GRATTERI
Paolo Borsellino La lotta alla mafia: “Un movimento culturale che coinvolgesse tutti e specialmente le nuove giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fà rifiutare il puzzo del compromesso morale”
Gratteri: “C’è bisogno di incominciare a prendere posizione, c’è bisogno di arrabbiarsi, di protestare. Contestare in modo democratico, ma contestare. Non assuefarsi, non rassegnarsi. La rassegnazione fa il gioco dei furbi, degli spregiudicati che pensano di poterti usare”.
“C’è bisogno del ritorno di una politica forte e autorevole, che non faccia discorsi da qui a domani, che non trascorra le giornate a twittare e a ritritare, ma che faccia progetti di lungo respiro da qui a 20 anni, che programmi il futuro di una nazione. Solo in questo modo possiamo arginare le mafie, altrimenti continueremo solo a parlarci addosso”.
“Abbiamo una mafia che con i milioni di euro che ricava dallo spaccio di cocaina compra pezzi della pubblica amministrazione, corrompe, e quindi avanza e governa. E la politica è sempre più debole. La gente sul territorio si confronta con queste presenze mafiose, che hanno tanti soldi e stanno comprando tutto ciò che è in vendita”
“Il corso della democrazia e della legalità in Italia è completamente in mano ad una classe politica inadeguata rispetto al periodo storico che stiamo vivendo. Le mafie trovano spazio quando lo Stato presenta disorganizzazione”
Borsellino, Falcone, Dalla Chiesa, Mattarella, Peppino Impastato, Don Giuseppe Puglisi, e tutte le forze dell’ordine che hanno perso la vita in nome della legalità, sorridono. I 100 passi sono sempre meno di 100 verso la criminalità e più di 100 verso la libertà.
25 Settembre Muore il boss Matteo Messina Denaro
Notizie Legalità
18 Agosto 2024 – Il procuratore capo di Napoli Gratteri in occasione della terza edizione della manifestazione antimafia “Però parlatene…”.
In occasione della manifestazione antimafia “Però parlatene…”. tenutasi a Montauro in provincia di Catanzaro, il procuratore di Napoli, presenta il nuovo libro scritto a quattro mani con Antonio Nicaso: “Il Grifone. Come la tecnologia sta cambiando il volto della ndrangheta”.
Temi in evidenza:
Il blocco delle assunzioni dal 2010, delle forze dell’ordine: “Olandesi e tedeschi oggi riescono a bucare le piattaforme di comunicazione delle mafie e ci mandano migliaia di file audio. Noi no. Chi ci ha governati, negli anni, non ha capito cosa programmare e di cosa c’era bisogno”.
Intercettazioni i tagli voluti dal Guardasigilli Carlo Nordio: “Sento il ministro dire cose… Ad esempio, sulle intercettazioni. Lui prima dice che costano troppo. Poi firma un listino prezzi sulle intercettazioni. Due settimane dopo va in Parlamento e dice di nuovo che costano troppo. Poi afferma che bisogna tornare ai pedinamenti perché i mafiosi non parlano al telefono. Certo, non sentirò mai il mafioso chiamare la moglie e dirgli che andrà a fare un omicidio. Ma magari lo sentirò chiamare un tecnico comunale e dargli appuntamento al bar”.
Abuso d’ufficio: “Man mano che si abbassa il livello morale ed etico complessivo, noi vediamo, sempre più, indagati politici, forze dell’ordine, mondo delle professioni e anche qualche magistrato”
Tecnologiche informatiche necessarie alla magistratura: “Non più picciotti, ma hacker e broker che operano tra dark web, social e reti informatiche”. Una realtà che abbraccia la mafia internazionale nei traffici di droga gestiti dai cartelli dell’america del sud. Il traffico illegale della moneta virutale, la cripto valuta per il riciclo illegale di denaro. E l’intelligenza artificiale che espande le branchie mascherando le nuove mafie informatiche.
27 Marzo 2024 – Gratteri risponde sui testi psicoattitudinali voluti dal guardasigilli
“Se vogliamo farli per tutti i settori apicali della pubblica amministrazione sono favorevole, facciamoli anche per chi ha responsabilità di governo e della cosa pubblica, incarichi regionali e comunali. Dato che ci troviamo, facciamo anche i narcotest e gli alcool test. Chi è sotto l’effetto di droghe può fare ragionamenti alterati, può essere sotto ricatto. E poi facciamo anche i test del palloncino, che costano molto poco”.
