non è stato limitato nell’azione fascista dagli agenti di polizia, nonostante il saluto fascista e la chiara dichiarazione di guerra alla democrazia per un ritorno al fascismo. Una chiara affermazione di come il potere appoggi il fascismo!


Codacons presenta a 104 Procure di tutta Italia un esposto contro le dichiarazioni discriminatorie di Vannacci

Fonte Codacons:”In merito alle dichiarazioni del Generale Roberto Vannacci in tema di scuola a disabilità il Codacons ha presentato oggi un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia, chiedendo alla magistratura di aprire una indagine alla luce di possibili fattispecie penalmente rilevanti come quella di “Propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa”. Non vogliamo entrare nel merito delle scelte politiche del Generale, e in tale sede non contestiamo la sua candidatura alle prossime elezioni europee né intendiamo interferire sulle preferenze di voto degli italiani. Tuttavia alcune affermazioni attribuite a Vannacci, per la loro gravità e pericolosità, impongono un intervento della magistratura volto ad accertare se le stesse possano costituire un reato così come previsto dal nostro ordinamento.
“In particolare desta allarme la frase sulle classi separate per i disabili. Sembrerebbe che, secondo il Generale, i disabili debbano stare separati dagli studenti più fortunati di loro, e addirittura andrebbero costituite classi separate in modo da consentire la valorizzazione delle capacità di ciascuno. La dichiarazione in questione si contrappone a quanto stabilito dalla legge 517/77 che propone con chiarezza strumenti e finalità per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Un ragionamento del genere appare discriminatorio e sembrerebbe a tutti gli effetti una propaganda di idee fondate sulla superiorità. Come noto condotte di questo tipo possono essere idonee ad integrare il reato previsto dall’art. 604 bis c.p., rubricato “Propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa”. La Convenzione sui Diritti delle persone con Disabilità stabilisce i requisiti di base per i diritti delle persone con disabilità ed ha un carattere giuridicamente vincolante. Il suo scopo è di promuovere, proteggere e garantire il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, e promuovere il rispetto per la loro intrinseca dignità”. Il Codacons ha dunque chiesto a 104 Procure di tutta Italia di predisporre i controlli necessari per accertare in primis la rispondenza alla realtà dei fatti riportati dai media e lo svolgimento dei necessari e rigorosi accertamenti e verifiche per accertare la possibilità di configurarsi di fattispecie quali il reato previsto dall’art. 604 bis c.p. e ogni fattispecie criminosa che venisse individuata.


Commissioni giustizia e finanze Forza Italia e Lega si scontrano

Traballa il motto andiamo tutti d’accordo e vacillano gli obiettivi non comuni in commissione giustizia e finanze. Protagonisti dello scontro il senatore di Forza Italia Claudio Lolito e l’avvocata Leghista Giulia Buongiorno. Lo scontro è nato per alcuni emendamenti alla riforma tributaria presentati da Lolito ma non passati dalla Lega e dalla maggioranza. La cosa ha innervosito Lolito a tal punto da fargli alzare i toni contro la Bongiorno. Un fattaccio che evidenzia i litigi interni mascherati della maggioranza per far apparire un governo solido agli italiani


01 Maggio

Festa dei lavoratori i sindacati scendono in piazza con i lavoratori

CGIL, CISL,UIL in piazza a Monfalcone, ‘Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale’ lo slogan della CGIL. Bombardieri:”Diciamo no alla befana del 2025: non basta un litro d’olio, un chilo di parmigiano e un chilo di carne per dare risposte a chi è in difficoltà e recuperare il potere d’acquisto. Salari e pensioni oggi non bastano per una vita dignitosa! 4 milioni di persone non fanno visite mediche perché non hanno soldi! Vergogna! Dobbiamo far tornare persone i fantasmi di questa società cioè i precari, i lavoratori in nero, i migranti anche quelli irregolari! Sì, anche loro hanno diritto a una vita dignitosa: non consegniamoli alla mafia, diamogli una speranza! Gli sgravi per le assunzioni sono inutili. Lo dicono le stesse associazioni datoriali, non pericolosi rivoluzionari. Le aziende assumono se c’è mercato e politiche industriali!

Landini:”Nessuna misura strutturale per contrastare la precarietà e la povertà, per la salute e sicurezza, per aumentare i salari. Nulla su politiche fiscali e industriali o per favorire la piena e stabile occupazione. Gli sgravi per le assunzioni avulsi da serie politiche industriali da soli non creano nuovi posti di lavoro, come già dimostrato”. “Servono interventi strutturali a partire dal rinnovo dei contratti collettivi di lavoro scaduti e di adeguati finanziamenti per i contratti dei pubblici, dalla scuola alla sanità. Occorre poi una vera riforma fiscale che combatta l’evasione, che prenda le risorse dove sono, tassi profitti, extraprofitti e rendite, e non lasci tutto il peso del fisco sulle spalle di lavoratori dipendenti e pensionati. Le lavoratrici e i lavoratori hanno bisogno di un governo che garantisca diritti e tutele 365 giorni l’anno, non di uno spot il Primo Maggio”. “Un nuovo sistema legislativo che sostenga la contrattazione collettiva con una legge sulla rappresentanza, la formazione permanente come diritto, un ingresso al lavoro non precario. Bisogna fermare la logica del subappalto a cascata e il folle sistema produttivo che porta alla strage sul lavoro, con 580 mila infortuni e oltre mille morti all’anno. Vogliamo cambiare il presente, per un futuro di libertà nel lavoro”. Sulla sicurezza, la bocciatura è totale. La nuova patente, dice Landini, “è una presa in giro, per come l’ha strutturata il governo. Noi l’abbiamo chiesta per tutti i settori, non solo l’edilizia, per mettere fuori gioco le imprese che non rispettano le regole, subito e non dopo anni. Se tu lasci la logica del subappalto a cascata e non affronti il tema della prevenzione e della formazione, il resto rischia di servire a poco. Siamo un Paese in cui un’azienda è controllata ogni 15 anni, se va bene. Ricordiamo, come ci dice Inail, che la maggior parte degli infortuni e delle morti sul lavoro riguarda lavoratori precari e aziende che lavorano nelle catene di appalto e subappalto”.


Taranto concerto primo Maggio Riondino:”chi capovolge la storia e la realtà procedendo a piccoli passi in modo che l’accettabile diventi ragionevole e alla fine il ragionevole diventi legale”

Dal palco di Taranto per la festa dei lavoratoti organizzata sotto la direzione artistica di Antonio Diodato, Roy Paci e Michele Riondino, arriva la risposta all’azione di governo da parte di Riondino che, nei giorni scorsi, ha pubblicato sui social una foto di La Russa a testa in giù, rappresentando così il suo caro, amato e nostalgico leader fascista, al presidente del Senato, Mussolini, all’epoca consegnato dai partigiani e fucilato per i crimini di guerra contro l’umanità: “Mai auspicherei violenza, men che meno su qualcuno che ha legittimamente vinto le elezioni e che per questo ci governa. Io non li ho votati, non condivido le loro idee e mi impegnerò, lotterò perché la loro sconfitta politica avvenga il prima possibile”. “Procedendo a piccoli passi in modo che l’accettabile diventi ragionevole e alla fine il ragionevole diventi legale”. “Si procede a piccoli passi e lo ha pensato bene chi ha deciso di piazzare anti abortisti nei consultori, chi ha definito i partigiani morti in via Rosella ‘una banda musicale di semi-pensionati e non nazisti delle SS'”. “Capovolgere la realtà significa alludere, capovolgere una fotografia può significare alludere ma comunque la si giri resta sempre quella immobilità definitiva”, “Si possono sbagliare modi e tempi ma una cosa dovrebbe essere chiara a tutti e per essere ancora più chiaro prendo in prestito le parole del presidente partigiano, Sandro Pertini quando disse che ‘tutte le idee vanno difese e rispettate tranne il fascismo’ che è la morte di tutte le idee e dei diritti. Buon primo maggio a tutti”


PD e M5s a Portella della Ginestra per la festa dei lavoratori

La segretaria del PD Elly Schlein e il presidente del M5s Giuseppe Conte, insieme per i lavoratori a Portella della Ginestra. Schlein: “Questa è una giornata di lotta a fianco di lavoratrici e lavoratori che vogliono migliorare le proprie condizioni materiali che sono peggiorate in questo anno anche a causa delle scelte fatte dal governo Meloni che esattamente un anno fa sceglieva di aumentare la precarietà in Italia, in barba a tantissime persone, soprattutto giovani e donne, che hanno contratti di un mese, non sanno se ce lo avranno il giorno dopo e quindi non possono costruirsi un futuro, uscire di casa, costruirsi una famiglia se lo vogliono fare”.

Conte: “Firmerò per i referendum della Cgil, perché noi riteniamo che oggi debba essere la festa dei lavoratori, ma non dei lavoratori poveri, sottopagati e precari. Dignità del lavoro significa avere un lavoro che dà soddisfazione, un lavoro che consenta anche di poter curare gli interessi personali, la vita familiare e affettiva, e consenta la giusta retribuzione. Un lavoro che non sia ‘nero’. E deve essere la festa anche di chi non ha in questo momento un lavoro e vorrebbe averlo. Se c’è un banchetto firmerò”


Notizie da giorno 16 a 31

31 Maggio

Arrestata in Pakistan la mamma di Saman condannata per aver ammazzato la figlia

La Federal investigation agency con il supporto di Punjab Police e il concorso dell’ufficio di polizia presso l’ambasciata d’Italia in Pakistan hanno arrestato Nazia Shaeem latitante dal 2021. Dopo essere scappata con il marito la donna condannata per l’omicidio della figlia Saman era ricercata pendeva su di lei un mandato di cattura a livello internazionale. Comparirà davanti ai giudici di Islamabad per iniziare l’iter di estradizione. La donna dopo la cattura è stata sottoposta alle visite di rito, trasferita nel carcere di Adyala. La prossima udienza è stata fissata per il 12 giugno


30 Maggio

Associazione nazionale magistrati contro il disegno di legge sulla separazione delle carriere e l’istituzione dell’Alta corte

“La logica di fondo del disegno di legge sulla separazione delle carriere e l’istituzione dell’Alta corte si rintraccia in una volontà punitiva nei confronti della magistratura ordinaria, responsabile per l’esercizio indipendente delle sue funzioni di controllo di legalità. Gli aspetti allarmanti delle bozze del disegno di legge sono molteplici, leggiamo una riforma ambigua che crea un quadro disarmante”. Ad affermarlo è una nota della Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati.

“È una riforma – prosegue la nota – che non incide sugli effettivi bisogni della giustizia, ma che esprime la chiara intenzione di attuare un controllo sulla magistratura da parte della politica, che si realizza essenzialmente con lo svilimento del ruolo e della funzione di rappresentanza elettiva dei togati del Csm e con lo svuotamento delle sue essenziali prerogative disciplinari, affidate a una giurisdizione speciale di nuovo conio”.

“Quella di oggi è una sconfitta per la giustizia, significa dar più potere alla maggioranza politica di turno, danneggiando innanzi tutto i cittadini. Per assumere nuove iniziative e per avviare una mobilitazione importante, anche dai territori, abbiamo deciso di convocare un Comitato direttivo centrale di urgenza che si terrà il 15 giugno prossimo”, conclude la Giunta.


29 Maggio

Gli squadristi di destra attaccano la Costituzione in nome di Giorgia e insorgono con violenza contro i senatori di sinistra. L’aula del senato si trasforma in un ring fascista

Mentre cercano di cancellare la costituzione, i senatori di destra si riscaldano e da buoni seguaci dello squadrismo usano la violenza per far tacere chi li contraddice! La costituzione discussa e attaccata da gente che inneggia Mussolini in nome di Hitler! Gli animi si accendono dopo l’intervento del Senatore Ettore Licheri, esponente del M5s. Al grido di inchino potete fare tutto perchè “voi siete Giorgia”, la destra si inalbera. La rissa scatta a causa di uno scontro tra il senatore di Fdi, Roberto Menia e quello del M5s, Marco Croatti. Menia si dimena per raggiungere i banchi della sinistra e portare lo stendardo della prepotenza squadrista contro Croatti, ma viene bloccato dal senatore Antonio De Poli. I poveri commessi si sono frapposti per evitare l’attacco cruento della destra. La presidente di turno Anna Rossomando ha sospeso la seduta. Il Senato della Repubblica assiste allo scempio della Costituzione mentre oggi va in atto il teatrino. Approvato per il premierato l’articolo 3 che modifica il semestre bianco, periodo in cui il Presidente della Repubblica non puo’ sciogliere le Camere. La modifica prevede lo scioglimento delle Camere quando il presidente del consiglio eletto sarà sfiduciato o quando egli si dimette e indice a nuove elezioni. Il quarto articolo elimina l’obbligo della controfirma da parte del governo di una serie di atti propri del Presidente della Repubblica, per assicurarne l’indipendenza. 


Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro della giustizia Carlo Nordio, ha approvato un disegno di legge costituzionale per l’introduzione di norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare.

Le nuove norme intervengono allo scopo di distinguere, all’interno della magistratura, che “costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere”, la carriera dei magistrati giudicanti e quella dei magistrati requirenti, e di adeguare l’ordinamento costituzionale a tale separazione.

Si prevede, di conseguenza, l’istituzione del Consiglio superiore della magistratura giudicante e del Consiglio superiore della magistratura requirente, entrambi presieduti dal Presidente della Repubblica. Di tali Consigli superiori fanno parte di diritto, rispettivamente, il primo Presidente e il Procuratore generale della Corte di cassazione.

L’associazione nazionale magistrati esprime la contrarietà del provvedimento e lancia l’allarme dell’attacco della politica all’indipendenza della magistratura. Il presidente Giuseppe SantaLucia ha convocato “in via d’urgenza” la Giunta esecutiva. nella Nella nota diffusa dalla Giunta esecutiva: “La logica di fondo del ddl si rintraccia in una volontà punitiva nei confronti della magistratura ordinaria, molteplici aspetti allarmanti. È una riforma che esprime la chiara intenzione di attuare un controllo sulla magistratura da parte della politica. Quella di oggi è una sconfitta per la giustizia, significa dar più potere alla maggioranza politica di turno, danneggiando innanzi tutto i cittadini”, E’ stato convocato per il 15 Giugno il Comitato direttivo centrale di urgenza per “assumere nuove iniziative e per avviare una mobilitazione importante, anche dai territori”.


27 Maggio

Test di medicina tra innamorati felici, il calcolo della velocità della Ferrari e l’estensione di una casa in metri quadrati

100 minuti di tempo per rispondere a 60 quesiti estratti dalla banca dati pubblica composta da 7mila domande, 3500 dedicate alla prima sessione e le altre 3500 destinate alla seconda sessione che si terrà il 30 luglio. Il sogno di più di sessanta mila ragazzi si è presentato alla prima sessione dei test di ingresso alle facoltà di Medicina e Odontoiatria. 20.867 i posti a disposizione. Le risposte del test medicina 2024 hanno il punteggio di 1,5 punti per ogni risposta esatta; si tolgono 0,4 punti per ogni risposta errata; 0 punti per ogni risposta omessa. I candidati risulteranno idonei all’ammissione ai corsi di laurea qualora abbiano ottenuto un punteggio minimo pari a 20 punti.

Tra le domande a cui i futuri medici sono andati incontro c’è stata: Tutti gli innamorati sono felici. Chi è felice sorride. Roberto è felice. Se le precedenti osservazioni sono vere, quale delle seguenti deduzioni è certamente non corretta? A) Chi è felice è innamorato. B) Roberto sorride. C) Chi è innamorato sorride. D) Non è detto che Roberto sia innamorato. E) Roberto è felice.

Riflessione blog: Cosa interessa ad un futuro medico ricordare che i test di medicina su cui ha studiato abbiano come quesito di fondamentale importanza la felicità dell’innamorato? L’istruzione che non esce dal tunnel del mondo delle bambole guidate dalla forza innaturale dell’ignoranza! La soluzione ai quesiti fornita dal ministero dell’università e ricerca: In tutti i quesiti proposti la soluzione è la risposta alla lettera A).