6 Febbraio 2024 – Arrestato l’autore della lettera di minacce al Procuratore Gratteri
Il contenuto della lettera la richiesta della scarcerazione del detenuto Salvo Gregorio Mirarchi, minacciando la vita del procuratore Gratteri, inviata il 24 gennaio 2023 al Procuratore Gratteri e il pm Debora Rizza che coordinavano l’inchiesta The Keys, colpendo un’associazione a delinquere che sfruttava minorenni come corrieri della droga. L’inchiesta ha portato all’arresto nel 2021 di Salvo Gregorio Mirarchi, 33 anni, di Montepaone in provincia di Catanzaro. Il gip del Tribunale di Salerno ha emesso l’ordinanza con l’accusa di minaccia a pubblico ufficiale aggravata dal metodo mafioso. Dall’analisi del testo della lettera di minacce, la polizia giudiziaria ha individuato l’indagato come possibile autore. La procura di Salerno ha disposto due diverse consulenze grafologiche da parte della polizia scientifica.
2023
04 Dicembre Rinascita Scott- Incompatibilità ambientale per i giudici di Catanzaro in rapporto con Pittelli
Il Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura ha deciso di trasferire i giudici della Corte d’Appello di Catanzaro, Pietro Scuteri e Giuseppe Perri, con la motivazione di: incompatibilità ambientale. Le indagini hanno portato a scoprire le relazioni tra i giudici e Pittelli, ex seguace politico e parlamentare sia di Forza Italia che inseguito di Fratelli d’Italia, oggi condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, a seguito della cena del 16 marzo 2018 a casa di Pittelli principale imputato del processo “Rinascita Scott
20 Novembre Rinascita Scott – Sentenza di primo grado con rito ordinario
L’inchiesta aperta e diretta dall’ex procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, oggi a capo della procura di Napoli, smantella le relazioni della politica con la criminalità della ndrangheta. Sentenze memorabile quella di oggi nel processo celebrato, 207 condanne . L’eccellenza della politica che ci governa, con Fratelli d’Italia, Giancarlo Pittelli, condannato a 11 anni di reclusione, l’ex consigliere regionale Pietro Giamborino, condannato a 1 anno e 6 mesi
20 Ottobre Cerimonia di insediamento Procuratore Capo di Napoli Nicola Gratteri
04 Dicembre Rinascita Scott- Incompatibilità ambientale per i giudici di Catanzaro in rapporto con Pittelli
Il Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura ha deciso di trasferire i giudici della Corte d’Appello di Catanzaro, Pietro Scuteri e Giuseppe Perri, con la motivazione di: incompatibilità ambientale. Le indagini hanno portato a scoprire le relazioni tra i giudici e Pittelli, ex seguace politico e parlamentare sia di Forza Italia che inseguito di Fratelli d’Italia, oggi condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, a seguito della cena del 16 marzo 2018 a casa di Pittelli principale imputato del processo “Rinascita Scott
20 Novembre Rinascita Scott – Sentenza di primo grado con rito ordinario.
L’inchiesta aperta e diretta dall’ex procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, oggi a capo della procura di Napoli, smantella le relazioni della politica con la criminalità della ndrangheta. Sentenze memorabile quella di oggi nel processo celebrato, 207 condanne . L’eccellenza della politica che ci governa, con Fratelli d’Italia, Giancarlo Pittelli, condannato a 11 anni di reclusione, l’ex consigliere regionale Pietro Giamborino, condannato a 1 anno e 6 mesi
19 Ottobre Gratteri lascia la procura di Catanzaro sarà il nuovo procuratore di Napoli
Il 20 novembre il procuratore capo di Catanzaro Gratteri, lascerà, per fine mandato la sua terra, per insediarsi alla prcura di Napoli. Gratteri, lascia alla Calabria un nuovo inizio e proseguimento alla legalità. Tante le cosche sgominate e i territori liberati dalla ndrangheta. Il procuratore, pur rischiando ogni giorno la sua vita e dedicandosi alla popolazione calabrese che lo ama, ha insegnato a saper vivere liberi dall’oppressione della criminalità organizzata. Tanta la commozione dei cittadini e la paura che tutto possa tornare, ma Gratteri rassicura di aver lasciato un eredità che continuerà la sua missione.