Una forma di dominanza di massa è limitare la possibilità di poter accedere all’università! Il piano B previsto dalla Bernini a capo del ministero: “Inoltre, stiamo lavorando a una riforma strutturale che cambi radicalmente il sistema di accesso consentendo l’ingresso alla facoltà di Medicina e seguendo corsi accademici su materie caratterizzanti. Al termine di un primo periodo di studi, si sosterranno gli esami e in base all’esito si deciderà come proseguire la carriera accademica. Insomma, cambia la prospettiva. Al centro mettiamo le vocazioni degli studenti che per troppo tempo sono state messe in secondo piano.


Senatori a vita tolti i poteri del Presidente della repubblica limitati dai persecutori della costituzione

I senatori hanno approvato per alzata di mano con 94 voti l’attacco alla costituzione all’artico 59. E stata approvato l’articolo 1 del ddl premierato, agognato dalla Casellati che in aula ha dato un grande spettacolo di inciviltà verso il parlamento, digrignando i denti contro l’opposizione che ha gridato vergogna per un progetto anticostituzionale e anti democratico. E’ cancellato il potere del presidente della Repubblica di nominare senatori a vita. Uno showman d’eccezione come seconda carica dello Stato, è stata palesemente data da LaRussa che ha mancato di rispetto e preso in giro durante il suo intervento la senatrice a vita Elena Cattaneo, finito il tempo del suo intervento, ha detto LaRussa ha esordito dicendo: “Per una volta che abbiamo l’onore di poterla ascoltare, prego, ha il tempo doppio”. La senatrice è stata beffeggiata dalle risate e applausi del centrodestra, e criticata dalle minoranze.


26 Maggio

Giornata mondiale dei bambini

Papa Francesco in piazza San Pietro celebra la giornata mondiale dei Bambini. A circondarlo i bambini da tutto il mondo. Una piazza San Pietro ricca di unità proveniente da tutto il mondo. Il papa invoca la preghiera per la pace: “Pregate per i genitori, per i nonni, per i bambini ammalati”. Il Papa, il 25 Maggio, primo giorno dedicato alla giornata mondiale dei bambini, presso lo Stadio olimpico ha colto l’occasione per rispondere alle domande di alcuni dei bambini, provenienti da 101 Paesi: “E’ sempre possibile fare la pace, e per fare del mondo un posto migliore dobbiamo cominciare amando le persone più vicine. La preghiera per quanti non hanno fame e lavoro. Egoismo e guerra, sottolinea, sono la causa delle ingiustizie. I bambini sanno come si fa la pace e hanno l’urgenza di urlarlo a tutti”.

Sul sagrato si San pietro alla presenza del Papa è intervenuto l’attore e regista Roberto Benigni:“Ognuno di voi è il protagonista di una storia che non si ripeterà più. Siete voi gli eroi. Fate le cose difficili! Sognate! Che è la cosa più bella del mondo. Per sognare non bisogna chiudere gli occhi. Bisogna aprirli!. I bambini non sono un vaso da riempire, ma un fuoco da accendere. Sono convinto che in mezzo a voi ci sia chi troverà la parola per fermare la guerra, dobbiamo cercarla insieme. Quando i bambini giocano, alla guerra, appena uno si fa male, si fermano e invece quelli che fanno la guerra non si fermano”.” Amate ciò che fate, non accontentatevi di fare un buon lavoro, lo dovete fare al meglio, come Michelangelo ha fatto questa cupola”. Benigni ripete l’invito di Giovanni Paolo II: “Non abbiate paura!”. “Siamo tutti insieme, nei vostri cuori pulsa l’intera umanità, siamo una sola persona. Vi vedo qui pronti a prendere il volo e allora fatelo! Prendete il volo, prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro! Lo potete fare! Costruite un mondo migliore! Fatelo diventare più bello! Noi non ci siamo riusciti”. “Francesco ha inventato la Giornata Mondiale dei Bambini. È un bambino come voi!”, “Lei è argentino, possiamo ballare un tango! Non c’è niente di più bello al mondo della risata di un bambino! E se un giorno tutti i bambini del mondo, nessuno escluso, potranno ridere insieme, sarà un grande giorno, sarà il giorno più bello della storia del mondo!”.


Rai svenduta a Gruppo Mediaset tramite Ei Tower – DMT

Fonte sito EI Towers, gestisce un portafoglio di 2.400 siti broadcasting, è la tower company indipendente leader in Italia nella gestione delle infrastrutture per tv, radio, telecomunicazioni ed Internet of Things (IoT). EI Towers sviluppa e gestisce l’attività sia tramite personale proprio, nonché tramite una rete di aziende e collaboratori distribuiti sul territorio. EI Towers ha, quindi, combinato la lunga esperienza ed il know how di Elettronica Industriale, società di eccellenza tecnologica e braccio operativo nella gestione delle reti del Gruppo Mediaset con la dinamicità e focalizzazione del Gruppo DMT, del quale mantiene l’esteso parco clienti. DMT nasce nel Gennaio del 2000 con l’acquisizione del ramo d’azienda di Elettronica Industriale S.p.A. (Gruppo Mediaset) dedicato alla progettazione, produzione e commercializzazione degli impianti di diffusione del segnale televisivo. Nel 2009 A valle dell’assegnazione delle frequenze per il Wi-Max e, più in generale, al decollo delle connessioni wireless a larga banda, DMT opera attivamente per ospitare, sulle proprie infrastrutture, impianti destinati alla copertura del territorio tramite le nuove tecnologie dedicate al traffico dati in modalità wireless. Allo stesso tempo, DMT supporta attivamente tutti i propri clienti televisivi nel passaggio al digitale. USIGRAI rende noto:” Il governo ha deciso che la Rai può scendere fino al 30% della proprietà di Rai Way dando di fatto il via alla privatizzazione di un bene pubblico che, in vista della fusione con Ei Tower controllata da Fininvest, si avvia ad avere con l’azienda Rai solo un contratto di servizio che garantisca i livelli di trasmissione.
Non si tratta, come è evidente, di una semplice operazione economico finanziaria ma di una scelta che apre la strada al possibile smembramento della Rai. Tra deludenti risultati di ascolto, fughe di conduttori e censure editoriali, l’attuale CdA, su preciso mandato del governo Meloni che ha nominato questi vertici, sta avviando sul viale del tramonto la più grande industria editoriale del paese, senza un’idea di futuro se non quella dei destini personali, in vista del prossimo rinnovo dei vertici. L’Usigrai chiede a tutte le forze sociali di unirsi in difesa della Rai bene comune e contro la privatizzazione degli asset strategici del Paese, costruiti anno dopo anno con le risorse economiche versate da tutti i cittadini nelle casse dello stato.


25 Maggio

Tele Meloni e la propaganda elettorale a spese dei cittadini

Tele Meloni in onda parla da sola in una rocambolesca propaganda elettorale verso le europee, alla conquista della terra promessa chiamata Europa, elencando una serie di cose fatte che hanno portato in Italia l’anti democrazia, alleata a misure che contrastano il benessere sociale, la libertà dell’indiduo. E così, dimenticandosi della basi della scienza e quante volte ha aggredito il governo Conte in Pandemia, ritorna sproloquiando in un monologo ormai visto e rivisto e che si spera per gli elettori sia il segno indelebile di retorica politica. Il Salva casa lo elenca come misura a favore di chi possiede una casa, in realtà è una misura che apre le porte a chi una casa se l’è fatta anche frodando lo stato, l’abusivismo, ovvero, il libera tutti immobiliare irregolare produce il libera tutti alle frodi immobiliari, aprendo un canale diretto all’illegalità. In più, ciò che non vuole ammettere nei suoi appunti Giorgia, è il fatto che l’attuale situazione italiana non permette economicamente al cittadino di comprare casa, dato che con Brunetta ha allegoricamente schernito e beffeggiato i cittadini che chiedono il salario minimo e lavoro stabile con misure che garantiscono la tutela dei lavoratori. Magari Giorgia e i suoi hanno casa, ma sono sempre quei cittadini che non la possono comprare a mantenere questo lusso al politico. Insomma l’ennesimo sponsor elettorale. Superbonus: erano in parlamento e avrebbero potuto creare, fare e dire e compiere azioni contro questa manovra che certamente non ha mai raggiunto il limite di iniquità tra il sistema sociale, ma ha cercato di aiutare il cittadino .Il redditometro: che nega di volerlo, in realtà è stato messo in pausa, ma dopo l’ambita vittoria politica del 8 – 9 giugno tornerà ad essere discusso. Quando la destra dice che un qualcosa non la vuole fare, è l’antitesi a prendere tempo per poi scagliare l’accetta sul cittadino. L’assegno unico: misura di infrazione che l’unione europea ha prontamente bloccato, non è altro che una selezione di massa per aumentare le nascite e rendere la vita delle famiglie invivibile, in un sistema di controllo di reddito con aiutino. Migranti: la politica di persecuzione e di spreco di risorse la viviamo con il fallimento dei lager in Albania, la strage di Cutro, il decreto che ha avuto seguito si è concluso con una mangiata e cantata alla festa di Salvini, mentre i migranti muoiono soffocati dalle torture dei porti chiusi. E poi per finire gli appunti di un monologo propagandistico, serve attrarre l’attenzione dello spettatore, il non incontro da teatrino voluto e sperato da Giorgia con Elly non è stato digerito da Giorgia che cerca lo scontro con PD e M5s, anche qui la realtà supera la fantasia, i leader dei due partiti rispondono con ciò che il cittadino vive a causa delle manovre di governo. Cosa dicono: Meloni rivolgendosi alla segretaria del PD Elly Schlein:”Ci dica qualcosa di concreto perché la libertà è stata sempre limitata solo alla sinistra e il punto è che i cittadini lo hanno capito”. La Meloni fa riferimento alle chiusure durante la Pandemia, dimenticandone l’assoluto appoggia del suo partito e quello dei suoi alleati, divaga senza conoscenza medica scientifica dimenticando che ogni scienziato del mondo ha chiesto di “stare a casa”. La vita del cittadino è in mano, qualora si verificasse una nuova pandemia, alla certezza della morte, voluta dall’orgoglio della propaganda elettorale. La Schlein risponde: “Se hai un salario da fame e non puoi pagare l’affitto non sei pienamente libero, mentre il governo Meloni blocca la proposta sul salario minimo su cui raccogliamo firme in tutta Italia e cancella i fondi per l’affitto da 330 milioni”. Anche il leadere del M5s Giuseppe Conte risponde: “Giorgia pur di sfuggire al confronto con me ora te la prendi con la Schlein per le chiusure in pandemia. Scusa ma Schlein che c’entra? Non ha avuto nessun ruolo. Se vuoi confrontarti su questo ritroviamoci da Mentana o dove vuoi tu che ti spiego tutto”. Questo è il teatrino dei burattinai! Lo stesso che deve far capire che 8 – 9 Giugno serve votare. Perchè votare serve quando è utile alla democrazia, altrimenti è e resterà solo lo strumento di massa gestito dalla politica a spese del cittadino che risponde con l’astensionismo, chiave che apre la porta per eliminare il potere politico quando questo usa il voto come forma di massa alla vittoria. L’astensionismo non ha leader se non la volontà del cittadino, è indipendente, libero. L’astensionismo serve a far uscire dalla democrazia chi attacca la repubblica, chi attacca l’unione Europea, isolando la Repubblica e l’Europa dal progetto di Unione. Negli appunti scrivilo Giorgia:”Non devo dire cretinate al popolo”!


CGIL manifestazione nazionale “La Via Maestra. Uniti per la Costituzione”. 

A Napoli si è svolta con grande partecipazione la manifestazione organizzata dalla CGIL La via Maestra. Il segretario CGIL Landini:”. “La Costituzione non va cambiata, va applicata”. Per il segretario generale Cgil questo governo “la vuole radicalmente modificare e non la sta assolutamente applicando. Ma c’è di più: questo governo fa parte di quella cultura che non ha partecipato alla costruzione della democrazia e della Costituzione, ma se oggi è al governo è proprio grazie alla democrazia che abbiamo costruito”. Landini rimarca che “la democrazia va praticata, non è eleggendo il capo che si risolvono i problemi. Abbiamo bisogno di una democrazia partecipata, in cui i cittadini possano non solo votare ma anche partecipare, controllare quello che si fa e dare il proprio contributo”. La nostra Costituzione, aggiunge, parla di “un fisco giusto e progressivo. Abbiamo bisogno che i diritti fondamentali, a partire dal diritto al lavoro, che non deve essere precario, ai diritti alla salute e all’istruzione, debbano essere garantiti. Per fare questo ci vogliono investimenti e bisogna andare a prendere i soldi dove sono”.


24 Maggio

Eurispes 36° Rapporto Italia – L’Italia al bivio – 3 italiani su 10 rinunciano a cure/interventi dentistici o controlli medici.

Comparando i risultati con le precedenti rilevazioni dell’Eurispes emerge, rispetto allo scorso anno, un lieve miglioramento di alcuni indicatori della situazione economica delle famiglie italiane. Resta però una parte della popolazione che si trova a dover affrontare situazioni difficili come quella di non riuscire ad arrivare a fine mese senza grandi difficoltà (57,4%). Anche le bollette (33,1%), l’affitto (45,5%) e le rate del mutuo (32,1%) sono un problema per molte famiglie. D’altronde, i prezzi dei beni di consumo sono in aumento secondo il giudizio dell’83% degli italiani e questo andamento costringe a trovare degli escamotage per far quadrare i conti. Si chiede aiuto soprattutto alla famiglia d’origine (32,1%) e si usa molto l’acquisto a rate (42,7%), si pagano in nero alcuni servizi come ripetizioni, baby sitter, ecc. (33,6%) e quasi 3 italiani su 10 rinunciano a cure/interventi dentistici o controlli medici.

La maggior parte degli italiani (55,5%) ritiene che la situazione economica del Paese abbia subìto un peggioramento nel corso dell’ultimo anno, per il 18,6% la situazione è rimasta stabile, mentre solo un italiano su dieci (10%) ha indicato segnali di miglioramento. Il 15,6% non sa o non ha voluto fornire alcuna risposta. Guardando al futuro, i cittadini sono invece cauti: per il 33,2% la situazione economica italiana resterà stabile nei prossimi dodici mesi. I pessimisti, che attendono un peggioramento, sono il 31,6%, mentre il 10,8% prospetta un periodo di crescita economica. Il 40,9% dei cittadini afferma però che la situazione economica personale e familiare negli ultimi 12 mesi è rimasta stabile. Anche se con diversa intensità, complessivamente il 35,4% degli italiani denuncia un peggioramento della propria condizione economica, mentre il 14,2% parla di un miglioramento.

Poco più di uno su quattro riesce a risparmiare (28,3%), il 36,8% attinge ai risparmi per arrivare a fine mese.

Nelle difficoltà economiche alcuni sono ricorsi al sostegno di amici, colleghi e altri parenti (17,2%); il 16% ha richiesto un prestito in banca, mentre il 13,6% ha dovuto chiedere soldi in prestito a privati (non amici o parenti) con il pericolo di scivolare nelle maglie dell’usura. Diffusa la vendita online di beni e oggetti (27,5%). Il 37,6% degli italiani ha dovuto rinunciare alla baby sitter e il 24,3% alla badante. Il 15,3% ha dovuto vendere o ha perso beni come la casa o l’attività commerciale/imprenditoriale.

Si acquista molto a rate (42,7%), spesso su piattaforme online a interessi zero (21,3%). Il 14,6% ha noleggiato abiti e accessori in occasione di feste o cerimonie, e l’11,7% è tornato a vivere in casa con la famiglia d’origine. Poiché far fronte alle spese mediche mette in difficoltà nel 28,3% dei casi, le rinunce toccano anche la salute e si fa a meno di visite specialistiche per disturbi o patologie specifiche (23,1%), a terapie/interventi medici (17,3%), all’acquisto di medicinali (15,9%).