Il blog augura al Procuratore un buon inizio, la sua terra rimarrà sempre in se stesso e sarà per sempre la sua casa. Napoli aspetta il procuratore e vuole la svolta alla dominanza della camorra che opprime il territorio, siamo molto contenti che il nostro procuratori aiuti la terra partenopea. L’idea di Gratteri non tramonta con un trasferimento, ma si trasforma in forza. Auguriamo ai nuovi insediati alla procura di Catanzaro un buon lavoro, seguendo la scuola di Gratteri. Nulla passa se è radicato.
Gratteri:”Lascio questo monumento che abbiamo costruito in pochi anni”.”Abbiamo aumentato di almeno 13 i pubblico ministero , 26 giudici con relative segreterie. Abbiamo creato un indotto, il centro storico di Catanzaro è pieno di magistrati».
11 Ottobre Colpite le cosche misure cautelari e sequestri di beni a carico di soggetti indagati per associazione mafiosa ritenuti affiliati alle cosche di ndrangheta Libri e Tegano-De Stefano di Reggio Calabria
L’operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri. La polizia stanno eseguendo provvedimenti restrittivi disposti dal Gip a carico di soggetti indiziati, a diverso titolo, e allo stato del procedimento in fase di indagini preliminari, dei reati di associazione mafiosa, estorsione, tentato omicidio, detenzione illegale di armi, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine ha colpito presunti esponenti delle cosche Libri e Tegano-De Stefano.
Sequestrate 11 società a cui viene contestato il reato di concorso esterno in associazione mafiosa.
09 Ottobre Piantedosi sottoscritto a Reggio Calabria presso la Prefettura il protocollo d’intesa per il cantiere del Museo del mare per prevenire infiltrazioni mafiose
22 Settembre 2023 – Operazione “Karpanthos” –
52 arresti. Emanata l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Dda guidata dal procuratore Gratteri. Associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico mafioso, detenzione e porto abusivo di armi, traffico di stupefacenti, estorsione e intestazione fittizia di beni.
Tra gli arresti, esponenti politici, ai domiciliari il sindaco Fabrizio Rizzuti, l’assessore, Raffaele Scalzi, il consigliere comunale, Raffaele Borelli. L’accusa per il sindaco è di scambio elettorale politico-mafioso. L’operazione è stata condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro con il supporto di 400 uomini della Legione Calabria, dei carabinieri “Cacciatori” di Calabria, del nucleo Cinofili e dell’8° nucleo Elicotteri di Vibo Valentia. Gratteri in conferenza stampa: “L’importanza di quest’indagine è testimoniata anche dal fatto che in quel territorio è nato Franco Trovato, uno dei mafiosi più importanti che ci sono stati nella storia della ‘ndrangheta in Lombardia e soprattutto in provincia di Lecco. Stiamo parlando di soggetti che discutevano alla pari con i De Stefano di Reggio Calabria, che avevano rapporti diretti con i più grossi narcotrafficanti sudamericani. Quindi per noi è stata una scoperta sul piano investigativo. Abbiamo avuto modo di comprendere come il Comune di Cerva veniva controllato”.
13 Settembre 2023 – Il magistrato Gratteri è stato nominato con la maggioranza dei voti procuratore capo di Napoli
07 Settembre 2023 – Operazione Maestrale Carthago – Tra i colletti bianchi della politica la ndrina mangia – Il pane a prezzo imposto dalla ndrangheta
L’operazione Coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, guidata dal procuratore Gratteri, con il supporto del comando provinciale dei carabinieri di Vibo valentia e con il coordinamento degli specialisti per i Crimini violenti del Ros Centrale, ha portato all’arresto di 81 persone, si è fatta luce sull’omicidio di Maria Chindari, ammazzata per mano della ndrangheta. Durante la conferenza stampa il procuratore Gratteri evidenzia l’imposizione della ndrangheta sul tessuto sociale in ogni settore anche il più piccolo: “Un dato che ci ha impressionato, per far capire il controllo del territorio, è l’imposizione del prezzo del pane. Nessun panificio poteva permettersi il lusso di abbassare il prezzo del pane sotto i 2,50 euro. Questo vi dà il senso, di quando parlo di controllare il battito cardiaco di un territorio, mi riferisco a queste intercettazioni, che spiegano in chiaro, che qualsiasi attività economica anche minima anche di beni essenziali come può essere il pane, viene controllato dalla ndrangheta”. Su Maria Chindamo il procuratore delinea il profilo di una donna imprenditrice libera di scegliere e di andare contro ai ricatti della ndrangheta che l’ha uccisa:” La donna dopo aver postato sul social le foto con il nuovo compagno è stata uccisa in un modo inumano, in un modo tragico, è stata data in pasto ai maiali e i resti di quello che hanno