Come Istituto continuiamo a caldeggiare, così come facciamo da orami vent’anni, l’introduzione del quoziente familiare come sostegno al reddito delle famiglie italiane. Il quoziente familiare, a differenza di quanto avviene oggi in Italia, dove la tassazione ha una base individuale che, a parità di reddito, penalizza le famiglie monoreddito e quelle con figli a carico, favorirebbe una riduzione delle tasse. In sostanza, ribalterebbe il sistema attuale di tassazione, basato sui redditi individuali. Questo sistema avvantaggerebbe le famiglie con figli, diventando così, seppur indirettamente, un incentivo alla natalità. L’imposizione fiscale cadrebbe, quindi, sul reddito medio pro capite, piuttosto che su quello familiare unitario. Introdurre anche in Italia il quoziente familiare secondo il modello francese potrebbe senz’altro comportare per le famiglie un risparmio medio annuo di imposta, che andrebbe ad aumentare al crescere del reddito e del numero dei componenti delle famiglie. I vantaggi sono assicurati dal fatto che le aliquote progressive verrebbero applicate sul reddito medio pro capite (per definizione inferiore) e non sul reddito di ogni componente familiare.

Probabilmente spinta da un rinnovato bisogno di sicurezza in un contesto incerto come quello attuale, torna a crescere la fiducia dei cittadini ma viene espressa, con oltre la metà dei consensi, in particolare solo per alcune Istituzioni: il Presidente della Repubblica, le Forze dell’ordine e di Polizia, le Forze Armate e l’Intelligence. Accanto a questi: la Chiesa, la Scuola, la Sanità, la Protezione civile e le Associazioni di volontariato.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, raccoglie un largo consenso in termini di fiducia espressa dai cittadini nei suoi confronti (60,8%; +8,6% rispetto al 2023).

Il Parlamento fa registrare un lieve aumento di fiducia (dal 30% del 2023 al 33,6% del 2024), ma i cittadini delusi restano la maggioranza (58%). I cittadini sono divisi sul giudizio nei confronti della Magistratura: il 47% si dice fiducioso contro il 44% degli sfiduciati e sui Presidenti di Regione (apprezzati dal 41,2% e “bocciati” nel 47,4% dei casi).

Esprimono consenso nei confronti del Governo poco più di un terzo degli italiani (36,2%), ma gli sfiduciati restano la maggioranza (55,4%).


Lega diffonde odio, persecuzione e razzismo contro i cittadini di Calabria e Sicilia che manifestano contro il ponte sullo stretto

Riflessione blog: L’espressione massima di odio e razzismo verso il sud Italia la manifesta la Lega, con l’appoggio della compagna di merende politica Meloni e l’ex amico di Forza Italia Tajani, scagliati contro i cittadini di Calabria e Sicilia. Il ponte sullo stretto, un opera che distribuisce soldi agli amici a cui restituire favori, che accoglie, nei territori delle due regioni, criminalità organizzata che aspetta di potersi sfamare con i 14 miliardi di euro, dissanguando l’intero popolo italiano che rasenta la fame. un opera voluta dalla Lega che va contro ogni possibile bellezza della natura. Disperati, senza alcun spirito e sentimento di patria che, da anni, perseguitano il sud Italia con il sogno di eliminarlo da ogni diritto. Un associazione di persone senza alcuna cultura politica voluti in parlamento dall’idea di Berlusconi, a cui serviva spaccare l’Italia, per allontanare la mafia del sud e non portarla tra i palazzi del potere, favorendo il libero arbitrio al potere esecutivo. La Lega, che da anni con razzismo depreda i territori di Calabria e Sicilia impedendo ogni azioni di sviluppo verso i territori. La Lega, che si serve delle due regioni per gestire alleanze con amministrazioni locali che non riconoscono un stato di diritto, proliferando tra la mafia! Ora pensa di potere mettere il bavaglio al cittadino per dominare ogni manifestazione contro l’autarchia. Sappia Salvini (detto Icaro), e compagnia fascista, che l’unico bavaglio che può mettere, è a se stesso, i cittadini di Calabria e Sicilia riusciranno a buttarlo fuori dal Parlamento e quando uscirà non sarà certo dalla porta principale, ma da una porta d’accesso secondaria per la paura di incontrare i cittadini di Calabria e Sicilia. La mancanza di consenso elettorale è già la risposta a ciò che emerge verso un associazione di estremisti che occupano posto in parlamento con autarchia, senza alcun consenso della sovranità del popolo, approfittando dei sacrifici della gente onesta del sud Italia che paga le tasse e che per anni sono stati chiamati dalla Lega “Ladri”. I ladri vi stanno sfamando con lauti stipendi mentre rubate 14 miliardi di euro al sud Italia per evitare che possa vivere! Usano lo Stato come luogo per approfittare e gestire della vita del cittadino a danno dello stesso. Ci troverete sempre in piazza. Con codardia si mascherano dietro leggi che perseguitano, scappano dal confronto caricando le forze dell’ordine! La codardia non fa parte di chi è cittadino italiano.

Alleanza verdi e sinistra Bonelli: “La Lega vuole mandare in carcere chi protesta contro il ponte sullo stretto di Messina. È la conferma della svolta autoritaria e repressiva nei confronti di chi dissente dalle folli politiche di questo governo. Il deputato della Lega Iezzi ha presentato un emendamento al DDL sicurezza in discussione nella commissione affari costituzionali, che introduce un nuovo articolo del codice penale che punisce chi minaccia di impedire la realizzazione di un’opera pubblica e di un’infrastruttura strategica. Fare un volantino potrà essere perseguito secondo questo emendamento.”

Così in una nota il deputato di AVS e portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli, che prosegue:

“L’emendamento Iezzi vuole intimidire la legittima protesta contro il ponte e, se fosse approvato, verrebbe previsto il carcere da 4 a 20 anni anche a chi, con immagini o atti simbolici, possa minacciare il blocco di opere infrastrutturali. Per chi protesta, quindi, è prevista una pena tripla rispetto alla corruzione e ad altri reati gravi come la rapina. Siamo in una vera emergenza democratica. La Lega, che con il suo ministro Salvini ha affidato lavori per oltre 15 miliardi di euro senza gara pubblica, come il ponte sullo stretto di Messina e la diga foranea di Genova, e che non ha accolto le contestazioni di irregolarità dell’Autorità nazionale anticorruzione sulle procedure adottate dal ministero delle infrastrutture, vuole mandare in carcere chi protesta! Sarà dura opposizione in parlamento e nel Paese non solo in relazione a questa norma, ma anche contro chi sta devastando il territorio con opere dannose come il ponte sullo stretto, mentre in Sicilia un milione di persone non ha accesso all’acqua potabile a causa della siccità e dell’assenza di interventi sugli acquedotti.”


23 Maggio

Ilaria Salis esce dal carcere per scontare gli arresti domiciliari in Ungheria

Pagati i 40 mila euro di cauzione con il braccialetto elettronico, Ilaria Salis lascia il carcere di Gyorskocsi dopo 15 mesi di dura detenzione per scontare i domiciliari. Sono state tolte le catene alla donna che ha avuto il coraggio di opporsi ai nazisti in uno Stato rappresentato dall’estremismo di Orban. La libertà di Ilaria è voluta dai cittadini e dalla famiglia che hanno lottato per la giustizia in un processo pilotato da compromesso politico tra l’amico Orban e il governo Meloni. Per il Ilaria, domani è prevista la terza udienza del processo a suo carico, rischia dai 2 ai 24 anni di carcere per un accusa non vera, aver aggredito manifestanti nazisti durante la manifestazione nazista e fascista del giorno dell’onore. Oggi è candidata alle Europee con Europa verdi e Sinistra italiana per continuare il percorso e la lotta ad un mondo libero e democratico contro il nazismo e fascismo che vuole insediarsi tra le fila del Parlamento europeo. Esponenti come Ilaria danno un senso al sistema del voto del 8-9 Giugno


Il Presidente della Liguria Toti interrogato

otto ore di interrogatorio per discolparsi di qualunque accusa, Giovanni Toti si è presentato davanti ai pubblici ministeri Luca Monteverde, Federico Manotti e Vittorio Ranieri Miniati. Toti, assistito dall’avvocato Stefano Savi, avrebbe risposto alle domande negando tutti gli addebiti. È stata depositata una memoria difensiva di 17 pagine, il contenuto è al totale smentita da parte di Toti di ogni legame tra i finanziamenti ricevuti dagli imprenditori tra cui Aldo Spinelli, e gli incontri che sarebbero serviti a favorire alcune pratiche, ribadendo di aver agito nell’esclusivo interesse pubblico. Dice Toti durante l’interrogatorio:”Nel mio percorso politico ho sempre perseguito l’interesse pubblico il quale è il fine unico ed ultimo della mia azione politica. Ogni euro incassato ha avuto una destinazione politica: nessun contributo ha prodotto arricchimento o utilità personale a me, agli altri appartenenti al mio partito o a terzi privati. Ogni dazione di denaro è stata accreditata con metodi tracciabili e rendicontata. Del pari tutte le spese sostenute sono state rendicontate e pubblicizzate in termini di legge e anche oltre. I bilanci e i rendiconti sono stati (e sono ancora) pubblicati sui siti internet delle organizzazioni politiche a mio sostegno”. Il legale di Toti presenterà alla gip Paola Faggioni l’istanza per la revoca degli arresti domiciliari. 


Von der Leyen a destra con Meloni

Durante il primo dibattito tra i candidati che si è svolto al Parlamento europeo, la Presidente della commissione europea che dovrebbe rappresentare la democrazia e il pensiero unito dell’unione europea esprime il favore alla politica di destra alla Meloni:”Ho lavorato molto bene con Meloni, come con tutti i capi di governo e di Stato. Lei è chiaramente pro-Europa e anti-Putin, se la sua posizione è anche pro-Stato di diritto allora offriremo la nostra collaborazione. Dobbiamo formare una maggioranza per avere un’Europa forte”. Nicolas Schmit, candidato dei Socialisti e democratici risponde alla Von der aleyen:”In Italia vediamo un attacco contro i diritti delle donne e contro i media. I partiti del gruppo dei Conservatori non sono democratici e non rispondono ai valori fondamentali dell’Unione europea. Sono pronto a lavorare con tutte le forze democratiche, ma non considero che Ecr e Id come forze democratiche. Guardi dove sono al potere: in Svezia un partito dell’Id sostiene il governo, e stanno producendo fake news sugli agricoltori. In Italia vediamo un attacco contro i diritti delle donne e contro i media. Non rispondono ai valori fondamentali dell’Unione europea. Nessuna alleanza o accordo con l’estrema destra. Su certi temi non ci può essere ambiguità. Signora Von der Leyen, ho sentito il discorso di Meloni a Madrid e ho sentito la sua idea di Europa. Questa non può essere uguale alla sua. Su questo serve chiarezza”. Von der Leyen ha risposto: “Noi vogliamo costruire alleanza con parlamentari che siano a pro-Europa, pro-Ucraina e pro-Stato di diritto. Guardando a Rassemblement national, a AfD, hanno nomi diversi ma una cosa in comune: sono amici di Putin e vogliono distruggere l’Europa”.


22 Maggio

Lager in Albania il furto di 800 milioni di euro

Matteo Mauri, Simona Bonafè, Enzo Amendola e Matteo Orfini deputati del Pd, si sono fatti una passeggggiata per controllare a che punto sta la costruzione dei lager voluti dalla Meloni e il potere con l’amico Albanese primo ministro edi Rama. Il lager posto nell’area di Gjader si presenta completamente privo di ogni opera che possa avere un aspetto di lager, ci sono i mezzi pesanti, ruspe e camion per iniziare e finire lo sbancamento, ma a iniziare la costruzione del campo di concentramento, che dovrà ospitare la transumanza dei migranti in Italia deportati in Albania, da parte del Genio civile, ancora nulla. Il fango sovrasta e il terreno risulta non appropriato alla costruzione. Il governo albanese in tasca soldi italiani! Costo della fattura pagata dai cittadini italiani, 800 milioni di euro, lievitati ai precedenti 653 milioni. Termine lavoro 20 Maggio 2024, annunciato dallo spot elettorale voluto dalla Meloni sottoscritto dal leghista Lega Salvini, e stimatamente voluto da forza italia, nonostante ami l’unione europea e si propagandi inclusivo! E così l’ennesimo fallimento della politica migratoria si palesa!  Matteo Mauri, deputato del Pd: “Ma vi rendete conto di quello che state facendo? State violando i diritti umani, state sprecando una enorme quantità di soldi pubblici e soprattutto non siete neanche in grado di mantenere quello che avete detto”.


Scampato pericolo per il portafoglio povero degli italiani non saranno controllati dal federalissimo redditometro, Meloni lo rinvia a giudizio

Fortemente voluto, nel non lontano 2009/2010, il redditometro è stato pensato per controllare il portafoglio, ormai ridotto al fallimento, degli italiani, dal governo Berlusconi. In quel dì recente, mentre le tasche della destra si gonfiavano e di lì a poco il paese sarebbe andato in recessione affrontando il governo Monti, Berlusconi e i suoi ministri, tra cui Tremonti all’economia, decidono che, per contrastare l’evasione fiscale serviva controllare, attraverso l’agenzia delle entrate, quanto e come il reddito degli italiani si muoveva. Non considerando che, di reddito da controllare, doveva essere quello del cavaliere, che si incrementava con lo stipendio da premier e quello delle sue aziende che continuavano a fagocitare miliardi intrecciandosi con le casse dello Stato. Quindi nasce: la manovra correttiva nel periodo del 2010 dell’accertamento sintetico e del redditometro. L’obiettivo è: contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale! L’agenzia delle entrate spiava con prepotenza e potere il reddito degli italiani, ormai ridotto al nulla, data l’assenza di lavoro e di politiche sociali per il cittadino, controllava il paniere di beni in movimento, quindi se un povero dopo avere lavorato e guadagnato una minima soglia di reddito voleva farsi una crociera, magari anche rateizzata, era posto ad accertamenti, il ricco nel frattempo si comprava la barca per andare in crociera! L’attuale Meloni era ministro alla gioventù, è ha anche lei contribuito al redditometro, essendo parte del governo Berlusconi a cui deve dire grazie per la carriera politica. Ora, esisteva durante la XVI legislatura, anche un ministero per le riforme al federalismo, quindi le analogie al giorno d’oggi non sono lontane con quello che stiamo vivendo. Il redditometro produsse nel sud Italia un grande riscontro per la situazione differente che il paese viveva tra nord centro e sud e ha largamente evidenziato come lo Stato avesse affossato il sud portandolo alla povertà e alla criminalità organizzata che aveva steso i tentacoli tra chi era povero! Mentre il nord sguazzava in magnifico avanzamento propenso ad accogliere l’Europa. Mentre si pensava a spostare la capitale a Milano e mentre si inveiva contro il sud Italia al rido Terroni, ignoranti, ladri, (non volevo che si dimenticasse)! Il redditometro portò il fallimento di molte attività lavorative, e le famiglie iniziarono la lotta alla sopravvivenza aumentando il lavoro in nero! Oggi, la Meloni, (detta Giorgia), dopo aver fatto un guazzabuglio di comunicazione e aver evidenziato la mancanza di dialogo con i suoi alleati, smentisce l’introduzione del redditometro sospendendolo e comunica agli italiani: “Oggi ho incontrato il viceministro Leo, ci siamo confrontati sui contenuti” del decreto ministeriale sul Redditometro e “siamo giunti alla conclusione che sia meglio sospendere” il provvedimento “in attesa di ulteriori approfondimenti”. “Il nostro obiettivo è e rimane quello di contrastare la grande evasione e il fenomeno inaccettabile, ad esempio, di chi si finge nullatenente ma gira con il Suv, o va in vacanza con lo yacht, senza però per questo vessare con norme invasive le persone comuni”. E così attendiamo l’attesa degli ulteriori approfondimenti che, naturalmente, dopo la campagna elettorale alle europee produrrà gli effetti positivi se vinceranno, negativi se perderanno! L’evasione fiscale, secondo la destra, è arginata attraverso la persecuzione di chi dichiara reddito, bisognerebbe spostare lo sguardo al caso Toti e poi spostarsi alle famiglie chhe con l’accetta delle tasse stanno morendo!