lasciato i maiali sono stati macinati con un trattore cingolato. Proprio per far sparire ogni traccia del corpo di questa donna. Oltre alla ferocia dell’omicidio, la malvagità, la cattiveria, l’accanimento sul corpo e sui resti del corpo proprio per sottolineare, quello che la donna seppur vedova, non avrebbe dovuto fare, non avrebbe dovuto pensare” L’operazione mette in luce i rapporti della ndrangheta con i colletti bianchi il colonnello dei carabinieri del comando provinciale di Vibo Valentia:” Intessere relazioni con il mondo della politica i cosiddetti colletti bianchi, grazie a questa zona grigia sono riusciti ad infiltrarsi, in strutture dello stato, in particolare emerge come ci fossero degli interessi concreti attuali delle cosche di Zungri e di Mileto in particolare, anche della cosca Mancuso, quindi degli appetiti all’interno del’ ASP di vibo valentia, nella gestione in particolare nel servizio di vettovagliamento, veniva gonfiato il numero dei commensali per favorire questi imprenditori legati alle ndrine, ovviamente pagavano anche loro il pizzo per fare questo tipo di attività”.
27 Giugno 2023 Stato – Ndrangheta 41 arresti – Operazione Glicine
[su_expand more_text=”leggi” less_text=”chiudi” height=”200″] Il blitz del Ros, ha portato a 41 arresti. 123 gli indagati che si incrociano tra il mondo del malaffare della ndrangheta e quello della pubblica amministrazione. Tra gli indagati in politica l’ex governatore Mario Oliverio e l’ex assessore regionale Nicola Adamo. Ai domiciliari l’ex consigliere regionale Vincenzo Sculco. . I carabinieri del Ros, supportati dai comandi provinciali di Crotone, Cosenza e Catanzaro, hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa su richiesta della Dda di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri. Le misure cautelari sono 43, gli arrestati 41. Tra le accuse, associazione mafiosa, omicidio, estorsione, turbata libertà degli incanti, corruzione e voto di scambio. Il procuratore Gratteri nel corso della conferenza stampa, ribadendo il concetto del bavaglio messo dalla legge Cartabia all’informazione attraverso la libertà di stampa vigilata: Gli elementi per cui oggi siamo qui e abbiamo eseguito 41 ordinanze di custodia cautelare e almeno 10 avvisi di garanzia, comprendono i rapporti con la pubblica amministrazione e la politica regionale che aveva un ruolo attivo, apicale, dominante”. Il comandante generale dei Ros Pasquale Angelosanto: “L’epicentro dell’indagine è la provincia di Crotone con il locale di ‘ndrangheta dei papaniciari che ha rapporti sistematici con la pubblica amministrazione che partono dal 2014 fino al 2020. Una pubblica amministrazione asservita all’organizzazione ‘ndranghetistica con rapporti diretti con la politica regionale”. “Abbiamo documentato una serie di illecite ingerenze in una serie di enti: il Comune di Crotone, le partecipate, la Provincia di Crotone soprattutto per quanto riguarda il settore ‘strade e viabilità’, l’Aterp regionale, l’Azienda sanitaria provinciale di Crotone. Tutto serviva per ottenere pacchetti di voti. Favori in cambio di voti”. “L’attività di indagine ha evidenziato l’interesse di alcuni appartenenti alla pubblica amministrazione, sia con incarichi dirigenziali che elettivi, nel portare avanti attività nell’interesse dell’organizzazione criminale”. La criminalità nella pubblica amministrazione:”Evidenziano il condizionamento esercitato da questo gruppo per quanto riguarda, per esempio, le nomine nelle Aziende sanitarie provinciali e in altri enti riconducibili alla Regione Calabria, alla provincia di Crotone e alcuni Comuni”. La politica: “Un apparato politico amministrativo che fa riferimento a delle componenti politiche regionali che si sono cimentate nelle diverse competizioni elettorali: elezioni 2019/2020, elezioni 2014”. “L’organizzazione criminale, dominata dalla cosca di Papanice investiva i capitali accumulati illecitamente anche in attività lecite, dal commercio di bestiame ad attività immobiliari. Gli indagati non solo garantivano lucrosi affari ma così si difendevano dall’attività investigativa. Queste attività sono state posizionate anche fuori dalla Calabria: in Lombardia, a Milano, nel Veneto, a Padova e a Parla in Emilia Romagna “individuando gli imprenditori di riferimento che hanno agito nell’interesse dell’organizzazione”. “Abbiamo interessato anche la polizia federale tedesca per l’attività svolta da alcuni imprenditori in Germania. E abbiamo accertato anche che l’organizzazione si avvaleva di hacker tedeschi”. [/su_expand]
21 Giugno 2023 Nicola Gratteri parla dell’ultima opera scritta a due mani con Antonio Nicaso al Trame festival – Festival dei libri sulla mafia – Fuori dai confini. La ‘ndrangheta nel mondo.