Costituzione in aula del senato contro il Premierato

Continua lo show al Senato sul premierato da parte del potere Meloni, l’attacco è rivolto ai senatori a vita. Questa volta la costituzione si fà largo e i senatori di minoranza la manifestano durante la votazione dell’emendamento contro la norma che prevede l’abolizione dei senatori a vita sventolandone una copia. All’esito della bocciatura della proposta di modifica presentata dal senatore di Italia Viva Enrico Borghi, sulla soppressione dell’articolo del disegno di legge che impone lo stop alla nomina di nuovi senatori a vita, il Partito democratico, il Movimento 5 stelle e Alleanza Verdi e Sinistra hanno mostrato le copie della Costituzione. Come risposta, la maggioranza ha sventolato copie della Carta costituzionale. Il presidente del Senato, La Russa ha esordito: “Avete alzato in gesto di sfida la Costituzione, questo non si fa”


Ennesima morte sul lavoro

Un morto e Due feriti in prognosi riservata l’incidente avvenuto nel cantiere della metropolitana di Napoli a Capodichino. Gli operai che lavoravano per la società Sinergo, sarebbero stati travolti dal cedimento del terreno durante i lavori per la nuova metro tra Capodichino e Poggioreale. Le condizioni dei due feriti, un operaio avrebbe alcune costole fratturate, l’altro sarebbe in condizioni più gravi. La vittima, Antonio Russo aveva 63 anni.


20 Maggio

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi è morto:

Il dittatore e persecutore dei diritti umani, colui che ha condannato a morte donne, uomini e bambini per aver manifestato contro la sua dittatura, l’uomo che ha alimentato con la Russia le armi nucleari, è morto in un incidente d’aereo. Il corpo è stato ritrovato carbonizzato. Con lui viaggiavano il ministro degli Esteri Hossein Amir Abdollahian, il governatore della provincia dell’Azerbaigian orientale Malek Rahmati e l’imam della città di Tabriz Mohammad Ali Ale Hashem. Tutti ritrovati morti carbonizzati. Tra le vittime anche le guardie del corpo del Presidente, il generale Mehdi Mousavi, un membro delle guardie rivoluzionarie Ansar al-Mahdi, il pilota, il copilota e il tecnico di volo. L’elicottero è stato ritrovato al confine con l’Azerbaigian. E’ stata aperta un inchiesta per accertare le cause. Il funerale del Presidente è previsti il 23 Maggio nella città di Tabriz. Secondo la costituzione iraniana alla morte del presidente il vicepresidente esecutivo Mohammad Mokhber assume la carica di presidente ad interim, Il 28 giugno si terranno le votazioni del nuovo presidente. Domani 21 Maggio, avrannno inizio le cerimonie funebri a Tabriz. Il 23 Maggio saranno celebrati i funerali del presidente Raisi, nella città di nascita di Mashhad, presso il suntuario sciita del Mausoleo dell’Imam Reza. La morte del presidente ha suscitato diverse reazioni, parte della popolazione è scesa in strada a festeggiare, tra fuochi d’artificio e danze che lo stesso Raisi aveva proibito alle donne, perseguitate per essersi ribellate a non indossare il velo, come forma di libertà. Raisi ha ordinato di arrestarle, in carcere le donne hanno subito torture che le ha portate alla morte. La popolazione è scesa in rivolta ma Raisi ha sparato contro! La popolazione è felice della morte di Raisi per la speranza che l’Iran possa diventare uno Stato democratico. Forte la critica da parte dei cittadini per il cordoglio espresso dalle condoglianze del segretario generale delle Nazioni Unite Guterres. La popolazione chiede di non esprimere nessun cordoglio per il dittatore! Scrivono su X a Masih Alinejad giornalista e attivista iraniana:”La vostra simpatia e le vostre condoglianze sono uno schiaffo in faccia a noi donne iraniane che abbiamo affrontato la brutalità di Raisi e del suo regime. Guarda il suo bel viso; ha perso un occhio perché Ebrahim Raisi ha ordinato di sparare in faccia ai manifestanti durante la rivolta Donna, Vita, Libertà. Ora ha un messaggio per il mondo libero. Noi iraniani non piangiamo il macellaio di Teheran, a differenza dei leader dei paesi democratici. State dalla parte giusta delle storie. Stai dalla parte del popolo, non degli assassini”. “Il suo nome è Kosar Eftekhari. Ha solo 24 anni ma è più potente di chi è al potere. Mi ha inviato questo video perché vuole che il resto del mondo capisca che quando mostreranno simpatia per gli assassini, il regime sarà incoraggiato a prendere di mira più donne come lei, Sima e Mersedeh”.


l procuratore capo della Corte penale internazionale Karim Kahn ha chiesto che i giudici emettano i mandati di arresto internazionale nei confronti del primo ministro israeliano e del leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, per crimini di guerra e contro l’umanità. 


Campi flegrei terremoto di magnitudo 4.4 

La scossa è stata avvertita ai Campi Flegrei, alle ore 20.10, l’intensità registrata è di 4.4 magnitudo, segnala l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. La profondità del terremoto è di tre chilometri. L’evento si è ripetuto alle ore 21.46 di magnitudo Md= 3.9, con la stessa profondità. I vigili del fuoco sono intervenuti per il controllo e la messa in sicurezza. La popolazione è scesa in strada. Il comune di Pozzuoli informa che le scuole domani resteranno chiuse.


19 Maggio

Il Presidente Iraniano Ebrahim Raisi disperso a causa di un atterraggio d’emergenza per le cattive condizioni meteo

L’atterraggio è avvenuto in una zona vicino la città di Jolfa, al confine con l’Azerbaigian, localizzata a circa 375 miglia a nord-ovest della capitale iraniana, Teheran. Il Presidente iraniano si sarebbe recato al confine tra Iran e Azerbaigian per l’inaugurazione di una diga costruita al confine tra i due stati. Il presidente dello Stato di Azerbaigian, Ilham Aliyev su X: “Oggi, dopo aver salutato amichevolmente il Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, Ebrahim Raisi, siamo rimasti profondamente turbati dalla notizia di un elicottero che trasportava i vertici della delegazione precipitato in Iran. Le nostre preghiere ad Allah Onnipotente sono rivolte al presidente Ebrahim Raisi e alla delegazione che lo accompagna. In quanto paese vicino, amico e fraterno, la Repubblica dell’Azerbaigian è pronta a offrire tutta l’assistenza necessaria”. Continuano le ricerche. Il popolo iraniano prega per la vita del suo Presidente è l’invito che rivolge il leader supremo dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei, si apprende dalla fonte di Al Jazeera. “Speriamo che Dio riporti l’onorevole presidente e i suoi compagni tra le braccia della nazione.Tutti devono pregare per la salute di questo gruppo di dipendenti pubblici. La nazione iraniana non deve essere preoccupata, non ci saranno interruzioni nel lavoro del Paese”. In viaggio con il Presidente il suo staff, il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian e 7 funzionari


Il carcere di Denis Verdini si trasforma in un ricovero ospedaliero, la detenzione non sarebbe compatibile con la sua salute, il giudice di sorveglianza nomina un perito

L’ex senatore condannato sconta la sua pena nel carcere fiorentino di Sollicciano. La detenzione sembrerebbe non sia compatibile con lo stato di salute. Verdini è stato trasferito al centro clinico del carcere di Pisa. Il giudice di sorveglianza ha nominato un perito che sta valutando questo aspetto. Verdini deve scontare le condanne in via definitiva: 6 anni per bancarotta nelle vicende del Credito Cooperativo Fiorentino, 5 anni e 6 mesi per il fallimento della Società Toscana Edizioni, 3 anni e 10 mesi per il fallimento di un’impresa edile di Campi Bisenzio.  15 anni e 10 mesi da dover scontare in carcere! Nel gennaio 2021 ottiene i domiciliari per motivi di salute e di età , la causa la pandemia da Covid diffusa in carcere, a decidere il tribunale di sorveglianza di Firenze. I domiciliari vengono revocati a Febbraio 2024 sempre dal tribunale di sorveglianza di Firenze, Verdini viola le prescrizioni del Tribunale per aver partecipato a cene in ristoranti di Roma, a Verdini era stato concesso di recarsi nella capitale solo per le visite dal dentista di fiducia e pernottare a casa del figlio Tommaso.