[su_expand more_text=”leggi” less_text=”chiudi” height=”200″]
Racconta come si è evoluta la ndrangheta dagli anni 60 in poi, come si è insediata nella rete sociale e ha tessuto tra le fila della pubblica amministrazione. Fa riflettere come, la stampa quotidiana giornalistica influenzi la conoscenza e il pensiero della ndrangheta nella società: “La ndrangheta aveva istituito la “Santa”, che era la prima dote della società maggiore, dove era possibile che un “Santista” Avesse la doppia affiliazione, che entrasse a far parte di logge massoniche deviate. La doppia affiliazione voleva dire avere contatti diretti con i quadri della pubblica amministrazione, con il mondo delle professioni, con alcuni delle forze dell’ordine, con alcuni magistrati, perchè c’erano alcuni magistrati, secondo i collaboratori di giustizia, che hanno partecipato, che erano in alcune logge massoniche deviate, incappucciati, cioè conosciuti all’orecchio del gran maestro, che hanno partecipato a riunioni. Quindi il salto di qualità della ndrangheta noi ce l’abbiamo già nel 70, con la creazione delle “Sante”. Quando ancora giornalisti, scrittori, storici, professori universitari, forze dell’ordine e magistrati continuavano a parlare di una ndrangheta di pastori di rozzi, al massimo di sequestratori di persona, noi giò avevamo una ndrangheta che si interfacciava con i quadri della pubblica amministrazione. Questo è stato il grande salto di qualità! Sono stati 40 anni di ritardo, siamo dovuti arrivare alla sentenze “Crimini infinito” , nella quale c’è il concetto di unitarietà della ndrangheta… Oggi da un pò di anni lavorando sui soliti noti, ci imbattiamo nel mondo delle professioni, ci imbattiamo in centri di potere, ci imbattiamo con soggetti che giocano con due mazzi di carte, che recitano secondo chi hanno davanti, ma che sono funzionali alle mafie, sono funzionali alle organizzazioni che riciclano il denaro proveniente dalla vendita di tonnellate di cocaina e quando alziamo leggermente il tiro e andiamo a toccare i centri di potere, vediamo scattare come molle. toccando nervi scoperti, giornali che quotidianamente e scientificamente sono diffamatori della magistratura e delle forze dell’ordine, nel silenzio assordante degli editori, sapendo scientificamente che scrivono cose false, ci sono siti social di uomini o ex uomini delle istituzioni, che scrivono cose contro i magistrati, contro gli uffici giudiziari che lavorano mediamente 12 ore al giorno, e vai a vedere sotto ci sono 500 mi piace che sono tutti i parenti degli imputati al 41 bis” [/su_expand]
07 Giugno 2023 – Requisitoria finale Maxi processo Rinascita Scott
Più di 300 imputati, le cosche smantellate, anni di carcere. Per la politica a braccetto con la ndrangheta, per l’ex parlamentare di Forza Italia, Giancarlo Pittelli, chiesti 17 anni. Il Procuratore capo Nicola Gratteri mette il sigillo su anni di indagini, un processo che molti non volevano!
05 Giugno 2023 – Operazione “Gentleman 2” smontato traffico di droga e armi. Dai cartelli sud americani, all’Europa, alla rotta d’oriente, i clan internazionali si piegano
I cartelli del sud america fornivano la cocaina, in Germania e Belgio l’appoggio logistico. Eroina proveniente dalla rotta orientale che si fermava in Albania, un associazione di narcotraffico transazionale che riempiva le tasche ai clan della sibaritide. Colpiti i clan Abbruzzese e Forastefano. Il Procuratore capo di Catanzaro, Gratteri:«Questa indagine si è avvalsa della collaborazione preziosa di organismi internazionali come Eurojust, in cui c’è il collega italiano Filippo Spezia che dirige la delegazione, Interpol ed EuroPol e una a me molto cara, che è la D.C.S.A., la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, organismo prezioso per qualsiasi indagine che si svolga al di fuori dall’Italia e che ci consente di collaborare con le migliori sezioni delle Polizie straniere e i migliori magistrati. Questa operazione è preziosa non solo perché parliamo di un traffico puro e semplice di tonnellate di cocaina, ma anche di armi calate in un contesto mafioso». Emessa ordinanza applicativa di misure cautelari dal GIP, presso il Tribunale di Catanzaro, nei confronti di 25 indagati, sulla base della sussistenza di gravi indizi in ordine al delitto di associazione finalizzata al traffico di sostanza stupefacente, reati in materia di armi e reati fine in materia di stupefacenti, a vario titolo loro rispettivamente contestati. E’ stata data esecuzione al sequestro preventivo, emesso dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, di beni per un valore complessivo di 3,8 milioni di euro.
11 Maggio 2023 Maxi processo Rinascita Scott, inizia la requisitoria
Presente il procuratore capo Nicola Gratteri, è il sostituto procuratore Antonio De Bernardo, affiancato dalla collega Annamaria Frustaci e dal pm Andrea Mancuso. Il pm De Bernardo: “In questo processo ci sono le prove di tutto, abbiamo un fiume di argomentazioni su come questo armamentario di riti e regole diventa lo strumento per il controllo del territorio. Ovviamente è il potere di fatto quello che conta, ma questo potere senza quello stesso armamentario non può reggere”. “Se non riusciamo a debellare questo fenomeno è solo colpa nostra,dello Stato che non si è organizzato abbastanza”.
27 Aprile 2023 – Rinascita Scott – Catturato il latitante Pasquale Bonavota tradito da un cellulare.
Il Reparto investigativo: «Eravamo pronti, siamo riusciti a localizzarlo nella Cattedrale di San Lorenzo e abbiamo chiuso il cerchio». Esibito un documento d’identità falso ai carabinieri intestato ad un cittadino di Sant’Onofrio
17 Aprile 2023 – Guardia di finanza sequestrati 1.600 panetti di cocaina proveniente dalla Colombia lungo la costa orientale della sicilia, il carico stima un valore di oltre 400 milioni di euro
26 Gennaio 2023 – Procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri “Operazione Olimpo” 56 Arresti
[su_expand more_text=”leggi” less_text=”chiudi” height=”200″]La Polizia di Stato ha eseguito un’operazione, coordinata dalla Dda di Catanzaro, per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 56 persone accusate, a vario titolo, tra l’altro, di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione, estorsione e sequestro di persona. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Gip distrettuale di di Catanzaro su richiesta della Dda. Vengono contestati inoltre i reati di trasferimento fraudolento di valori, illecita concorrenza con violenza e minaccia e traffico di influenze illecite, aggravati dal metodo e dall’agevolazione mafiosa, rivelazione di segreto d’ufficio e associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione ed al riciclaggio di macchine agricole, aggravate dalla transnazionalità e dall’agevolazione mafiosa. Gratteri in conferenza stampa: “La provincia di Vibo Valentia è ad altissima densità mafiosa, qui c’è anche la massoneria deviata”. “È un’indagine in cui dal nostro punto di vista non ci sono gravi indizi di colpevolezza ma prove. I risultati sono stati ottenuti grazie alle intercettazioni telefoniche, tematiche, ambientali e pedinamenti. Noi crediamo di aver dimostrato questa notte dopo due anni di indagini un sistema capillare e sistematico di controllo di tutte le attività alberghiere e turistiche sulla costa tirrenica soprattutto provincia di Vibo con epicentro a Tropea e i paesi vicino Tropea”. “La ‘ndrangheta chiedeva e otteneva la tangente per qualsiasi tipo