Riflessione Blog: Se ciascun detenuto dovesse scontare la propria pena fuori dal carcere ogni volta che si sente male sarebbero tutti liberi. Gli ospedale esistono per curare i detenuti! La legge italiana, a garanzia dei detenuti, prevede ogni cura! La magistratura deve essere un ordine garante per il cittadino, ragion per cui essere recidivi e non aver rispetto delle disposizioni del Tribunale non cambia la mentalità del detenuto! 15 anni di carcere non possono essere ridotti ad un ostello! La legge è uguale per tutti! Parenti, amici, suocero, cognati e tanto altro ancora!


18 Maggio

Tajani difende la bandiera Europea e spiega il significato

“Qualche ignorante, anche che concorre per il Parlamento europeo, si prende gioco della bandiera europea. Le dodici stelle non sono gli Stati, sono le dodici stelle che cingono il capo della Vergine, rappresentano le dodici tribù di Israele, e la bandiera è azzurra perché il manto della Vergine è azzurro. Quella bandiera indica chiaramente quali sono le nostre radici. Per quello va rispettata. Su questo credo debba esserci rispetto e cercare di capire bene chi siamo, perché più sappiamo chi siamo più siamo forti”. Tajani risponde a Vannacci presentato dalla lega alle Europee che vuole un animale sulla bandiera europea e a Claudio Borghi che nei giorni scorsi ha depositato la proposta di legge che intende abolire l’obbligo di esporre la bandiera dell’Unione europea negli uffici pubblici. Forza Italia esprime il dissenso alla proposta.

Riflessione blog: La mamma dei cretini è sempre incinta. Che male vi fa la bandiera dell’Unione europea? Se non vi è consono risiedere in un paese europeo ve ne potete andare! Fareste un favore a molti cittadini che vi pagano! Se la Lega pensa che prima o poi l’Italia si possa trasformare nel suo Stato a uso e consumo proprio, può emigrare e provare l’esperienza dei barconi magari qualcuno lo salverà!


Interlocuzioni tra quirinale e governo per l’analisi dei decreti

Il quirinale specifica di esserci “doverosamente una costante attenzione alle effettive ragioni di urgenza che sono alla base dei decreti”. Al vaglio dei tecnici del Quirinale i decreti in particolare all’attenzione il decreto agricoltura voluto da Lollobrigida, già modificato per richiesta del colle e  il decreto “salva-casa” di Matteo Salvini


17 Maggio

Ennesima morte sul lavoro schiacciato da una lastra d’acciaio

Nell’indifferenza totale della politica al potere, nell’abitudine ormai di leggere le notizie di morti sul lavoro, oggi un giovane di 22 anni è morto schiacciato da una lastra d’acciaio. Il cantiere edile era allestito nella cittadina di Scafati, per il rifacimento della facciata di una palazzina. Inutili i soccorsi. Sul giovane verrà fatta l’autopsia e verrà aperta un inchiesta per accertare la morte, è questo che resta di un giovane lavoratore solo il suo nome e cognome Pasquale Aliberti


Giornata mondiale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, l’Italia non firma la dichiarazione Ue sui diritti Lgbt

La giustificazione che trapela dal ministero della famiglia: “L’Italia non ha firmato perché il testo ricalca legge Zan. Era in realtà sbilanciata sull’identità di genere, quindi fondamentalmente il contenuto della legge Zan, perché era relativo alla non discriminazione rispetto all’orientamento sessuale”. Cosa garantisce alla comunità Lgbtiq+: “Si impegnano in particolare ad attuare strategie nazionali per le persone Lgbtiq+ e a sostenere la nomina di un nuovo Commissario per l’uguaglianza quando sarà formata la prossima Commissione. Chiedono inoltre alla Commissione di perseguire e attuare una nuova strategia per migliorare i diritti delle persone Lgbtiq durante la prossima legislatura, stanziando risorse sufficienti e collaborando con la società civile”.


Richiesta e rinnovo passaporti disponibile negli uffici postali da Luglio


16 Maggio

Blitz degli attivisti di Ultima Generazione imbrattano le vetrine del capitalismo in via Condotti a Roma sacra ed esclusiva ai ricchi.

Gli attivisti di ultima generazione hanno imbrattato con vernice ecologica arancione le vetrine dei negozi Bulgari, Prada, Cartier, Yves Saint Laurent e Armani con della vernice arancione. Scrivono su X li attvisti:”In Italia circa 5,6 milioni di famiglie vivono sotto alla soglia della povertà e salari continuano ad essere da fame. Questi brand sono simboli di uno stile di vita insostenibile e sono schiaffi in faccia alle persone povere e che fanno fatica ad arrivare a fine mese. Cosa ci aspettiamo che succeda quando la crisi ecologica ci renderà ancora più poveri? Cosa vi aspettate che faccia un Governo che fino ad oggi non ha nemmeno accettato di rendere legge il salario minimo a tutela dei lavoratori? Questa crisi ha bisogno del tuo coraggio! Il nostro sistema economico e politico è basato sullo sfruttamento delle persone e del Pianeta. La crisi climatica sta devastando sempre più spesso i nostri territori, e sono le persone povere a pagare il prezzo più caro. Se non agiamo per proteggerci dal collasso sociale, sarà sempre peggio. Ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri. Fermiamo tutto questo. Il 25 maggio a Roma vieni anche tu in piazza Barberini alle 16:00″. La manifestazione organizzata dagli attivisti per il cambiamento climatico contro le politiche del governo, scirvono sul loro sito:”Questo maggio a Roma sarà già estate. Dopo verrà l’inferno. Mentre la classe politica e l’élite economica se ne disinteressano, noi viviamo l’anno uno del collasso climatico. Questo ci coinvolge tutti e lo farà per sempre se non agiamo ora. Insieme possiamo riparare quanto è stato distrutto e prenderci il mondo che vogliamo. Prendi il coraggio di crederci a due mani, unisci la tua voce a quella di chi sta già lottando. A maggio vieni anche tu a Roma. Andiamo a riparare la democrazia e a riprenderci il nostro futuro!”

Riflessione blog: Immagino lo sgomento dei ricchi capitalisti, proprietari degli imperi che producono da anni tessuti, scarpe, arredamento, auto, sfruttando ogni risorsa che il nostro pianeta ci offre per poter ottenere il miglior standard qualitativo al fine di vendere al grasso ricco e al borghese che scodinzola negli atelier! Mi immagino lo sconcerto mentre passeggiano nelle immense ville costruite con tanto di cemento, sfruttando ogni possibile risorsa del pianeta e ogni forma di lavoro, d’altronde oggi il pensiero per il ricco proprietario sarà stato trovare qualcuno per ripulire, combattendo un dura lotta tra lo sgomento e la vergogna che in Italia esistano gli attivisti, nonostante l’appoggio del capitalismo al potere. Magari, quel qualcuno che pulirà le vetrine guadagna un salario da fame che non gli permetterà mai di comprare nulla del grosso e grasso impero capitalista! Magari ogni lavoratore che oggi indossava i guanti per poter toccare la merce del capitalista e venderla al ricco avrà compreso che, chi lotta per la libertà, manifesta anche per l’uguaglianza dei diritti e per un mondo che rispetti il pianeta per poi poterci vivere!


L’autoritarismo della Lega non vuole esposta la bandiera europea

La Lega continua il suo messaggio anti democratico e ostruzionista questa volta se la prende con la bandiera dell’unione europea esposta negli uffici pubblici, il senatore Claudio Borghi deposita la proposta di legge che intende abolire l’obbligo di esporre la bandiera dell’Unione europea negli uffici pubblici. Forza Italia esprime il dissenso alla proposta. Borghi sui social scrive:”Non si tratta però di “tirare via le bandiere” ma di abolire L’OBBLIGO di mettere la bandiera UE. Lo abbiamo solo noi. Nei palazzi pubblici di tutta Europa c’è solo la Bandiera Nazionale, quella UE la si mette solo in alcune occasioni o in posizione defilata. Quanto agli amici di Forza Italia hanno mai provato a guardare il LORO simbolo? Sbaglio o c’è solo la bandiera Italiana? Se la mia proposta li sbalordisce tanto perché non mettono la bandiera UE anche nel loro simbolo? Spero invece che i colleghi di Fratelli d’Italia valutino seriamente la mia proposta. Ripeto. Non voglio vietare nessuna bandiera, non è nelle mie corde, voglio solo TOGLIERE UN OBBLIGO che abbiamo solo noi”.


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