di attività che riguardava il sistema turistico, dai trasporti con l’autobus alla fornitura di generi alimentari e finanche il controllo del porto di Tropea. Abbiamo documentato come gli imprenditori fossero costretti a versare una tangente mensile anche del valore di 20mila euro”. Francesco Messina, direttore Sezione centrale anticrimine: “In questo territorio la repressione massiva almeno da quando lavoro con il procuratore Nicola Gratteri è sempre stata realizzata. Adesso abbiamo aggiunto un ulteriore elemento, la contemporaneità dell’attacco al patrimonio mafioso. Nell’indagine di oggi il sequestro di di beni per un valore di 250 milioni di euro è la prosecuzione naturale dell’azione investigativa sull’ala militare. Il potere ‘ndranghetista si manifesta con il condizionamento assoluto della libertà economiche e commerciale”. “Lo Stato deve mettere nelle condizioni questi signori di essere tutelati e quindi prima di chiedere la collaborazione deve anche in un contesto di questo tipo essere in grado di garantire la sicurezza. Ma questo lo Stato lo farà, passando attraverso una rigorosa attività repressiva che deve liberare il territorio da questi soggetti”. “Il contributo delle forze di polizia a procure della Repubblica sovraesposte e impegnate Io non credo che potrà mai venire meno. Penso che andiamo tutti nella medesima direzione: liberare questi territori. La Calabria non può rimanere una ruota di scorta del paese, deve poter rifiorire e questo stiamo cercando di fare”[/su_expand]
2022
16 Giugno Il Senato ha approvato la riforma dell’ordinamento giudiziario e del Consiglio superiore della magistratura.
Con 173 voti a favore, 37 contrari e 16 astensioni, il testo già vagliato dalla Camera viene confermato da Palazzo Madama, diventando così legge.
Gratteri: “Dire che il Governo mi ama è una bugia grande come questo teatro, la cosa è reciproca”. “La politica riesce a progettare solo da oggi fino alle prossime elezioni. Questo è il motivo della mia rabbia. E non resterò mai zitto per convenienza”
01 settembre Maxi Blitz a Cosenza Eseguite 202 ordinanze cautelari emesse dal Gip distrettuale del capoluogo su richiesta della Dda, diretta da Nicola Gratteri.
La legge Cartabia impone il bavaglio ai magistrati e all’informazione
09 Settembre Minacce al Magistrato Gratteri via social durante la diretta del pentito Bonaventura: “Campa poco Gratteri, come tutti gli uccellini“-
Il silenzio dello Stato è sempre più assordante. Gratteri non è solo, ha accanto a se il consenso del popolo, se la criminalità dovesse raggiungerlo la colpa cadrebbe sull’esecutivo che,ancora una volta non sa tutelare gli uomini che difendono la libertà dell’Italia.
09 Ottobre Nicola Gratteri in occasione dello speciale “Invisibili o condivisibili” del Matera Film Festival:
“Le mafie stanno appieno approfittando della crisi economica, stanno approfittando del fatto ce c’è sempre più richiesta di cocaina e con quei soldi stanno comprando tutto ciò che è in vendita, sono gli unici che hanno grande quantità di contante.
[su_expand more_text=”leggi” less_text=”chiudi” height=”200″]Il mafioso non è colluso con le istituzioni, è la politica che spesso va alla ricerca del capo mafia perché quando ci sono le elezioni il candidato sta sulla piazza, sulla strada quatto cinque mesi prima delle elezioni poi magari cambia pure la sceda telefonica per non essere disturbato. Mentre il capo mafia sta sul territorio 365 giorni l’anno, dà risposte drogate, risposte viziate, ma comunque dà risposte, quando sarà ora di votare la gente povera, gli emarginati. Gli ultimi che nessuno ha badato, si ricorderanno di votare il candidato prescelto dal capo mafia”. Sulla giustizia:” Con questo sistema giudiziario è inutile parlare di sconfiggere le mafie, abbiamo bisogno di altro, sicuramente non abbiamo bisogno delle riforme che sono state fatte in questo ultimo anno, perché le riforme dell’ultimo anno non hanno nulla a che vedere con la velocizzazione dei processi, non hanno nulla a che vedere con i problemi del contrasto delle mafie, purtroppo è stato un anno dannoso da questo punto di vista, per cambiare il giro di boa è necessario un sistema giudiziario rispetto alla costituzione molto forte”.[/su_expand]
26 Ottobre Ndrangheta domina il narcotraffico, arresti in Calabria colpiti i clan
15 Novembre Inaugurazione della nuova sede della Procura della Repubblica di Catanzaro nello storico Ospedale militare.
La procura è stata fortemente voluta dal Procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri